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IGNORED

Bronzi mercenariali di Agyrion


Risposte migliori

dal tuo messaggio di cui sopra mi sembra di capire che l' esemplare in questione hai avuto modo di studiarlo dal vivo ed era stato ritenuto da te autentico ed in seguito da analisi di laboratorio approfondite è risultato essere un falso,noto che anche tu hai avuto bisogno di certezze strumentali figurati io che sto facendo la mia analisi su una foto e mi baso solo su discrete esperienze personali.

Come certamente avrai avuto modo di osservare dai miei precedenti messaggi nei tuoi confronti ho sempre avuto il massimo rispetto e da questo non posso far altro che credere a quello che tu affermi riguardo all'analisi strumentale da te eseguita ma sembra che tale tecnica abbia dei limiti,quindi caro Diodoro permettimi di esprimere la mia opinione personale e se poi c'e bisogno di aprire gli occhi e di imparare delle tecniche innovative dei falsi che ben vengano personalmente io sono sempre alla ricerca di nuove informazioni

Caro Babelone, premetto che non ho avuto mai modo di vedere la moneta ( mi riferivo ad analisi condotte su esemplari fotocopia ); come prima cosa faccio nuovamente notare le mie osservazioni sui particolari della clava (all'epoca fu il primo elemento che mi fece insospettire); quando dopo qualche anno ebbi modo di vedere (penso che si fosse capito ! ) il conio in acciaio utilizzato, mi convinsi della bontà delle informazioni fornitemi da un mio amico archeometra circa l'esistenza e la pericolosità del metodo sopra esposto da Acraf, che in questa sede ha capito per primo, e senza gli elementi probatori da me ora forniti, che eravamo innanzi a una buona riproduzione battuta su un ippocampo circolato. Sull'attendibilità di alcuni metodi fisici non esistono dubbi: detto in poche parole in laboratorio monete false battute su tondelli d'epoca restituiscono le tracce di un riscaldamento sopravvenuto, cioè di un riscaldamento recente e secondario rispetto a quello della fusione primigenia del tondello (la Tomografia a raggi infrarossi IRT restituisce informazioni molto dettagliate sulla storia della diffusione del calore all'interno della struttura metallica ). Tuttavia preciso che quelle ravvisate sul pezzo in esame fanno parte di quel genere di incongruenze stilistiche che di norma mi hanno permesso di individuare falsi di buona qualità senza ricorrere a metodi strumentali.

)

Modificato da diodoro
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Interessantissime le considerazioni e il materiale mostratoci da Diodoro.

Tornando al tipo del toro androprosopo, volevo aggiungere che il grande collezionista, nonché commerciante, di bronzi siciliani D'ARPA, nei suoi appunti aveva registrato per questa emissione anche la variante con la legenda :Greek_Pi: :Greek_Alpha: :Greek_Lambda: cesura :Greek_Alpha: :Greek_Pi_2: K :Greek_Alpha: :Greek_Alpha: I :Greek_Omicron: :GreeK_Sigma:

e indica sia il riferimento (già riportato sopra ) del Salinas, sia in esemplare in BMC 3, se qualcuno avesse il catalogo del British potrebbe facilmente riscontrarlo.

Sembra anche che un esemplare di questa particolare variante si trovasse anche nella collezione D'Arpa.

Per un confronto il D'Arpa elenca ben 15 esemplari dello stesso tipo ma con legenda sopra il toro senza cesura (toro a dx; e 3 esemplari della variante con il toro volto a sinistra ).

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per gli amanti dei volumi antichi, segnalo che la tipologia con leggenda lineare al R/ era conosciuta anche da Filippo Paruta, che ne ha raffigurato un esemplare nella sua celebre opera che rende omaggio alla sicilia del tempo e alla monetazione antica:

F. Paruta Della Sicilia descritta con medaglie, Palermo, 1612, p.104

post-7579-0-50610200-1378660650_thumb.jp

ciao

skuby

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Interessantissime le considerazioni e il materiale mostratoci da Diodoro.

Tornando al tipo del toro androprosopo, volevo aggiungere che il grande collezionista, nonché commerciante, di bronzi siciliani D'ARPA, nei suoi appunti aveva registrato per questa emissione anche la variante con la legenda :Greek_Pi: :Greek_Alpha: :Greek_Lambda: cesura :Greek_Alpha: :Greek_Pi_2: K :Greek_Alpha: :Greek_Alpha: I :Greek_Omicron: :GreeK_Sigma:

e indica sia il riferimento (già riportato sopra ) del Salinas, sia in esemplare in BMC 3, se qualcuno avesse il catalogo del British potrebbe facilmente riscontrarlo.

