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IGNORED

NUMISMATICI ORIGINALI E MENO


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Inviato

L'osservazione di una piccola moneta di Kallatis da una vendita di Gorny dello scorso Ottobre ( passata invenduta ) , mi ha trasmesso anche una curiosità .

 

Dopo tante discussioni su monete originali e meno , per un qualche parallelismo non saranno anche dati  , numismatici originali e meno ?

 

Ho visto al diritto Eracle con la spoglia del leone di Nemea

 

Al verso i suoi simboli , la clava delle fatiche , l'arco e le frecce senza le quali Troia mai sarebbe caduta , nel mezzo il nome di cittadini che quei simboli avevano a loro emblema , sentendoli nelle loro origini .

 

Probabilmente sono un numismatico dopo essere un ellenofilo , ed un ellenofilo , a mio sentire , che non sa prescindere neanche dalle suggestioni del mito .

 

Dunque il punto ; ove quella piccola moneta non rara né eclatante , fosse , per ventura ,neanche originale : quanto vi leggo , sbiadirebbe forse ?

 

Copio dal Forum una frase non mia : " ho già la mia risposta , per ora la tengo per me "

 

 

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Inviato

beh, forse il simbolismo non cambierebbe, ma pur nel rispetto della idea originale che ha portato alla creazione di quella emissione, gli mancherebbe sempre il fatto di aver visto lo scorrere delle umane vicende.

Sarebbe come avere una fotografia di una statua o di un vaso antichi.

Non perdono la loro bellezza, ma gli manca quel quid che permea l'oggetto originale e che poi non è altro che il tempo che ha vissuto e che a noi non è concesso vivere.

Alla fin fine, circondarsi di oggetti antichi , possederli, maneggiarli,soddisfa un po' anche il nostro umanamente connaturato desiderio di vivere più del tempo che ci è dato vivere, per il tramite di quegli oggetti stessi.

Una copia non soddisferà mai questa pulsione perché non contiene in se quel tempo dilatato.

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Inviato (modificato)

:hi: cavolo!! abbiamo un filosofo-poeta. grazie Tinia della risposta.

Modificato da dux-sab

Inviato

Ogni volta che prendo in mano una mia moneta, non importa se greca antica o ottocentesca penso al percorso fatto per arrivare fino nelle mie mani.

Dall'operaio che ha dato una martellata sul conio per imprimerla, se antica, e poi a chi l'ha ricevuta in pagamento, che cosa ha avuto in cambio di quel pezzetto di metallo, e poi.......è finita sottoterra o in buco del muro e c'è rimasta per moltissimi anni finchè ha rivisto la luce e ha ripreso a brillare.

Ha rischiato di finire nel crogiolo per poi rinascere con un diverso disegno, in quella che noi mortali chiamiamo reincarnazione e alla quale non credo, ma che per la moneta è invece possibile.

e dopo questa premessa sperando di non avervi annoiati vengo alla moneta postata sopra:

 

Callatis ( Moesia Inferiore) oggi Mangalia in Romania sulle coste del Mar Nero fu colonia di Heraclea Pontica che l’aveva fondata nel 6° secolo a.C. Le sue prime monete d’argento risalgono al 350 a.C. circa e la monetazione autonoma ( ottoboli, tetroboli e trioboli) intorno al 280 a.C.

Fu conquistata dal generale romano Lucullo nel 72 a.C. e assegnata alla provincia della Moesia Inferiore. Nel 2° secolo a.d. si dotò di fortificazioni e coniò monete provinciali a nome di Settimio Severo e Caracalla.  Nel 4° secolo era un importante porto commerciale.

E' un ottobolo ( o dracma) coniata in epoca incerta tra il 280 e il 72 a.C. pesa circa gr. 5,75 e il diametro è 18 mm.

(ne ho una in collezione)

Supporter
Inviato

L'osservazione di una piccola moneta di Kallatis da una vendita di Gorny dello scorso Ottobre ( passata invenduta ) , mi ha trasmesso anche una curiosità .

 

Dopo tante discussioni su monete originali e meno , per un qualche parallelismo non saranno anche dati  , numismatici originali e meno ?

 

Ho visto al diritto Eracle con la spoglia del leone di Nemea

 

Al verso i suoi simboli , la clava delle fatiche , l'arco e le frecce senza le quali Troia mai sarebbe caduta , nel mezzo il nome di cittadini che quei simboli avevano a loro emblema , sentendoli nelle loro origini .

 

Probabilmente sono un numismatico dopo essere un ellenofilo , ed un ellenofilo , a mio sentire , che non sa prescindere neanche dalle suggestioni del mito .

 

Dunque il punto ; ove quella piccola moneta non rara né eclatante , fosse , per ventura ,neanche originale : quanto vi leggo , sbiadirebbe forse ?

 

Copio dal Forum una frase non mia : " ho già la mia risposta , per ora la tengo per me "

 

In tema di romanticismo e ricordi…

 

E’ la prima figurina della serie Liebig dell’Iliade, che regalerò per Santa Lucia al mio nipotino Alessandro di nove anni, appassionato di Storia e di Mitologia greca in particolare.

 

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La bella Elena, sposa di Menelao, venne rapita da Paride figlio di Priamo e re di Troia (Ilio). Tutti i Greci si armarono per punire l’affronto e andarono all’assedio di Troia. Filottete, che faceva parte dell’esercito greco e che possedeva le frecce e l’arco di Eracle (Ercole), durante il tragitto venne morso da un serpente e, poiché la ferita non lasciava sperare la guarigione, fu lasciato nell’isola di Lenno. Più tardi però lo si dovrà andare a riprendere perché era detto che senza le frecce di Eracle, Troia non sarebbe mai caduta.

 

In seguito posterò l’ottobolo e il tetrobolo di Callati che ho in collezione.

 

 

apollonia

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Supporter
Inviato (modificato)

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Ottobolo. Ag: 5,31 g, 17-18 mm.

 

 

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Tetrobolo. Ag: 2,43 g, 14,5-15 mm.

 

Come si vede dalla tabella, le denominazioni ‘ottobolo’ e ‘tetrobolo’ possono essere associate rispettivamente a una dramma e a un’emidramma di standard eginetico ridotto oppure persiano.

 

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Questi argenti di Callati sono coniazioni autonome per il commercio locale, i cui tipi sono notevolmente influenzati da quelli delle monete di Alessandro Magno. Infatti il diritto è quello dei bronzi e delle dramme e tetradrammi d’argento (testa di Eracle a destra con copricapo in pelle di leone), mentre il rovescio è quello dei bronzi (clava e gorytos oltre a una spiga di grano e al nome in greco della città).

 

Callati, antica città dorica e colonia di Eraclea Pontica situata sul litorale occidentale del Mar Nero, era grande e fiorente, soprattutto nel IV sec. a. C. Grazie alla sua posizione geografica estendeva il suo dominio su tutto il territorio circostante ricco in cereali e popolato da numerosi agricoltori traci e sciti. Per il suo eccellente porto, Callati divenne, col commercio di esportazione, soprattutto di cereali e di ceramica, e d’importazione di vino, una delle città più importanti del Mar Nero.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia
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