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fabio22

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Di tutte le medaglie che trovi ora e che troverai qui postate in seguito è già presente una scheda sul nostro catalogo on-line: la medaglia della Cantina di Torregrosa ha un modulo di 35 mm e questa è la scheda

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE11P/37

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Questa è veramente rarissima e credo che senza spiegazione non sia comprensibile:

Paolo II presenta lo stesso dritto e lo stesso verso, esattamente come la Modesti 98,

ma il verso è il negativo del dritto.

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Pio XII - Postuma - Collegio Universitario Pio XII di Lisbona: identico soggetto ma per il quarantesimo anniversario

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Leone XIII - Postuma - A ricordo del Pontificato (la conservazione è decisamente bassa, ma questa è la prima che ho visto....quando mi capiterà la prossima?)

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Questa sequenza di medaglie papali presentate da fabio, grande collezionista (il catalogo del nostro forum è ben rappresentativo della consistenza e articolazione della sua raccolta dalle emissioni delle origini alle contemporanee) è la testimonianza di un modello di ricerca, con il quale si può con piacere arricchire, ampliare e tendere al completamento (se mai fosse possibile) della collezione.

Vorrei provare a storicizzare il modo di collezionare medaglie papali, per pervenire ad alcune considerazioni su questa evoluzione recente.

Comincio dalla tradizione.

In questo forum, piakos (un amico che anni or sono partecipava attivamente alle nostre discussioni soprattutto su coni originali e riconi) ebbe a scrivere con il suo stile fascinoso e immaginifico (se ben ricordo) che si era appassionato alla medaglistica papale, poichè questa raccolta costituiva la continuità della monetazione romana. Alla Roma imperiale era succeduta la Roma papale; e la medaglia, meglio che la moneta, esprimeva la internazionalità della Chiesa cristiana- cattolica : e ciò ininterrottamente, in quanto la emissione di medaglie non aveva coordinamento con il potere temporale dello Stato sovrano.

Quando, tanti anni or sono, avevo deciso di iniziare la collezione, mi avevano orientato (e questo era il ragionamento di tutti i collezionisti del settore):

- la ufficialità della medaglia papale;

- la bellezza artistica con ricomprensione di tutti i periodi nei quali si suole suddividere la storia dell'arte : il rinascimentale, il barocco, il neo classico, il moderno;

- la rilevanza storica, coordinata sia con vicende di Roma e dello Stato pontificio, sia con i rapporti internazionali dei Pontificati.

Nella medaglistica papale fino all'inizio del 1800 le emissioni non ufficiali erano state solo assolutamente eccezionali. Con la grande richiesta di medaglie del secolo XIX molti artigiani svilupparono la loro attività e si rapportarono sempre più con molte committenze centrali o locali, rilevanti o minori: in una parola entrarono in un mercato che si andava sviluppando.

Penso a Penin, Massonet, Monnaie de France in Francia, Johnson in Italia e a molti altri nelle aree tedesca, spagnola, argentina. Per tutte queste imprese i filoni prevalenti di prioduzione furono la medaglia d'arte (comparabile per la qualità di esecuzione alle medaglie ufficiali) e una medaglistica commerciale-popolare collegata a molti eventi e molte diversificate realtà.

La medaglia privata d'arte fu subito annessa al collezionismo numismatico e andò ad integrare le collezioni, sicchè ha sempre avuto una circolazione nelle aste e nei buoni negozi numismatici.

La medaglia popolare -commerciale trovò acquirenti non collezionisti (penso a medaglie religiose, di devozione) ed è stata conservata da privati, pervenendo nel tempo nei negozi dei rigattieri, nelle ciotole dei mercatini ed oggi in quella grande ciotola virtuale rappresentata dal mercato globalizzato internet (e il piacere di rovistare le ciotole è sempre stato presente nei collezionisti con la speranza del ritrovamento eccezionale).

Mi diceva recentemente Stefano Bertuzzi, grandissimo collezionista di medaglie di Pio IX, che nella prossima pubblicazione sulle medaglie di questo pontefice inserirà più di 1000 medaglie inedite, che ha recuperato con una attenta ricerca in questi ultimi anni soprattutto nell'ambito delle religiose-devozionali.