Sembra anche che un esemplare di questa particolare variante si trovasse anche nella collezione D'Arpa.

Per un confronto il D'Arpa elenca ben 15 esemplari dello stesso tipo ma con legenda sopra il toro senza cesura (toro a dx; e 3 esemplari della variante con il toro volto a sinistra ).

Penso che la doppia alfa sia un errore di trascrizione dell'autore del volume ; su questo non ci piove !

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per gli amanti dei volumi antichi, segnalo che la tipologia con leggenda lineare al R/ era conosciuta anche da Filippo Paruta, che ne ha raffigurato un esemplare nella sua celebre opera che rende omaggio alla sicilia del tempo e alla monetazione antica:

F. Paruta Della Sicilia descritta con medaglie, Palermo, 1612, p.104

attachicon.gifFilippo Paruta Della Sicilia di Filippo Paruta parte prima descritta con medaglie- p.104 Agyrion.jpg

ciao

skuby

E finalmente ci siamo : lo vedete a cosa mi riferisco all'imprudenza di far riferimento alle opere antiche figlie dell'erudizione antiquaria ? Mi spiego (il buon Paruta mi perdonerà !!! ):

a) Al D/ l'etnico esce in omega !!!!!!!!!! a fronte del notorio utilizzo dell'omicron con valore di omega

b) il gamma di Palagkaios viene riportato erroneamente come un rho.

La svista del Paruta ha generato altri errori, dal momento che autori del XX secolo (per correttezza non faccio nomi) dando per buona la lettura fatta dallo studioso l'hanno condivisa.

Facciamo finta ora di imbatterci in un bronzo realizzato da un falsario che usando le opere basate sui suddetti refusi ortografici del Paruta, realizza una patacca con l'omega al posto dell'omicron: il diodoro di turno giustamente penserebbe a un falso ma in buona fede molti altri osserverebbero: Diodoro, ma che dici ? La variante con l'omega esiste, vatti a guardare il Paruta a pag. 104 !!!!!!

Sapete quante volte mi è capitato ?

Modificato da diodoro
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Diodoro

abbi pazienza ma qui non riesco a seguirti.

Una veloce rassegna dei bronzi di Agyrion riportati nel Mini' o nel Calciati, quindi parliamo di foto di esemplari reali, non di disegni, ci mostra per i bronzi di Agyrion l'utilizzo sia dell'"omicron" che dell'"omega" per l'etnico AGYRINAION (ad esempio cfr. Calciati III, n. 12 pag. 129 per l'utilizzo dell'omega; e Calciati III, n. 6 pag. 122 per l'utilizzo dell'omicron).

Al n. 16 pag. 132 Calciati riporta proprio l'esemplare del Paruta descrivendolo con l'etnico contenente l'omega. Le foto del Calciati sono pessime ma credo non vi sia difficoltà a reperire diversi esempi di questa variante, e a meno di non pensare che siano tutte falsificazioni nate a seguito del disegno del Paruta...

Personalmente ho studiato a fondo le emissioni di Lampedusa e ho riscontrato, su esemplari certamente autentici , l'utilizzo dell'etnico con l"omega" (LOpadoussaion).

Se osserviamo Centuripe notiamo nei grandi bronzi anche li l'utilizzo dell'omega (Kenturipinon).

Sinceramente il disegno del Paruta (opera antiquaria strepitosa per la monetazione della Sicilia Antica, anche se naturalmente superata dai repertori, come il Calciati, piu' recenti) non mi sembra poi cosi malvagio.

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no no è un errore solo mio... sorry ! :whome:

Numa stai confermando quello che ho detto io; faccio chiarezza: la serie dio fluviale/protome taurina (355-344 a.C. ) reca l'etnico con l'omicron; bisogna aspettare la riforma timoleontea del 339, con i quattro nominali della cosiddetta serie del Maestro di Agira/Adrano (Calciati III, dal numero 12 al 18 per trovare l'etnico con l'omega): il n.16 di pag. 132 che tu indichi fa parte di quest'altra serie da non confondere con quella in esame. Le precedenti serie a legenda Palankaios (che sono tutte pre-timoleontee) recano invece l'omicron. Quindi il Paruta ha riportato un dato non esatto. Penso che il sorry fosse riferito a questo. Quindi, per riepilogare: è vero che Agyrion nel corso della sua storia utilizza sia omicron che omega ma lo fa in momenti storici diversi; ripeto, la serie di cui stiamo parlando reca sempre e solo l'omicron. Se cortesemente puoi verificare il dato: ho speso ( o perso ? ) quasi 10 anni a controllare le legende;

