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Medaglie borboniche e napoletane devozionali


Risposte migliori

Napoli coniò molte medaglie devozionali nel corso dell'800 ed alcune rarissime vennero commissionate e finanziate dal re e dalla famiglia reale in persona. Ma con quale criterio è possibile distinguere medaglie devozionali semplicemente di produzione napoletana (ditte Olivieri, De Gregorio, Amoroso e Petruzzelli) da quelle borboniche? 

 

Oggi iniziamo da questa del 1857 come DONO PERSONALE DEL RE FERDINANDO II DI BORBONE.

 

Opus: Luigi Arnaud

Medaglia in argento del 1857. Ø mm. 33 x 26 (misure riferite al solo tondello, appiccagnolo escluso). Coniata a Napoli. Omaggio del re Ferdinando II di Borbone alla chiesa di San Matteo a Porta Nolana a Napoli.

Al dr./ PRIMIGENIAE LABIS - IMMVNI FERD.(Ferdinandi) II OBSEQVIVM / L. A. (OMAGGIO DI FERINANDO II ALLA (DONNA) IMMUNE DAL PECCATO ORIGINALE). L'Immacolata Concezione velata coronata, con nimbo a dodici stelle, con Gesù Bambino benedicente, coronato con globo crucigero; in basso due angeli con ostensorio e ramo di giglio (a sinistra) e con fiore e rosa (a destra).

Al rov./ D(ivo) ALOYS IN AEDE AP. MATTH. AD PORTAM NOLANAM NEAPOLIS MDCCCLVII. / L. ARNAUD F. (SAN LUIGI NELLA CHIESA DELL'APOSTOLO MATTEO A PORTA NOLANA 1857). San Luigi Gonzaga in piedi con mano al petto e crocifisso e con il suo piede sinistro nell'atto di calpestare il bastone del comando e una corona ducale capovolta.

(Ricciardi, manca. Bovi 1961, 2. Varesi – coll. Giannoccaro, manca. D'Auria, manca. Martini – coll. Tam, manca)

Caserta, coll. privata

 

 

Dono personale del re Ferdinando II alla chiesa di San Matteo Maggiore a Porta Nolana a Napoli.

Il rettore della chiesa di San Matteo Maggiore al Lavinaio (chiesa del centro storico di Napoli – quartiere Pendino - distrutta da un bombardamento alleato il 1 agosto 1943) supplicò il re Ferdinando II di voler permettere la coniazione di qualche medaglia per devozione alla propria chiesa. Il re ordinò nel consiglio di stato del 7 maggio 1857 ben diecimila medaglie. Il rettore Guida presentò al Direttore Generale delle Monete, il barone Francesco Ciccarelli, un modello di medaglia di forma ellittica (Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle Finanze, fascio 3572, lettera del 3 giugno 1857), lo stesso Ciccarelli chiese all'incisore Luigi Arnaud che per questa medaglia venisse utilizzato lo stesso punzone del dritto della medaglia precedente del 1854, come da una lettera del 28 novembre 1858: “.....forse dovran servire di norma per ritrarne i conii che si voleano per le medaglie che il Re (N.S.) intendea donare alla Chiesa di San Matteo al Lavinaio ….”.

Il re volle che trecento delle diecimila medaglie in rame venissero dorate a bagno e da una lettera del 2 dicembre 1858 risulta che tutte le medaglie vennero coniate e consegnate al rettore della chiesa Don Edmondo Guida, ogni medaglia venne a costare in definitiva circa dodici grana e l'importo complessivo fu di 1.115,00 ducati.

L'esemplare illustrato in questo studio è da considerarsi della più grande rarità perché mancante in tutti i testi numismatici consultati.

