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IGNORED

Emilitra (almeno credo) in bronzo di Selino


apollonia

Risposte migliori

Supporter

Nel suo contributo al convegno di Napoli il Price ha presentato tre esemplari del bronzo in discussione che (di lui ci si può fidare) va orientato in questo modo, con l’arco e il gorytos in posizione orizzontale

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Anche così la mia impressione su questo esemplare non cambia: sembra dipinto a mano. Anzi, dato che s’è parlato del convegno di Napoli, direi che s’adatta ad esso la battuta del grande Totò nel film ‘Un turco napoletano’: lavatura, imbiancatura (patinatura) e stiratura. E aggiungerei la battuta dello stesso attore in un film di cui non ricordo il titolo: alla faccia del bicarbonato di sodio.

apollonia

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Mooolto restaurato.

Un esempio di una normalissima moneta originale di Selinunte è quello del medagliere di Parigi (FG 771 g. 3,41), con le sua patina originale e le sue brave corrosioni naturali…. E' presente nel medagliere dalla metà del XIX secolo e ha avuto solo un trattamento conservativo per evitare possibile cancro del bronzo.

post-7204-0-64656900-1411567310_thumb.jppost-7204-0-36895100-1411567320_thumb.jp

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Supporter

Altro bronzo in stile 'naturale'

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SICILY, Selinos. Circa 415-409 BC. Æ Hemilitron (3.65 gm). Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / SE, bow and quiver. SNG ANS 716ff; Calciati I pg. 238, 11; BMC Sicily -; SNG Copenhagen -; SNG Morcom 670; Laffaille 204; Virzi 1363. As Struck, dark green patina, slightly off-center.

apollonia

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Supporter

Proseguendo nella tavola XI del convegno di Napoli, in figura 4 il Price illustra un’emidramma d’argento con la testa di Eracle di profilo come sul bronzo così simile nello stile (occhio, folta capigliatura, collo) da ritenere che lo stesso artista abbia inciso i conii per il bronzo e per l’argento. Nelle altre due emidramme la testa di Eracle è vista frontalmente o di tre quarti, come in questo esemplare della Triton XVII del gennaio di quest’anno.

post-703-0-74676900-1411576561_thumb.jpg

SICILY, Selinos. Circa 410 BC. AR Hemidrachm (14mm, 1.71 g, 9h). Head of Herakles facing slightly left, wearing lion-skin / Charioteer, holding kentron in extended right hand and reins in left, driving galloping quadriga left; selinon leaf above, ΣEΛINONT[iON] in exergue. HGC 2, 1228; SNG ANS 713; SNG Lloyd 1268; Pozzi (Boutin) 1195; Rizzo pl. XXXIII, 7. Near EF, dark find patina, slight roughness. Rare.

apollonia

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In effetti Selinunte emise tre tipi di emidracme, corrispondenti a Price 4, 5 e 6, tutte nell'arco di periodo dal 415 al 405 a.C.

Ecco alcuni esemplari.

Tipo Price 4:

post-7204-0-86554900-1411597226_thumb.jp New York Sale 14/2007, 63 g. 1,83

Tipo Price 5 (il più comune):

post-7204-0-79471400-1411597285_thumb.jp Gemini 2/2006, 31 g. 1,84

Tipo Price 6:

post-7204-0-13044800-1411597327_thumb.jp Gemini 7/2011, 148 g. 1,33

Il primo esemplare, Price 4, concordo che sembra opera dello stesso incisore del bronzo, anche se nell'emidracma la testa è barbuta, mentre nel bronzo è imberbe.