Anche le medaglie postate ora da Fabio sono in gran parte frutto di queste ricerche; vi troviamo le curiosità, le produzioni artigianali, le emissioni locali: tante medaglie neglette nel tempo che sono così riportate all'onore dell'oggetto collezionato.

Sono medaglie rare? Forse sono solo rarefatte e se ne potrebbero trovare nei cassetti delle famiglie, negli scrittoi di parrocchie, conventi, monasteri. Non hanno grande conservazione, perchè sono state acquistate come "medaglie povere" e quindi non hanno mai imposto particolari attenzioni.

Mi sembra di capire che è una ricerca che piace; io non mi sono mai cimentato in maniera organica, ma qualche pezzo che mi è capitato mi ha dato soddisfazione.

Vorrei però dire a nuovi collezionisti che ci leggono che questa ricerca ha senso, a mio parere, solo come completamento di una collezione di base: e alla base della medaglistica papale restano la ufficialità della emissione, la bellezza artistica, la testimonianza di eventi storici rilevanti.

Modificato da renzo1940
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Caro @@fabio22 e @@renzo1940 , vedo che le discussioni a tema sulle rarità e gli inediti hanno preso la mano anche a voi e non solo a noi nella sezione delle zecche del Sud. Per dimostrarvi la mia sensibilità all'argomento potrei inserire in questa discussione un mio modesto contributo? :D

Medaglia in bronzo, diametro mm. 31 (e non 30 come creduto finora), coniata a Roma per il soggiorno a Portici di Pio IX.

Rif. Bartolotti IV - 20. D'Auria 230. Ricciardi manca.

Il dritto è ovviamente il lato con la Vergine Maria e non quello con la scritta riferita al papa.

Desidero chiedervi a tal proposito quante volte l'avete notata sul mercato in argento e bronzo, ve lo chiedo al fine di stabilire un'approssimativo grado di rarità.

Proprio con Bertuzzi parlai di questa medaglia un mese fa al telefono, egli non vorrebbe classificare nel suo prossimo testo, per una sua scelta personale, tutte medaglie papali che non riportano esplicitamente il nome del pontefice ma su questa si è dovuto ricredere e alla fine verrà inserita nella sua opera sulle medaglie di Pio IX perchè proprio l'epigrafe al rovescio è riferita esplicitamente e senza alcun dubbio ad uno degli ultimi giorni del lungo e forzato soggiorno di Pio IX nella città vesuviana. Il giorno IV aprile 1850 è citato nella medaglia e precede di pochi giorni l'ultima tappa del papa in territorio duosiciliano, L'ACRONIMO I.S.E.T. AL ROVESCIO CELA UNA FRASE AUGURALE DI BUON VIAGGIO che grazie all'aiuto di un esperto sono forse riuscito a sciogliere, per caso anche voi siete giunti alla mia conclusione?

Qui di seguito alcuni studi a firma Giancarlo Alteri, Beniamino Russo e Francesco Di Rauso http://ilportaledelsud.org/lavanda.htm inerenti medaglie papali/borboniche coeve ed inerenti agli stessi fatti , leggendoli si nota come nelle cronache dell'epoca viene più volte nominata la città di Portici come residenza del papa in quel periodo e luogo in cui vennero conferite molte medaglie militari ai fedeli e difensori della Sede Apostolica Romana. Portici fu per alcuni mesi un luogo chiave per la storia dello Stato Pontificio .

http://ilportaledelsud.org/luigi_arnaud.htm

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Modificato da francesco77
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Qui invece alcune cronache dell'epoca estrapolate dal "Diario del soggiorno in Napoli di sua santità Pio IX P.M. del cav. Stanislao d'Aloe" Roma, 1850.

Dal Diario di Pio IX:

1 di Aprile 1850.

