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polyprium cernium


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Come ci hanno ricordato gli illustri estensori del catalogo d'asta " Einenes Kunstfreundes " ( ex Gillet ) , l'allora 28-05-1974 , è il nome del pesce plasticamente e realisticamente raffigurato al rovescio del raro e bel tetradramma classico di Agrigento in quell'importante vendita presentato al n. 78.   L'esemplare è arricchito da  2 parole graffite .

Dalla rete unisco altri 2 ottimi esemplari di questa rara moneta , il primo da NAC 13 n. 257 ( 08-10-1998 ) ed il secondo da Leu 81 n. 45 ( 16-05-2001 ) .

Una curiosità a margine

L'esemplare  Kunstfreundes  ,  descritto  " den Dubletten des Britischen Museums "  , era nella stessa vendita dei 3 esemplari  " den Dubletten des Neapler Museums " commentati in una vecchia discussione ( un Metaponto da Napoli , 14-06-2015 ) : è da confidare  che il tetradramma di Agrigento abbia lasciato Londra in modo meno informale di come le 3 monete ex nostre hanno lasciato Napoli 

001 Kunstfreundes ex Gillet n. 78  28-05-1974.jpg

001a Kunstfreundes ex Gillet  n. 78 28-05-1974.jpg

002 NAC 13 n. 257  08-10-1998.jpg

003 Leu 81 lotto 45  16-05-2001.png

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Innanzi tutto il nome scientifico corretto è Polyprion cernium e corrisponderebbe alla famosa cernia:

cernia.jpg.41cb67eb4a7e963bdd15201290f23401.jpg

La forma generale del corpo, della bocca e della coda corrisponde alla cernia, mentre ci sono discordanze sulla forma della pinna dorsale, specie nella sua caratteristica porzione posteriore (più ampia e arrotondata)... Difficile però offrire una alternativa. Ci sarebbe la corvina (Sciaena umbra), con ottima carne e dimensioni che arrivano anche a mezzo metro di lunghezza: la pinna dorsale è più simile, ma la coda è diversa e poi il pesce è più raro....

 

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Aggiungo tre esemplari che raffigurano lo stesso pesce o specie simili, sempre battuti dalla zecca dì Akragas, provenienti dal medagliere della Biblioteca Nazionale di Francia.

 

1) Un tetradramma della stessa tipologia, ma il pesce al rovescio oltre che morfologicamente differente sembrerebbe quasi di una specie distinta (un altro tipo di cernia?) da quella dell'esemplare al post di apertura.

IMG_7545.thumb.JPG.9fe24fff962dae14239cdafed1c095de.JPG

IMG_7546.thumb.JPG.8c32b21bff0a3b42b236980ac96e0d8c.JPG

 

2) Una litra in argento 

IMG_7548.thumb.JPG.8c7ff66529605bf32dc11146e7f3556f.JPG

IMG_7547.thumb.JPG.b69b40fb7942fd58c5d0d6a5cc73bf26.JPG

 

3) Un dilitron aureo

IMG_7549.thumb.JPG.574ec94185dd364d48a7ef60257c2bff.JPG

IMG_7550.thumb.JPG.0ceacd398e0da6f845245b9157f3ed35.JPG

 

 

Un quarto esemplare di didracma questa volta, Ex The New York Sale 27/121:

IMG_7551.JPG.8fce68343d1419a2ca74fa53cfdf7f1c.JPG

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=306&category=4595&lot=245009

 

Ed infine anche il bronzo, un hexas Ex Stack's Collezioni Vermeule, Ward and Mexico Maxico dell'11-01-2010, lotto 21.

IMG_7552.JPG.39c5cd5cdbd90331bec8fa8f403ddc4b.JPG

https://www.acsearch.info/search.html?term=Akragas+fish+hexas+8%2C19+ANS+1051&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company=

 

 

Una gruppo di specie ittiche molto significative per la città di Akragas senza ombra di dubbio.

 

Modificato da Archestrato
Completamento ed aggiunta immagini
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Interessante la descrizione al lotto 62 nel catalogo della vendita pubblica Roma Numismatics 9 del 2015, circa un esemplare (secondo conosciuto oltre ad un pezzo al British Museum, ed unico in mano private) di tetradramma di Mozia che ricalca la tipologia akragantina aquila/granchio con sotto un pesce; la specie raffigurata sembrerebbe proprio quella delle monete di Akragas:

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1839&category=37763&lot=1610757

Solo che secondo l'estensore del catalogo non sarebbe il tradizionale e già citato Polyprion Cernium (cernia di scoglio o di fondale) ma l'Epinephelus Guaza o Epinephelus Marginatus (cernia bruna) citando come riferimento : "F.E. Zeuner, Fish on Ancient Coins, NCirc LXXI, 1963, pp. 142-143".

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Credo si tratti di una cernia di fondale (Polyprion Americanus), conosciuta da noi in Sicilia come "Dotto o Addotto". Gli occhi sporgenti sono tipici dell'azione che la pressione provoca sul pesce una volta che questo, catturato all'amo,  emerge in superficie.