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per una visione/comparazione, allego le tre emidramme ingrandite della tavola XI del Price

post-32362-0-45966300-1411619040_thumb.j

Pietro

Modificato da corzanopietro
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Supporter

Proseguo la carrellata con questo esemplare del tetradramma 7 nella tav. XI proveniente dalla Semon Lipcer Collection.

post-703-0-55026400-1411640216_thumb.jpg

Extremely Rare Victory Tetradrachm

SICILY, Selinos. Circa 455-409 BC. AR Tetradrachm (27mm, 17.20 g, 12h). Struck circa 417 or 413 BC. ELINONTION, Nike, holding reins in left hand, in galloping quadriga right; laurel wreath above, grain ear in exergue / River god Selinos, nude, standing facing, head left, holding in right hand a phiale over lighted altar, cradling in left arm a filleted palm branch; to left, rooster standing left before altar; to right, selinon leaf above bull standing left on basis. Schwabacher 44 (Q14/S34); SNG ANS -; Basel 411 (same dies); Rizzo pl. 33, 11 (same dies); Kraay & Hirmer 191 (same dies). Superb EF, even gray toning with iridescent hues around the devices, reverse a little off center. Well struck from finely executed dies. Extremely rare issue.

La moneta merita un ulteriore commento.

La presenza della corona d'alloro e della Nike suggerisce che si tratta di una moneta che commemora una vittoria, quindi coniata per un evento specifico. Il piccolo numero di conii conosciuti, uno di dritto e due di rovescio, e la pregevole qualità dell’incisione sono pure un’indicazione della sua speciale natura. Solo due avvenimenti verificatisi nel periodo in cui la moneta è stata coniata possono essere stati oggetto di commemorazione: la vittoria di Selino sull’eterna rivale Segesta nel 417 a. C. o la grandiosa vittoria di Siracusa in alleanza con Selino su Atene nel 413 a. C.

apollonia

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E' difficile stabilire a quale delle due vittorie si riferisce questo bellissimo tetradramma.

Personalmente propenderei più per la seconda. Mancano riferimenti precisi alla vinta Segesta, mentre la coesistenza di vari simboli come il gallo e il toro sembra indicare una alleanza più vasta, come quella siracusana contro Atene.

Inoltre, come già accennato in una vecchia fortunata discussione:

http://www.lamoneta.it/topic/38073-oboli-che-passione/page-46

è da rilevare che tale tipo, con la corona (Schwabacher 44), viene coniato verso la fine dell'intera serie dei tetradrammi di Selinunte, che non dimentichiamo che fu distrutta nel 409 a.C. E' infatti il penultimo della serie.

Quindi deve essere stato coniato pochi anni prima della fine del 409 a.C. e pertanto l'anno 413 (o 412 se hanno speso alcuni mesi per l'approntamento dei conii) sembra più verosimile rispetto al 417 a.C.

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@@apollonia

non voglio farla lunga, è per approfondire un argomento che penso appassioni molto e molti.

vorrei richiamare la tua attenzione sull'intervento del cammarata a pag. 90 del citato libro " Le origini della monetaz....ecc."

a pag. 90 cita una moneta di Selinunte, presente nella tav XL, 4 come trias( è un tetras, tre globetti); indicando al rovescio i particolari di una clava, arco, tre globetti e al diritto le lettere SE .

qui l'intervento

post-32362-0-56804700-1411706549_thumb.j

post-32362-0-57546800-1411709121_thumb.j

qui la moneta della tav XL,4; al rovescio, si intravede dell'arco, a sinistra, solo un accenno; al centro si vede e si capisce che è una clava più i tre globetti.

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è una monetta che il Calciati nel I volume non riporta la presenza della clava .

non ho trovato altro

c'è qualche riscontro?

ora alle 8,34 ho trovato un riscontro, (molto più chiaro) del tetras che allego. Immagine presa da Acsearch.

Qui si cita il Calciati I vol, pag 238 n. 12 che però non cita nulla della variante, clava, qui riportata .

