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medaglia comune moncalieri


lucarosina

Risposte migliori

Complimenti per la bella medaglia. Le medaglie assegnate agli alunni delle scuole municipali sono comuni a molte città. Dallo stile, direi che risale ai primi anni del '900. Ti segnalo due link a medaglie analoghe:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/23

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/5

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Complimenti per la bella medaglia. Le medaglie assegnate agli alunni delle scuole municipali sono comuni a molte città. Dallo stile, direi che risale ai primi anni del '900. Ti segnalo due link a medaglie analoghe:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/23

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/5

grazie per i complimenti :) come materiale potrebbe essere bronzo o ottone?

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Supporter

@@lucarosina @@Corbiniano

Bella medaglia scolastica, probabilmente pendeva da un nastri tricolore, oppure con i colori comunali : dovrebbe risalire al primo periodo del secolo scorso.

Molto interessante lo stemma, che ha per tenenti due leoni nascenti. Nella medaglia però i leoni non sono simmetrici come nello stemma che allego, ma uno è accosciato e se ne vede solo il busto. Sicuramente c'è dietro una storia, che però non conosco.

post-2460-0-88961800-1400599958_thumb.jp

Modificato da sandokan
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@@lucarosina @@Corbiniano

Bella medaglia scolastica, probabilmente pendeva da un nastri tricolore, oppure con i colori comunali : dovrebbe risalire al primo periodo del secolo scorso.

Molto interessante lo stemma, che ha per tenenti due leoni nascenti. Nella medaglia però i leoni non sono simmetrici come nello stemma che allego, ma uno è accosciato e se ne vede solo il busto. Sicuramente c'è dietro una storia, che però non conosco.

Grazie per l'interessamento :)

Sinceramente di medaglie son ben poco ferrato, però questa ha attirato la mia attenzione, soprattutto per lo stemma, la perlinatura ed anche per la patina.

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Supporter

@@lucarosina

Avevi chiesto notizie sulla lega impiegata, scommetto sul bronzo ! E' un materiale che si presta meglio dell'ottone che nella medaglistica è assai meno usato.

Il fregio al verso con le due fronde legate da un nastro è tipico in tantissime medaglie dell'epoca : con la variante della fronda di quercia che spesso si intreccia ad una di allora, in genere per le medaglie militari.

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(...)

Molto interessante lo stemma, che ha per tenenti due leoni nascenti. Nella medaglia però i leoni non sono simmetrici come nello stemma che allego, ma uno è accosciato e se ne vede solo il busto. Sicuramente c'è dietro una storia, che però non conosco.

...siamo in due a non conoscerla, caro amico.

:unknw:

Credo però che quel leone coricato sia un caso di "licenza creativa" dell'artista, per nulla infrequente e (in questo caso) forse ampiamente motivata.

Innanzitutto perchè lo stemma di Moncalieri coincide sostanzialmente con quello Savoia (di rosso, alla croce d'argento).

E realizzare due leoni così difformi tra loro significava far capire con netta evidenza visiva che non si trattava dello stemma sabaudo, il quale aveva come tenenti due leoni "normali" e simmetrici.

Poi: nutro il dubbio che lo stemma di Moncalieri sia in uso per consuetudine.

Ho trovato al suo riguardo testimonianze contrastanti:

a) pare che venga disciplinato da un D.P.R. del 18.3.1971;

b) una fonte lo cita affermando che esso disciplina il gonfalone;

c) un'altra non specifica se disciplina gonfalone, stemma, o entrambi...;

d) un'attestazione di ufficialità starebbe in un decreto sabaudo del 1619;

e) sulla baia è in vendita un disegno datato al 1865 che lo rappresenta "nudo&crudo", ossia senza nastri / verdure / leoni / bordura... insomma, lo rappresenta identico allo stemma "puro" dei Savoia.

:nea:

Insomma, un piccolo rompicapo.

Aggiungi poi che la bordura "a pezzettoni" oro e azzurro non è una novità per l'araldica sabauda.

Anzi, costituiva una differenziazione formale ben precisa, e usata per due varianti dello stemma Savoia:

1) il ramo Savoia-Aosta usa una bordura composta di dodici pezzi d'oro e d'azzurro;

2) il titolo di duca di Spoleto venne assegnato a personaggi di casa Savoia assieme a una bordura d'azzurro, accantonata d'oro.

E poichè nel 1619 il titolo di duca di Spoleto era solo un ricordo storico (credo che sia tornato in auge con il Regno d'Italia di metà '800), ecco che alla data del decreto sopra citato quella bordura era in uso per il ramo valdostano della famiglia.

