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IGNORED

Andamento del valore nel tempo


uc110820161112

Risposte migliori

Dubbio del giorno : spesso sento dire che le monete al di lá della passione possono esser considerate investimento o bene di rifugio (non tutte sia chiaro) . Mi chiedevo se potevate mostrarmi degli esempi escludendo quelle monete il cui valore è legato strettamente all'andamento di mercato del metallo nobile da cui son composte (tipo i marenghi o le sterline, non tutte).

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dipende da cosa intendi "nel tempo"... 1 anno, 5 anni, 10 anni, 30 anni? per la mia piccola esperienza tengono le alte conservazione delle monete difficilmete reperibili (non quelle che se le cerchi su ebay ne vengono fuori centinaia per dire).

 

In ogni caso o sei un commerciante e "compri a poco" per rivendere "a prezzo pieno" giornalmente, altrimenti conviene collezionare quello che piace perchè come investimento solitamente non è un grande affare se non per gli eredi che si trovano in mano monete "a costo zero" e qualunque prezzo realizzino è tutto grasso che cola!

 

è come comprarsi una chitarra o un basso Gibson o Fender Cutom o un Warwick made in germany... se lo compri come investimento devono passare decenni e poi ti sei salvato dall'inflazione (tranne rari casi fortunati di serie limitate che tornano di moda o veramente uniche), ma se lo hai suonato e te lo sei goduto la spesa d'acquisto non esiste più ;) (bel paragone eh!?)

 

questa è l'opinione che mi sono fatto, poi chissà imparando cambierò idea :)

 

buona serata e buon weekend!

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Buonasera,

pienamente d'accordo con rintintin, collezionare per passione ti può dare soddisfazione , come investimento non lo consiglio proprio.

Tieni presente che al momento di vendere se cedi tutto ad un commerciante ci perdi una buona parte del valore; in caso contrario devi essere nel giro e nell'ambiente numismatico e conoscere  molti collezionisti ed i loro gusti per guadagnare sul valore dell'acquisto.

Saluti

Roberto

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Forse avete frainteso :D non era una richiesta di aiuto o un consiglio su cosa,come collezionare o come comprare/vendere.

Facciamo un esempio , tipo il valore di un aureo romano o di un tetradracma post alessandrino come varia nel tempo (lunghi periodi almeno 15 anni)? Segue altri fattori oltre la richiesta del mercato ? Se avevate esempi pratici per farmi capire , sono semplicemente curioso ; secondo me ,da profano quindi, il guadagno nel tempo è trascurabile .

Modificato da momi95
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Buonasera al forum,

 

non vorrei essere polemico, ma vedendo l' ennesima discussione sulla numismatica come investimento, e soprattutto leggendo le solite risposte che ripetono sempre, "sconsigliato vivamente","andare su altri prodotti", " ci guadagna solo il commerciante" ecc  .......inizio a credere che molta gente dica  una cosa e poi , sotto sotto ne faccia un altra.

 

 

Mi spiego.....

 

come mai esistono tanti siti, aste, negozi numismatici, vendite su @ che giornalmente hanno mercato?

 

Credo, e correggetemi se sbaglio, che il giro di affari ci sia,  che molti collezionano per passione , ma anche sperando/pensando in un investimento.

 

Chiaro, se uno crede di divetare ricco con i 2€ cc o di fare i milioni di € con una sola moneta sicuramente si sbaglia.

Ma che dire di tutte quelle monete eccezionali  FDC o simili non così comuni che ad ogni battuta d' asta  aumentano  il loro valore?

 

Si parla di monete dai 1000€  ai 100.000€ .....ma se parliamo di investimento.........

 

Non credo che una persona , con tutta la passione per la numismatica che possa avere , spenda tanti soldi senza sperare, credere , pensare di fare un investimento......poi come tutto ci si può sbagliare ...ma

 

 

Per fare un esempio , su"Repertoire de monnais Napoleonides" del 1971 , i 5 Francs Repubblica Subalpina An X vengono quotati in  franchi francesi 170 BB 280 SPL 420 qFDC/FDC .......

 

Se qualcuno sapesse calcolare , tenendo conto dell' inflazione l' equivalenza in € ad oggi........ si potrebbe svelare l' arcano , vedendo che sul Gigante 2014 , la stessa moneta è valutata 200 € BB 700 € SPL 3000€ FDC 

 

 

Sono l ' unico che la pensa così?

 

Un saluto a tutti :hi:

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Il 7,5 rubli del 1917 ... È un marengo si e quindí ha risentito del prezzo dell'oro ma, negli ultimi anni ha subito una pesante speculazione . È una moneta coniata in 17milioni di esemplari e fino a pochi anni fa costava a poco piu del metallo contenuto in alta conservazione , io circa 4 anni fa la pagai 270 e ora alle aste FDC raggiunge anche i 700€ ...

In generale tutte le monete russe hanno avuto un incremento esponenziale dei prezzi ... Dovuto al fatto che i russi in questi ultimi anni hanno iniziato ad acquistare e riportare in patria le proprie monete riducendone la quantità libera sul mercato .