Quindi :

Serie del Palankaios (Eracle/toro riconiato su Athena/delfini ; Dio fluviale/protome ; Eracle/protome taurina) OMICRON

Serie del "Maestro di Agira": (Eracle/pantera ; Dio fluviale/cavallo ; Eracle/cane cirneco ; Ninfa/toro cozzante ) OMEGA

Ps: per correttezza d'informazione: se, magari a matita, puoi correggere l'esemplare 18/1 (quello si che è omega, non omicron ).

Modificato da diodoro
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no no è un errore solo mio... sorry ! :whome:

Caro Numa stai confermando la mia tesi : è vero che Agyrion durante la sua storia utilizza sia omicron che omega ma lo fa in momenti storici distinti e, quindi, in serie monetali distinte. La serie del Palankaios (355-344 a. C.) reca sempre l'omicron e bisogna aspettare la riforma timoleontea del 339 per trovare l'omega sui quattro nominali della serie del Maestro di Agira ( Calciati III dal numero 12 al n. 18, serie alla quale appartengono i 2 nominali da te citati nn.12, 16 ).

Quindi:

Serie Palankaios: (Eracle/toro riconiata su Atena e delfini ; Dio fluviale/protome taurina (il nostro caso ) ; Eracle /protome taurina) SEMPRE OMICRON

Serie del Maestro di Agira (Eracle/pantera ; dio fluviale/cavallo ; Eracle/cane cirneco ; Ninfa /toro cozzante ) SEMPRE OMEGA

Quindi la legenda del Paruta non è corretta

Ps : se vuoi, magari a matita, puoi correggere l'esemplare 18/1 sul Corpus (quello si che è omega, non omicron)

Modificato da diodoro
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Ovviamente è sempre molto importante una corretta lettura epigrafica, che può essere fatta solo analizzando un buon numero di esemplari.

Non stupisce che a un certo momento l'omicron sia stato sostituito dal più recente omega. Ci sono diversi lavori su altre zecche che danno importanza a questa variazione per dare anche una corretta successione cronologica.

Mi sembra più corretto attendere l'uscita del lavoro di Diodoro ed eventualmente riprendere la discussione su dati più probanti, considerando non solo il problema dei non pochi falsi di monete agirine (falsificata e non poco è stata pure la prima emissione di Agyrion, con Aquila/Ruota), ma anche l'utilità dei dati forniti da ricerche archeologiche e di materiali di vecchie raccolte.

Un vivo augurio per la felice pubblicazione del lavoro.

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Ovviamente è sempre molto importante una corretta lettura epigrafica, che può essere fatta solo analizzando un buon numero di esemplari.

Non stupisce che a un certo momento l'omicron sia stato sostituito dal più recente omega. Ci sono diversi lavori su altre zecche che danno importanza a questa variazione per dare anche una corretta successione cronologica.

Mi sembra più corretto attendere l'uscita del lavoro di Diodoro ed eventualmente riprendere la discussione su dati più probanti, considerando non solo il problema dei non pochi falsi di monete agirine (falsificata e non poco è stata pure la prima emissione di Agyrion, con Aquila/Ruota), ma anche l'utilità dei dati forniti da ricerche archeologiche e di materiali di vecchie raccolte.

Un vivo augurio per la felice pubblicazione del lavoro.

Caro Acraf, ha colto nel segno: dopo la presa di Agyrion da parte di Timoleonte abbiamo sempre e solo omega che sostituisce l'omicron (con valore di omega) utilizzato dai mercenari italici responsabili dell'emissione della serie a legenda Palankaios.

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Caro Diodoro

adesso è piu' chiaro il post §80 e concordo che l'epigrafia è uno strumento indispensabile non solo per distinguere il grano dal loglio ma anche per aiutare a stabilire una corretta consecutio temporum dell'emissione , anzi alcune regole potrebbero essere anche estrapolate per soccorrereci nelle cronologie di cui non abbiamo ulteriori evidenze.

Interessante anche vedere le varie forme assunte dal valore epigrafico delle lettere utilizzate: ad esempio l'uso dell'omicron con valore di omega è riportato in alcuni etnici come una "o" con al centro un punto.

