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IGNORED

Ritorno dei marò in India


simonesrt

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Il telegiornale ha appena dato la notizia che il governo italiano ha "rispedito" i marò in India dopo aver avuto rassicurazioni sul trattamento che verrà loro riservato. Penso che sia un comportamento che definire ridicolo sia poco. Dopo aver finalmente mostrato un po' di polso, che altro non è se non chiedere il rispetto delle leggi internazionali e che quindi i due marò venissero processati in Italia, il governo (che tra pochi giorni finirà la sua vita politica) cala definitivamente le braghe lasciando il problema a chi gli succederà. A parte ogni considerazione politica, penso che un comportamento del genere sia censurabile e che ci espongo ad una pessima figura in campo internazionale. NO COMMENT. Concludo solo facendo un in bocca al lupo a Girone e La Torre, gli italiani veri sono con voi.

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Sul No Comment alle decisioni prese dal governo italiano b'è....penso che non è la prima e non sarà l'ultima volta che ci renderemo ridicoli;diciamo che è il nostro marchio di fabbrica ahimè.

Ora detto ciò nessuno può sapere come son andati i fatti se non i due marò e ,se ci sono,dei testimoni.

Questa difesa ad oltranza di due militari SOLO perchè italiani come noi francamente ha stancato;io l'in bocca al lupo glielo faccio se sono innocenti....ma se non lo sono allora è giusto che paghino e se sarà qua o là a me non m'interessa proprio....anzi se sono colpevoli preferisco che paghino là perchè qua in italia le persone che devono scontare una pena ,alla fine della fiera, non la scontano mai.

marco

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Le leggi internazionali si sono sempre piegate alle leggi nazionali. Il diritto internazionale consente la cattura in acque internazionali, in caso di pirateria e, addirittura, di inseguire i pirati nelle acque territoriali di un altro paese, se l'inseguimento stesso inizia in acque internazionale. Detto questo la Norvegia ha dovuto rilasciare i pirati catturati nell'Oceano Indiano perchè le leggi nazionali non consentono di processarli. Cosa dicono le leggi indiane? Non lo so. Parificano la fattispecie addebitata ai due imputati alla pirateria? Non lo so. Di sicuro abbiamo fatto la pessima figura dei furbetti quando li abbiamo fatti rimanere, violando gli accordi presi; abbiamo fatto la figura dei fanfaroni e nulla più ora. E' anche vero che ci può essere una motivazione giuridica, in quanto l'Italia non estrada chi rischia la pena di morte. Di sicuro c'è qualcosa di molto strano. possibile che non abbiano ancora una perizia sicura? Il nazionalismo genera mostri ovunque; qua e là.

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Al di là delle leggi internazionali che non conosco e su cui non posso dissertare io semplicemente al posto loro non sarei MAI sceso da una nave italiana per farmi portare in territorio straniero da chicchesia soprattutto in qualità di miltare come loro: per la serie aiutati che Dio t'aiuta.

Poi una volta che l'ingranaggio è partito (sia da una parte che dall'altra) tanti saluti...

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-03-21/roma-maro-indagati-violata-064154.shtml?uuid=AbHPT7fH

Modificato da uzifox
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Il Problema non è difendere ad oltranza i marò solo perché italiani, ma l'unica cosa certa è che "l'incidente" è avvenuto in acque internazionali e quindi i marò DEVONO essere processati in Italia e se colpevoli DEVONO scontare la pena. Ma ci rendiamo conto che dopo un anno e mezzo non si è arrivati ancora al processo di primo grado? Non vorrei che questi due ragazzi stessero pagando per interessi di altra natura (cioè soldi).

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Al di là delle leggi internazionali che non conosco e su cui non posso dissertare io semplicemente al posto loro non sarei MAI sceso da una nave italiana per farmi portare in territorio straniero da chicchesia soprattutto in qualità di miltare come loro: per la serie aiutati che Dio t'aiuta.

la loro nave fu fatta rientrare in porto con un pretesto, senza dire agli occupanti della questione dei pescatori uccisi di cui si accusava i marò...in pratica un inganno, che la dice lunga sul modo di operare indiano.