Le notizie appena riportate sono estrapolate della ricerca del Bovi del 1961 e nei documenti dell'epoca non si ha per il momento alcuna notizia di esemplari in argento. Delle diecimila medaglie in rame (di cui trecento dorate) non ho avuto personalmente alcun riscontro tra le collezioni pubbliche e private visionate e per tanto andrebbero considerate anch'esse di grande rarità. Per quale motivo non risultano essere mai apparse sul mercato numismatico? Che giacciano nascoste in qualche angusto angolo cittadino o distrutte dopo il 1861? E' certo che anche questa, come la precedente, è una medaglia di grande qualità artistica, si noti ad esempio bella immagine dell'Immacolata Concezione uguale alla medaglia precedente ma, mancante dei sottilissimi raggi nei campi. Al rovescio il san Luigi è in piedi anziché genuflesso, e con la sua gamba sinistra leggermente piegata in avanti nell'atto di calpestare la sua corona nobiliare con il bastone del comando, un atto di rifiuto nei confronti di una vita nobiliare agiata a favore di una più umile ed al servizio dei poveri.

 

@@Michelangelo2 

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Modificato da francesco77
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Mi piacerebbe rendere questa discussione molto utile per gli studiosi della medaglistica borbonica e napoletana in generale, la medaglia nel primo post è una medaglia borbonica di grande interesse storico in virtù della presenza del nome del re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone ma altre medaglie possono benissimo considerarsi di committenza borbonica grazie alla consultazione dei documenti che ne decretarono la coniazione e la tiratura nei vari metalli.

Qui di seguito la ben più nota medaglia del 1854 per la cessazione dell'epidemia di colera a Napoli nel 1854, essa non riporta il nome del re al dritto come in quella datata 1857 ma al rovescio, cioè sotto l'inginocchiatoio di san Luigi Gonzaga, la frase MUNIFICENTIA PRINCIPIS è riferita alla generosità dell'ottimo principe, appellativo dato al re Ferdinando II di Borbone (non a caso nei tagli delle monete borboniche troviamo la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS). Ma attenzione: l'ufficialità di questa medaglia è suffragata anche dalla documentazione dell'epoca pubblicata negli studi di Giovanni Bovi nel 1961 dove è possibile leggere della committenza delle medaglie da parte della famiglia reale e della tiratura.

Concludo questo secondo post ricordando a tutti che le medaglie con le varie iconografie religiose in generale vennero concepite nella quasi totalità dei casi con l'effigie mariana al dritto. In questo caso al dritto troviamo l'Immacolata Concezione (come risulta tra l'altro anche dai documenti originali). In questi due primi esemplari la mano dell'Arnaud è evidente, la precisione e la plasticità delle forme e dei panneggi è a dir poco ineccepibile.

 

Opus: Luigi Arnaud

Medaglia del 1854 in argento. Ø mm. 33 x 26 (misure riferite al solo tondello, appiccagnolo escluso). Coniata a Napoli, per la cessazione del colera a Napoli.

Al dr. / DEIPARAE IMMACULATAE - A CHOLERA LIBERATI. / L. ARNAUD F. (PER VOTO DELLA MADRE DI DIO IMMACOLATA, LIBERATI DAL COLERA). L'Immacolata Concezione raggiante, velata, coronata, con nimbo a dodici stelle, con Gesù Bambino benedicente, coronato con globo crucigero; in basso due angeli con ostensorio e ramo di giglio (a sinistra) e con fiore e rosa (a destra).

Al rov. / NEAPOLI ANNO DOMINI MDCCCLIV EX VOTO – L. ARNAUD F. . All'esergo: MUNIFICENTIA / PRINCIPIS (IN NAPOLI NELL'ANNO DEL SIGNORE 1854 / PER MUNIFICENZA DEL PRINCIPE). San Luigi Gonzaga genuflesso a destra su un inginocchiatoio.

