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suberato


massi75rn

Risposte migliori

buongiorno a tutti,questa mattina mi sono recato presso inasta a ritirare il mio oneroso lotto da 14 euro,un bel suberato,e dico bello in quanto non e' solo privo in alcuni punti della lamina,ma e' pure forato come da consuetudine.

 

VIBIA - C. Vibius C. f C. n. Pansa Caetronianus (48 a.C.)

B. 23; Cr. 494/37               g. 2,78

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io gli darei una martellata per renderlo ancora più interessante! :crazy:

Modificato da dux-sab
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Per 14€ è un buon acquisto, si tratta pur sempre di un interessante testimonianza storica :) Il foro è stato fatto in epoca antica per segnarlo come falso?

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Concordo, bell'acquisto in quanto esemplari come questo sono a mio parere molto molto interessanti.

Ti segnalo in merito queste pagine web:

http://www.forumancientcoins.com/moonmoth/holed_coins.html

In questo caso escluderei che il foro sia stato effettuato al fine di mettere fuori corso il suberato in quanto si sarebbe agito diversamente. La posizione del foro denota la volontà di preservare l'immagine del dritto, in questo caso un vigoroso Ercole. L'intento di utilizzare la moneta quale amuleto o ciondolo pare evidente, ma il problema sta nel tentare di stabilire quando questo foro fu effettuato.

Dare una risposta certa è quasi impossibile ma di denari repubblicani suberati forati se ne vedono in discreto numero ed a mio parere è lecito ipotizzare un loro utilizzo magico-religioso per gli appartenenti ai ceti meno abbienti.

Ti segnalo anche questa vecchia discussione, in particolare l'intervento di @@centurioneamico:

http://www.lamoneta.it/topic/89710-i-suberati-sono-falsi-o-emissioni-ufficiali/?p=994465

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Ecco un approfondimento di Claudia Perassi, tratto da academia.eu:

Monete_forate-libre.pdf

 

https://www.academia.edu/1098687/Monete_romane_forate._Qualche_riflessione_su_un_grand_th%C3%A8me_europ%C3%A9en_J.-P._Callu_

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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È una bella moneta, complimenti.

anche il fatto che sia maggiormente consumata al retro fa pensare che possa essere stata esposta (sul petto?) con la divinità in vista.

Ma perché usare come amuleti preferenzialmente i suberati? Non riesco a immaginarmelo

Modificato da L. Licinio Lucullo
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Ma perché usare come amuleti preferenzialmente i suberati? Non riesco a immaginarmelo

Probabilmente una volta riconosciuta la falsità della moneta, invece di rimetterla in circolazione o data l'impossibilità di poterla spendere, si é trovato un nuovo modo per utilizzarla come amuleto, senza dover quindi utilizzare una moneta ancora spendibile. Potrebbe essere un'idea?

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Bella moneta! Complimenti per l'acquisto. 

Non mi piace quando i suberati vengono bis-trattati. Li considero, invece, bellissime testimonianze e sarebbe un bellissimo spunto di colleziona affiancare esemplari autentici con esemplari suberati.

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Probabilmente una volta riconosciuta la falsità della moneta, invece di rimetterla in circolazione o data l'impossibilità di poterla spendere, si é trovato un nuovo modo per utilizzarla come amuleto, senza dover quindi utilizzare una moneta ancora spendibile. Potrebbe essere un'idea?

Probabilmente sì.

Però si potrebbe anche pensare che chi scopre di aver ricevuto un bidone sia portato a rimetterlo in circolazione anziché di farne un amuleto ...

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Probabilmente sì.

Però si potrebbe anche pensare che chi scopre di aver ricevuto un bidone sia portato a rimetterlo in circolazione anziché di farne un amuleto ...

 

Si, questo è senz'altro vero...

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Probabilmente sì.

Però si potrebbe anche pensare che chi scopre di aver ricevuto un bidone sia portato a rimetterlo in circolazione anziché di farne un amuleto ...

pero' licinio,chi scopre di aver ricevuto un bidone,si presuppone che lo abbia fatto verificandolo con una punzonatura,quindi a parte un cieco, e' difficilmente possibilitato a rimetterlo in circolazione.