Mentre il Corpo Diplomatico residente presso la Santa Sede, che seguendo il Romano Pontefice nel suo esilio a Gaeta ed a Portici avea dato prove di rispetto e di affezione a Pio IX. dirigevasi a Caserta per ringraziare il Re delle accoglienze e delle cortesie ricevute durante il soggiorno del Santo Padre nei suoi reali dominj. il Corpo Diplomatico accreditato presso la Corte delle Due Sicilie andò a Portici per augurare felice viaggio al Pontefice.

Il Santo Padre nella sua instancabile munificenza degnossi in questo giorno di concedere varie decorazioni ai militari del regio esercito napolitano, che più si distinsero nella campagna di Roma, accordando in pari tempo, e indistintamente a tutti i soldati la medaglia concessa ai Francesi, Tedeschi e Spagnuoli, che militarono per restituire il Vicario di Gesù Cristo all’Apostolica Sede. Essa ha da un lato le armi pontificie con la iscrizione circolare SEDES APOSTOLICA ROMANA, e dall’altro PIUS IX PONT. MAX ROMAE RESTITUTUS CATHOLICIS ARMIS COLLATIS AN. MDCCCXLIX.

3 di Aprile

Essendosi sparsa la notizia della immediata partenza del santo padre per i suoi Stati le popolazioni correvano a migliaia per domandare la Benedizione a Pio IX. Essi prostrati a terra invocavano le sante indulgenze su loro, sulle proprie famiglie, sul generoso Monarca delle Due Sicilie, e auguravano prosperità al Pontefice che dividevasi dalla Città, che lo aveva accolto, e che ne serberebbe una dolce, e gratissima rimembranza.

Fu questa medaglia d'argento inedita una di quelle conferite a Portici? Mah! Forse non lo sapremo mai, anche perchè questa medaglia, sebbene opera dell'incisore napoletano Luigi Arnaud (sigle L.A.), sebbene di conio più alto e dal disegno più pregevole potrebbe anche essere stata battuta a Roma con i conii incisi a Napoli, anche se napoletana non dimentichiamo che al dritto è scritto chiaramente il probabile luogo di coniazione SEDE APOSTOLICA ROMANA (Roma).

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Caro @@fabio22 e @@renzo1940 , vedo che le discussioni a tema sulle rarità e gli inediti hanno preso la mano anche a voi e non solo a noi nella sezione delle zecche del Sud. Per dimostrarvi la mia sensibilità all'argomento potrei inserire in questa discussione un mio modesto contributo? :D

Medaglia in bronzo, diametro mm. 31 (e non 30 come creduto finora), coniata a Roma per il soggiorno a Portici di Pio IX.

Rif. Bartolotti IV - 20. D'Auria 230. Ricciardi manca.

Il dritto è ovviamente il lato con la Vergine Maria e non quello con la scritta riferita al papa.

Desidero chiedervi a tal proposito quante volte l'avete notata sul mercato in argento e bronzo, ve lo chiedo al fine di stabilire un'approssimativo grado di rarità.

Proprio con Bertuzzi parlai di questa medaglia un mese fa al telefono, egli non vorrebbe classificare nel suo prossimo testo, per una sua scelta personale, tutte medaglie papali che non riportano esplicitamente il nome del pontefice ma su questa si è dovuto ricredere e alla fine verrà inserita nella sua opera sulle medaglie di Pio IX perchè proprio l'epigrafe al rovescio è riferita esplicitamente e senza alcun dubbio ad uno degli ultimi giorni del lungo e forzato soggiorno di Pio IX nella città vesuviana. Il giorno IV aprile 1850 è citato nella medaglia e precede di pochi giorni l'ultima tappa del papa in territorio duosiciliano, L'ACRONIMO I.S.E.T. AL ROVESCIO CELA UNA FRASE AUGURALE DI BUON VIAGGIO che grazie all'aiuto di un esperto sono forse riuscito a sciogliere, per caso anche voi siete giunti alla mia conclusione?

