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Castello del Buon Consiglio


gpittini

Risposte migliori

DE GREGE EPICURI

Un paio di settimane fa, con un gruppo di amici ho visitato a Trento il Castello del Buon Consiglio, ora attrezzato in modo adeguato, direi, e non più limitato alla parte "irredentistica". Ne consiglio a tutti la visita. Sono stato anche piacevolmente sorpreso dalla esposizione di un discreto numero di monete, repubblicane e imperiali, tutte provenenti dal territorio trentino. Però...mentre per le imperiali c'erano adeguati cartellini illustrativi, le repubblicane erano messe lì, nude e crude. Vi mostro qualche foto, e scusate la qualità: chi le ha prese era molto volenteroso, ma non molto esperto.

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Modificato da gpittini
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buongiorno

paiono anche belle monete, viste da qui !?

hai chiesto perchè non c'erano i cartellini?

cosa ti hanno risposto???

Pietro

Modificato da corzanopietro
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Recentemente sono andato spesso al Museo (inizio un seminario di catalogazione di reperti provenienti da tombe altomedievali) e ho notato pure io questa scelta. Purtroppo è una pratica abbastanza comune nei maggiori musei qui in Trentino (Trento, Rovereto e Riva del Garda). C'è poca attenzione per le monete e più per altri reperti (basti vedere ad esempio l'attenzione per fibule e crocette auree di epoca longobarda e gota).

Le monete postate da Gianfranco (mi permetto di chiamarti per nome) sono indicate con un semplice "Monete repubblicane ed Aes grave". Un discorso simile può essere fatto anche per buona parte dele imperiali.

DE GREGE EPICURI
...mentre per le imperiali c'erano adeguati cartellini illustrativi, le repubblicane erano messe lì, nude e crude.

Adeguati cartellini illustrativi ci sono solo per alcuni sesterzi (mi sembra Traiano e Adriano), tre tremisse longobardi (associati a Cuniperto ma con un bel "?" vicino) e una teca dove c'è una moneta per ogni taglio con vicino una tabella che mostra i vari rapporti tra aurei, denari, sesterzi, dupondi ecc ecc.

Purtroppo però altre 2-3 teche contengono monete ammassate con indicazioni troppo generiche (es. "antoniniani" per indicare tutta una serie di monete di vari metalli che hanno in comune solo il fatto di avere ritratti radiati).

Lovely coins! Is this one hoard? If it is, the mix of coins is surprising.

No, is not a single hoard. All the coins are from different graves of Trentino.

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E' la solita storia della trascuratezza che i musei italiani riservano alle monete.

Il gruppo dei fusi romani mi sembra notevole, con esemplari anche in ottimo stato di conservazione. Oltre che i cartellini, sarebbe molto utile conoscere la loro provenienza (se da ripostigli o collezioni private).

Mi sembra ovvia l'importaza di sapere se provenivano da uno o più ritrovamenti locali. In caso affermativo avere informazioni sulla diffusione della moneta romana fusa nel trentino e se era stata trovata in qualche stipe votiva....

Non ho sottomano il volume di Crawford sui ripostigli repubblicani, "Coin Hoards of the Roman Republic".

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veramente belle e affascinanti!

sono stato anche io nello stesso museo qualche anno fa, e anche io mi ero posto il quesito di dove le avessero trovate, immaginando che questo tipo di monete abbiano avuto una diffusione molto più circoscritta...

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  • 1 anno dopo...

L'unico ripostiglio trentino di aes grave e numerario etrusco, della fine del III sec. come interramento, è avvenuto in località Doss Trento

 

consiglio di visionare il seguente materiale:

 

Aspetti della circolazione monetaria in Età Romana nel Trentino: le monete in bronzo - GORINI G. consultabile sul sito dell' Accademia Roveretana  degli Agiati al seguente indirizzo web: http://www.agiati.it/UploadDocs/5953_Giovanni_Gorini_p_109.pdf

 

La documentazione numismatica della val lagarina nei manoscritti di fortunato zeni - GORINI G. http://www.agiati.it/UploadDocs/5224_Art_09_Gorini.pdf

Modificato da gab86
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La zona del Trentino è ricca di ritrovamenti monetali, specie di epoca tardo imperiale. Non dimentichiamo che era zona di transito di truppe romane (e pure di barbari) attraverso le Alpi....

 

Per rimanere nel settore repubblicano, so che esiste una bella raccolta nel museo di Trento, Mi stupisce che in una città evoluta come Trento non ci sia nessuno che si sia cimentato a redigere e pubblicare un catalogo completo delle monete repubblicane ivi custodite. Nemmeno un laureando o un dottorando...., nemmeno un allievo di Gorini.... e sarebbe pure un utile contributo.

La solita trascuratezza tutta italiana e gli accademici italiani preferiscono parlare di dettagli, come la circolazione monetaria in una vallata trentina, piuttosto che curare prima la totale emersione con catalogazione del materiale numismatico custodito nel museo....

Meno chiacchiere e più fatti!

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Si può sempre fare meglio e le critiche devono essere uno stimolo in questo senso, ma penso che prima che al Trentino, terra che ha una tradizione di studi e valorizzazione invidiabile, l'invito a meno chiacchiere e più fatti possa essere rivolto prima ad altre realtà. Poi, sulle vallate: il Trentino è composto di vallate e l'anima della provincia sta nelle vallate. 

Modificato da Fratelupo
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Diciamo che almeno qui si vedono e sono mostrate....e per quello che vediamo in Italia è già un passo, poi certamente si può migliorare e mettere i cartellini ma forse in questo caso specifico si voleva dare una visione d'insieme, generale....

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Non nego la buona volontà del Trentino, che resta una spanna al di sopra di tante altre realtà italiane, ma quello che non capisco è la difficoltà di completare la compilazione delle schede, che poi costituiscono anche una sorta di garanzia contro i furti. Se hai foto e descrizione dettagliata, hai almeno la possibilità di denunciare l'eventuale scomparsa, altrimenti impossibile da procedere.

Poi non venite a dirmi che la catalogazione ha un serio problema di costi, che può giustificare le difficoltà.

Ci sono laureandi e volontari che possono sobbarcarsi tale lavoro con costi veramente irrisori...

Basta la volontà del responsabile (ammesso che se ne trovi)...

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