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io tengo volentieri dei suberati nella mia collezione, trovo che siano molto interessanti, ricchi di storia e sopratutto degli oggetti archeologici e storici della stessa rilevanza delle monete ufficiali. se hanno gli stessi secoli e millenni, hanno anche lo stesso valore storico, inoltre molti di essi sono "ufficiali" come coniazione.

 

oltretutto, cosa non secondaria, nessuno produce suberati falsi, e questo è una garanzia dell'antichità del pezzo, dato che ritengo essenziale l'età anagrafica in una moneta "antica"

Modificato da claudiodruso
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io tengo volentieri dei suberati nella mia collezione, trovo che siano molto interessanti, ricchi di storia e sopratutto degli oggetti archeologici e storici della stessa rilevanza delle monete ufficiali. se hanno gli stessi secoli e millenni, hanno anche lo stesso valore storico, inoltre molti di essi sono "ufficiali" come coniazione.

 

oltretutto, cosa non secondaria, nessuno produce suberati falsi, e questo è una garanzia dell'antichità del pezzo, dato che ritengo essenziale l'età anagrafica in una moneta "antica"

Concordo completamente con quanto affermi.

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oltretutto, cosa non secondaria, nessuno produce suberati falsi, e questo è una garanzia dell'antichità del pezzo, dato che ritengo essenziale l'età anagrafica in una moneta "antica"

Verissimo!

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pero' licinio,chi scopre di aver ricevuto un bidone,si presuppone che lo abbia fatto verificandolo con una punzonatura,quindi a parte un cieco, e' difficilmente possibilitato a rimetterlo in circolazione.

La punzonatura venivs fatta sicuramente da chi "non aveva nulla da perdere" per il fatto di rinunciare alla moneta. Inoltre, credo che venisse fatta per "mettere fuori corso" un suberato già scoperto come tale (magari a seguito di in saggio superficiale), non per scoprirlo (in caso contrario, dovremmo avere anche monete di buon argento punzonate).

Tutto questo per dire che a punzonarlo dovevano essere autorità ufficialii. Ma allora sembra strano che lo rimettessero in circolazione come amuleto ...

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Sulle punzonature (o "contrassegni" come li chiamava Gnecchi) non è possibile dare risposte certe e gli interrogativi che ruotano intorno a questo fenomeno sono più d'uno.

L'ipotesi che la punzonatura non fosse praticata al solo ed esclusivo scopo di saggiare la bontà del metallo parrebbe trovar riscontro nei numerosissimi denari che presentano più di una marcatura su una medesima faccia; due o tre punzonature sono piuttosto comuni ma le lettere ed i simboli impressi possono arrivare anche a sei.

Per via di questa coesistenza di più marcature pare anche certo che la punzonatura non venisse praticata al fine di mettere fuori corso una moneta ed a tal proposito è utile ricordare la non certo sporadica presenza di denari punzonati in ripostigli di tesaurizzazione.

Cito a tal proposito un' ipotesi avanzata dal Catalli in merito alla presenza di denari punzonati (e "pluri-punzonati") nel ripostiglio di Fornacette:

Per la punzonatura a freddo è possibile credere sia ad un intervento dell’autorità statale

che di un privato, commerciante o cambiavalute, momentaneo possessore della moneta forse allo

scopo di attestare una sorta di conferma di validità e dunque di bontà dell’esemplare. E’ evidente

che la necessità di una conferma di tal genere è tanto più necessaria quanto maggiore è lo stato

di usura della moneta esaminata.

Non sembra dunque un caso che nel ripostiglio di Fornacette siano presenti contromarche che

interessano soprattutto gli esemplari in peggiore stato di conservazione. Si distinguono quasi

esclusivamente contromarche con segni alfabetici con singole lettere (C, D, F, S, T, V, X ) o con

due lettere (TE?, TL) in legatura.