Senza contare le lungaggini con cui fin dall'inizio hanno ingarbugliato la questione.

Io non so se i marò siano innocenti, potrebbero anche aver effettivamente ucciso quei poveri pescatori, ma le leggi internazionali e un doveroso senso di rispetto per la nostra dignità nazionale esigono che vengano giudicati in Italia.

Il loro ritorno in India è vergognoso, uno spregio al diritto internazionale e al nostro nome.

Modificato da Druso Galerio
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Questa situazione è stata gestita male sin dall'inizio, ma un mese fa tutte le parti in causa hanno fatto errori madornali:

Italia: 1)non ha mai presentato una vera perizia con la ricostruzione della latitudine dove sarebbe avvenuto l'icidente;2) il comandante della nave si è fatto attrarre con una scusa a entrare porto indiano; 3)non è riuscita a inserire il caso a livello mondiale, come è giusto che sia visto che apparteniamo a tutte le organizzazioni, ONU, NATO, ECC.4)prima ha rimandato i marò in India dopo la prima licenza, poi si è rifiutata di rimandarli, e ieri sera ha cambiato idea dimostrando un "decisionismo" che in campo diplomatico è vergognoso.

India, in più di un anno ancora non aveva istruito un processo e aveva lasciato il Kerala a gestire la faccenda prima che fosse evocato dal governo centrale; alla notizia che non avremmo rimandato i marò, in pratica, e a tutti gli effetti, hanno sequestrato il nostro ambasciatore, mostruosità diplomatica, non effettuata nemmeno in secoli passati.

Ecco, credo che si tratti di un gran pasticcio, gestito male da tutti. Ai due marò non rsta che dire...IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO.

Modificato da Liutprand
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Supporter

In questi casi bisognerebbe avere una posizione forte, chiara ed irremovibile, e mostrare sempre coerenza con le proprie scelte! Questa è sempre mancata nella vicenda.

1) Gli indiani sequestrano i 2 marò con un pretesto... a quel punto tu, Italia, se sai che la cosa sta ledendo il diritto internazionale devi fare casino ad ogni livello, anche rischiando di incrinare i rapporti internazionali. Ma l'Italia non si fatta valere più di tanto, anzi accetta lo status quo. :moon:

2) gli italiani tornano in Italia per votare, e tu ,Italia, dai la parola che li farai rientrare al più presto. Non se la si può pensare e venire meno alla parola data! Ma l'abbiamo fatto.... :blink:

3) ok, Italia, stai facendo la furba e vuoi ottenere, con un piccolo imbroglio quello che è giusto (processo in Italia). Io non condivido il metodo, perchè in campo internazionale non si dovrebbe venir meno ai patti, ma ok... facciamo i furbi. Ma Italia, se fai la furba, la devi fare anche qui fino in fondo e con forza, devi fare la furba ribadendo il più possibile la bontà delle tue ragioni iniziali, non puoi cambiare idea non appena l'India rialza un pò la voce. <_< Così si fa la figura dello sfigatello che basta che si alzi la voce e diventa accondiscendente.

In questa vicenda siamo riusciti a fare 3 figure di m... allucinanti, ad essere incoerenti e a mostrare una enorme debolezza... :bash:

Modificato da azaad
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La repubblica delle banane lalalalalalala :rofl: :rolleyes:

Modificato da collezionistabari
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Penso che stavolta abbiamo fatto ridere proprio tutti, anche le galline, abbiamo toccato il fondo del barile.

Ma l'estate scorsa, se non ricordo male una barca da pesca indiana era stata centrata dai colpi di una nave da guerra americana, c'erano stati dei morti anche in quel caso, sempre tra i pescatori.

Non mi sembra che ci siano state grandi proteste o che l'India abbia chiesto di processare i marinai , com'è sta cosa???

mah........

