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IGNORED

Dena 1807


Risposte migliori

MB, dall'usura è una moneta sicuramente portata (se guardi bene sul taglio magari ci sono le tracce di un'appiccagnolo), se dovessi prenderla non la pagherei più di 40/50 euro, è una moneta non difficile da trovare e si trova a prezzi accettabili anche sul BB pieno...

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Supporter

lascia perdere! è troppo mal messa!

 

con 100 euro ne trovi in condizioni estremamente migliori.

Non ne vale la pena. 

poi se te la passa a 30 euro è un altro discorso, la si può utilizzare per scambi e roba del genere, ma non è una moneta collezionabile a mio avviso. 

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Daccordissimo con voi, con 100-110 si prende un BB, però non credo che il passo dal BB all'MB porti il valore addirittura a 30 euro, chiunque a quella cifra la prenderebbe al volo senza neanche pensarci, però non credo che sul mercato la si riesca a trovare a questo prezzo, vale sempre lo stesso discorso di chi non la comprerebbe mai e chi snobba anche le basse conservazioni pur di tappare un buco o una tipologia. Sono più daccordo invece con @@Gallienus e @@magellano83, un 50-70 ci potrebbe stare, ed è questo il prezzo che mi è stato chiesto....ci avete visto bene infatti ci sono tracce di appiccagnolo sul bordo.

Comunque ci penserò!

Quando io metto gli occhi addosso ad una moneta mi interesso anche della sua storia andandomi a documentare: da quanto ho capito, i pezzi del 1807 sono stati riconiati anche nel 1825 ma non ho capito bene per quale motivo o in quale circostanza anche perchè da quanto ho letto i pezzi del 1825 non dovrebbero aver circolato, o pochissimo, trovandosi quindi, quasi tutte, in uno stato di conservazione migliore. Ho letto anche che tali pezzi non possono essere distinti tra loro perchè praticamente identici. Quindi ora io mi chiedo: quelle che oggi si trovano in basso o bassissimo stato di conservazione, come quella postata, sono per forza di fatti sicuramente del 1807? C'è qualche modo per riconoscerle?

Non so se il quesito è stato già trattato in passato, e se questo è stato fatto vi prego gentilmente di postare qualche articolo in proposito.

Grazie ancora della collaborazione!

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il 1807 è una data comune, poi ti indico che la moneta, si legge male, ha segni molto grossi di circolazione, una bella tacca al bordo al diritto, graffi ecc..forse appiccagnolata, perchè risultano i rilievi come unti, bisogna guardare la fustella.

 

io personalmente non la prenderei mai, considera che un bel BB con patina tutta sua dell'epoca le vedi passare a quasi tutte le aste numismatiche dai 100 ai 120 euro e ti prendi un mBB se ti alleni l'occhio a qualcosa senza colpi o difetti.

 

prendere un MB appiccagnolato o comunque un MB un domani non avrà avuto senso non lo cambieraì manco con un altra moneta di tuo altro interesse, io personalmente dovessi dargli un valore siamo sulle 40 euro.

 

fatti una ricerca sul web e sfogliati qualche catalogo e poi vedi cosa trovi di meglio..

saluti

fofo

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Quando io metto gli occhi addosso ad una moneta mi interesso anche della sua storia andandomi a documentare: da quanto ho capito, i pezzi del 1807 sono stati riconiati anche nel 1825 ma non ho capito bene per quale motivo o in quale circostanza anche perchè da quanto ho letto i pezzi del 1825 non dovrebbero aver circolato, o pochissimo, trovandosi quindi, quasi tutte, in uno stato di conservazione migliore. Ho letto anche che tali pezzi non possono essere distinti tra loro perchè praticamente identici. Quindi ora io mi chiedo: quelle che oggi si trovano in basso o bassissimo stato di conservazione, come quella postata, sono per forza di fatti sicuramente del 1807? C'è qualche modo per riconoscerle?

Non so se il quesito è stato già trattato in passato, e se questo è stato fatto vi prego gentilmente di postare qualche articolo in proposito.

Grazie ancora della collaborazione!

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che io sappia un sistema sicuro per riconoscere la dena di Leopoldo II ancora non lo abbiamo trovato. Le 10 lire furono introdotte per "decimalizzare" la monetazione toscana ma affiancandosi e non sostituendo paoli e francesconi aumentarono solo la confusione..

 

furono battute sotto Carlo Ludovico e Maria Luisa dal 1803 al 1807 e poi con Leopoldo II nel 1825 ma probabilmente non solo in quell'anno.

Pucci, dai registri di zecca, riporta quantitativi battuti di 10 lire per gli anni 1825, 1826, 1834, 1835, 1837, 1839, 1840, 1841 1842, 1843 1844.

 

per quanto riguarda l'ipotesi bassa conservazione: quindi sicuramente conio del 1807, mi sentirei di escluderla. Anche successivamente la dena fu coniata per circolare e circolò con successo se si decise di batterne così tante e in anni diversi. Considera poi che la tua ha un'usura particolare, non dovuta alla circolazione, (o non solo) ma più probabilmente allo strofinamento con vestiti o con la pelle.. insomma ha l'usura caratteristica delle monete "indossate"...

