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  2. ARES III

    Carlo Alberto collezionista di reperti antichi

    Grazie.
  3. L’hai già detto tu, veramente un “bel tornese”.
  4. Incipit: ἐξετάζω46 «Ho mantenuto la promessa: vi avrei informato alla fine del giudizio. Ora posso farlo, con la certezza che la verità documentale ha prevalso.» Il giovane avvocato e la nuova generazione Ho scelto di affidarmi a un giovane avvocato, animato dal desiderio di apprendere e di misurarsi con la complessità di una vicenda che richiedeva rigore documentale e chiarezza metodologica. La sua preparazione giuridica e la sua umiltà hanno dimostrato che la competenza, unita alla serietà, può prevalere sugli errori di chi si presenta come esperto senza esserlo. La prova documentale e il ruolo del perito Non ho mai ritenuto necessario assumere un perito, poiché esistevano già le fatture, documentazione probatoria che in giudizio si è rivelata decisiva. Un perito da me interpellato, al solo leggere le affermazioni dell’ausiliario dei Carabinieri circa l’“unicità acclarabile” delle monete — concetto ambiguo e privo di reale fondamento — pretendeva quindicimila euro per una perizia difensiva. Dopo gli esposti che ho presentato, e grazie ai richiami del giudice, lo stesso perito ha dovuto riconoscere che tutte le monete erano state acquistate legalmente. I precedenti avvocati e l’accusa di diffamazione Alcuni avvocati che mi avevano assistito si sono ritirati, ritenendo che i miei scritti critici nei confronti dei Carabinieri fossero diffamatori e mi avrebbero condotto in galera. I fatti hanno dimostrato il contrario: la mia difesa era fondata su documenti e contestazioni precise, e l’esito giudiziario ha confermato la correttezza della mia posizione. Una lezione di vita Da questa vicenda traggo una riflessione più ampia: nella vita sono necessarie due cose, non mentire e avere il coraggio di esprimere le proprie verità quando si è convinti. Il futuro del giovane avvocato Il giovane avvocato che mi ha assistito si è mostrato umile anche nelle pretese di pagamento della sua parcella, segno di serietà e rispetto per il cliente. Mi auguro sinceramente che abbia il meritato successo nella vita, perché ha dimostrato che la preparazione giuridica, unita all’onestà, può ancora fare la differenza. La perizia difensiva e la pretesa economica Per una perizia difensiva, a seguito delle affermazioni dell’ausiliario dei Carabinieri secondo cui le monete sarebbero state “uniche, di cui non esiste doppione”, il perito da me interpellato, al solo leggere tali parole, pretendeva quindicimila euro. Una richiesta che dimostra quanto la teoria dell’“unicità acclarabile” fosse più fonte di speculazione che di reale fondamento scientifico. Firma: ἐξετάζω46
  5. Ok perfetto grazie a entrambi 😁
  6. In riferimento alla tecnica falsificatoria☺️
  7. Perché passa piú in sordina😃 Se lo han fatto significa che conveniva anche di poco. I falsari non sono sprovveduti☺️
  8. Ok grazie mille, credo di aver capito, buona giornata
  9. Gordonacci

    CARTOLINE REGIA NAVE ANDREA DORIA

    Ciao @PostOffice, la tariffa per l' interno era relazionata al numero di parole scritte? Gordon
  10. caravelle82

    117.000 lettere d'amore

    Molto ordinato il signore. Magari quel francobollo grigio é pure particolarmente interessante. Ma per questo sta il nostro Post 😆 Una raccomandata che da Randazzo passa per Catania ( capoluogo di provincia) ed arriva a Potenza. Tante parole, tanti casini all'epoca, tante differenze con oggi di relazionarsi ed esprimere i propri sentimenti/stati d'animo...qui siamo alle porte della ww2.
  11. Deinomenid

    Rara Litra Timoleontea

    Era solo quella pagina. Sì, è non modificata, anche se per lo più in ordine approssimativo per città. Può essere confusa perché ci sono così tante monete e alcune non sono ben conservate, ma se c’è mai qualcosa che vorresti vedere, ti prego di chiedere perché possiedo l’intera collezione. Grazie per il link alla discussione su Virzi.
  12. Fusione a mezzo di uno stampo
  13. Salve, scusatemi l'ignoranza, cosa si intende con fusi?
  14. Per me falso d'epoca, curioso e particolare. Io rimango sempre con lo stesso dubbio, perché fare falsi di monete con un valore nominale basso.
  15. Gordonacci

    117.000 lettere d'amore

    Tra l'altro bellissima scrittura
  16. Tinia Numismatica

    QUOTAZIONE IN BORSA DELL'IPZS

    Ma poi quotano in borsa anche le “ monete con la pietra di luna” ?
  17. Bruzio

    117.000 lettere d'amore

    Fantastica!
  18. Gordonacci

    117.000 lettere d'amore

    Fantastica. La potenza dell' Amore!!
  19. Oggi
  20. Direi che per l’importanza dell’argomento , andrebbe replicata anche in piazzetta , non tutti hanno l’accesso alla sezione legislazione
  21. SS-12

