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IGNORED

RRRR spl a 35 euro


vickydog

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Vickydog buongiorno,

ho fatto una piccola ricerca tramite il sito wildwinds.com ed ho notato che soltanto l'imperatore Costantino I ha come moneta un RIC VII 92.

Di queste ce ne sono 4 e nessuna con zecca di Cyzico e nessuna simile a quella in asta, sarà una mia svista ed attendo giudizi di più esperti.

Ciao

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Cosa c'è di strano? L'abbiamo detto detto decine di volte che le estreme rarità riportate dal RIC sono inattendibili. E' una bella moneta (penalizzata dalla foto) e su questa base va valutata.

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Lui ti risponderà di sicuro... :D @@Nikko

Non pronunciandomi sulla bontà della moneta, che per altro a me non destra sospetti, ti dico che se la rarità l'hanno presa dal RIC vale il giusto. Le rarità sono state stilate anni fa quando non esisteva internet e non ci si poteva fare una visione globale delle monete in commercio. Evidentemente non è troppo rara...

[edit] Ecco, abbiamo risposto persino insieme...

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Lui ti risponderà di sicuro... :D @@Nikko

Non pronunciandomi sulla bontà della moneta, che per altro a me non destra sospetti, ti dico che se la rarità l'hanno presa dal RIC vale il giusto. Le rarità sono state stilate anni fa quando non esisteva internet e non ci si poteva fare una visione globale delle monete in commercio. Evidentemente non è troppo rara...

[edit] Ecco, abbiamo risposto persino insieme...

Ho obbedito prima ancora che mi comandassi :D :D

Per il collezionista medio è conveniente prendere come riferimento solo la rarità del "rovescio".

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...ma scusate, allora, se ho capito bene, la rarità riportata dal RIC su questo rovescio non è aggiornata/attendibile... la monetà in realtà non é un RRRR e quindi non è così rara e perciò il suo prezzo modesto è normale. Mi domando allora quale fonte debba utilizzare il collezionista per valutare la rarità di una moneta...?

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...ma scusate, allora, se ho capito bene, la rarità riportata dal RIC su questo rovescio non è aggiornata/attendibile... la monetà in realtà non é un RRRR e quindi non è così rara e perciò il suo prezzo modesto è normale. Mi domando allora quale fonte debba utilizzare il collezionista per valutare la rarità di una moneta...?

La tua esperienza accumulata.

Quante volte hai visto quella moneta in giro? Una, decine, migliaia? Quando avrai raggiunto un grado di conoscenza specifico saprai risponderti da solo. ;) Potrai, quindi, anche fare affari conoscendo più di chi ti vende.

Per questo uno non può essere tuttologo...

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la mia perplessità già espressa nel post n.2 non è tanto legata alla rarità della moneta ma al fatto che la RIC VII 92 con la zecca di cyzico dichiarata non l'ho trovata, non è strano?

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Su Acsearch ce ne sono diverse ad es http://www.acsearch.info/record.html?id=230370 venduta a 30 euro

fai un search con cyzicus 92 ...

Il fatto strano è che soltanto CGB ha riportato un grado di rarità, peraltro R1 . Poi nel corpo della descrizione scrive "RIC.92 (R4)"

Edited by vickydog
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La classificazione è corretta.

Il problema è che le rarità del RIC VII si basano SOLO sul numero di esemplari di una X moneta rintracciati 60 anni fa nelle maggiori collezioni pubbliche e private. Potete facilmente intuìre quanto questi valori siano relativi e poco attendibili.

In più, nel RIC VII vengono prese in considerazione tutte le possibili varianti, per cui una X moneta (pur avendo un rovescio comunissimo come in questo caso) può essere etichettata come "unica" anche solo per un simboletto o un pallino in meno o in più.

Come già scritto, consiglio al collezionista che non ha intenzione di specializzarsi di queste monete di limitarsi a prendere in considerazione solo la rarità del rovescio o l'associazione rovescio+zecca (un dato rovescio può essere comunissimo per una zecca e al tempo stesso rarissimi per un'altra).

