eliodoro 3,179 Posted April 27, 2014 Report Share #1 Posted April 27, 2014 (edited) Ciao a tutti, in altre discussioni, si è tentato di affrontare il problema della produzione di quinari in età imperiale, con riferimento soprattutto ad Alletto. Girovagando tra le aste appena concluse, mi ha colpito questo quinario di Claudio il Gotico, mai da me visto prima, e che è stato aggiudicato a 25 sterline. Questa è la moneta, così classificata: Claudius II Gothicus, 268-270 Quinarius Thessalonica circa 270-271, Æ 16mm., 1.18g. DIVO CLAVDIO OPTIMO IMP Laureate and veiled head right Rev. REQVIES OPTIMORVM MERITORVM Emperor veiled, seated left, raising right hand and holding a sceptre. RIC 299 var. C. 245 var.Rare. Light green patina and good very fine. Penso che sia una moneta molto interessante ( non sapevo dell'esistenza di quinari battuti da Claudio II) aggiudicata ad un prezzo, secondo me, basso. Trovo meritevole di discussione anche il rovescio : Requies Optimorum Meritorum. Saluti Eliodoro Edited April 27, 2014 by eliodoro 2 Quote Report Link to post Share on other sites
Druso Galerio 316 Posted April 27, 2014 Report Share #2 Posted April 27, 2014 dovrebbe essere una moneta di eta' tetrarchica battuta per accreditare l'asserita discendenza di Costantino da Claudio II. Quote Report Link to post Share on other sites
Exergus 1,133 Posted April 27, 2014 Report Share #3 Posted April 27, 2014 Veramente la classificazione è sbagliata... questa è un emissione di Costantino I, databile al 317-318 circa, sono anche a nome di Massimiano e Costanzo Cloro. 1 Quote Report Link to post Share on other sites
eliodoro 3,179 Posted April 27, 2014 Author Report Share #4 Posted April 27, 2014 (edited) dovrebbe essere una moneta di eta' tetrarchica battuta per accreditare l'asserita discendenza di Costantino da Claudio II. Un bell'errore da parte della Naville. Però è una bella moneta. Di quinari tetrarchici, ne ho visto solo uno di Diocleziano. @@Exergus, è quindi anche sbagliata la classificazione della moneta come quinario? Edited April 27, 2014 by eliodoro Quote Report Link to post Share on other sites
Exergus 1,133 Posted April 27, 2014 Report Share #5 Posted April 27, 2014 Il RIC lo definisce mezzo follis. Questo è per Massimiano. 1 Quote Report Link to post Share on other sites
eliodoro 3,179 Posted April 27, 2014 Author Report Share #6 Posted April 27, 2014 Grazie dei vostri interventi, adesso mi spiego anche il perché la moneta ha fatto un prezzo basso rispetto alla presunta rarità. Sent from my GT-I8190N using Lamoneta.it Forum mobile app Quote Report Link to post Share on other sites
Druso Galerio 316 Posted April 27, 2014 Report Share #7 Posted April 27, 2014 infatti anch'io li ho visti genericamente indicati come follis o "bronzi". Quote Report Link to post Share on other sites
Exergus 1,133 Posted April 27, 2014 Report Share #8 Posted April 27, 2014 Il venditore ha dato una descrizione approssimativa, con un riferimento RIC messo a caso... "RIC 299 var." ??? Si tratta di un RIC VII 24, in esergo dot TS dot delta. Per la zecca di Tessalonica viene definito come "frazione" Quote Report Link to post Share on other sites
gpittini 2,188 Posted April 27, 2014 Report Share #9 Posted April 27, 2014 DE GREGE EPICURI In effetti esiste un problema generale nella definizione del numerario. E' vero che quelli di Allectus vengono definiti di solito "quinari", ma fra virgolette (così anche il Sear), evidentemente volendo significare che sono dei mezzi denari, cioè...dei quarti di antoniniano. Non so se questo sia giustificato. Per la tetrarchia post-riforma, dove gli antoniniani non ci sono più ma esistono i follis, mi pare giusto parlare di mezzi follis (o, con pesi più bassi, anche di quarti di follis). I due che seguono (già mostrati) sono chiamati dal Sear "AE3" o "AE4", e non è che questo chiarisca le cose. Quote Report Link to post Share on other sites
gpittini 2,188 Posted April 27, 2014 Report Share #10 Posted April 27, 2014 Rovescio. Ovviamente questo è Costanzo Cloro. Quote Report Link to post Share on other sites
gpittini 2,188 Posted April 27, 2014 Report Share #11 Posted April 27, 2014 Anche questo dovrebbe essere Costanzo Cloro, anche se un dubbio mi assale... Quote Report Link to post Share on other sites
gpittini 2,188 Posted April 27, 2014 Report Share #12 Posted April 27, 2014 Rovescio. Quote Report Link to post Share on other sites
eliodoro 3,179 Posted April 28, 2014 Author Report Share #13 Posted April 28, 2014 ciao @@gpittini, la Tua ultima moneta, mi sa che sia di Massimiano Ercole, che ne pensi? Costanzo Cloro: Saluti Quote Report Link to post Share on other sites
gpittini 2,188 Posted April 28, 2014 Report Share #14 Posted April 28, 2014 DE GREGE EPICURI Ciao @@eliodoro, probabilmente hai ragione, ma le uniche cose che cambiano sono le legende del diritto, che sulla mia son molto malandate. Del resto erano entrambi "Erculei", rispettivamente l'augusto ed il cesare, quindi il leone e la clava erano le loro giuste insegne. Sarebbe interessante approfondire queste due identificazioni/patronati diversi fra Oriente e Occidente. In fondo, Diocleziano così manteneva la supremazia, perchè il suo patrono era Giove , cioè la maggiore divinità; mentre Massimiano e i suoi dovevano accontentarsi di Ercole, che era pur sempre un semplice Eroe, benchè divinizzato, e per i romani importantissimo. Anche Costantino ("erculeo" come il padre Costanzo Cloro) riprese a lungo la figura di Ercole sui suoi follis, specie nei primi anni all'epoca del cesarato. Invece (ma forse ricordo male) Massenzio non la utilizzò, o la usò molto meno. Quote Report Link to post Share on other sites
eliodoro 3,179 Posted April 28, 2014 Author Report Share #15 Posted April 28, 2014 Ciao gianfranco, concordo con quanto da Te detto. L'argomento da Te indicato meriterebbe siscuramente un'analisi approfondita, anche se, posso essere di poco aiuto non avendone una buona conoscenza. In quest'altra moneta, invece, Costanzo Cloro e Massimiano Ercole sono quasi del tutto indistinguibili. Nel caso di Massenzio, la presenza di Ercole, l'ho ritrovata, al rovescio, solo su aurei, mentre, nel caso della memoria aeterna, è presente, in luogo di un leone, un tempio esastilo. Rimango, in ogni caso, sempre colpito dalla potenza e dalla semplicità dell'uso che i Romani facevano della moneta, come strumento di informazione per lo sterminato Impero. Quote Report Link to post Share on other sites
Druso Galerio 316 Posted April 28, 2014 Report Share #16 Posted April 28, 2014 il caso di Massenzio e' speciale: in quanto ptetendente alla porpora all'inizio gli fa comodo presentarsi come figlio dell'erculeo-per accreditarsi- ma dopo i dissidi col padre se ne distacca, per recuperarne poi la figura dopo la sua morte (omicidio o suicidio "assistitito" da parte di Costantino).E le monete ce lo raccontano. 1 Quote Report Link to post Share on other sites
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