Vai al contenuto
IGNORED

Tempio di Hera Argiva e le Metope del Sele


Liamred00

Risposte migliori

Raccogliendo un piacevole invito di Legio II Italica,di far conoscere siti archeologici vicino ai luoghi dove viviamo ,vorrei mettervi a conoscenza di questo sito offuscato dalla piu nota e conosciuta Paestum.

L'Heraion alla foce del Sele o tempio di Hera Argiva è un antico santuario della Magna Grecia dedicato alla dea Era, situato in origine alla foce del fiume Sele, a circa 9 km dalla città di Paestum, nell'odierno comune di Capaccio Paestum.
Il santuario si trova ora a circa 1,5 km dall'attuale linea di costa, a seguito dell'avanzamento di quest'ultima, rispetto all'antica collocazione, per il deposito dei sedimenti alluvionali portati dal fiume.Il santuario fu fondato agli inizi del VI secolo a.C. dai greci provenienti da Sibari e dedicato alla dea Hera Argiva, protettrice della navigazione e della fertilità.Dopo l'arrivo dei Lucani, alla fine del V secolo a.C., si ebbe il momento di massima fioritura del santuario, con la costruzione di nuovi edifici che riutilizzarono i materiali di quelli più antichi: un nuovo portico e, accanto, un edificio per riunioni. Ad una certa distanza venne edificato inoltre un edificio quadrato in cui sono state rinvenuti numerosi pesi da telaio e dove si è ipotizzato che le fanciulle da marito tessessero il peplo per la statua di culto, offerto alla dea con una processione annuale. Qui è stata trovata una statua in marmo di Hera, seduta in trono e con in mano un melograno.Nel 273 a.C. l'area fu conquistata dai Romani che vi fondarono la colonia di Paestum. L'edificio per la tessitura fu distrutto e costruito un recinto intorno all'area sacra.

Il santuario sopravvisse fino al II secolo d.C., in una progressiva decadenza, finché, anche a seguito all'impaludamento della zona, si perse gradualmente ogni forma di memoria della sua ubicazione.Il culto di Hera sopravvisse successivamente in forme cristiane con la "Madonna del Granato", il cui culto, nell'omonimo e vicino santuario, riprende la raffigurazione di Hera con il melograno.

Il santuario venne rimesso in luce dagli scavi degli archeologi di Umberto Zanotti Bianco e Paola Zancani Montuoro, tra il 1934 e il 1940.Negli scavi sono state rinvenute circa settanta metope con raffigurazioni scolpite in arenaria locale.Sono scolpite abbassando il fondo all'esterno della linea di contorno delle figure: in questo modo, la parte in rilievo rimane molto piatta. Questo indicherebbe che la raffigurazione, nei suoi particolari, era probabilmente completata dal colore.Le metope sono collocate nel Museo archeologico nazionale di Paestum, sorto, nel 1952, proprio attorno a questi ritrovamenti.

Paestum_metope_ajax.jpg

Paestum_metope_heracles.jpg

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


Bravo @Liamred00 della segnalazione , conosco di passaggio questo Tempio perché tanti anni fa per motivi di lavoro , trovandomi a Battipaglia , ho avuto modo di visitare Paestum e il Museo annesso , splendidi entrambi . Purtroppo come hai ben precisato , la magnificenza di Paestum ha offuscato e dimenticato questo importante Tempio riducendolo , dalle foto che penso siano attuali , in miserabile sito ; se ricordo bene queste rovine si notavano bene un tempo anche attraversando il ponte sul Sele . 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, Legio II Italica dice:

Bravo @Liamred00 della segnalazione , conosco di passaggio questo Tempio perché tanti anni fa per motivi di lavoro , trovandomi a Battipaglia , ho avuto modo di visitare Paestum e il Museo annesso , splendidi entrambi . Purtroppo come hai ben precisato , la magnificenza di Paestum ha offuscato e dimenticato questo importante Tempio riducendolo , dalle foto che penso siano attuali , in miserabile sito ; se ricordo bene queste rovine si notavano bene un tempo anche attraversando il ponte sul Sele . 

Si è vero si poteva intravedere qualcosa,sulle mappe veniva segnalato come un tempio simile a quelli di Paestum e vi potete immaginare i turisti dell'europa del nord che lo cercavano e non lo trovavano.Fino a un paio di anni fa è stata meta di scolaresche italiane e straniere che visitavano il museo narrante li in funzione da un decennio.

Link al commento
Condividi su altri siti


Comunque da quattro anni studenti universitari di Napoli,Catania,Palermo e di Vienna a circa 600 metri dal cuore del santuario hanno fatto nuovi scavi portando alla luce nuovi reperti ,ecco una foto dove  si vede anche la struttura adibita a museo narrante.

DSCF2262.JPG

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 anno dopo...

Salve a tutti, 

mi chiamo Stefano e sono uno dei ragazzi dell'Università "Federico II" di Napoli che, come si diceva nei post precedenti, ha scavato nell'area archeologica dell'Heraion di Foce Sele. I risultati continuano ad essere interessanti e volevo rassicurare sul fatto che, di anno in anno, la manutenzione permette una sempre maggiore visibilità dei siti da voi citati, oltre, chiaramente, ad una ricchezza d'informazioni che possa permettere l'effettivo riconoscimento funzionale dell'area. 

225128825-d4f3a96d-a18b-48f7-bfe0-e4279b25cbd8.jpg

  • Grazie 4
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.