L'emissione di Agyrion comunque si presenta ben piu' complessa, ad un'indagine piu' approfondita, di quanto appaia ad un veloce sguardo superficiale.

Per complicare ulteriormente le cose, ma anche per stimolare ulteriore ricerca posto un altro bronzetto e vi domando se al diritto ravvisate un "omicron" oppure un "omega" :)

post-4253-0-23586700-1378716923_thumb.jp

Modificato da numa numa
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Caro Diodoro

adesso è piu' chiaro il post §80 e concordo che l'epigrafia è uno strumento indispensabile non solo per distinguere il grano dal loglio ma anche per aiutare a stabilire una corretta consecutio temporum dell'emissione , anzi alcune regole potrebbero essere anche estrapolate per soccorrereci nelle cronologie di cui non abbiamo ulteriori evidenze.

Interessante anche vedere le varie forme assunte dal valore epigrafico delle lettere utilizzate: ad esempio l'uso dell'omicron con valore di omega è riportato in alcuni etnici come una "o" con al centro un punto.

L'emissione di Agyrion comunque si presenta ben piu' complessa, ad un'indagine piu' approfondita, di quanto appaia ad un veloce sguardo superficiale.

Per complicare ulteriormente le cose, ma anche per stimolare ulteriore ricerca posto un altro bronzetto e vi domando se al diritto ravvisate un "omicron" oppure un "omega" :)

Il pezzo postato non aggiunge elementi per riaprire il problema degli etnici sui bronzi agirini. Posso garantire io : l'etnico qui è quasi fuori campo, l'intersezione tra la una delle lettere e il bordo genera l'effetto che potrebbe far sorgere il dubbio: ma ripeto, solo e sempre omicron.

PS: mi stupisce l'assenza ( o la scarsa leggibilità a fronte della conservazione) dell'ultima N di Agyrinaion dietro la nuca; censendo tutti i conii di questo particolare tipo con la troncatura non lineare del collo, ho potuto verificare la costante presenza di N dietro la nuca del Dio fluviale (cioè l'etnico parte all'altezzadel collo per arrestarsi davanti la fronte con la omicron, poi segue N dietro la nuca !!!!!!). Dato che Numa mi spinge a scrivere quello che, per delicatezza, non avrei mai voluto scrivere sono costretto per motivare le mie asserzioni a far notare come buona parte degli studiosi che si sono occupati negli ultimi tempi (anche di recente ) delle serie di Agyrion hanno usato gli etnici riprendendoli da altre opere, senza mai vagliare con mano sul campo. A dimostrazione posto la descrizione che un notissimo accademico fa del D/ e R/ di un importante multiplo della serie Palankaios. Come noterete l'etnico utilizza palesemente l'omicron, ma lo studioso ci fornisce la lezione che per lui è più corretta per la semplice ragione che quel bronzo non lo ha mai avuto tra le mani : posto la foto della moneta e scansione dell' errata trascrizione:

non mi si venga a raccontare che l'autore della descrizione non conosceva il pezzo, poichè lo cita dandone il peso esatto (tra l'altro è l'unico bronzo che raggiunge quel peso !!! ), lo cita semplicemente ma senza averlo mai visionato !!!. Capite perchè vi esorto a non fidarvi mai !!

post-26261-0-59590600-1378725485_thumb.j

post-26261-0-77129700-1378725498_thumb.j

Modificato da diodoro
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Ex hirsch?

Ciao

skuby

no ex-Paruta (tanto è simile).. :D scherzo naturalmente

ecco invece uno degli esemplari citati da Diodoro con la "N" coricata dietro la nuca del dio fluviale (non piu' Eracle alla luce delle ultime, giuste, interpretazioni). Evidentemente esistono due varianti , del tipo con la troncatura del collo non lineare (tipologia piu' raffinata della successiva) delle quali una molto simile al disegno riportato dal Paruta (fatto salvo per l'etnico da considerarsi sub judice in attesa dell'opera promessa da Diodoro).

post-4253-0-06888000-1378732849_thumb.jp

Modificato da numa numa
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Mi permetto di far notare un'ovvietà.

L'utilizzo della lettera "omicron" e "omega" non è solo una differenza di tipo grafico, ma anche grammaticale e modale.

Attendo fiducioso il lavoro di Diodoro, a cui vanno sin da ora i miei complimenti per l'impegno profuso.