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Penso che stavolta abbiamo fatto ridere proprio tutti, anche le galline, abbiamo toccato il fondo del barile.

Ma l'estate scorsa, se non ricordo male una barca da pesca indiana era stata centrata dai colpi di una nave da guerra americana, c'erano stati dei morti anche in quel caso, sempre tra i pescatori.

Non mi sembra che ci siano state grandi proteste o che l'India abbia chiesto di processare i marinai , com'è sta cosa???

mah........

Alzano la voce solo con paesi molto seri tipo... l'Italia :D

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Per dirla alla Emilio Fede, che figura di merda.....

Non voglio entrare nel merito della colpevolezza o meno dei due marò, quanto al fatto che li abbiamo riconsegnati ai loro SEQUESTRATORI (perchè tali si possono definire).

Avete mai visto una polizia qualsiasi, anche di uno stato da terzo mondo, rendere gli ostaggi ai sequestratori solo perchè avevano promesso che l'avrebbero fatto ?

RIDICOLO E ASSURDO !

Ricordiamoci che in India rischiano LA PENA DI MORTE

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Una Vergogna così non l'ho mai provata. Non siamo riusciti a far rientrare un pluriomicida dal Brasile ma siamo stati bravissimi a rispedire due militari in un paese che non ha alcun diritto di giudicarli, di trattenerli e di averli coatti con l'inganno.

Saranno condannati ad una pena dura, sacrificati per interessi nazionalistici (indiani) e di incapacità diplomatica italiana.

Il grottesco s'aggiunge al ridicolo, tante parole dalla Costituzione, "li tratteniamo perchè la costituzione vieta l'estradizione di cittadini italiani, ed il diritto ad un giusto processo" deve essere stata cambiata la Costituzione giovedì e non ce ne siamo accorti. Estradati in un paese talmente civile che vi vige la pena di morte, in un paese che dopo 12 mesi ancora deve decidere chi deve giudicare e dove, dove il senso della vita è ben differente dal nostro, dove saranno immolati per la grandezza di un piccolo stato di un miliardo di persone.

Ma chi li ha rimandati indietro ha una coscienza ? Ha idea di cosa ha fatto, e di cosa rischiano ? Si rende conto che tutta questa pantomima oltre a coprire una nazione di ridicolo agli occhi del mondo intero mette a rischio la vita di due militari italiani?

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Ho cercato di resistere a rispondere subito a questa discussione con la speranza di "raffreddare" la mia rabbia.

Concordo con chi mi ha preceduto nell'affermare la totale assurdità di quanto è accaduto. Si è riusciti a gettar via quell'ultima briciola di credibilità che forse ci era restata in ambito internazionale.

Uno Stato che non è Stato... in grado di proteggere due suoi servitori, garantendogli un giusto processo.

Uno Stato che non è Stato ... capace nemmeno di mantenere la parola data... per ben due volte.

Uno Stato che non è Stato ... in grado di far ritornare nell patrie galere pericolosi assassini che ora si crogiolano al sole sudamericano.

Uno Stato che è invece Stato ... capace di far diventare eroe chi, con un estintore alla mano, cercava di "spegnere" per sempre un povero carabiniere.

E per ultimo, uno Stato che probabilmente non conosce nemmeno le sue stesse leggi...

L'articolo 27 della Costituzione dice:

La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte.

In base a quest'articolo l'Italia rifiuta l'estradizione in paesi dove vige la pena di morte (alla quale l'imputato potrebbe essere condannato), anche se espressamente dichiarato che essa non verrà applicata (l'articolo 698 c.p.p è stato dichiarato incostituzionale dalla sentenza n°223 del 1996 ).

Per chiuderla qui, voglio aggiungere che gli unici in questa storia possono camminare a testa alta, nonostante le gravi accuse su di loro (ancora tutte da provare), sono Massimiliano La Torre e Salvatore Girone.

Un pensiero a tutti i nostri militari all'estero che immagino in questi giorni si sentano un po' confusi...

