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L'aes rude nel collezionismo numismatico


Risposte migliori

volevo chiedere il vostro giudizio sull'aes rude. Come sapete non si tratta di monete vere e proprie, ma comunque fa parte della preistoria della moneta. Ritengo che, seppure non dotato di particolare bellezza, anzi, l'aes rude possa avere un certo fascino (soprattutto per gli amanti della storia + arcaica). Inoltre magari farebbe sempre una bella figura un aes rude piazzato in una collezione: proprio all'inizio se ordinata cronologicamente.

Che ne pensate? Quanto è raro l'aes rude e quanto può costare? (più è grosso e più costa - come l'aes grave?)

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Credo che l'aes rude abbia tutto il diritto di entrare in una collezione.

Però bisogna stare attenti a distinguere gli aes rude da dei semplici scarti di fonderia. E non è la cosa più semplice del mondo :rolleyes:

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Per prima cosa ti invito a leggere le due righe a riguardo presenti nei manuali, in modo da non ripetere cose già scritte.

http://manuali.lamoneta.it/MoneteRepubblic...ca%20Romana.htm

A mio avviso l'aes rude è un pezzo importante non foss'altro perché è rimasto in uso in Italia per secoli. Denota inoltre il carattere rude e virile dei nostri antichi avi, per i quali le ricchezze erano cosa deprecabile (Proximum scelus fuit eius, qui primus ex auro denarium signavit... dal famoso passo di Plinio)

Distinguere l'aes usato come mezzo di scambio dagli scarti di fonderia non è possibile, ma forse non è neanche rilevante farlo. Il singolo pezzetto poteva essere scambiato e poi tornare fuso per fare una zappa o una spada. Per cui non sarei così pignolo nel dire da quale parte proviene, gli scarti di fonderia erano appunto usati come mezzo di scambio e negli accatastamenti metallici usati come tesaurizzazioni ci troviamo anche zappe, asce e altri oggetti di uso che però in quel momento fungevano da rame a peso, quindi da riserva monetaria.

Se acquisti un aes rude ti devi fidare del venditore e non saprai mai con certezza che origine ha. In teoria potresti osservare dei segni di usura sulle parti aguzze e sporgenti, e questo denotare una circolazione. Stai attento che abbiano una patina antica. Ti consglio un pezzetto del peso tra i 20 e i 40 grammi. Di solito il costo s aggira sui 200-300 euro

Caius

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Simone, ma quanto è raro e quanto costa? E poi come si distinguono gli scarti di fonderia?

172568[/snapback]

Il prezzo non lo so, perchè non è il mio campo.

In quanto alla distinzione dagli scarti di fonderia, per ora ti rimando a questa discussione.

Ora continuo la ricerca: ti farò sapere :)

Modificato da simone
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sull'ultima asta "In Asta" di san marino, ce n'era in vendita un pezzo da 37g al prezzo base di 50,00€. l'asta è chiusa ma se nessuno ha fatto offerte sarà acquistabile al prezzo di base più i diritti... comunque se ne trovano spesso in vendita nelle aste a prezzi simili a questo.

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