Ciao a tutti.

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Il tipo , piuttosto raro , con al diritto aquila e serpente invece che aquila con lepre ( di cui unisco un altro esemplare passato in RomaNum. ) è un didrammo

015 RomaNum. 4 lotto 60  30-09-2012.png

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Buongiorno, penso sia la cernia bruna (Epinephelus marginatus) più comune, o meglio più alla portata per il tipo di pesca del periodo (la si può incontrare mediamente da pochi metri a 60/70 mt)....la cernia canina  (Epinephelus caninus) e la cernia di fondale ( Polyprion americanum ) vivono mediamente oltre i 100 mt di profondità e per il tipo di pesca che si faceva erano prede rarissime e casuali. Gli altri tipi di cernia, Dorata, rossa, e bianca sono abbastanza comuni (non quanto la bruna) ma più esili e slanciate e non corrispondono effettivamente al tipo raffigurato.... 

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L'identificazione delle specie animali effigiate sulle monete antiche mi ha sempre molto affascinato, ed avendo notato come Epinephelus Guaza dovrebbe essere (dai risultati di una brevissima ricerca personale) un nome "obsoleto" corrispondente (?) alla specie Epinephelus Marginatus, mi chiedevo se @sherlock o @Falaride possano confermare o smentire una eventuale parallela corrispondenza di specie tra Polyprion Cernium e Polyprion Americanum, giusto per fare maggior chiarezza, un ringraziamento anticipato in ogni caso.

Modificato da Archestrato
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10 minuti fa, Archestrato dice:

L'identificazione delle specie animali effigiate sulle monete antiche mi ha sempre molto affascinato, ed avendo notato come Epinephelus Guaza dovrebbe essere (dai risultati di una brevissima ricerca personale) un nome "obsoleto" corrispondente (?) alla specie Epinephelus Marginatus, mi chiedevo se @sherlock o @Falaride possano confermare o smentire una eventuale parallela corrispondenza di specie tra Polyprion Cernium e Polyprion Americanum, giusto per fare maggior chiarezza, un ringraziamento anticipato in ogni caso.

Se non ricordo male il nome scientifico è stato modificato da Guaza a Marginatus perchè la Guaza era una specie del Venezuela, simile ma non uguale. Quindi si è provveduto a darle il nome corretto....

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Il Polyprion Americanus nella fase giovanile, cioè sino ai due-tre kg di peso, frequenta spesso i fondali non molto profondi. Inoltre è facile trovarlo in superficie sotto tronchi di albero alla deriva o qualsiasi cosa che stia a galla, diventando preda di chi (pescatori di traina) conosce le sue abitudini. E'da tenere in considerazione che 2400 anni fa pesci del genere Polyprion, così come tanti altri pesci, si trovavano anche a profondità talmente irrisorie, che si potevano catturare con una certa facilità con mezzi oserei dire grossolani (ami) e trocloditi.

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Mi è capitato di vederli spesso in superficie, al riparo sotto corpi galleggianti, ma sono veramente di piccole dimensioni. Ed è comunque un pesce per natura di alto fondale. Per questo, più che a traina, viene pescata a bolentino di profondità.  La cernia bruna per natura vive in acque meno profonde e veniva pescata oltre che con l'amo, con altre tecniche. Il tuo discorso è corretto per quanto riguarda quest'ultima, che ora è quasi impossibile trovare di una certa mole entro i 25/30 mt a causa della pressione della pesca professionale! Se presenti schizzano via velocissime in zone più profonde e sicure....

Modificato da Falaride
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Mi sa che ha ragione Tinia. Il particolare muso e l'occhio moto grande mi ricorda molto lo scorfano....

Scorfano.jpg.59ed50dfd080c1757ba6cec350262ab0.jpg

La pinna dorsale con forti aculei è molto simile. Poi c'è da tenere presente che tali aculei sono velenosi e quindi bene esprimono la natura "aggressiva" di questo pesce, che doveva colpire molto anche la fantasia dell'artista e integra con la maestosa "rapacità" dell'aquila...

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Potrebbe essere, visto che anche questo è un pesce molto frequente in basso fondale e quindi una preda abituale per il tipo di pesca che si faceva....è difficile poterlo identificare, perchè hanno tutti forma simile del corpo, occhi abbastanza grandi, grosse spine e una larga bocca...

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57 minuti fa, Falaride dice:

Potrebbe essere, visto che anche questo è un pesce molto frequente in basso fondale e quindi una preda abituale per il tipo di pesca che si faceva....è difficile poterlo identificare, perchè hanno tutti forma simile del corpo, occhi abbastanza grandi, grosse spine e una larga bocca...

è proprio per il tipo di incernieratura della bocca che mi è venuto in mente che potesse essere uno scorfano ( o porco) e per la dorsale ...

