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IGNORED

VITE DA COLLEZIONISTI


dabbene

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A Milano avete mercatini, il circolo numismatico milanese con incontri settimanali se non sbaglio... Chi vive in provincia, o in altre parti d'Italia, o in provincia in altre parti d'italia può coltivare questa passione solo nella riservata solitudine...: nei piccoli paesi tutti si conoscono, le voci girano (spesso con interpolazioni da bocca a bocca) e la gente (giustamente) è riservata (le ragioni potete intenderle facilmente, e sono tante!). Dei circoli numismatici vecchio stile si sente la mancanza, ma ormai più nessuno a tempo...

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Nell'800 e nella prima metà del '900 era normalissimo tenere in casa la propria collezione, anche quando estesa e preziosa: le "visite" sgradite erano rarissime (e per lo più limitate a periodi di diserzione dei centri abitati per la guerra). Oggi so di gente che si è allontanata 1 ora per fare la spesa e al ritorno ha trovato la casa sottosopra!

Modificato da BiondoFlavio82
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E' proprio l'isolamento, la solitudine che il collezionista, lo studioso deve affrontare, deve rapportarsi con altri che hanno la stessa passione e le stesse problematiche, oggi certamente un messaggio comunicativo tramite il forum può raggiungere in pochissimo tanti, una volta questo era impossibile, difficile.

Credo che anche il collezionista - studioso, debba comunicare di più il suo ruolo, e su questo il forum è lo strumento ideale, ora c'è .

Poi certamente ci vogliono anche i rapporti personali, ma questi volendo c'erano già.

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E' proprio l'isolamento, la solitudine che il collezionista, lo studioso deve affrontare, deve rapportarsi con altri che hanno la stessa passione e le stesse problematiche, oggi certamente un messaggio comunicativo tramite il forum può raggiungere in pochissimo tanti, una volta questo era impossibile, difficile.

Credo che anche il collezionista - studioso, debba comunicare di più il suo ruolo, e su questo il forum è lo strumento ideale, ora c'è .

Poi certamente ci vogliono anche i rapporti personali, ma questi volendo c'erano già.

Nei piccoli paesi i discorso è diverso: trovare un'altro collezionista in una città di 10/50 mila abitanti è quasi un'impresa... Io, almeno, delle mie parti non conosco nessuno (e se lo trovassi dubito che potrebbero interessargli le monete di Milano, oltretutto). Se in questa passione si sfocia spesso (non sempre, sia ben inteso, ma prevalentemente) nel regionalismo è anche per non cantarsela e suonarsela da soli per tutta la vita.

Modificato da BiondoFlavio82
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Però è sulle problematiche comuni, sull'essere solidali su certi punti, su fare numeri insiemi che si possono affrontare insieme gli aspetti che rendono difficile il nostro essere oggi collezionista.

Difficile rivendicare un ruolo sociale, civico, una funzione verso l'ambito esterno, se poi noi stessi non crediamo o non lo riteniamo un valore il collezionare e il studiare monete.

Se molti credessimo in questo e lo facessimo sentire di più forse qualcosa potrebbe anche cambiare, in caso contrario il collezionista solitario rimarrà per sempre il prototipo.

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Però è sulle problematiche comuni, sull'essere solidali su certi punti, su fare numeri insiemi che si possono affrontare insieme gli aspetti che rendono difficile il nostro essere oggi collezionista.

Difficile rivendicare un ruolo sociale, civico, una funzione verso l'ambito esterno, se poi noi stessi non crediamo o non lo riteniamo un valore il collezionare e il studiare monete.

Se molti credessimo in questo e lo facessimo sentire di più forse qualcosa potrebbe anche cambiare, in caso contrario il collezionista solitario rimarrà per sempre il prototipo.