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Awards

 

 

Mi spiego.....

 

come mai esistono tanti siti, aste, negozi numismatici, vendite su @ che giornalmente hanno mercato?

 

 

Un paio di maniche è vendere, ben altro è generare surplus collezionando  ;)

 

Per rispondere alla domanda iniziale, a mio avviso non è per nulla così facile valutare e quantificare concretamente quanto si rivaluti una moneta o un qualsiasi bene su un così lungo periodo. Tieni conto che 20-30 anni fa c'erano ancora le lire e non è proprio corretto invertire le valute. Prendiamo come esempio una moneta che costava 1 milione di lire negli anni '70-'80. Se oggi si rivendesse per 1000 € ci sarebbe un ipotetico guadagno di 500 € circa. Tuttavia, nel concreto, c'è stata veramente una rivalutazione di quella moneta? Più no che sì, mi verrebbe da dire, in quanto 1 milione di lire "pesavano" ben più di 500 €, e forse anche di 1000.... insomma, l'inflazione non aiuta, a mio avviso, a darti una risposta precisa per tutte quelle monete il cui valore è principalmente collezionistico e non intrinseco..... 

Modificato da Sator
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La ringrazio @@Sator,

 

ma senza  generare surplus nessun negozio in nessun campo  può reggere ..... e nemmeno , cito "consente di riposare tranquillo la notte"

 

Quindi sfortunatamente , la mia sensazione e perplessità su questo "mondo" non cambia con questo tipo di risposta .....

 

Vorrei qualche ragionamento meno criptico  :hi:

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La ringrazio @@Sator,

 

ma senza  generare surplus nessun negozio in nessun campo  può reggere ..... e nemmeno , cito "consente di riposare tranquillo la notte"

 

Quindi sfortunatamente , la mia sensazione e perplessità su questo "mondo" non cambia con questo tipo di risposta .....

 

Vorrei qualche ragionamento meno criptico  :hi:

 

Quello che dice è giustissimo, ma in tal caso il compratore è un venditore, non un collezionista. È questo a mio avviso il nodo della questione....

 

Se poi dice che la numismatica possa essere un'attività economica, allora sono il primo a darle ragione... ma non è più acquisto a fine collezionistico, bensì speculativo (nell'immediato, non sul lungo periodo).

Mi scuso per la risposta criptica, spero di aver chiarito cosa intendevo

 

 

 

 

P.S. D'altra parte noi collezionisti non siamo forse disposti a spendere qualcosa in più per portarci sul velluto una monetina che tanto ci interessa? Ecco, questo è lo spirito giusto del collezionismo, non della compra-vendita

Modificato da Sator
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Quindi, 

se io, per tornare nel topic , e continuare con l esempio del mio primo post, 

 

nel 1971 avessi acquistato un 5 Francs Republique Subalpine AN X al prezzo di catalogo di 420 Franchi francesi , ed oggi stesso riuscissi a rivenderlo a prezzo pieno da catalogo a 3000€ 

cosa sono ?

 

Un vero collezionista numismatico appassionato , uno speculatore o uno che ha fatto un investimento "particolare" ?

 

Io credo che in numismatica , parlando di tondelli di un certo valore, conservazione e rarità,  le tre cose possano andare mano nella mano...passione, storia , cultura  ma anche investimento a lunghissimo termine............

 

e non capisco proprio perchè , sembra sempre  che nessuno la pensi così e che tutti spendano  migliaia di euro solo ed esclusivamente per passione disinteressandosi assolutamente del lato economico.

 

Ripeto, non ci credo.

 

P.S. se qualcuno sapesse come convertire i franchi del 71 e stabilire così il cambio di valutazione da catalogo  in 45 anni sarebbe un grande aiuto 

 

 

Un saluto a tutti  :crazy:

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Ecco era quello che volevo sentire . Naturalmente si è visto anche il caso inverso cioè nell'abbassamento del valore di alcune monete .

Sarebbe bello costruire un grafico degli andamenti per i pezzi più famosi e interessanti del campo se già non esiste . Si deduce da matteo95 che alla fine dei conti è sempre il mercato a dettar regola (oltre alla politica e alla storia).

@@b8b8 il fatto non è che senza il surplus i negozi non campano , li è diverso l'andazzo : il negozio vende sempre al prezzo più alto del valore effettivo mentre il surplus è proprio il differenziale tra facciale e valore numismatico; comunque nei pezzi di piccola taglia se ti va bene nel tempo recuperi qualcosina. Quello che volevo con voi chiarire è se invece in quelli di grossa taglia si avrà addirittura un guadagno o no ; mi sa che non è possibile scoprirlo in anticipo un po' come la borsa .