Qui di seguito alcuni studi a firma Giancarlo Alteri, Beniamino Russo e Francesco Di Rauso http://ilportaledelsud.org/lavanda.htm inerenti medaglie papali/borboniche coeve ed inerenti agli stessi fatti , leggendoli si nota come nelle cronache dell'epoca viene più volte nominata la città di Portici come residenza del papa in quel periodo e luogo in cui vennero conferite molte medaglie militari ai fedeli e difensori della Sede Apostolica Romana. Portici fu per alcuni mesi un luogo chiave per la storia dello Stato Pontificio .

La medaglia proposta da Francesco alla nostra attenzione (il ritorno di Pio IX da Portici a Roma) è una medaglia storica; scandisce un tempo, un'epoca travagliata per il papato nell'avvio del Risorgimento italiano.

E' certamente una medaglia molto rara; presente in molte importanti collezioni antiche di medaglie papali e borboniche, non appare quasi mai nelle aste e proviene sostanzialmente solo dal disfacimento di significative raccolte di epoca. Ma vorrei anche sottolineare in linea generale che, per fortuna di noi appassionati di medaglie papali, la rarità pur elevata non determina di norma sul mercato valutazioni importanti, almeno a tre zeri.

Francesco solleva anche la problematica circa la appartenenza o meno alla medaglistica papale di quegli esemplari che non abbiano ritratto, o nome o stemma del Papa. Questo criterio è ormai prevalentemente (direi generalmente) accolto, ferma la piena legittimità delle scelte individuali del collezionista: ma da alcuni autori è seguito non assoluto rigore, da altri interpetrato. Ovviamente si tratta di discrezionalità, che devono essere rispettate.

Per le medaglie di Pio IX il Bartolotti cataloga sia la medaglia postata da Francesco (il nome è sottinteso e quindi sostanzialmente presente), sia la importante medaglia per il concordato sottoscritto a Vienna da Santa Sede e Austria nel 1855. La medaglia del Radnitzky, di grande modulo, simboleggia l'accordo dei due Stati, anzichè con i ritratti di papa e imperatore, con raffigurazioni allegoriche ai lati della croce (e lo Stato papale è rappresentato con le chiavi di Pietro in mano alla figura femminile).

Mi pare che queste interpetrazioni del Bartolotti siano valide. In una collezione della medaglistica di Pio IX la omissione della storia completa dell'esilio napoletano fino all'epilogo del 4 aprile 1849 e ancor più la dimenticanza di un atto internazionale di estrema rilevanza per il mondo cattolico, come l'accordo con l'impero austriaco, mi sembrerebbero una diminuzione che nessun argomento formale ha forza di giustificare.

L'amico Stefano Bertuzzi finora ha usato nelle sue opere criteri più restrittivi.

Ho nella collezione delle medaglie di Pio VII una bellissima medaglia in argento, ovale - opus Claude Antoin Mercié - emessa per il soggiorno a Lione nel novembre 1804 (pubblicata nel nostro catalogo). La città accolse il papa e la rappresentanza dello Stato papale in viaggio verso Parigi per la incoronazione di Napoleone e volle fare un omaggio, rappresentando, in luogo del ritratto del Papa, le insegne dello Stato papale con triregno e chiavi.

La medaglia è censita da Patrignani nelle sue aggiunte alla medaglistica di Pio VII, quando ebbe la buona sorte di ricevere informazioni in merito; non è invece pubblicata nella recente opera di Bertuzzi, che si è attenuto ad un legittimo criterio di rigorosa conformità alla impostazione premessa. Ma io tengo questa medaglia con grande evidenza per rarità e pregio nella mia raccolta di medaglie di Pio VII

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Caro @@fabio22 e @@renzo1940 , vedo che le discussioni a tema sulle rarità e gli inediti hanno preso la mano anche a voi e non solo a noi nella sezione delle zecche del Sud. Per dimostrarvi la mia sensibilità all'argomento potrei inserire in questa discussione un mio modesto contributo? :D

Medaglia in bronzo, diametro mm. 31 (e non 30 come creduto finora), coniata a Roma per il soggiorno a Portici di Pio IX.

Rif. Bartolotti IV - 20. D'Auria 230. Ricciardi manca.

Il dritto è ovviamente il lato con la Vergine Maria e non quello con la scritta riferita al papa.