Ripostigli monetali in Italia, documentazione dei complessi - Ripostiglio di Fornacette (Pisa), 1913

Proseguendo con le citazioni:

Ogni operazione di contromarcatura è legata a necessità specifiche, però in linea di massima il suo scopo sembra essere stato quello di dare libera circolazione ad una moneta che per qualche motivo non godeva di questa caratteristica (ad esempio, perché ritenuta dubbia o perché consunta), oppure di offrire una garanzia sull'emissione

Claudia Perassi - EX NVMMIS COGNOSCERE. La collezione numismatica dell'Università Cattolica. Le monete romane repubblicane, pag. 34

Chiaramente non disponiamo ancora di risposte esaustive in grado di spiegare il fenomeno nella sua totalità e molti casi specifici sfuggono dalle parziali ipotesi ad oggi formulate.

In questa discussione siamo passati da un suberato il cui uso parrebbe esser divenuto extramonetale al tema delle punzonature. Tematiche distinte e distinguibili ma probabilmente collegabili ponendosi una semplice domanda: qual'era il destino riservato ai suberati riconosciuti tali e nel contempo che trattamento veniva riservato a coloro che ponevano in circolazione tali emissioni fraudolente?

Per tentare di rispondere a tali interrogativi è necessario addentrarsi nei meandri del diritto romano ed il compito è piuttosto impegnativo. Ho già delle fonti che sto sviscerando ma per provare a mettere insieme il tutto serve del tempo. La garanzia di ottenere una qualche parziale risposta ad oggi ancora non c'è... ad ogni modo ci sto provando.

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ciao rapax,grazie delle tue risposte come sempre interessanti ed esaustive,sono d'accordo che le punzonature non venissero fatte esclusivamente per mettere fuori corso una moneta,ma va anche specificato quale tipo di punzonatura si vuole imprimere su di essa(segno o forma).quella preventiva,atta a saggiare la bonta' del metallo e' semplice,come la punta di un chiodo o coltello(nel mio caso,sul rovescio,dove c'e' quel grande cratere,osservandolo alla base con una luce forte ed una lente,si vede anche se corroso,quel che resta di un segno a punta),quindi presumo che i suberati una volta individuati venissero messi fuori corso,a riguardo non ho mai visto "suberati" con punzonature miste colpi e lettere,per quanto riguarda i denari comuni in argento,dopo essere stati saggiati e aver verificato la bonta' del metallo,potevano anche essere punzonati con lettere,per offrire,come dice il testo della perassi"garanzie sulla emissione",e successivamente anche tesaurizzati.

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(in caso contrario, dovremmo avere anche monete di buon argento punzonate).

e mi pare che non manchino in qualsiasi monetazione...
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buongiorno a tutti,questa mattina mi sono recato presso inasta a ritirare il mio oneroso lotto da 14 euro,un bel suberato,e dico bello in quanto non e' solo privo in alcuni punti della lamina,ma e' pure forato come da consuetudine.

consuetudine?

ne ho visti molti di più non forati, piuttosto che forati, non parlerei di consuetudine.

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e mi pare che non manchino in qualsiasi monetazione...

Scusatemi, nella foga della discussione ho usato "punzonatura" in senso atecnico e quindi equivoco.

Intendevo "buco", passante la moneta da parte a parte.

Ebbene, di monete "bucate" io conosco solo i suberati ... e questo mi porta a chiedermi come avvenisse questo passaggio uso monetale - scoperta della suberatura - "buco" - uso extramonetale

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consuetudine?

ne ho visti molti di più non forati, piuttosto che forati, non parlerei di consuetudine.

ciao tinia,la tua osservazione e' giustamente da prendere in considerazione,mi piacerebbe altrettanto capire,i suberati iilibati,che sono giunti fino ai giorni nostri,quando hanno perso la lamina?come accennato nel link lasciato da rapax che riprendeva una vecchia discussione,c'erano suberati di buonissima fattura(sia repubblicana che imperiale),difficili da individuare,e non mi stupirei che il loro percorso di vita sia stato molto lungo,sia nei monetieri dei collezionisti in svariati secoli,o addirittura in tesoretti provenienti da scavi proprio a discapito di chi li ha tesaurizzati pensando di farlo con valuta ufficiale

 

http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/5146802442/in/set-72157625323001504/

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