Paradossalmente, da questo punto di vista è più utile il Cohen, nonostante sia meno scientifico del RIC; le valutazioni in franchi d'oro assegnate a ogni tipologia ci danno anche un'idea della rarità.

Edited by Nikko
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Nikko ha ragione

le rarita` del ric 7 sono sballate

io in collezione ho 20 o 30 monete del ric 7 classificate tra R4 e R5 tutte comprate in ciotola

non solo ma il ric 9 valuta la siliqua di honorio per mediolanum del 395 come comune

quante volte l avete vista ?

e quante volte avete visto queste ?

per me e` una moneta da 5 euro !

e si trova senza problemi

35 euri ci prendi i denari messi bene non queste monete !

e se qualcuno mi dice di no vi posto un denario di geta che ho preso oggi per 25 sterline

e ne ho postati altri nel forum

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35 euri ci prendi i denari messi bene non queste monete !

e se qualcuno mi dice di no vi posto un denario di geta che ho preso oggi per 25 sterline

e ne ho postati altri nel forum

Com'è che dicono a Roma?

Ah si......e sti ca**i! :D :D

Il discorso è sempre lo stesso....se a me piacciono i bronzetti, li voglio collezionare e questi costano un tot non vedo perchè dovrei spendere questi soldi per altre monete.

Comunque, sono daccordo sul fatto che sia un po' cara, ma di certo in questa conservazione a 5€ non la trovi.

Edited by Nikko
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Ciao,

... si trova senza problemi ...

ci può stare...

... per me e` una moneta da 5 euro !

... magari! :D

...sono daccordo sul fatto che sia un po' cara

anche su questo son d'accordo.

Ciao

Illyricum

:)

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Nikko

a 5 euro la trovi la trovi !

nessuno di dice di non collezionare bronzetti !

ma stiam solo dicendo che 35 euro per questa non sono tanti , sono tantissimi !

io a quei prezzi mi prendo denari repubblicani

tu per me puoi collezionare 2 euro commemorativi o lire impero in FDC , ma quando inizio a sentire cifre ridicole mi sento in dovere di dire occhio che questa e` troppo cara

comunque almeno siam tutti d accordo nel dire che sia C e non R4

Edited by rick2
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La classificazione è corretta.

Il problema è che le rarità del RIC VII si basano SOLO sul numero di esemplari di una X moneta rintracciati 60 anni fa nelle maggiori collezioni pubbliche e private. Potete facilmente intuìre quanto questi valori siano relativi e poco attendibili.

In più, nel RIC VII vengono prese in considerazione tutte le possibili varianti, per cui una X moneta (pur avendo un rovescio comunissimo come in questo caso) può essere etichettata come "unica" anche solo per un simboletto o un pallino in meno o in più.

Come già scritto, consiglio al collezionista che non ha intenzione di specializzarsi di queste monete di limitarsi a prendere in considerazione solo la rarità del rovescio o l'associazione rovescio+zecca (un dato rovescio può essere comunissimo per una zecca e al tempo stesso rarissimi per un'altra).

Paradossalmente, da questo punto di vista è più utile il Cohen, nonostante sia meno scientifico del RIC; le valutazioni in franchi d'oro assegnate a ogni tipologia ci danno anche un'idea della rarità.

Per quanto mi riguarda Nikko grazie della spiegazione che mi ha chiarito meglio.

Ciao

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Scusate se mi intrometto nella discussione, ma non essendo un esperto approfitto per chiedere un chiarimento su un dubbio che mi è venuto leggendo i vostri post precedenti e cioè: se un indice di rarità può divenire "obsoleto" in negativo, come nel caso di questa moneta (ndr: da R4 a C!!!) potrebbe succedere l'opposto? Mi spiego meglio: può una moneta in passato classificata ad esempio come C diventare col tempo R R1 R2 R3 o R4? spero di essere riuscito a spiegarmi e di non averla sparata grossa, grazie e saluti

Edited by gasuzi
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Ti sei spiegato benissimo.

Può capitare che alcune monete siano "abbondanti" in alcune collezioni mondiali, vedi British, Parigi, Berlino, e che quindi a suo tempo siano state dichiarate S e che allo stesso tempo, invece, per le aste non passino mai...certo, oltre ad un certo punto non andrà mai. Bisogna scindere le monete in collezioni da quelle che passano per le aste e quindi comprabili se si vogliono fare questi discorsi...secondo me...