Desidero chiedervi a tal proposito quante volte l'avete notata sul mercato in argento e bronzo, ve lo chiedo al fine di stabilire un'approssimativo grado di rarità.

Proprio con Bertuzzi parlai di questa medaglia un mese fa al telefono, egli non vorrebbe classificare nel suo prossimo testo, per una sua scelta personale, tutte medaglie papali che non riportano esplicitamente il nome del pontefice ma su questa si è dovuto ricredere e alla fine verrà inserita nella sua opera sulle medaglie di Pio IX perchè proprio l'epigrafe al rovescio è riferita esplicitamente e senza alcun dubbio ad uno degli ultimi giorni del lungo e forzato soggiorno di Pio IX nella città vesuviana. Il giorno IV aprile 1850 è citato nella medaglia e precede di pochi giorni l'ultima tappa del papa in territorio duosiciliano, L'ACRONIMO I.S.E.T. AL ROVESCIO CELA UNA FRASE AUGURALE DI BUON VIAGGIO che grazie all'aiuto di un esperto sono forse riuscito a sciogliere, per caso anche voi siete giunti alla mia conclusione?

Qui di seguito alcuni studi a firma Giancarlo Alteri, Beniamino Russo e Francesco Di Rauso http://ilportaledelsud.org/lavanda.htm inerenti medaglie papali/borboniche coeve ed inerenti agli stessi fatti , leggendoli si nota come nelle cronache dell'epoca viene più volte nominata la città di Portici come residenza del papa in quel periodo e luogo in cui vennero conferite molte medaglie militari ai fedeli e difensori della Sede Apostolica Romana. Portici fu per alcuni mesi un luogo chiave per la storia dello Stato Pontificio .

La medaglia proposta da Francesco alla nostra attenzione (il ritorno di Pio IX da Portici a Roma) è una medaglia storica; scandisce un tempo, un'epoca travagliata per il papato nell'avvio del Risorgimento italiano.

E' certamente una medaglia molto rara; presente in molte importanti collezioni antiche di medaglie papali e borboniche, non appare quasi mai nelle aste e proviene sostanzialmente solo dal disfacimento di significative raccolte di epoca. Ma vorrei anche sottolineare in linea generale che, per fortuna di noi appassionati di medaglie papali, la rarità pur elevata non determina di norma sul mercato valutazioni importanti, almeno a tre zeri.

Francesco solleva anche la problematica circa la appartenenza o meno alla medaglistica papale di quegli esemplari che non abbiano ritratto, o nome o stemma del Papa. Questo criterio è ormai prevalentemente (direi generalmente) accolto, ferma la piena legittimità delle scelte individuali del collezionista: ma da alcuni autori è seguito non assoluto rigore, da altri interpetrato. Ovviamente si tratta di discrezionalità, che devono essere rispettate.

Per le medaglie di Pio IX il Bartolotti cataloga sia la medaglia postata da Francesco (il nome è sottinteso e quindi sostanzialmente presente), sia la importante medaglia per il concordato sottoscritto a Vienna da Santa Sede e Austria nel 1855. La medaglia del Radnitzky, di grande modulo, simboleggia l'accordo dei due Stati, anzichè con i ritratti di papa e imperatore, con raffigurazioni allegoriche ai lati della croce (e lo Stato papale è rappresentato con le chiavi di Pietro in mano alla figura femminile).

Mi pare che queste interpetrazioni del Bartolotti siano valide. In una collezione della medaglistica di Pio IX la omissione della storia completa dell'esilio napoletano fino all'epilogo del 4 aprile 1849 e ancor più la dimenticanza di un atto internazionale di estrema rilevanza per il mondo cattolico, come l'accordo con l'impero austriaco, mi sembrerebbero una diminuzione che nessun argomento formale ha forza di giustificare.

L'amico Stefano Bertuzzi finora ha usato nelle sue opere criteri più restrittivi.