Ottimo come sempre. Ma voglio lanciare sviscerare anche questo aspetto: e per i non addetti ai lavori? E' facile nascondersi, il prototipo è quello del collezionista solitario, siamo un po' tutti così, ammettiamolo; di certo non parliamo di numismatica con chi ci sbadiglia in faccia alla prima frase o cmq, non parliamo di numismatica con chiunque. Molto è stato sfatato con l'avvento di internet, ora ci si da' appuntamento in un forum (dove l'anonimato è garantito dal nickname) e ci si incontra quasi segretamente con l'amico conosciuto in internet, si condividono chiacchiere e parte del proprio percorso, si parla della propria collezione e si trascorre piacevolmente un pomeriggio. Ma al di fuori?

N.

Modificato da niko
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Grazie Niko, è utile sentire le varie voci su questi argomenti, d'altronde siamo in un forum, mi piacerebbe anche sentire il parere di " qualche capitano di lungo corso " di Lamoneta....., certamente il megafono del forum non ha paragone con gli ambiti tradizionali, che comunque frequento.

Se fossi andato paradossalmente ieri sera in un Circolo tradizionale e avessi raccontato questa storia, quante persone mi avrebbero ascoltato ? Voglio essere ottimista 20/30, sul forum in una sola serata sei già a 200 letture.

Certamente la nostra presenza e comunicazione non si deve limitare al forum, ma quando possibile, far sentire la nostra voce verso gli ambiti esterni .

Mi chiedi del di fuori del forum cosa ne pensano ? Questo è il punto, qui si parla di un ruolo, di valore del collezionista - studioso, buona parte del forum segue questa idea da quel che ho capito, ma non tutti comunque.

Fuori non è un assioma, anzi per nulla, come ho potuto sentire a volte, anzi le percentuali cambiano, l'immagine del collezionista purtroppo non è questa che io ed alcuni esponiamo, ecco perché mi piacerebbe sentire e leggere, visto che siamo sul forum anche qualche opinione diversa, vediamo ....

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Direi che ci sono due aspetti al momento che credo siano positivi, il numero di letture per il tipo di discussione e che non ci siano particolari riscontri negativi, almeno all'interno del forum, su quanto detto sul valore e il ruolo del collezionista - studioso, tema direi fondamentale e basilare in un forum come questo e per noi.

Il che non sarebbe poco, ma comunque aspettiamo eventuali altri interventi sull'argomento, se vorrete ovviamente,

Mario

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Giustissimo quello che dice Dabbene. Facciamo sentire la nostra voce, parliamo delle cose che facciamo, parliamo dei nostri studi, parliamo del nostro ruolo culturale che qualcuno vuole negare, ma che è riconosciuto da molti (anche più di quanto si possa pensare). La difesa del collezionismo, quello corretto e consapevole, è una battaglia di civiltà. Ed è giusto che vada combattuta.

Arka

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Grazie Arka bellissimo intervento, più che altro mi basterebbe anche un semplice sono d'accordo o non sono anche d'accordo, anzi mi piacerebbe sentire delle voci diverse che poi ci sono.

Uno si chiederà ma perché batti sempre lì ? Perché è venuto il momento di uscire allo scoperto, di parlare, di rivendicare perché no ? Siamo in tanti, solo che non parliamo, anche qui tante letture, ma sicuramente sono tanti che sul forum che dicono che era ora.

Faccio da apripista e lo faccio sul forum, poi finirà che magari avremo più seguito qui che in altri ambiti, lo strumento per mandare messaggi, per coagulare è formidabile, ma qui si inizia ma durante l'anno il ruolo e il valore del collezionismo verranno ricordati in diversi ambiti, Associazioni, Società, voci decisamente più autorevoli e importanti, ma da qui facciamo partire la prima voce, poi seguiranno le altre.

E' direi il momento di esporsi, di ribadire i ruoli, i meriti, per troppo tempo non sono stati detti, ora è il momento,

ma sicuramente non si dovrà mettere solo questo sui tavoli, ma si dovrà anche far vedere quanti valori ci sono tra tutti che ci accomunano, dalla tutela dei beni, alla divulgazione, all'impegno per alcuni obiettivi comuni, alla valorizzazione dei nostri tesori, valori che abbiamo tutti, noi per primi .