Vincenzo.

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Mi permetto di far notare un'ovvietà.

L'utilizzo della lettera "omicron" e "omega" non è solo una differenza di tipo grafico, ma anche grammaticale e modale.

Attendo fiducioso il lavoro di Diodoro, a cui vanno sin da ora i miei complimenti per l'impegno profuso.

Vincenzo.

E l'aspetto grammaticale a sua volta ha legami con............

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no ex-Paruta (tanto è simileattachicon.gif26787.jpgattachicon.gif26787.jpg).. :D scherzo naturalmente

ecco invece uno degli esemplari citati da Diodoro con la "N" coricata dietro la nuca del dio fluviale (non piu' Eracle alla luce delle ultime, giuste, interpretazioni). Evidentemente esistono due varianti , del tipo con la troncatura del collo non lineare (tipologia piu' raffinata della successiva) delle quali una molto simile al disegno riportato dal Paruta (fatto salvo per l'etnico da considerarsi sub judice in attesa dell'opera promessa da Diodoro).

Esatto, il disegno del Paruta fa riferimento al tipo caratterizzato da stile e tondelli curati e troncatura del collo non lineare (mi riservo di dimostrare con dati stratigrafici e metrologici la recenziorità di quesra serie rispetto a quella più leggera e con dio recante capelli irti e stile poco curato )

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Desidero mettere in evidenza un aspetto, forse ovvio ma che sfugge a non pochi cultori di numismatica.

Non avete idea di quanti errori vengono perpetuati a partire da vecchie pubblicazioni solo per pigrizia e soprattutto nessun esame diretto delle monete. Anche illustri accademici si limitano a scopiazzare, talvolta continuando una informazione in realtà scorretta, e uno dei grandi mali della numismatica italiana è che è in genere molto difficile esaminare dal vivo materiale di varia provenienza, dal mercato antiquario ai depositi nelle Soprintendenze (spesso inaccessibili).

Il migliore approccio è quello tentato da Diodoro, che si è accostato senza preconcetti a un abbondante materiale dal vivo.

Magari ci fossero anche informazioni di tipo stratigrafico, in genere molto rare nel panorama delle monete antiche.

D'accordo che c'è la fortuna di accurati recenti scavi archeologici ad Agira, ma è ancora maggiore la fortuna che ci sia qualcuno che si impegni a trasformare i dati in informazioni da trasmettere agli studiosi. Chissà quante monete trovate in scavi archeologici attendono ancora di essere illustrate in dettaglio (spesso, quando sono pubblicate, figurano in articoli striminziti e nemmeno bene illustrati, con immagini in B/N male riprodotti e senza ingrandimenti).

A proposito della falsificazioni, si sa bene che le monete di Agyrion furono abbondantemente falsificate, grazie anche a una certa rozzezza di molte emissioni agirine che può avere facilitato la falsificazione stessa. Non sono lontano dalla realtà che almeno un 60% di tutte le monete di Agyrion reperite sul mercato antiquario sono in realtà false.

Tuttavia solo un accurato esame comparativo tra materiale di sicura provenienza (possibilmente da scavi archeologici) e quello reperibile sul mercato antiquario permette di cogliere dettagli, come alcuni già accennati da Diodoro.

Anche la forma delle lettere è molto importante e capita non raramente che a un falsario sfugga dei dettagli e abbia cercato di riprodurre particolari che in realtà non sono conformi (come appunto un omicron al posto dell'omega o viceversa, oppure simboli inventati).

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Desidero mettere in evidenza un aspetto, forse ovvio ma che sfugge a non pochi cultori di numismatica.

Non avete idea di quanti errori vengono perpetuati a partire da vecchie pubblicazioni solo per pigrizia e soprattutto nessun esame diretto delle monete. Anche illustri accademici si limitano a scopiazzare, talvolta continuando una informazione in realtà scorretta, e uno dei grandi mali della numismatica italiana è che è in genere molto difficile esaminare dal vivo materiale di varia provenienza, dal mercato antiquario ai depositi nelle Soprintendenze (spesso inaccessibili).

Il migliore approccio è quello tentato da Diodoro, che si è accostato senza preconcetti a un abbondante materiale dal vivo.

Magari ci fossero anche informazioni di tipo stratigrafico, in genere molto rare nel panorama delle monete antiche.