Ho nella collezione delle medaglie di Pio VII una bellissima medaglia in argento, ovale - opus Claude Antoin Mercié - emessa per il soggiorno a Lione nel novembre 1804 (pubblicata nel nostro catalogo). La città accolse il papa e la rappresentanza dello Stato papale in viaggio verso Parigi per la incoronazione di Napoleone e volle fare un omaggio, rappresentando, in luogo del ritratto del Papa, le insegne dello Stato papale con triregno e chiavi.

La medaglia è censita da Patrignani nelle sue aggiunte alla medaglistica di Pio VII, quando ebbe la buona sorte di ricevere informazioni in merito; non è invece pubblicata nella recente opera di Bertuzzi, che si è attenuto ad un legittimo criterio di rigorosa conformità alla impostazione premessa. Ma io tengo questa medaglia con grande evidenza per rarità e pregio nella mia raccolta di medaglie di Pio VII

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Grazie mille Renzo, come sempre grande professionalità e competenza, contavo molto su una tua risposta. Francesco.

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Caro @@fabio22 e @@renzo1940 , vedo che le discussioni a tema sulle rarità e gli inediti hanno preso la mano anche a voi e non solo a noi nella sezione delle zecche del Sud. Per dimostrarvi la mia sensibilità all'argomento potrei inserire in questa discussione un mio modesto contributo? :D

Medaglia in bronzo, diametro mm. 31 (e non 30 come creduto finora), coniata a Roma per il soggiorno a Portici di Pio IX.

Rif. Bartolotti IV - 20. D'Auria 230. Ricciardi manca.

Il dritto è ovviamente il lato con la Vergine Maria e non quello con la scritta riferita al papa.

Desidero chiedervi a tal proposito quante volte l'avete notata sul mercato in argento e bronzo, ve lo chiedo al fine di stabilire un'approssimativo grado di rarità.

Proprio con Bertuzzi parlai di questa medaglia un mese fa al telefono, egli non vorrebbe classificare nel suo prossimo testo, per una sua scelta personale, tutte medaglie papali che non riportano esplicitamente il nome del pontefice ma su questa si è dovuto ricredere e alla fine verrà inserita nella sua opera sulle medaglie di Pio IX perchè proprio l'epigrafe al rovescio è riferita esplicitamente e senza alcun dubbio ad uno degli ultimi giorni del lungo e forzato soggiorno di Pio IX nella città vesuviana. Il giorno IV aprile 1850 è citato nella medaglia e precede di pochi giorni l'ultima tappa del papa in territorio duosiciliano, L'ACRONIMO I.S.E.T. AL ROVESCIO CELA UNA FRASE AUGURALE DI BUON VIAGGIO che grazie all'aiuto di un esperto sono forse riuscito a sciogliere, per caso anche voi siete giunti alla mia conclusione?

Qui di seguito alcuni studi a firma Giancarlo Alteri, Beniamino Russo e Francesco Di Rauso http://ilportaledelsud.org/lavanda.htm inerenti medaglie papali/borboniche coeve ed inerenti agli stessi fatti , leggendoli si nota come nelle cronache dell'epoca viene più volte nominata la città di Portici come residenza del papa in quel periodo e luogo in cui vennero conferite molte medaglie militari ai fedeli e difensori della Sede Apostolica Romana. Portici fu per alcuni mesi un luogo chiave per la storia dello Stato Pontificio .

http://ilportaledelsud.org/luigi_arnaud.htm

Cari @@francesco77 e @@renzo1940 In questi ultimi anni le ricerche sviluppate per il catalogo on-line mi hanno condotto inevitabilmente al censimento di medaglie inedite (devozionali a volte molto rare): la mia attenzione si è concentrata in particolare sui pontificati di Pio IX e Leone XIII; in seguito vedremo alcune interessanti presenze anche nel XX secolo.

La Tua medaglia Francesco appare raramente all'incanto e negli ultimi due lustri credo di aver visto in asta un solo esemplare in Argento e non più 2/3 in bronzo. Il riferimento a Pio IX è qui chiaro ed inequivocabile!

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Caro @@renzo1940, chiedo un Tuo giudizio sulla seguente medaglia inedita in bronzo dorato 23 x 43 mm

(che ho recentemente annesso al catalogo delle medaglie di Pio IX).

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