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"L'hobby delle monete", se così lo vogliamo chiamare, è quanto di più strano e complesso ci possa essere. Visto dal di fuori è molto semplice e i più, forse erroneamente, considerano i collezionisti di monete alla guisa di "strani animali", sempre pronti a rifilar fregature o a fare chissà che di nascosto.

In realtà, ciò che si dischiude a chi non si ferma ad una semplice occhiata, è un mondo intero. La valenza di questo "fenomeno" è immensa sia da un punto di vista storico, si pensi allo studio che accompagna il raccogliere, sia da un punto di vista di valorizzazione di un patrimonio culturale immenso e variegato, ma raccogliere monete vuol dire di più, molto di più....

Ora è bello e forse anche doveroso rendere partecipi i più, ma non si può non considerare il salto abissale degli ultimi anni, quanto l'introduzione di internet e il forum abbiano fatto in termini di divulgazione; secondo me, la figura del "collezionista solitario" è ormai in via d'estinzione, oramai quasi tutti, anche se non lo ammettono, leggono il forum, si informano.... e per il definitivo salto dal virtuale al reale? Beh, quello sta già avvenendo e man mano che questo bisogno di scambio umano si fa più vivo, si concretizza sempre più ed a più ampi livelli...

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Sono d'accordo!

Belle riflessioni ...vorrei dire tante cose ...ma non ne sono capace e sento dentro di me dei "sensi di colpa" piuttosto infantili e non voglio essere quello che si lamenta sempre ...preferisco quindi leggere i vostri bellissimi scritti.

Mi sento però di assegnare una medaglia a Dabbene :D ...colpisce sempre nel segno!

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Awards

conta poco... ma sono d'accordo!

Grazie, conta molto invece, non per me, ma per il collezionismo in genere invece, ringrazio tutti, anche Dizzeta, anche il forum può fare molto e tutto poi viene letto.

Ad alcuni sembrerà irrilevante, ma fanno male a pensarlo, anche gli umori, le prese di posizione della base, che poi siamo noi sul forum, conteranno e quindi invito anche altri ad unirsi come maxxi con un semplice ci siamo e contiamo.

Conto di vedere anche qualche utente storico, qualcuno dello Staff, perché no, è anche vero che comunque da un punto di vista tecnico vale il silenzio -assenso che comunque, a cui in casi come questo, ci si può appellare :blum: .

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Supporter

Buon pomeriggio

non so se vale il silenzio-assenso, ma si sa, i collezionisti sono riservati e silenziosi, è un dato di fatto più volte ricordato.

Ciò che vale è il numero di letture che ha avuto questa discussione e sono convinto anch'io che il collezionismo "sano" e "consapevole" debba essere valorizzato e riconosciuto per i meriti che ha. E' giusto rivendicare il suo innegabile ruolo culturale.

saluti

luciano

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Si Luciano le letture contano, come contano i consensi per il ruolo e il valore del collezionismo.

Se pensiamo che l'importante e prima numericamente Società Numismatica Italiana ha numeri di circa 400 soci, qui solo per letture abbiamo già raggiunto circa 600 persone per le letture ad ora soltanto.

Se poi dobbiamo anche considerare che non ci sono, al momento, particolari voci di dissenso a tutto ciò, potremmo anche pensare che almeno il forum è nel complesso a favore, il che conta, conta nel panorama numismatico italiano.

Modificato da dabbene
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Beh, qualche voce in più scritta onestamente me l'aspettavo, anche perché stiamo parlando di un qualcosa che genera la nostra appartenenza e presenza sia sul forum che in altri ambiti, ma come dice Luciano, siamo riservati e silenziosi.......

Se non ci fosse il collezionismo, non ci sarebbero neanche i vassoi, i raccoglitori, le bustine e tanto altro, stiamo parlando di quello per cui si genera poi tutto a cascata.