Se siete in conoscenza di casi o curiosità come quella citata da @@matteo95 scrivete pure, preferibilmente con l'opportuna spiegazione del caso o con le vostre considerazioni , sono molto attratto dall'argomento ;) . (se conoscete anche casi "negativi" ancora meglio)

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@@momi95 dimmi se cerchi qualcosa in particolare, sul catalogo alpha del 2010 ce ne sono molti di questi grafici (che poi non abbiano un gran significato concreto a mio avviso, beh ho già scritto il perché qualche messaggio più in alto)...

post-36407-1463176286,07_thumb.jpgpost-36407-1463176295,41_thumb.jpgpost-36407-1463176307,65_thumb.jpgpost-36407-1463176315,54_thumb.jpg

Modificato da Sator
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Se andiamo a vedere i realizzi delle aste e le vendite di 10-12 anni fa almeno per le monete del Regno d'Italia (segmento di mio interesse) i prezzi attuali sono uguali o forse inferiori ad allora(escluse le monete legate al valore dell'oro contenuto come i marenghi più comuni )

Roberto

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Per rispondere a b8b8, quello di cui dici (e di cui parlano anche questi grafici) è incontestabile, ma già qualcuno prima di me ha scritto che sui lunghissimi periodi di cui tu parli non si può propriamente parlare di investimento, ne godranno gli eredi di turno che, tuttavia, non si baseranno su un prezzo di acquisto al momento della vendita, ma sarà appunto tutto "brodo che cola". Si può dire di acquistare per investire?? Bah, forse sono solo io che ho in testa l'idea sbagliata di "investimento".

 

 

Prendiamo il 50 lire della mia foto. Quando negli anni 60 lo acquistavi, pensavi di investire o di aggiungerlo alla tua collezione? Io mi trovo in linea con quanti affermano che nella numismatica (non nel mercato numismatico) l'unico vero investimento sia il tempo ad essa dedicata per accrescere... se stessi (non il proprio portafoglio) !

Modificato da Sator
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@@Sator attrezzatissimo proprio, io ho solo il Gigante . Comunque un minimo pensiero al portafoglio c'è sempre ;)

Nel momento in cui compero... essì che ci faccio un pensierino :lol: 

 

Comunque ci sono diversi grafici per "pezzi grossi" (specialmente per regno e repubblica), se ti interessa qualcosa nello specifico non farti scrupoli !

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Grazie , anche disponibilissimo . Per quanto riguarda al mondo antico invece secondo voi c'è maggiore sbalzo di prezzo o più stallo ? Cambieranno degli standard o dei fattori di "influenza" ?

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A mio modo di vedere c'è sicuramente una maggiore volatilità. Basti pensare a quei sesterzi che nel giro di 2 anni passano in 3 aste diverse e segnano tutti realizzi differenti dopo magari aver subito qualche ritocchino .

A mio modo di vedere piu la monetazione è accompagnata da testi/ cataloghi e maggiore è la sua volatilità.

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Awards

@@momi95

Nelle antiche, come giustamente nota @@matteo95 , il mercato è più variabile e dipende molto dalla documentazione disponibile sull'argomento, nonché dalla "moda".

Per fare un esempio, gli antoniniani trent'anni fa non erano per nulla considerati, mentre negli anni scorsi hanno visto un deciso apprezzamento, che solo ora ha rallentato.

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Volatilità intesa come maggior capacità di cambiar prezzo giusto ?

Ma a livello globale il collezionismo numismatico e il commercio che giro di cifre ha ? Sicuramente maggiore di militaria d'epoca , filatelia e scripofilia (credo) . Ma qualcuno ha dati alla mano o qualche articolo dedicato a ciò ?

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Volatilità intesa come maggior capacità di cambiar prezzo giusto ?

Ma a livello globale il collezionismo numismatico e il commercio che giro di cifre ha ? Sicuramente maggiore di militaria d'epoca , filatelia e scripofilia (credo) . Ma qualcuno ha dati alla mano o qualche articolo dedicato a ciò ?

Ti allego due file che penso possano fare al caso tuo

Questo parla del mercato dell'arte

https://www.dropbox.com/s/kuwkbh1j4rm1ius/rama2014_it.pdf?dl=0

Questo forse è un po' troppo tecnico ma qualcosa di interessante comunque lo riporta, e di certo ai seguaci dell'acclamato "investimento" potrà interessare

https://www.dropbox.com/s/46unxb7o0ycs9ha/834735-1163184.pdf?dl=0

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Sti "Kaiser" un balzo di 24000€ , ma bisognerebbe vedere il potere d'acquisto di 7 milioni del vecchio conio nel 1978 cioè proprio quello che dicevi precedentemente (io son troppo giovane :D). Ah allora faccio un salto su sixbid a controllare .

Ora non vorrei rubare utenza alla discussione "Il convegno che vorreste ... " in Italia però manca proprio una fiera che spazia dall'arte antica alla numismatica alla militaria che sia priva di paccottiglia e che sia svolta seriamente . Negli USA non è così nonostante abbiano una storia ridotta rispetto alla nostra , evidentemente ci tengono di più ; chiusa parentesi .

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