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Pietro

Modificato da corzanopietro
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Supporter

Presento ora due monete emblematiche di Selino e la sua storia, un didramma e un tetradramma battuti in sequenza alla Triton V del gennaio 2002.

post-703-0-42416700-1411730629_thumb.jpg

SICILY, Selinos. Circa 460-440 BC. AR Didrachm (8.60 gm). S-E-LI-N-ONT-IOS, nude Herakles subduing the Cretan bull / HU-YAS, nude figure of river-god Hypsas standing left, holding phiale over canopied altar in right hand and branch in left; serpent coiled around altar, heron and selinon leaf to right. SNG ANS 707 (same dies); Rizzo pl. xxxi, 15 (same dies); SNG Lloyd 1247 (this coin). Toned EF, well centered on a choice flan.

post-703-0-84955500-1411730637_thumb.jpg

SICILY, Selinos. Circa 450 BC. AR Tetradrachm (17.25 gm). SEL-IN-ONT-[iON], Artemis driving quadriga left, Apollo beside her drawing bow / SELIN-OS, river god Selinos standing left holding patera and branch, sacrificing over altar; cock left, selinon leaf and bull standing on pedestal right.

Schwabacher 9; SNG Lockett 861 = Antikenmuseum Basel 407 = Giacosa, Uomo e Cavallo Sulla Moneta Greca, pl. 23 (this coin); SNG ANS 690 (same dies); Rizzo pl. xxxi, 13 (same dies); SNG Lloyd 1229 (same dies). Beautifully toned, choice EF.

Volevo far notare le connotazioni con Creta evidenti da Eracle e il toro di Creta sul diritto del didramma e dal piedistallo con le curvature laterali che ricordano la forma delle colonne di Micene sul rovescio del tetradramma. Diodoro riporta parecchie storie che implicano collegamenti tra la Creta preistorica e la Sicilia, se non effettivi concordati. Dedalo, il leggendario artista e inventore, ideatore del Labirinto di Cnosso e delle ali per sé e per il figlio Icaro, si dice sia atterrato in Sicilia dove trovò protezione presso il re Cocalo e ricambiò l’ospitalità con opere meravigliose come la piattaforma del tempio di Afrodite ad Erice, la piazzaforte vicino ad Akragas e i famosi bagni sotterranei (santuario?) a Selino dove la gente ammalata trovava un trattamento terapeutico con il vapore. Eraclea, la frontiera al confine tra Akragas e Selino, si distingue dalle altre Eraclee dall’epiteto Minoa, dove fu sepolto Minosse e dove in seguito si stabilirono i Minoici.

apollonia

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@@apollonia

non voglio farla lunga, è per approfondire un argomento che penso appassioni molto e molti.

vorrei richiamare la tua attenzione sull'intervento del cammarata a pag. 90 del citato libro " Le origini della monetaz....ecc."

a pag. 90 cita una moneta di Selinunte, presente nella tav XL, 4 come trias( è un tetras, tre globetti); indicando al rovescio i particolari di una clava, arco, tre globetti e al diritto le lettere SE .

qui l'intervento

attachicon.gifPrice--intervento Cammarata--Trias particolare; Clava Tav XL, 4.jpg

attachicon.gifaltro.jpg

qui la moneta della tav XL,4; al rovescio, si intravede dell'arco, a sinistra, solo un accenno; al centro si vede e si capisce che è una clava più i tre globetti.

attachicon.giftav. XL n. 4.jpg

è una monetta che il Calciati nel I volume non riporta la presenza della clava .

non ho trovato altro

c'è qualche riscontro?

ora alle 8,34 ho trovato un riscontro, (molto più chiaro) del tetras che allego. Immagine presa da Acsearch.

Qui si cita il Calciati I vol, pag 238 n. 12 che però non cita nulla della variante, clava, qui riportata .

attachicon.giftetras con clava arco e tre globetti.jpg

Pietro

In effetti dopo l'uscita di Cammarata e la comparsa del pezzo di Calciati (n. 12), ambedue di modesta conservazione, si è affermata l'idea che l'emissione bronzea ispirata ad Ercole deve essere composta da una emilitra (senza segni di valore) e da un tetras (detto trias da Cammarata in maniera errata), molto più raro.