E allora faccio parlare una presenza storica, un nome della numismatica che si è sempre esposto a favore del Collezionismo, il Prof. Ermanno A. Arslan, uomo che è stato anche delle Istituzioni, ma non credo che si debba presentarlo, più che altro cito alcune sue frasi :

Dal Saggio introduttivo all'opera " Le monete della zecca di Milano nella Collezione di Pietro Verri ",1998, :

" Ogni collezione, dalla più modesta alla più ricca, è così testimonianza di una esaltazione, di una vocazione, che attraversano la vita intera degli uomini e in molti casi le generazioni.

Ma più di ogni altra collezione quella delle monete appare ricca di altre valenze, al di là di quelle meramente catalogiche : storiche, culturali, artistiche. Ciò è destinato a produrre nella collezione una estrinsecazione della personalità del collezionista, del clima culturale del suo mondo, delle scelte della sua epoca.

Vengono così a formarsi, nel tempo realtà uniche, il cui valore e significato non corrispondono alla somma matematica dei valori di ogni singola moneta ma a qualcosa di molto più importante : abbiamo complessi con una propria conclusa coerenza, con valore di documento delle scelte ai più alti livelli del mondo culturale nell'epoca in cui si sono formati.

Nelle collezioni di monete abbiamo diretta e talvolta completa testimonianza delle personalità più attente e più vive che hanno costruito la storia della nostra cultura."

Dagli Atti della Giornata di Studio " Il collezionismo numismatico " Vicenza, 4 ottobre 1997, sempre Arslan nel bilancio della giornata :

" In altre parole la scienza numismatica non sarebbe nata se non vi fosse stato il collezionismo, ma anche il collezionismo non sarebbe nato se non avesse trovato nella scienza numismatica le premesse logiche soprattutto per l'organizzazione del materiale."

Arslan parla di due concetti base del collezionismo, il concetto " dell' unicum " e il "legame stretto tra scienza numismatica e collezionismo numismatico ", anzi se non ci fosse stata l'una non ci sarebbe stato l'altro e viceversa.

Si potrebbero proporre altri pareri importanti su questi argomenti volendo, per il momento vi lascio riflettere su quanto sostiene Arslan in merito e con Arslan indubbiamente andiamo oltre il forum, ed è lì che poi dobbiamo necessariamente andare .....

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Ammettiamo per paradosso, anche per un solo momento, una numismatica senza collezionismo e collezionisti, ripercussioni economiche sui commercianti, case d'aste....., lo stesso forum parlerebbe senza l'ausilio di molte monete, i cataloghi non ci sarebbero, le monete con cui sono ricchi i libri di numismatica sarebbero vuoti o quasi, le informazioni e gli studi ridotti, pensiamo solo a cosa è ancora oggi il Corpus, a Gnecchi, Verri, Papadopoli, si studierebbero solo monete già presenti in Musei o Raccolte, sempre che queste siano visibili o ti diano il permesso di fotografarle, studiarle, pubblicare, non potresti magari neanche appellarti a lavori già fatti perché ci sarebbero i diritti d'autore, si innesterebbe un circolo negativo bloccante di ogni iniziativa, studio, ricerca, a meno che non si voglia puntare a uno scenario di questo tipo ?

Modificato da dabbene
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Supporter

a meno che non si voglia puntare a uno scenario di questo tipo ?

Buona giornata

Una iattura!

Non ci posso credere...ma semmai dovessero esserci "personaggi" che la pensano così, dove lo Stato "piglia tutto" e nulla al di fuori di esso deve esistere, beh, penso che non avrebbero capito nulla, non sarebbero il futuro. Il futuro marcia in altre direzioni, che piaccia o meno.

Un collezionismo limitato alla monetazione contemporanea, sarebbe anche la loro tomba, l'impossibilità per un privato di accedere a monetazioni anteriori, l'assenza del loro studio per mancanza di pezzi sul mercato (e mi riferisco a quello lecito) e l'impossibilità di generare studi, monografie; in altre parole Cultura, renderebbe molto poco interessante questa branca scientifica così particolare e correlata al mercato; ci sarebbe la disaffezione di tanti di noi che, magari, cominceranno a collezionare altro, disinteressandosi della numismatica; ci sarebbero commercianti che spariranno o si convertiranno ad altro, come farebbero anche molte case d'asta; insomma, penso che tutto ciò renderebbe, alla fine, superfluo l'esistenza di molti di loro.

