L. Licinio Lucullo Posted April 9, 2013 Share #1 Posted April 9, 2013 (edited) RRC 420/1 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G281/1 Edited April 9, 2013 by L. Licinio Lucullo Link to comment Share on other sites More sharing options...
L. Licinio Lucullo Posted April 9, 2013 Author Share #2 Posted April 9, 2013 (edited) RRC 420/2 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G281/3 Edited April 9, 2013 by L. Licinio Lucullo Link to comment Share on other sites More sharing options...
L. Licinio Lucullo Posted April 9, 2013 Author Share #3 Posted April 9, 2013 Gli Hypsei pretendevano di discendere da Leuconoe, figlia di Nettuno e di Temisto, a sua volta figlia di Hypseo. Nella Teogonia di Esiodo, tuttavia, Temisto è figlia di Nereo; la discendenza da Hypseo potrebbe essere quindi stata un’invenzione della stessa gens romana, basata sull’assonza fra i due nomi. Publio Plauzio Hypseo fu questore in Egitto e tribuno del popolo. Se è lui il firmatario dell’emissione RRC 422/1, datata al 58, fu anche edile curule e organizzò i giochi di quell’anno. Nel 55 fu pretore. Alleato di Pompeo, fu processato nel 52 per corruzione in base alle leggi retroattive di Pompeo stesso. Il rovescio allude al trionfo per la caduta di Priverno, ma la sua interpretazione è discussa. Livio, unica fonte a trattarne, narra che la città volsca fu catturata due volte dalle armate romane: nel 341 da Gaio Plauzio, eletto console per la seconda volta; nel 329, essendosi nel frattempo ribellata a Roma, dal console Gaio Plauzio, omonimo del precedente. Babelon data questi denarî al 58 e ritiene che commemorino il console del 341, antenato del monetario. Cesano ritiene che il trionfatore di Priverno sia appartenuto al ramo Plauzio Deciano, non Plazio Hypseo, onde il monetiere si sarebbe falsamente appropriato della discendenza (ma non indica la fonte da cui deriva il cognomen Deciano e, comunque, il cognomen Hypseo deve essere stato introdotto nella gens dopo i fatti di Priverno, dato che nel IV secolo la conoscenza dei miti greci non si era ancora diffusa a Roma). Crawford data i denarî al 60 e ritiene che si riferiscano alla vittoria del 329, non a quella del 341. Harlan ritiene che questi denarî siano posteriori a quello del 58 (in quanto il ripostiglio di Mesagne contiene solo quello del 58) e li data quindi al 55, anno della pretura dell’Hypseo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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