(Ricciardi, 211. Bovi 1961, 1. Varesi – coll. Giannoccaro, 332. D'Auria 247. Martini – coll. Tam, manca)

Reggio Emilia, coll. privata

 

 

Il colera a Napoli

Nell'inverno del 1854 si pensò che il colera che in quei tempi affliggeva l'Europa si fosse fermato a Parigi, ma alcuni militari provenienti dalla Francia portarono il morbo virale nella città partenopea, la situazione degenerò in poco tempo e il re Ferdinando II corse immediatamente ai ripari emanando saggi provvedimenti a difesa della popolazione, si stabilì che il soccorso e le medicazione fossero effettuate a domicilio onde evitare l'affollamento delle strutture ospedaliere e di ricovero; vennero dedicati ben cinque ospedali al problema del colera: l'ospedale di Loreto, l'ospedale diretto dai Frati di San Giovanni di Dio alla Pacella ai Miracoli, il lazzaretto di Posillipo, il collegio dei Nobili nel vicolo del Nilo ed il monastero della Madonna delle Grazie, oltre alle numerose infermerie aperte in via del tutto eccezionale in altre strutture pubbliche.

L'amministrazione municipale provvide a retribuire a proprie spese 105 nuovi medici e 64 farmacisti, ogni tipo di spesa per medicinali, cure e assistenza, nonché nuovi indumenti fu completamente a spese dell'amministrazione pubblica. Il re in persona organizzò il piano di emergenza ed assistenza dei malati, la città venne suddivisa in dodici rioni con a capo un medico responsabile. Notevole fu l'assistenza nei confronti dei poveri. L'efficacia dell'organizzazione borbonica fece sì che l'epidemia si spense già nel mese di ottobre del 1855.

 

Mentre l'epidemia mieteva numerose vittime si pregò incessantemente l'Immacolata Concezione, Divina e Celeste protettrice della città di Napoli, e proprio coloro che erano a Lei devoti aprirono una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare all'acquisto di oggetti ornamentali da porre dinanzi alla statua presente nella chiesa del Gesù Vecchio (cfr. Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle Finanze 13559).

Nella stessa occasione la famiglia Reale borbonica, come già scritto precedentemente, espresse la volontà di far coniare una medaglia con al dritto l'Immacolata Concezione e al rovescio san Luigi Gonzaga, Ferdinando II decretò con lettera dell'11 settembre 1854 che venissero coniate seimila medaglie in ottone e centoventi in argento (fig. 3), la coniazione fu successivamente decretata da Ferdinando II con lettera datata 11 settembre 1855 indirizzata al Ministero delle Finanze e l'ordine diretto all'incisore Luigi Arnaud venne dato dal principe Don Sebastiano di Borbone infante delle Due Sicilie con una lettera del 14 settembre (tre giorni dopo il decreto del re). 

 

Stando ai documenti dell'epoca e a differenza di come classificato in altri testi, l'Immacolata Concezione è raffigurata al dritto e non al rovescio. A conferma dell'esatta classificazione basti leggere le leggende di entrambi i lati partendo dal lato con la raffigurazione mariana e non viceversa (Per voto alla Madre di Dio Immacolata, liberati dal colera in Napoli, nell'anno del Signore 1854). Lo stesso criterio di classificazione è valido per tutte le medaglie napoletane raffiguranti la Madonna (salvo decreti di emissione che stabiliscono una diversa interpretazione). Nelle medaglie napoletane del periodo borbonico, anche in presenza dell'autorità emittente da un lato, andrebbe considerata la Madonna sempre e comunque al dritto in virtù della Sua celeste superiorità, basti pensare che un sovrano esercita il proprio potere temporale sui suoi sudditi e nell'ambito dei sui territori, mentre la Santissima Madre di Dio è la Regina Celeste del mondo ed è al di sopra di tutto e di tutti (regnanti compresi).

 

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Versione in bronzo/ottone, anch'essa molto bella, praticamente l'incisore Luigi Arnaud è stato in grado di creare una vera e propria esplosione di raggi intorno all'Immacolata Concezione! 