L'esemplare che hai opportunamente citato, della MuM D, è lo stesso illustrato sul Buceti, assieme a un altro esemplare:

post-7204-0-05470900-1411826451_thumb.jp

La litra di riferimento (non coniata in bronzo) sembra essere sui 7 - 8 grammi circa, per cui abbiamo una emilitra pesante per lo più sui 3,5 grammi e un tetras sui 1,8 grammi in media.

L'aspetto interessante è che le iniziali del nome della città sono riportate al rovescio nell'emilitra e al diritto nel tetras.

Se il rovescio è sempre ispirato al mito di Ercole, costantemente con l'arco e con la faretra nell'elimitra oppure con la clava nel tetras, la principale differenza è che nell'emilitra abbiamo una testa giovanile di Eracle, con la spoglia leonina, mentre nel tetras abbiamo una testa ancora giovanile, ma apparentemente di dio fluviale.

La diversa divinità ha comportato anche la diversa collocazione delle iniziali del nome della città.

Nel tetras il nome della città risulta trasferito al diritto, davanti al profilo, a indicare proprio che si tratta della personificazione del dio fluviale Selinon.

Nell'emilitra non c'era questa necessità di indicare il nome del personaggio, in questo caso Eracle, reso ovvio dalla presenza della spoglia leonina e quindi il nome della città è stato lasciato al rovescio…..

Modificato da acraf
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Supporter

Vedo di rispondere a Pietro anche se ha già trovato da sé il riscontro che cercava.

Nella discussione che ha fatto seguito alla presentazione del Price al convegno di Napoli, Enzo Cammarata ha espresso la convinzione che il bronzo di cui stiamo parlando fosse un’emilitra, data l’esistenza di un sottomultiplo tipologicamente identico, con arco e clava e che pesa circa la metà, da lui chiamato trias per i tre globetti evidenti nell’esemplare in tav. XL,4.

Pietro trova un riscontro di questa ‘mezza emilitra’ nell’esemplare della Munzen & Medaillen. Nella mia indagine (limitata alle aste in rete non avendo bibliografia pertinente) ho trovato una ventina di emilitre ‘arco e gorytos’, ma un solo esemplare del trias di Cammarata, quello della Munzen, solo che la casa d’aste lo chiama tetras (v. didascalia).

Ora, secondo il sistema siculo, tetras = ¼ litra= 3 once, e quindi ha ragione la Munzen, perché trias = 1/3 di litra = 4 once.

Ma qui http://www.greekcoinvalues.com/introduction.php leggiamo:

Unlike the cities to the east, those of Magna Graecia, and especially Sicily, often engraved a denominational mark on their bronze fractions, composed of pellets relative to the size of the fraction. The hemilitron, or 6 onkiai, with a mark of value composed of six pellets, was also struck, as well as the pentonkion (5 onkiai; five pellets), the tetras (4 onkiai; four pellets), the trias (3 onkiai; three pellets), the hexas (2 onkiai; two pellets), and the onkia itself (one pellet).

Quindi trias = 3 once (tre globetti) e così ha ragione Cammarata, perchè tetras = 4 once (quattro globetti).

Ha ragione Cammarata, ha ragione la Munzen o hanno ragione entrambi?

PS. Ho visto che nella tabella dell'intervento che mi ha preceduto il bronzo è definito tetras. Allora sbaglia Cammarata?

PS bis. Ho visto poi che acraf dà risposta affermativa al mio PS. Siamo sicuri?

apollonia

Modificato da apollonia
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come sempre ringrazio @@acraf per le perfette esposizioni dei suoi completi e dotti interventi, che archivierò come al solito.