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Ho cercato di resistere a rispondere subito a questa discussione con la speranza di "raffreddare" la mia rabbia.

Concordo con chi mi ha preceduto nell'affermare la totale assurdità di quanto è accaduto. Si è riusciti a gettar via quell'ultima briciola di credibilità che forse ci era restata in ambito internazionale.

Uno Stato che non è Stato... in grado di proteggere due suoi servitori, garantendogli un giusto processo.

Uno Stato che non è Stato ... capace nemmeno di mantenere la parola data... per ben due volte.

Uno Stato che non è Stato ... in grado di far ritornare nell patrie galere pericolosi assassini che ora si crogiolano al sole sudamericano.

Uno Stato che è invece Stato ... capace di far diventare eroe chi, con un estintore alla mano, cercava di "spegnere" per sempre un povero carabiniere.

E per ultimo, uno Stato che probabilmente non conosce nemmeno le sue stesse leggi...

L'articolo 27 della Costituzione dice:

La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte.

In base a quest'articolo l'Italia rifiuta l'estradizione in paesi dove vige la pena di morte (alla quale l'imputato potrebbe essere condannato), anche se espressamente dichiarato che essa non verrà applicata (l'articolo 698 c.p.p è stato dichiarato incostituzionale dalla sentenza n°223 del 1996 ).

Per chiuderla qui, voglio aggiungere che gli unici in questa storia possono camminare a testa alta, nonostante le gravi accuse su di loro (ancora tutte da provare), sono Massimiliano La Torre e Salvatore Girone.

Un pensiero a tutti i nostri militari all'estero che immagino in questi giorni si sentano un po' confusi...

Non aggiungo altro. Concordo al 100% con quanto sopra riportato.

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Giusto per informazione... l'intervista al vice comandante della nave.

http://www.imolaoggi.it/?p=45091

se non dovesse funzionare

http://video.repubblica.it/dossier/enrica-lexie/il-comandante-in-seconda-non-sono-stati-i-maro-a-colpire-i-pescatori/122037/120524

Modificato da fedafa
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eh ma se non li rimandava finmeccanica a chi li dava poi i suoi elicotteri...quindi lo stato a pensato bene di pagare una tangente "umana" all'India per il bene delle casse statali!!! senza contare tutti gli altri innumerevoli interessi commerciali ed economici che l'Italia ha con L'india...quindi che dire...Viva la nostra Repubblica delle Banane!!!!!

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Il ministro della difesa Terzi si è dimesso.

Un gesto forte, preso visto il disaccordo con le decisioni del governo di rimandare in india i militari.

Non avevo una grande opinione di questa persona.

Probabilmente sbagliavo, è il primo che dimostra del carattere, peccato che in questo caso le dimostrazioni non servano a nulla ma contino solo i fatti, e quelli li abbiamo tutti davanti agli occhi.

Rimango sempre sorpreso di come il nostro paese possa essere trattato a livello internazionale, contiamo meno del 2 di picche.

Un segnale forte per farci sentire sarebbe quello di ritirare tutte le truppe italiane dislocate all'estero, o almeno minacciarlo, sarebbe anche un bel risparmio di soldi oltre che di vite umane (quelle dei nostri militari).

Nessun governo avrà mai il coraggio di farlo.

Quei 2 fucilieri faranno bene ad imparare l'indiano perchè resteranno la per un bel pezzo, hanno poco da sperare nelle nostre istituzioni.

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  • 1 anno dopo...

Riprendo questa discussione dove l'ultimo post è del 26/03/2013, cioè oltre 1 anno fa, solo per ricordare ai nostri cari politici che i nostri due militari, servitori della Patria e in missione a nome dell'Italia, sono ancora trattenuti ILLEGALMENTE in India. I nostri politici, di tutti i colori, sono un branco di pagliacci (scusate l'eufemismo) che sanno solo parlare ma concretamente non fanno nulla. E' l'ulteriore dimostrazione che a livello internazionale non contiamo nulla. Speriamo, si fa per dire, che questo nuovo governo ottenga qualcosa di più (e ci vuole poco) dei precedenti. Girone e Latorre DEVONO tornare a casa subito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Poi che vengano processati e se colpevoli condannati, ma è oltre 2 anni che sono la.