Su queste medaglie c'è molto da scrivere anche da un punto di vista iconografico, da notare le varie posizioni di san Luigi, completamente differenti da quelle in uso nella medaglia devozionale di produzione italiana e francese.

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Ed ecco una variante della precedente, manca in tutte le opere consultate, non riporta la firma dell'Arnaud, è certamente di un altro incisore (non all'altezza di Arnaud) ma è da considerarsi borbonica per la presenza della committenza borbonica al rovescio MUNIFICENTIA PRINCIPIS (generosità del principe/sovrano).

 

Medaglia del 1854 in bronzo, Ø mm. 32,5 x 27 (misure riferite al solo tondello, appiccagnolo escluso). Per la cessazione dell'epidemia di colera a Napoli.

Al dr./ MARIA, MATER DEI. - VIRGO IMMACVLATA, ORA PRO NOBIS (MARIA, MADRE DI DIO, VERGINE IMMACOLATA, PREGA PER NOI). L'Immacolata Concezione velata coronata, con nimbo a nove stelle, con Gesù Bambino benedicente, coronato con globo crucigero; in basso due angeli con ostensorio e ramo di giglio (a sinistra) e con fiore e rosa (a destra).

Al rov./ NEAPOLI ANNO DOMINI – MDCCCLIV EX VOTO (IN NAPOLI, NELL'ANNO DEL SIGNORE 1854. PER VOTO). All'esergo: MUNIFICENTIA PRINCIPIS (PER MUNIFICENZA DEL PRINCIPE). San Luigi Gonzaga genuflesso a destra su un inginocchiatoio.

(Ricciardi, manca. Bovi 1961, manca. Varesi – coll. Giannoccaro, manca. D'Auria, manca. Martini – coll. Tam, manca)

Caserta, coll. privata

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Qualche differenza tra le tre tipologie. Da notare che nella medaglia del 1857 Arnaud utilizzò lo stesso punzone del dritto della medaglia del 1854. Ovviamente alcuni particolari vennero ripresi ma l'impronta era quella.

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Molto bella la discussione... complimenti francesco... 

A mio parere il ritratto più fine e impressionante della vergine è quello presente sulla medaglia per la cessazione dell'epidemia di colera... Saranno i raggi sullo sfondo... L'effetto è davvero incredibile...

Bellissima anche la Porta Nolana... Da risolvere il mistero della sparizione di tutte queste medaglie. Forse come la medaglia della vergine dei sette dolori... Molte  medaglie di Porta Nolana fuorono rifuse ed il metallo ricavato, impiegato poi per coniazioni Post Unitarie!?

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Molto bella la discussione... complimenti francesco... 

A mio parere il ritratto più fine e impressionante della vergine è quello presente sulla medaglia per la cessazione dell'epidemia di colera... Saranno i raggi sullo sfondo... L'effetto è davvero incredibile...

Bellissima anche la Porta Nolana... Da risolvere il mistero della sparizione di tutte queste medaglie. Forse come la medaglia della vergine dei sette dolori... Molte  medaglie di Porta Nolana fuorono rifuse ed il metallo ricavato, impiegato poi per coniazioni Post Unitarie!?

 

Ciao Michelangelo, potrebbe essere vero quello ipotizzi, delle medaglie di Porta Nolana del 1857 ne vennero battute 10mila in bronzo ............. ma dove sono tutte queste medaglie? Sono riuscito a recuperare in via del tutto eccezionale una foto, eccola in esclusiva una delle trecento in bronzo dorato come da documento "  ............Il re volle che trecento delle diecimila medaglie in rame venissero dorate a bagno e da una lettera del 2 dicembre 1858 risulta che tutte le medaglie vennero coniate e consegnate al rettore della chiesa Don Edmondo Guida, ogni medaglia venne a costare in definitiva circa dodici grana e l'importo complessivo fu di 1.115,00 ducati..........."

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  • 2 settimane dopo...

