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sesino di Piacenza


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Supporter

ho da poco acquistato un lotticino di monete in cui avevo visto delle "savoiarde" che mi interessavano, ed in mezzo a queste ho trovato anche questo sesino di Piacenza di Filippo di Borbone

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FILPR/0

classificato, anche grazie al nostro catalogo, ma a guardarlo bene mi è venuto un dubbio.... come coniavano queste monete?

sul rovescio , essendo scentrato, si vede una parte del contorno di un'altro sesino, mi ha fatto pensare che il conio fosse un conio multiplo, cioè con diverse impronte di sesini e che venissero poi in seguito fustellati, cosa possibile visto l'esiguo spessore della lamina e la facilità di trovare monete decentrate, qualcuno degli esperti nella monetazione di Piacenza sa qualcosa???

post-201-1236079328_thumb.jpg

post-201-1236079343_thumb.jpg

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  • ADMIN
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Ti segnalo questa piccola discussione sul sesino di Filippo:

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=34174

da cui puoi evincere che ti mancano altre 3 varianti per completare la serie :D

La tua ipotesi è ragionevole, verrebbe da pensare a una coniatura a rullo o similari. Di fatto per tutti i sesini del 700 coniati a Piacenza la scentratura è la regola e so per certo che se ne fosse discusso ampiamente ma non ritrovo il thread.

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Supporter

ciao incuso...

devo ammettere che la mia domanda era rivolta principalmente a te, vista la tua competenza nel campo....

avevo letto la tua "saga" sui sesini, infatti nonostante sia una moneta al di fuori della mia collezione, la terrò sicuramente, sarei stato più contento fosse stato un sesino di Carlo Emanuele..... che mi manca, ma non ho fretta..... comunque il dubbio di come coniavano questa moneta mi rimane.... a rullo potrebbe essere, ma non ho trovato un'immagine di una macchina da coniazione diversa dal molinetto..... sai se ci sono testi a portata di mano sui sistemi di coniazione del XVIII sec??

inserisco la foto a catalogo anche se non è un sesino particolarmente bello.....

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Da: Anonimo - Sesino lungo un dito - "Il piacentino istruito nelle cose della sua patria", vol. LX, 1883

".......

A formare tali monete di rame (i sesini) usavansi conii a forma di cilindro sui quali erano incise in contorno diverse impronte, e ad ogni giro di cilindro veniva intromessa una lastra di rame a tale effetto preparata lunga circa come un dito sulla quale rimanevano le impronte dei cilindri nel numero di quattro in fila. Compiuta questa operazione le lastre erano tagliate e con altre macchine venivano ridotte le impronte alla voluta rotondità. Quando la Zecca Piacentina venne distrutta vi si trovarono alcune di tali lastre ed una ne conservava l'Archeologo don Vincenzo Benedetto Bissi Prevosto della Cattedrale, la quale passò poscia al Conte Bernardo Pallastrelli, ed ora dovrebbe trovarsi nella raccolta numismatica Piacentina che tiene la Biblioteca Comunale.

......."

Purtroppo nella collezione citata, ora al Museo Civico di Palazzo Farnese, tale lastra non è più presente.

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Questo tipo di scentratura era quindi originato da una errata fustellatura?

Domenica al raduno dei ducati (Incuso è testimone) mi è capitato di vedere un quattrino (o era un sesino? Incuso aiutami!) modenese, all'incirca contemporaneo di questo sesino piacentino, con una scentratura similare, ma solo da un lato (l'altro era ben centrato).

In quel caso non può essere stata l'errata fustellatura a creare il difetto.... forse in questo caso l'errore era dovuto a una errata sincronizzazione dei due clindri (perchè immagino che il conio a rulli di cilindri ne prevedesse uno superiore per il D/ e un altro inferiore per il R/, o viceversa)?

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  • ADMIN
Staff

Sì, il soldo di Modena che dici è questo:

Asta N° 160319008102

questa scentratura differente delle due facce si riscontra anche sui sesini Piacentini (non solo di Filippo), questo a seguire è un esempio anche se meno eclatante rispetto al soldo di Modena:

SesinoperPiacenza_1749-1765_9236.jpgSesinoperPiacenza_1749-1765_9237.jpg

Quindi gli errori possibili erano due:

1) errato allineamento dei cilindri

2) errata fustellatura

insomma trovarli ben centrati non è facile ;)

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  • ADMIN
Staff

Questo, per esempio, mi sembra avere i conii allineati ma un chiaro errore di fustellatura:

735e_1.JPG

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il soldo di Modena

Ahahah è vero era un soldo, purtroppo è la vecchiaia che avanza! :lol: :ph34r:

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Supporter

quindi si potrebbe risalire se da una coniazione all'altra i cilindri erano mal registrati o se venivano regolati poi in seguito.... comunque interessante, cilindrini con la ripetizione di quattro impronte che coniavano quindi 4 sesini alla volta, facile visto che era l'unica moneta coniata.... non doveva esserci neppure molta usura dei coni visto che lavoravano a pressione e non con un sistema di battitura....

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  • 1 mese dopo...

Cari Amici,

a proposito del sesino di Piacenza, su ebay ho trovato una moneta(?) di un SESINO DI PIACENZA, RIFERIMENTO BERMAN 790, RITRATTO DI DONNA, che il venditore (francese) abbina a papa Adriano VI. Qualcuno ha notizie in merito?

Grazie. Giacomo Danesi

P.S.: Per una mia prossima pubblicazione su Papa Adriano VI, incentrata sulla sua vita, gradirei avere notizie in merito, non solo sulla sua vita ma anche foto di medaglie e monete. Particolare curioso. Sempre a Piacenza, in una chiesa, c'è una lunetta con il suo stemma. Unico esempio in Italia riguardo allo stemma, oltre al suo mausoleo alla Chiesa dell'Anima, vicino a Piazza Navona, a Roma.

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  • ADMIN
Staff

Vado a memoria ma mi sembra che i primi sesini inizino ad essere coniati in epoca successiva. Incongrua anche la presenza di un ritratto di donna. Non vorrei che fosse Santa Giustina (ma anche qui non mi sembra che esistano sesini che la riportano).

Per monete di Piacenza (ma non medaglie) suggerisco: Giuseppe Crocicchio e Giorgio Fusconi, Zecche e monete a Piacenza dall'età Romana al XIX secolo, Ti.Ple.Co., Piacenza 2008

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  • ADMIN
Staff

Beh, potresti farci vedere l'immagine di questo sesino. Potremmo essere forse piú d'aiuto.

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