Modificato da simonesrt
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E' l'ulteriore dimostrazione che a livello internazionale non contiamo nulla.

Sai qual'è il problema? Di questa cosa ce ne stiamo accorgendo troppo tardi.

Pretendiamo di contare qualcosa singolarmente presi invece di cercare di far blocco unico seriamente a livello europeo; pretendiamo di contare massacrando di tagli le forze armate (scordatevi tutte le palle sull'altezza eccessiva delle spese militari italiane che scrivono ogni tanto i giornali), che anzi per qualcuno dovrebbero essere proprio abolite; pretendiamo di contare ma pensiamo quasi solo alle cose interne fregandocene di quanto avviene fuori se non in casi clamorosi come questi.

Insomma, vogliamo la classica "botte piena e moglie ubriaca": finchè la mentalità rimarrà questa non stupitevi se poi le cose vanno come stanno andando adesso.

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Forse in teoria: in pratica alle istituzioni europee, mero schermo dove presenziano membri di stati a noi persino ostili, e per natura antinazionali, non importa nulla dei maro'.

Cosi' come i vari governi, hanno avuto ormai anni per dimostrare il contrario, ma i risultati parlano da soli.

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Le non meglio precisate "istituzioni europee" dove presenzierebbero "membri di stati a noi persino ostili" (?) e nientemeno che "per natura antinazionali" (??) hanno ben poco a che vedere con questa faccenda visto che la politica estera non è competenza europea.

In ogni caso quello che intendevo è in generale il nostro rifiutarci di capire che con questa difesa dello status quo di divisione politica europea naturalmente poi va a finire che di sovranità nazionale vera ne abbiamo sempre meno e siamo ridotti a poveracci di fronte a paesi molto più grandi, sempre più sviluppati, sempre più potenti (anche militarmente) e sempre più influenti come India, Cina e quant'altro.

I risultati di questo modo di pensare si vedono, sempre di più e con conseguenze sempre più spiacevoli. E' inutile lamentarsi dell'ovvio, è solo questione di accettare la realtà odierna e decidere se ci va bene così oppure se è il caso di cambiare sistema.

A me come stanno le cose adesso non va bene.

Modificato da ART
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Che sia ridicolo che li trattengano da due anni, non ci piove; sull'illegalmente ci sarebbe da discutere. Non hanno formalmente avanzato l'accusa di pirateria per evitare l'ipotesi di condanna a morte perchè in quest'ultimo caso il diritto internazionale consente di abbordare una nave straniera in acque internazionali ed arrestarne l'equipaggio. Addirittura, se l'inseguimento è iniziato in acque internazionali, è possibile proseguire nelle acque territoriali di un altro paese. Poi, ci sono leggi nazionali che possono limitare tale diritto ed un esempio è dato dalla magistratura norvegese che ha rilasciato i pirati catturati perchè il diritto nazionale non consente di processarli per un crimine commesso al doi fuori del loro territorio. Certo, il fatto che le cose vadano alle lunghe da da pensare, ma è anche vero che esistono altri casi di cittadini italiani che sono stati detenuti all'estero per lungo tempo prima di un processo formale, ma poichè non erano militari non se ne parlava affatto...

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Due riflessioni:

1) Il peso dell'Italia in politica estera è esplicitato dalla detenzione dei marò in India e dalla "solitudine" del nostro paese nei confronti degli sbarchi a Lampedusa. Credo che non ci sia bisogno d'altro per capire.....

2) Immaginate se invece che 2 marò fossero stati 2 marines Usa: la nave non sarebbe mai tornata nel porto indiano, e in caso di abbordaggio...in poche ore le navi Usa avrebbero circondato le forze indiane....

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