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Babelon data questa emissione al 214, Crawford al 147, Sydenham al 135-126. Amisano pubblica tuttavia una dracma (comparsa in asta Triton III del 1999) firmata “basileos Philippou”, che è l’unico esemplare attribuito a Filippo VI Andrisco (149-148) ed è riconiata sopra uno di questi denari che, quindi, dovrebbero essere precedenti. Amisano, peraltro, evidenzia il ritratto sulla dracma è straordinariamente somigliante a quelli di Filippo V, cui pertanto potrebbe essere attribuita; ciò porterebbe a concordare con la datazione del denario proposta da Babelon.

Il monetario potrebbe essere il pittore Gaio Terenzio Lucano, citato da Plinio (ma se ne sconosce l’epoca), oppure (se il denario risale alla prima metà del secolo) l’ex proprietario del commediografo Terenzio, che fu senatore attorno al 160


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