Non so, nè so immaginare, se e quali connessioni fra Moncalieri e i Savoia-Aosta abbiano potuto indurre all'uso della variante dello stemma sabaudo da parte della città.

Sempre ammesso che di uso della variante si tratti, e non solo di (chiamiamola così) "imitazione/emulazione"...

...e sempre ammesso che nel decreto del 1619 quella bordura ci sia veramente...

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grazie Corbiniano, almeno adesso comincio a capirci un pò di più; su queste tematiche - stemmi, gonfaloni ecc... - sono abbastanza a digiuno di informazioni... se riesco cerco info anche tra i miei conoscenti o se trovo qualcosa, anche su libri :)

Grazie anche a sandokan ovviamente ;)

Modificato da lucarosina
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Bello stemma, con la bordura "a scacchettoni".

E i leoni canonici.

E al rovescio l'effigie del beato Bernardo II di Baden, assieme allo stemma delle sua regione d'origine (d'oro, alla banda di rosso):

91687E.JPG

e un altro inquartato che non riesco però a spiegarmi:

91687A.JPG

Le immagini sono entrambe tratte da http://www.santiebeati.it/Detailed/91687.html , dove si spiega la storia del beato e il suo legame con Moncalieri.

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Supporter

@@Corbiniano @@enrico70

Nella medaglia gentilmente mostrata da Enrico i due leoni rampanti sono simmetrici.

Corbiniano, nel suo interessantissimo intervento, accenna ad una "licenza creativa dell'artista, per nulla infrequente" per cui uno dei tenenti è ritratto coricato e certamente sarà così.

Mi stupisce, in quanto ritenevo che a nessuno potesse venire in mente di apportare delle variazioni ad uno stemma, una cosa che a me pare arbitraria, come alterare di proposito un cognome....

In uno stemma, i tenenti diversi l'uno dall'altro a me piacciono, non sono comunissimi e animano sicuramente l'insieme dello stemma : ma devono nascere tali al momento del conferimento e della realizzazione codificata del blasone e non introdotti successivamente da chi ha senz'altro la capacità e la fantasia per farlo, ma non il diritto.

Evidentemente mi sbaglio.....

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No, non ti sbagli affatto.

Oggi è difficile concepire le "licenze creative" degli artefici o degli artisti.

Siamo abituati a vivere in un mondo codificato.

Ogni licenza è vista come un arbitrio, un andare "fuori-legge" in senso lato (ma talvolta in senso stretto!).

Per esempio, il glifo dell'euro (€) è rigidamente fissato in tutte le sue componenti: ogni segmento, ogni curvatura, ogni angolo è predeterminato e invariabile.

In araldica è più o meno la stessa cosa.

I decreti odierni di concessione o di riconoscimento degli stemmi fissano la loro forma nel darne il blasone ---> ossia la descrizione verbale in termini tecnici.

La questione è un'altra.

L'araldica è sì una scienza, ma è anche un'arte.

Attenersi rigidamente a un decreto è cosa che ha due facce.

Da una parte, si evita l'arbitrio assoluto, e si dà al titolare dello stemma la tutela ufficiale che gli spetta.

Dall'altra, si rischia di ingessare la creatività di chi quello stemma deve realizzarlo.

Quest'ultima affermazione merita un approfondimento.

Nel medioevo l'araldica aveva meno lacci&lacciuoli.

La descrizione verbale era più libera e meno rigida di oggi.

I decreti di concessione esistevano, ed erano completi di blasoni, redatti però badando al sodo dello stemma.

Esempio (di fantasia): "un levriero in atto di correre e del suo colore su fondo rosso".

L'equivalente del "di rosso, al levriero corrente al naturale" di oggi.

Ma che gli zelanti araldi di oggi preciserebbero in ogni dettaglio (unghie, lingua, ecc.) che in passato non erano menzionate, perchè comprese nel "del suo colore".

Tutta questa noia di righe (della quale :blush: mi scuso) per dire una cosa essenziale sull'oggetto del nostro tema, lo stemma civico di Moncalieri.

Esiste un atto formale di concessione che lo blasona?

Se sì, quel leone coricato della medaglia è un arbitrio (o licenza, a seconda dei punti di vista) bell'e buono.

Se no, quel leone coricato è un'invenzione meravigliosa.

(e non dimentichiamo che, in ogni caso, forse l'incisore volle coricarlo apposta per non far confondere il tutto con lo stemma dei Savoia)

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