@@acraf; conferma che è un tetras come modestamente da me già rilevato e trasmesso .

riepilogando:

il trias equivale ad un terzo di 12 once che equivalgono ad una litra;

quindi; un terzo di 12 equivale a quattro once/globetti. cioe trias=un terzo di litra=quattro globetti

il tetras equivale ad un quarto di 12 once che equivalgono ad una litra;

quindi; un quarto di 12 equivale a tre once/globetti. cioè tetras= un quarto di litra=tre globetti

è il cammarata che ha dato una identificazione errata .

ciao

Modificato da corzanopietro
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In effetti dopo l'uscita di Cammarata e la comparsa del pezzo di Calciati (n. 12), ambedue di modesta conservazione, si è affermata l'idea che l'emissione bronzea ispirata ad Ercole deve essere composta da una emilitra (senza segni di valore) e da un tetras (detto trias da Cammarata in maniera errata), molto più raro.

L'esemplare che hai opportunamente citato, della MuM D, è lo stesso illustrato sul Buceti, assieme a un altro esemplare:

attachicon.gifSELINUS AE Calc 11-12 e Buceti 38-39.jpg

La litra di riferimento (non coniata in bronzo) sembra essere sui 7 - 8 grammi circa, per cui abbiamo una emilitra pesante per lo più sui 3,5 grammi e un tetras sui 1,8 grammi in media.

L'aspetto interessante è che le iniziali del nome della città sono riportate al rovescio nell'emilitra e al diritto nel tetras.

Se il rovescio è sempre ispirato al mito di Ercole, costantemente con l'arco e con la faretra nell'elimitra oppure con la clava nel tetras, la principale differenza è che nell'emilitra abbiamo una testa giovanile di Eracle, con la spoglia leonina, mentre nel tetras abbiamo una testa ancora giovanile, ma apparentemente di dio fluviale.

La diversa divinità ha comportato anche la diversa collocazione delle iniziali del nome della città.

Nel tetras il nome della città risulta trasferito al diritto, davanti al profilo, a indicare proprio che si tratta della personificazione del dio fluviale Selinon.

Nell'emilitra non c'era questa necessità di indicare il nome del personaggio, in questo caso Eracle, reso ovvio dalla presenza della spoglia leonina e quindi il nome della città è stato lasciato al rovescio…..

buonasera Alberto.

vorrei approfittare della tua cortesia per una richiesta

nel tuo intervento citi il Buceti

l'anno scorso ho comperato un libricino del Buceti con un'altro più corposo del Castrizio, entrami Editrice Diana

il libricino del Buceti è quello da 64 pagine formato quasi tascabile dal titolo."Alcune monete di bronzo inedite della Sicilia Antica"

sicuramente non è quello che citi tu; su questo non c'è la moneta tetras in esame.

ti posso chiedere gentilmente il titolo del libro da te citato?

ti saluto cordialmente

spero poter andare a Verona

Pietro

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@@acraf

ribuonasera Alberto... scusa per il disturbo

ho rintracciato tutti i dati necessari e i contenuti del libro del Buceti che ti avevo chiesto compreso il titolo ecc.

Buonanotte

Pietro

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Supporter

è il cammarata che ha dato una identificazione errata .

Bisognerebbe sapere come lui ha giustificato il suo trias. Credo che anche Enzo Cammarata sia intervenuto al convegno di Napoli e in tal caso vorrei leggere il testo del suo contributo che fa riferimento alla moneta in tav. XL, 4. Non dimentichiamo che Enzo Cammarata è l’autore della monografia ‘Da Dionisio a Timoleonte. Problemi di numismatica della Sicilia antica’ e quindi ‘gioca in casa’.

La relazione matematica su base ponderale del sistema siculo l’avevo espressa con le equazioni

tetras = ¼ litra= 3 once (mezza emilitra) e trias = 1/3 di litra = 4 once.