Domani si festeggia l'Immacolata Concezione. Sarò grato a chiunque sia in grado di postare qualche bella medaglia con l'effigie di Nostra Signora concepita senza peccato. Grazie

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Domani si festeggia l'Immacolata Concezione. Sarò grato a chiunque sia in grado di postare qualche bella medaglia con l'effigie di Nostra Signora concepita senza peccato. Grazie

Caro @francesco77, è impossibile restare indifferenti davanti a una giornata come questa, raccolgo con piacere il tuo invito a postare una medaglia della Amatissima Nostra Signora.

Naturalmente la mia "medaglietta" è pochissima cosa a confronto della tua bellissima collezione, ma considerala come un piccolo contributo culturale-

religioso della nostra storia.

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Mi scuso come sempre per le pessime foto, ma come ricompensa per aver postato la medaglia,..........attendo commenti e giudizi da tutti....hahaha

Grazie, Sergio.

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Avevo mandato ieri sera tre immagini a @@francesco77 dell'Immacolata Concezione per farle pubblicare da lui, in quanto ho il pc fuori uso e dal tablet non posso. Evidentemente Francesco non avrà visto la mail.

Ciao Lorenzo, purtroppo non riesco ad allegare immagini nel forum perché sono fuori ufficio. Rientro domani. Ora le invio a @@Rex Neap così le facciamo allegare a lui.

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Ciao Lorenzo, la seconda medaglia è una "verace" medaglie napoletana dell'Immacolata Concezione, di napoletane del periodo borbonico e post borbonico ce ne sono diverse, alcune firmate dai già ben noti Oivieri e De Gregorio ed altre no. Esistono anche medaglie premio di istituti e convitti vari raffiguranti questa effigie mariana ed altre napoletane in generale per Nostra Signora. Dopo il fatidico e tragico 1861 l'Immacolata Concezione non era più ufficialmente patrona del Regno delle Due Sicilie ma risiedeva comunque nel cuore di tutti noi duosiciliani e napoletani.

Di seguito alcuni esempi. La prima è certamente coniata nel 1854 o 1866 per la cessazione dell'epidemia di colera a Napoli ed è una variante delle due medaglie borboniche (vedi post iniziali) commissionate dal re Ferdinando II di Borbone, che questa non sia di committenza regale è chiaro, basta leggere al rovescio dove all'esergo manca il riferimento MUNIFICENTIA PRINCIPIS - Generosità del principe (al suo posto il nome dell'incisore e della ditta coniatrice De Gregorio). Da notare che in questa medaglia come in quella di Arnaud del 1854 il san Luigi si distacca completamente dalla tradizionale iconografia che lo vede raffigurato in tutte le altre medaglie italiane ed europee. San Luigi Gonzaga inginocchiato su un inginocchiatoio mentre prega con il rosario tra le mani è tipica iconografia napoletana concepita in epoca borbonica.

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Modificato da francesco77
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E queste da mm. 30,5 riguardano due noti istituti/convitti napoletani dedicati all'Immacolata Concezione, l'acronimo S.L.O.C. significa Sine Labe Originali Concepta (Concepita Senza Peccato Originale). La prima non è datata (1859-1860?), la seconda ha la data punzonata 1863, il dritto è sempre il lato con la figura mariana.

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E questa con l'Immacolata Concezione e san Giuseppe venne coniata a Napoli certamente prima del 1870, è di grandi dimensioni ed ha il dritto coniato da un conio punzonato dallo stesso punzone madre della medaglia del 1866 pubblicata ne Il GdN, ecco le due immagini per un confronto.

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Supporter

Vi segnalo questa bella medaglia di CATENACCI.

Saluti

 

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Buona Giornata solo oggi ho visto questa bellissima discussione sia perchè intonata al periodo sia per le immagini delle medaglie e proprio circa le effigi mi è sorto un dubbio/analisi: lo Stellario della Madonna che è la rappresentazione di un'antica preghiera costituita da 12 strofe o come qualche anziano dice è la rappresentazione che la  Madonna ci protegge ed è presente tutto l'anno è costituito da una corona di 12 stelle.