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guarda

la rarita` nella monetazione romana e` completamente differente rispetto ai sistemi adottati nelle monetazioni moderne

nelle monete romane si parte dagli esemplari censiti per arrivare alla rarita` col risultato che quando salta fuori un ripostiglio le rarita` scendono

ci son monete censite in 17 esemplari che son considerate comuni

nelle monete moderne le rarita` son date in base alla tiratura e poi sono parametrate alla monetazione di riferimento , spesso con risultati paradossali come il 2 lire del 1927 classificato R2 oppure l aquilino del 1926 classificato R oppure che alcune date dei tornesi napoletani dell 1800 son classificati R3.

in realta` la scala della rarita` e` piuttosto soggettiva e nessuno ha un idea di quanta roba ci sia in giro

ci son anche monete classificate come R2 che non si vedono in asta da 10 anni

Edited by rick2
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Quindi se non capisco male è anche il "mercato" a determinare l'indice di rarità, cioè anche se ci sono 100000 o più esemplari noti di una moneta, ma questa è di scarsa reperibilità, la sua rarità sale

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non dovrebbe ma in pratica e` cosi

dipende anche dai collezionisti

ci son monete di solferino o castiglione che son considerate comuni perche` le collezionano in 6

mentre monete del regno classificate R2 che son molto piu` comuni di quelle di solferino o castiglione

stesso discorso per le romane

con un segno posson essere comuni e con un altro rare.

per determinare la rarita` sulle costantiniane basatevi come giustamente detto da nikko sul rovescio della moneta e poi in seconda battuta sul numero di anni che son state battute e poi sul numero di zecche che le hanno battute

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per determinare la rarita` sulle costantiniane basatevi come giustamente detto da nikko sul rovescio della moneta e poi in seconda battuta sul numero di anni che son state battute e poi sul numero di zecche che le hanno battute

WOW grazie per il consiglio! E' valido anche per altre monete questo criterio? Dove posso trovare qualcosa da leggere a riguardo?
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WOW grazie per il consiglio! E' valido anche per altre monete questo criterio? Dove posso trovare qualcosa da leggere a riguardo?

Altre monete per esempio? Per l'alto impero la rarità tante volte è data dalla presenza di elementi noti ai più. Però sì, prima basarsi sul rovescio in se per se, poi, se vuoi approfondire, cerca anche altri elementi (per le monete Repubblicane, per esempio, i vari segni di controllo).

L'importante è farsi una cultura seguendo le aste e leggendo, ovviamente, per avere le basi.

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Come diceva prima Mirko, la cosa migliore da fare, in mancanze di tirature o altri dati assoluti, è seguire il mercato.

Vi faccio un esempio concreto.

Mi sono appena aggiudicato un lotto dell'asta Tintinna; si tratta di un bel follis di Costantino I della serie CONSERV VRB SVAE, zecca Ticinum.

Questa tipologia di follis (CONSERV VRB SVAE) è piuttosto comune, furono coniate in quattro zecche da Massenzio nome suo, del padre e di Costantino I.

Apparentemente la mia è, quindi, una moneta comune (e come tale è classificata nel RIC VI) ma in base a quella che è la mia esperienza di collezionista specializzato posso affermare con sicurezza che si tratta in realtà di una moneta piuttosto rara.

Come faccio a dirlo? Posso farlo perchè questo è giusto il terzo esemplare (nonchè il più bello) di CONSERV VBR SVAE coniato a nome di Costantino I a Ticinum che abbia mai visto.

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D\ CONSTANTINVS PF AVG Testa laureata verso destra. R/ CONSERV VRB SVAE Tempio a sei colonne, in esergo S T. Zecca di Ticinum VI 93. Peso 6,57 gr. Diametro 23,38 mm. BB+.

PS

La rarità in questo caso è data dall'associazione imperatore+rovescio+zecca.

Un follis della medesima tipologia ma coniato a Roma o ad Aquileia è realmente comune.

Edited by Nikko
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