Ma dal sito http://www.greekcoin...ntroduction.php della recente ‘The Handbook of Greek Coinage Series’ apprendo che in Sicilia era uso coniare un marchio di denominazione sulle frazioni dei bronzi composti da globetti correlati alle dimensioni della frazione.

Unlike the cities to the east, those of Magna Graecia, and especially Sicily, often engraved a denominational mark on their bronze fractions, composed of pellets relative to the size of the fraction. The hemilitron, or 6 onkiai, with a mark of value composed of six pellets, was also struck, as well as the pentonkion (5 onkiai; five pellets), the tetras (4 onkiai; four pellets), the trias (3 onkiai; three pellets), the hexas (2 onkiai; two pellets), and the onkia itself (one pellet).

Quindi, su basi dimensionali invece che ponderali, emilitra o 6 once = marchio di sei globetti, tetras o 4 once = quattro globetti, trias o 3 once = tre globetti (mezza emilitra).

Questa interpretazione rispecchia il significato in greco di trias (triade, non un terzo) e tetras (prefisso di quattro, come ad es. in tetradramma, non un quarto).

Naturalmente le osservazioni di chi come me conosce solo superficialmente la monetazione di Selino lasciano il tempo che trovano, anche perché Enzo Cammarata può essersi effettivamente sbagliato. Però in tal caso dovrebbe essere lui a riconoscerlo.

apollonia

Modificato da apollonia
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si Cammarata è intervenuto al convegno di Napoli

ha fatto tre interventi

in questa discussione alle 6,43 del 26 settembre, i primi due te le ho già trasmessi in copia con riferimenti alla

moneta presente nella tav. XL, la n. 4

il terzo intervento è quello che ti trasmeto qui ora unitamente al secondo intervento

il terzo intervento non l'ho riportato nella trasmissione delle 6,43 perchè l'ho ritenuto ininfluente, vedi tu stesso.

allego scansione del secondo e terzo intervento del Cammarata a pag. 90 degli Atti del VI convegno di Napoli del 1977.

post-32362-0-27142000-1411875462_thumb.j

del Cammatata non vi sono altri interventi per quanto riportano gli "Atti" per Selinus ( da pag. 79 a pag. 90)

Pietro

Modificato da corzanopietro
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Sinceramente non ricordo al momento le esatte motivazioni per cui il nome delle frazioni della litra rispecchia la sua frazione piuttosto che il numero delle onkiai contenute nella frazioni.

Grosso modo fino agli anni '70-'80 era prevalente l'abitudine di definire una moneta con tre globetti come un trias (= 3 onkiai), mentre dopo quella data si è affermata la consuetudine, praticamente da tutti riconosciuta corretta, di di denominarla come un tetras (= 1/4 di litra formata da 12 onkiai = 3 onkiai). Cammarata non ha fatto altro che seguire la vecchia consuetudine (e il suo intervento risale al 1977, quando non era ancora ufficializzata la revisione delle denominazioni).

Non dimentichiamo che il sistema romano, che sicuramente si era ispirato a quello precedente greco, è sempre stato basato sul frazionamento dell'unità rappresentata dall'asse. Di conseguenza il quadrans è tale in quanto 1/4 dell'asse (come attestato da antiche fonti, credo Tito Livio).

Questo tipo di calcolo vale soprattutto se il sistema è di tipo duodecimale. Ossia se l'asse o la litra è formato da 12 oncie o onkiai.

Il discorso è più complesso quando il sistema è decimale, come in uso presso alcuni popoli italici. In questo caso l'asse era formato da 10 oncie. In questo caso la sua metà, normalmente indicata con 5 globetti, viene preferibilmente definita come quincuncia, piuttosto che come semisse. Questo per poter distinguere i due sistemi ponderali. Così la frazione greca del valore di 5 onkiai, presente in alcune zecche siceliote, e normalmente indicata con un pi greco viene definito come "pentonkion".

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Supporter

Sinceramente non ricordo al momento le esatte motivazioni per cui il nome delle frazioni della litra rispecchia la sua frazione piuttosto che il numero delle onkiai contenute nella frazioni.