Il dotto è pur vero che presenta, una volta salpato, l'occhio sporgente, ma è in posizione più laterale e non periscopica come negli scorpenidi e, soprattutto, non presenta un orbita esterna al profilo del muso come invece hanno gli scorfani e affini. Una epinephelus ha fronte liscia, il dotto ha uno scalino sulla fronte ma in posizione più alta della regione oculare, se non mi ricordo male ( anche se tutti e due si possono pescare a basse profondità in determinati periodi).....

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buon giorno a tutti

il pesce raffigurato nelle monete in esame è uno scorfano rosso (scorpaena scrofa) che si sposa benissimo con il granchio raffigurato nella parte superiore dando vita ad un ottima zuppetta di mare.

Che sia uno scorfano e non un tipo di cernia lo si evince dalla foto del dilitron aureo del post n° 5, se notate il contorno delle branchie vedete sporgere tre spine, tipiche dello scorfano e non presenti in alcun tipo di cernia.

Ve lo dico per esperienza personale essendo nato e vissuto in una piccola isola della Sardegna , chiaramente pescando sia una che l'altra specie.

Complimenti a Tinia ed Arca per aver ipotizzato lo scorfano.

 

saluti  alfonsino

 

Modificato da alfonsino
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In effetti anch'io propendo per lo scorfano, anche se in alcune raffigurazioni assomiglia pure alla cernia bruna, e non come ho precisato per ovvi motivi agli altri tipi di cernia.....

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38 minuti fa, Falaride dice:

In effetti anch'io propendo per lo scorfano, anche se in alcune raffigurazioni assomiglia pure alla cernia bruna, e non come ho precisato per ovvi motivi agli altri tipi di cernia.....

Mi chiedo se non sia possibile e credibile che siano stati raffigurati pesci di specie diverse a questo punto, parallelamente alla diversa morfologia che presentano i diversi granchi raffigurati sulle emissioni akragantine.

 

 

Visto l'interesse e la conoscenza dell'argomento condivisa dagli utenti che hanno scritto in questa discussione, penso potrebbe essere utile per comprendere meglio le possibili specie in cui riconoscere gli animali marini rappresentati al rovescio di queste monete, ipotizzare un habitat comune che sia realisticamente credibile e verosimilmente compatibile con la presenza delle quattro specie rappresentate (granchio, pesce ed i due molluschi, un bivalve ed un gasteropode).

IMG_7558.thumb.JPG.00fef3f6685d63b867b4fb38d1e282c0.JPG

Il mollusco bivalve a me ricorda un membro della famiglia cardiidae (cardium costatum?) oppure una capasanta (pecten jacobaeus), che ne dite?

 

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Credo che la conchiglia rappresentata a destra del granchio sia una (charonia tritonis) tritone o tofa come viene chiamata in diverse zone del sud Italia  ed isole.

Particolarità di questa conchiglia è l'utilizzo fin dall'antichita come strumento sonoro tipo corno, che permetteva di mandare segnali sonori anche a grandi distanze. Se la persona da avvisare si trovava sottovento a chi "suonava", poteva essere udito ad oltre un miglio di distanza. Veniva tagliata la parte terminale del cono per circa 2 o 3 cm e dopo averla levigata si bagnava la bocca prima si soffiarci dentro.

Conservo ancora a casa due esemplari che mia madre e mio padre utilizzavano sull'isola dell'Asinara.

Saluti alfonsino

 

 

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Ipotesi che mi pare assai verosimile, soprattutto osservando il rovescio dell'hemilitra akragantina in bronzo che posto di seguito, la divinità marina lì raffigurata sotto il granchio viene identificata con Tritone ( più di rado in alternativa con Glauco) e suona proprio una conchiglia assai simile a quella a destra del granchio nel tetrardaramma di Akragas al post 20.

 

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Ex NAC 13/268, Ex Spink & Son Ginevra (?) ottobre 1977, lotto 69. Dovrebbe essere l'esemplare Calciati 32.1

 

In che habitat si può trovare oggi la conchiglia tritone?

Modificato da Archestrato
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Il 15 marzo 2017 at 12:43, Archestrato dice:

Ipotesi che mi pare assai verosimile, soprattutto osservando il rovescio dell'hemilitra akragantina in bronzo che posto di seguito, la divinità marina lì raffigurata sotto il granchio viene identificata con Tritone ( più di rado in alternativa con Glauco) e suona proprio una conchiglia assai simile a quella a destra del granchio nel tetrardaramma di Akragas al post 20.

 

IMG_7559.JPG.4ec66113c10b1d285f3f9deaaa347b44.JPG

Ex NAC 13/268, Ex Spink & Son Ginevra (?) ottobre 1977, lotto 69. Dovrebbe essere l'esemplare Calciati 32.1

 

In che habitat si può trovare oggi la conchiglia tritone?

E' la cosiddetta 'buccina' 

ho

visto un esemplare simild ma molto

meglio

conservato, purtroppo non ho la foto 

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