 

sul perché si decise di coniare questa moneta, (che ha una valuta differente dalle altre che circolavano e non si raccordava in un sistema di multipli e sottomultipli coerente), diversi anni dopo e con l'effige di regnanti che non solo non regnavano più ma dovevano apparire anche come gli antagonisti dei Lorena... credo che nessuno lo sappia con certezza.

 

sarebbe interessante l'opinione di @@Giuseppe...    

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sarebbe interessante l'opinione di @Giuseppe...   

 

Da quel che mi risulta sotto Leopoldo II fu fatta una riforma monetaria, studiata da Cosimo Ridolfi attorno al 1823-1824, che stabiliva che la nuova monetazione avesse a base il fiorino d'argento (da qui anche le monete d'oro da 80 fiorini, ma ne erano state previste anche quelle da 40 e 20 fiorini mai coniate, ed i tagli del fiorino argento, 1/2 e 1/4 fiorino).

Le monete del nuovo sistema dovevano sostituire le precedenti solo progressivamente ma in realtà i nuovi tagli finirono con il circolare assieme ai vecchi (ed alla fine in seguito si coniarono di nuovo anche monete del sistema del paolo).

La riforma inoltre prevedeva di "tollerare" i vecchi tagli: ruspone, zecchino, tallero della regina (!) e dena della reggenza.

Inoltre prevedeva che in casi particolari questi quattro tipi potessero essere coniati nuovamente ma con le antiche date e senza alcuna innovazione di forma e titolo, eventualità che si verificò ben presto dato che in zecca divennero disponibili molte piastre estere ad un titolo alto, più simile a quello della dena e cioè superiore a quello del francescone, e si ritenne conveniente fonderle e coniare delle dene senza correggere il titolo in basso fino al livello del resto della monetazione argentea.

Anche zecchini e rusponi vennero poi comunque coniati nuovamente con le date correnti.

 

Fu appunto in questi anni della "riforma" ed in questa occasione, nel 1825, che si ripresero le coniazioni della dena con i vecchi coni della dena del 1805, poi rotti questi sembra quelli del 1807 e rotti finalmente anche questi fu necessario fare nuovi coni che però riportavano la data 1807 e si sa che furono opera del Nannucci.

SEMBRA che questi coni siano distinguibili per l'espressione più "severa" di Maria Luigia e per alcuni dettagli leggermente diversi, posto delle immagini di confronto tratte da un catalogo di qualche anno fa in cui la nuova dena "dovrebbe" essere quella con la fisionomia di sinistra, ma la cosa non è certa.

Ho un pò riassunto ma spero di risultare comprensibile.

 

Dati tratti dai testi del Galeotti e del Pucci :good:

Modificato da Giuseppe
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sarebbe interessante l'opinione di @Giuseppe...   

 

Da quel che mi risulta sotto Leopoldo II fu fatta una riforma monetaria, studiata da Cosimo Ridolfi attorno al 1823-1824, che stabiliva che la nuova monetazione avesse a base il fiorino d'argento (da qui anche le monete d'oro da 80 fiorini, ma ne erano state previste anche quelle da 40 e 20 fiorini mai coniate, ed i tagli del fiorino argento, 1/2 e 1/4 fiorino).

Le monete del nuovo sistema dovevano sostituire le precedenti solo progressivamente ma in realtà i nuovi tagli finirono con il circolare assieme ai vecchi (ed alla fine in seguito si coniarono di nuovo anche monete del sistema del paolo).

La riforma inoltre prevedeva di "tollerare" i vecchi tagli: ruspone, zecchino, tallero della regina (!) e dena della reggenza.

Inoltre prevedeva che in casi particolari questi quattro tipi potessero essere coniati nuovamente ma con le antiche date e senza alcuna innovazione di forma e titolo, eventualità che si verificò ben presto dato che in zecca divennero disponibili molte piastre estere ad un titolo alto, più simile a quello della dena e cioè superiore a quello del francescone, e si ritenne conveniente fonderle e coniare delle dene senza correggere il titolo in basso fino al livello del resto della monetazione argentea.

Anche zecchini e rusponi vennero poi comunque coniati nuovamente con le date correnti.

 

Fu appunto in questi anni della "riforma" ed in questa occasione, nel 1825, che si ripresero le coniazioni della dena con i vecchi coni della dena del 1805, poi rotti questi sembra quelli del 1807 e rotti finalmente anche questi fu necessario fare nuovi coni che però riportavano la data 1807 e si sa che furono opera del Nannucci.

SEMBRA che questi coni siano distinguibili per l'espressione più "severa" di Maria Luigia e per alcuni dettagli leggermente diversi, posto delle immagini di confronto tratte da un catalogo di qualche anno fa in cui la nuova dena "dovrebbe" essere quella con la fisionomia di sinistra, ma la cosa non è certa.

Ho un pò riassunto ma spero di risultare comprensibile.

 

Dati tratti dai testi del Galeotti e del Pucci :good:

Mamma mia che brutta espressione le hanno dato alla regina :mega_shok:

@@Giuseppe, @@cippiri76, vi ringrazio moltissimo del vostro contributo :good: , questa è la vera numismatica, se c'è una storia così interessante dietro, che importanza c'è che una moneta non sia almeno BB. Lunga vita agli MB!!!

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Ha la tipica usura di una moneta "montata" che ha subito danni dell'attacco del sudore (oltre a colpi e colpetti di ogni tipo)

Conservazione MB/MB+

Io aspetterei un esemplare migliore.....

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