I loro posti di lavoro (peraltro già minacciati da altre cause) si ridurrebbero al lumicino.

Saluti

luciano

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Credo che si possa fare, ma quante sarebbero, dovremmo partire dai totem, dai must, per arrivare agli attuali Crippa, Bellesia, e chi ne ha più ne metta, bisogna sempre riflettere su cosa c'è stato, cosa c'è, cosa ci potrebbe essere, siamo sicuri che lo scenario potrebbe essere gradito a tutte le parti in gioco e che nessuna non possa fare a meno dell'altra ? Meditate, meditate......

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Un mondo senza collezionismo numismatico, come potrebbe essere per assurdo ? Non avremmo tutti i testi dei padri nobili della nostra numismatica, quasi tutti collezionisti, a partire dal Re collezionista, non avremmo i libri degli attuali studiosi - collezionisti, nessuno donerebbe più monete, nessuno darebbe più monete per gli studi e le pubblicazioni agli addetti ai lavori, nessuno divulgherebbe più nulla né su forum, né su cataloghi, né su libri, nessuno aiuterebbe ad allestire Mostre, eventi e tanto altro, tutto si fermerebbe in un blocco quasi totale e Dabbene andrebbe finalmente a pescare e continuerebbe a comprare libri però entro i 50 anni, per prudenza direi di non oltre i 40 anni, mi sento più sicuro :blum:

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Buona giornata

Una iattura!

Assolutamente! Credo che sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso, credo che rinnegherei la cittadinanza italiana e cercherei rifugio all'estero.

Mi piace qui ricordare che il Petrarca, forse per primo, ben comprese il valore storico e documentario delle opere d'arte (soprattutto delle monete antiche, di cui era un grande collezionista, monete che poi donò all'imperatore Carlo IV di Boemia) lui vedeva nelle monete e nei ritratti degli antichi effigiati dei sussidi insostituibili per la ricostruzione dei personaggi storici del mondo classico e degli avvenimenti storici tanto da ricavarne incitamenti ad imitarne le virtù ....

Pensando a oggi e a me, posso affermare che se ho capito qualcosa della Storia di Genova lo devo soprattutto alle monete; chi mai avrebbe conosciuto certi personaggi, certe vicende, certe problematiche se non fosse stato per le monete che ci hanno raccontato tutto questo ...oltre al fascino di una Storia ancora talmente sconosciuta che, attraverso le nuove scoperte, ancora oggi può essere riscritta o aggiornata o meglio spiegata.

Un esempio? Questa moneta (che è un'anteprima dell'anteprima della prossima asta di Monaco 2013, pubblicata ieri dalla casa d'asta su Facebook) è la testimonianza di un clima cittadino in tumulto:

una congiura depone Tommaso di Campofregoso, il cui dogato era ritenuto fastoso e costoso, e vengono eletti gli "8 Capitani" detti "della Libertà" (...vano nome ...ma stampato "ad aeternum" sul rarissimo ducato che allego), a seguito però delle prepotenze delle grandi famiglie dopo tre mesi devono subito dimettersi per far posto, come sempre, all'uomo del momento, il più potente fra i congiurati, Raffaele Adorno.

Senza questa moneta l'episodio sarebbe stato sommerso da un mare di avvenimenti e dall'oblio.

Non so se il mio esempio è calzante ma vi posso assicurare che per me la numismatica è la chiave che mi ha fatto scoprire la nostra Storia, quella con la S maiuscola e quella che dovrebbe ammonire affinchè certe situazioni non abbiano a ripetersi, o, se si ripetono, dovrebbe insegnarci come bisognerebbe comportarsi.

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Modificato da dizzeta
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