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IGNORED

Quinario Egnatuleia


Euriale

Risposte migliori

salve

ho bisogno del vostro parere su questo quinario

il peso e il diametro corrispondono (17 x 1,70gr)

lo stile del ritratto mi rassicura, ma al dr sotto la testa di Apollo sarebbe dovuta esserci la "Q"(Quaestor?) ... non si notano evidenti segni di usura

non ho l'impressione che si tratti di un falso ma come giustificarne l'assenza?

mi farebbe immensamente piacere avere un vostro parere

grazie :)

post-710-1147387530_thumb.jpg

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Ciao Euriale

Effettivamente la mancanza della Q risulta strana.. e non mi risulta l'esistenza di quinari di Egnatuleio senza la Q sotto la testa di Apollo.

A mio parere questo tuo dovrebbe essere un falso antico, non un fourrè ma una moneta con molto basso tenore di argento di quelle fatte in casa per uso funebre...

agrì

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A mio parere questo tuo dovrebbe essere un falso antico, non  un fourrè ma una moneta con molto basso tenore di argento di quelle fatte in casa per uso funebre...

agrì

122906[/snapback]

Cioè?

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la moneta...veniva posizionata sulla palpebra chiusa del defunto e serviva a pagare il traghettatore...

Marco

123034[/snapback]

CARONTE:

“PER ME SI VA NE LA CITTA’ DOLENTE,

PER ME SI VA NE L’ETERNO DOLORE,

PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE.

GIUSTIZIA MOSSE IL MIO ALTO FATTORE:

FECEMI LA DIVINA POTESTATE,

LA SOMMA SAPIENZA E ‘L PRIMO AMORE.

DINANZI A ME NON FUR COSE CREATE

SE NON ETERNE, E IO ETERNA DURO.

LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE.”

(Inferno, Canto III, vv. 1-9)

lele

Modificato da danielealberti
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Ci sono varie teorie sul momento di ingresso di tale pratica nel mondo antico,se fosse veramente praticata nella grecità e romanità o non fosse invece una tradizione (o meglio una leggenda) medievale;molto tempo addietro lessi un interessantissimo lavoro sull'argomento,in cui si citavano varie fonti e si facevano numerosi esempi,se riesco a ricordarmi dove l'ho letto lo posto perchè era assai interessante...

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Ciao Fontus

Non so cosa avvenisse in Grecia ...ma ti posso assicurare che in Italia l'uso della moneta per pagare il "traghettatore" fu largamente praticato sia nell'antica Roma (con intenti puramente religiosi) che nel medio evo e a scemare fino ai giorni nostri(solo per superstizione). :D :D

agrì

Modificato da agrippa
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esatto veniva nessa in bocca

Figura della mitologia, caronte traghettava i morti nell'Ade. Per il suo lavoro chiedeva un obolo da cui deriva l'usanza di mettere in bocca al defunto una moneta prima di seppellirlo.

Notizie in merito ci pervengono da Aristofane per quanto riguarda la mitologia greca, secondo i romani era una presenzasgradevole e scontrosa

lele

post-618-1147454355_thumb.jpg

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ho letto in qualche testo ( di cui non ricordo + il titolo :P ) che la moneta x veniva posizionata a seconda dell'importanza del defunto

se si trattava di un bambino/a le monete potevano anche essere piu' di una , generalmente erano posizionate nella mano dx o sx a seconda del sesso

inoltre ai bambini e ai giovani venivano deposti solitamente pezzi d'argento, probabilmente in rapporto con l'età stessa (usanza concessa anche ai capi famiglia e alle donne di un certo rango)

solitamente si lasciavano pezzi in rame (assi)

la sepoltura era anche accompagnata da chiodi,spesso ritorti (solitamente 2)

questo oggetto ha duplice funzione ;

religiosa (attributo delle divinità Nemesis e necessitas)col quale si fissava un evento

in campo strettamente funerario svolgeva la duplice funzione di protezione del morto(da eventuali profanatori -una sorta di maledizione -)

un aneddoto curioso si ha da una tabula ritrovata recante un iscrizione "chiunque strapperà di qui i chiodi, se li ficchi negli occhi" :huh:

la funzione primaria era ad ogni modo quella di assicurare il defunto alla sua nuova dimora ...scongiurando il ritorno nel mondo dei vivi :D (spesso x tranquillizarsi ne mettevano addirittura 4 (costato e spalle)

se mi ricordo il nome del testo allego qualche foto

..............tornando alla moneta ...