Ora la mia osservazione


                 nel post 5 


                                 nella prima medaglia l'aureola di stelle della Madonna probabilmente è costituita da 12 stelle in quanto alcune fuori medaglia


                               nella seconda medaglia nell'aureola di stelle della Madonna si vedono 9 stelle ben definite e dato lo spazio restante potrei ipotizzarne altre 2 coperte dal volto del Bambino 


                 nel post 16 


                                 nella prima medaglia l'aureola di stelle della Madonna  è costituita da 8 stelle ben definite


                               nella seconda medaglia nell'aureola di stelle della Madonna si vedono 12 stelle 


                    nel post 17


                              nell'aureola di stelle della Madonna si vedono 11 stelle ben definite e si potrebbe ipotizzarne una sotto la corona del Bambino 


                    nel post 19


                                     in entrambi le medaglie le aureole presentano 12 stelle


                    nel post 20 


                                     in entrambi le medaglie le aureole presentano 12 stelle


Spero di essere stato chiaro nell'esposizione del mio pensiero


 


Ora mi chiedo c'è già qualcuno che ha fatto qualche  studio in merito o è un semplice caso che spesso non vengano riprodotte 12 stelle nell'aureola della Madonna (magari per mancanza di spazio, essendo i tondelli piccoli) o vi è un motivo preciso


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Buona Giornata solo oggi ho visto questa bellissima discussione sia perchè intonata al periodo sia per le immagini delle medaglie e proprio circa le effigi mi è sorto un dubbio/analisi: lo Stellario della Madonna che è la rappresentazione di un'antica preghiera costituita da 12 strofe o come qualche anziano dice è la rappresentazione che la  Madonna ci protegge ed è presente tutto l'anno è costituito da una corona di 12 stelle.

Ora la mia osservazione

                 nel post 5 

                                 nella prima medaglia l'aureola di stelle della Madonna probabilmente è costituita da 12 stelle in quanto alcune fuori medaglia

                               nella seconda medaglia nell'aureola di stelle della Madonna si vedono 9 stelle ben definite e dato lo spazio restante potrei ipotizzarne altre 2 coperte dal volto del Bambino 

                 nel post 16 

                                 nella prima medaglia l'aureola di stelle della Madonna  è costituita da 8 stelle ben definite

                               nella seconda medaglia nell'aureola di stelle della Madonna si vedono 12 stelle 

                    nel post 17

                              nell'aureola di stelle della Madonna si vedono 11 stelle ben definite e si potrebbe ipotizzarne una sotto la corona del Bambino 

                    nel post 19

                                     in entrambi le medaglie le aureole presentano 12 stelle

                    nel post 20 

                                     in entrambi le medaglie le aureole presentano 12 stelle

Spero di essere stato chiaro nell'esposizione del mio pensiero

 

Ora mi chiedo c'è già qualcuno che ha fatto qualche  studio in merito o è un semplice caso che spesso non vengano riprodotte 12 stelle nell'aureola della Madonna (magari per mancanza di spazio, essendo i tondelli piccoli) o vi è un motivo preciso

Ciao @@angel , ho pubblicato mesi fa una ricerca su queste mmedaglie nella rivista Il Giornale della Numismatica ed ho evidenziato queste incongruenze apparentemente innocue nelle varie didascalie. Ti confesso che un'idea me la sono fatta e sarebbe importante discuterne. Mi complimento pubblicamente con te, sei uno dei pochi finora che ha notato la cosa.

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Sul significato della 12 stelle non ci dovrebbero essere dubbi. Se si fa una ricerca sul significato delle 12 stelle di Maria, si trovano tutte le spiegazioni teologiche. Col tablet non riesco a linkare. Purtroppo ho ancora il pc guasto. @@angel @@francesco77

Modificato da dareios it
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