D'accordo che c'è la fortuna di accurati recenti scavi archeologici ad Agira, ma è ancora maggiore la fortuna che ci sia qualcuno che si impegni a trasformare i dati in informazioni da trasmettere agli studiosi. Chissà quante monete trovate in scavi archeologici attendono ancora di essere illustrate in dettaglio (spesso, quando sono pubblicate, figurano in articoli striminziti e nemmeno bene illustrati, con immagini in B/N male riprodotti e senza ingrandimenti).

A proposito della falsificazioni, si sa bene che le monete di Agyrion furono abbondantemente falsificate, grazie anche a una certa rozzezza di molte emissioni agirine che può avere facilitato la falsificazione stessa. Non sono lontano dalla realtà che almeno un 60% di tutte le monete di Agyrion reperite sul mercato antiquario sono in realtà false.

Tuttavia solo un accurato esame comparativo tra materiale di sicura provenienza (possibilmente da scavi archeologici) e quello reperibile sul mercato antiquario permette di cogliere dettagli, come alcuni già accennati da Diodoro.

Anche la forma delle lettere è molto importante e capita non raramente che a un falsario sfugga dei dettagli e abbia cercato di riprodurre particolari che in realtà non sono conformi (come appunto un omicron al posto dell'omega o viceversa, oppure simboli inventati).

Esattamente così!

Riporto sempre un esempio emblematico.

Per più di un secolo, accademici italiani e stranieri hanno basato la cronologia delle emissioni di Teate Apula sulla esistenza di una dracma d'argento testa virile/civetta.

Nel 2011 con un'attenta analisi bibliografica e un riscontro sul materiale, riuscii a dimostrare e pubblicai che in realtà essa non venne mai emessa.

Purtroppo è il tipico caso dell'errore bibliografico "copiato e ripetuto" senza alcun controllo e verifica.

Per ovviare a ciò è necessario pubblicare sempre maggiormente Corpora, Syllogi e Repertorii.

E su questo bisogna darsi da fare, tutti, sia come soggetti agenti che come soggetti finanzianti, in quanto essere i secondi non è da meno che essere i primi.

Per tale ragione plaudo sempre a lavori, tipo quello in corso di Diodoro, che oltre ad analisi numismatiche, affiancano esami archeologici-comparativi.

Saluti.

Modificato da Vincenzo
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Esattamente così!

Riporto sempre un esempio emblematico.

Per più di un secolo, accademici italiani e stranieri hanno basato la cronologia delle emissioni di Teate Apula sulla esistenza di una dracma d'argento testa virile/civetta.

Nel 2011 con un'attenta analisi bibliografica e un riscontro sul materiale, riuscii a dimostrare e pubblicai che in realtà essa non venne mai emessa.

Purtroppo è il tipico caso dell'errore bibliografico "copiato e ripetuto" senza alcun controllo e verifica.

Per ovviare a ciò è necessario pubblicare sempre maggiormente Corpora, Syllogi e Repertorii.

E su questo bisogna darsi da fare, tutti, sia come soggetti agenti che come soggetti finanzianti, in quanto essere i secondi non è da meno che essere i primi.

Per tale ragione plaudo sempre a lavori, tipo quello in corso di Diodoro, che oltre ad analisi numismatiche, affiancano esami archeologici-comparativi.

Saluti.

Ne sono pienamente convinto !

Modificato da diodoro
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  • 8 mesi dopo...

Segnalo la comparsa di nuovi esemplari sul sito francese CGB.

Le descrizioni riportate seguono lo stesso ordine delle foto allegate.

Saluti :)

Nico

Diameter : 14,5 mm Orientation dies : 9 h. Weight : 2,64 g. Diameter : 14 mm Orientation dies : 9 h. Weight : 2,35 g.

post-28866-0-43831300-1401464338_thumb.j

post-28866-0-77034100-1401464395_thumb.j

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Diameter :

32 mm

Orientation dies :

6 h.

Weight :

31,36 g.

a_zpsb814b51d.jpg

Metal :

copper

Diameter :

18 mm

Orientation dies :

12 h.

Weight :

5,64 g.

a2_zps6350577c.jpg

Diameter :

21 mm

Orientation dies :

6 h.

Weight :

8,30 g.

a3_zps2d7d42ba.jpg

P.S. ultimamente sto avendo molti problemi con la piattaforma di questo forum, non riesco ad allegare file, mi si blocca il sistema ecc. :(

Comunque, queste sono le restanti fotografie, mi astengo dal commentare gli esemplari, in attesa di pareri esperti.

Saluti :)

Nico

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