    2 drachmai 1911

    Bella , complimenti
  22. Tinia Numismatica

    141ª Veronafil 20-21-22 Novembre 2025

    È sempre stato così…. e funzionava bene, perché senza internet, ti toccava andare sul posto a vedere la moneta che ti interessava e dovevi valutarla da te o portarti dietro, con le spese relative, il tuo esperto di fiducia. Invece, i commercianti andavano praticamente a vedere i materiali di tutte le aste , e compravano per loro o conto terzi applicandonil loro sacrosanto margine di guadagno. Eravamo tutti contenti e i compratori erano intrinsecamente tutelati. Adesso, comprate di vostra sponte e prendete , spesso, delle fregature epocali di cui poi vi lamentate qui….. “ in foto sul sito pareva meglio” “ non si vedeva il bordo” ”è stata ripresa” e via così…. Sono anni a migliaia di post di questo tenore…. Avete scambiato la conoscenza informatica con l’esperienza numismatica e adesso vi meritate quello che raccogliete … Specialmente quelli che scrivono cazzate come “ il giro del fumo è stato smascherato” … cosa pensavi, che i commercianti vendessero alla pari o che non ti facessero poi sfare il fatto che spendono quando si muovono? Per non parlare della loro conoscenza ed esperienza messa a disposizione in ogni risposta data?… Sveglia fanciulli…..!!
  23. Buona domenica a tutti. Dall'Asta Antivm E-Live 45 un bel Tornese di Filippo III 1620 , simbolo del coniatore C Lotto 249
  24. SS-12

    Carlo Alberto collezionista di reperti antichi

    Vado io, eccolo, dovrebbe essere lui: Quando gli archeologi sardi truffarono re Carlo Alberto Torino, in vetrina al Museo delle Antichità i reperti del sovrano sabaudo: amava l’archeologia ma prese una fregatura che oggi costerebbe 85.000 euro Non si era accontentato di inviare qualche esperto di sua fiducia. Aveva deciso di presentarsi di persona. E aveva voluto, si racconta, sporcarsi le mani di terra per provare l’emozione di toccare per primo quelle statuette intrise di storia. La passione di Carlo Alberto per l’arte e l’archeologia è cosa nota. Ma non sono in tanti a sapere che il re di Sardegna fu tra le vittime di una truffa architettata da alcuni falsari sardi, tra i quali c’era anche Gaetano Cara, direttore del Regio Museo di Cagliari. Il sovrano spese infatti una cifra ragguardevole, che al giorno d’oggi corrisponderebbe a circa 85mila euro, per acquistare una settantina di idoli sardo-fenici. Piccoli bronzetti che rappresentano personaggi femminili e maschili, a volte ermafroditi, di aspetto demoniaco e grottesco. Figure mostruose, irte di punte e corna, armate di spade, lance e forconi, che i Musei Reali hanno inserito nel percorso espositivo della mostra «Carlo Alberto archeologo in Sardegna», allestita fino al 4 novembre nelle sale del Museo di Antichità. Molto diversi dalle statuette di tradizione nuragica, questi idoli sono stati comunque capaci di trarre in inganno anche autorevoli studiosi come Alberto La Marmora, che nel 1840 pubblicò il catalogo dei 180 bronzetti del Museo di Cagliari. La loro falsità fu svelata solo nel 1876 dal canonico Giovanni Spano, commissario governativo per le antichità e i musei della Sardegna. Una selezione di questi «idoli falsi e bugiardi», come li definì Ettore Pais, è esposta ora in una vetrina inserita nella mostra dedicata alla passione di Carlo Alberto per l’archeologia e composta da circa 150 pezzi provenienti dai depositi dei Musei Reali e restaurati di recente. Si tratta di reperti in molti casi mai esposti prima d’ora al pubblico. È il caso dei bronzetti falsi, ma anche del grande scudo greco di bronzo da oplita del VI secolo avanti Cristo, appartenuto a un aristocratico punico. Non so perché ma adesso non riesco più ad aprirlo, mi chiede di abbonarmi, perciò le foto non le posso allegare
  25. penso comunque dipenda dal fatto che anche i privati , viste le innumerevoli aste settimanali ed i realizzi che spuntano, preferiscono mettere in asta , piuttosto che vendere direttamente al commerciante. Penso che nessuna voglia vendere per perderci . credo quindi che anche i commercianti fatichino a reperire materiale da privati e debbano acquistare anche loro da aste. poi certo, il ricarico deve essere giusto.
  26. Salve a tutti, volevo sapere gentilmente il consiglio di un esperto su questa moneta. Potrebbe essere un Nummus Valentiniano Captivus con sede della zecca a Lione, avendo la scritta LVGD sul retro? Non sono un esperto e chiedo umilmente il vostro aiuto! Un grazie grande a chi si prende la briga di rispondere! Peso: 1,55 grammi Diametro: 1,57 cm
  27. ARES III

    Carlo Alberto collezionista di reperti antichi

    Potresti gentilmente allegare eventuali foto ed articolo, perché non si riesce ad accedere al sito, grazie.
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