ringrazio Agrippa per la risposta molto "intrigante" mi piacerebbe approfondire il discorso

ogni altra informazione in merito al quinario "anomalo" è x me preziosa

grazie

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Per tornare al quinario, il Crawford (RRC 333) non parla di varianti senza la Q. Pertanto essa dovrebbe esservi. Noto che sono descritti 625 coni per il diritto e 781 per il rovescio. Può essere che a fronte di una produzione così ampia qualche incisore si sia dimanticato la Q di Quaestor.

Sul significato dei tipi, la vittoria al rovescio con la carnyx sta sicuramente ad indicare le vittorie di Mario sui Cimbri e Teutoni di un paio di anni precedenti. Il monetario non è per il resto noto e pare non abbia superato il rango di questore.

Caius

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Ciao Fontus

Non so cosa avvenisse in Grecia ...ma ti posso assicurare che in Italia l'uso della moneta per pagare il "traghettatore" fu largamente praticato sia nell'antica Roma (con intenti puramente religiosi) che nel medio evo e a scemare fino ai giorni nostri(solo per superstizione).  :D  :D

agrì

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Non riesco a ricordarmi tantissimo (veramente non ci ho pensato molto ancora) ma mi pare che in questo studio si riferisse di come nell'antichità greca questo uso fosse pressochè sconosciuto , si riportavano anche brani dell'Odissea, di altri testi poetici e ritrovamenti archeologici a dimostrazione di questo ma veramente ricordo troppo poco per poterne parlare di più....

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L'unica indicazione aggiuntiva che da il catalogo Alfa su questa moneta é:

"Questa Gens di origine sanita non appare a Roma prima della guerra Sociale"

lele

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Dalla sacra Sindone di Torino, sembra che due monete siano state messe sugli occhi del defunto.

Comunque la moneta che comunemente veniva messa in bocca ai defunti era l'asse.

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Ciao Fontus

Non so cosa avvenisse in Grecia ...ma ti posso assicurare che in Italia l'uso della moneta per pagare il "traghettatore" fu largamente praticato sia nell'antica Roma (con intenti puramente religiosi) che nel medio evo e a scemare fino ai giorni nostri(solo per superstizione).  :D  :D

agrì

123125[/snapback]

In Grecia la moneta veniva posta nella bocca del defunto. Fondamentalmente, fino al V secolo, non c'è traccia di questo costume funebre: nelle Rane di Aristofane, si trova la prima citazione letteraria di quest'usanza.

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In Grecia la moneta veniva posta nella bocca del defunto. Fondamentalmente, fino al V secolo, non c'è traccia di questo costume funebre: nelle Rane di Aristofane, si trova la prima citazione letteraria di quest'usanza.

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Aristofane, Rane; vv. 136-143

DIONISO: Scenderò per quella [strada] che hai preso tu, piuttosto.

ERACLE: É un viaggio lungo; per prima cosa si arriva ad un grande lago senza fondo.

DIONISO: E come lo attraverserò?

ERACLE: Con una barchetta. Ti ci porterà un vecchio per due oboli.

DIONISO: Funzionano dappertutto i due oboli, eh? Ma là come sono arrivati?

ERACLE: Ce li ha portati Teseo. Poi vedrai un'infinità di serpenti e di altre bestie spaventevoli.

Rigurado ai due oboli necessari perché Caronte porti l'anima del defunto nell'Ade, l'edizione a mia disposizione aggiunge:

«Nell'Atene di Aristofane era uso mettere un obolo (molto di più in tempi più tardi) nella bocca dei morti per pagare il prezzo della traversata verso l'Ade. É possibile che i due oboli alludano al prezzo dell'ingresso in teatro, ormai confinato all'Oltretomba (Whitman), ma Dover osserva che non sono noti i prezzi del qeorikÒn per la fine del V secolo. I soli compensi di due oboli noti nello stesso periodo sono presubilmente risarcimenti di guerra, e perciò del tutto fuori campo in questo caso.»

Per quanto riguarda Teseo, invece, egli divideva con Orfeo, Eracle ed Odisseo il privilegio della discesa agli Inferi da vivo.

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