Grosso modo fino agli anni '70-'80 era prevalente l'abitudine di definire una moneta con tre globetti come un trias (= 3 onkiai), mentre dopo quella data si è affermata la consuetudine, praticamente da tutti riconosciuta corretta, di di denominarla come un tetras (= 1/4 di litra formata da 12 onkiai = 3 onkiai). Cammarata non ha fatto altro che seguire la vecchia consuetudine (e il suo intervento risale al 1977, quando non era ancora ufficializzata la revisione delle denominazioni).

Non dimentichiamo che il sistema romano, che sicuramente si era ispirato a quello precedente greco, è sempre stato basato sul frazionamento dell'unità rappresentata dall'asse. Di conseguenza il quadrans è tale in quanto 1/4 dell'asse (come attestato da antiche fonti, credo Tito Livio).

Questo tipo di calcolo vale soprattutto se il sistema è di tipo duodecimale. Ossia se l'asse o la litra è formato da 12 oncie o onkiai.

Il discorso è più complesso quando il sistema è decimale, come in uso presso alcuni popoli italici. In questo caso l'asse era formato da 10 oncie. In questo caso la sua metà, normalmente indicata con 5 globetti, viene preferibilmente definita come quincuncia, piuttosto che come semisse. Questo per poter distinguere i due sistemi ponderali. Così la frazione greca del valore di 5 onkiai, presente in alcune zecche siceliote, e normalmente indicata con un pi greco viene definito come "pentonkion".

Ah, allora il Cammarata non ha sbagliato ma si è attenuto alla terminologia in uso ai suoi tempi. Logicamente, direi.

apollonia

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Supporter

Il bronzo d'apertura della discussione è stato venduto a 220 €, 10% in più della stima ma 37,5% in più del prezzo di partenza che era 160 €.

apollonia

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Ah, allora il Cammarata non ha sbagliato ma si è attenuto alla terminologia in uso ai suoi tempi. Logicamente, direi.

apollonia

buongiorno

alla luce di quanto affermato da @@acraf posso concordare con te

Pietro

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Il bronzo d'apertura della discussione è stato venduto a 220 €, 10% in più della stima ma 37,5% in più del prezzo di partenza che era 160 €.

apollonia

Indipendentemente dal prezzo di realizzo, la moneta faceva una brutta impressione e non entusiasmava affatto.

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Ormai non mi stupisco più di nulla....

Poi ci chiediamo del perché certe monete, se buone, vengono così, a parer mio, brutalmente restaurate. La risposta è "perché le comprano comunque.. ".

Skuby

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Supporter

buongiorno

alla luce di quanto affermato da @@acraf posso concordare con te

Pietro

Buondì

La competenza di acraf sarà senza dubbio fuori discussione. Faccio notare che al post # 37 posi la domanda a proposito del dilemma trias/tetras: 'Ha ragione Cammarata, ha ragione la Munzen o hanno ragione entrambi?' Senza essere competente in materia, ci avevo preso con la terza.

apollonia

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Supporter

Ho trovato questo bronzo della Triton XI del gennaio 2008 simile a quello in fig. 8 della tavola XI della presentazione del Price al convegno di Napoli.

post-703-0-69695500-1411986361_thumb.jpg

SICILY, Selinos. Circa 435-415 BC. Æ Cast Trias (17.18 g, 12h). Facing gorgoneion; four pellets in hair / Facing gorgoneion; four pellets in hair. CNS 2; SNG ANS -; SNG Lloyd -; cf. SNG Morcom 666; Laffaille 202; Thurlow & Vecchi 308. VF, dark green patina with patches of dark red-brown. Rare and exceptional for issue.

Come si legge nella didascalia, questo è classificato come ‘trias’ e i globetti per ciascuna Gorgone sono quattro.

apollonia

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