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Monetazione Medicea per Pisa


Risposte migliori

Voglio contribuire alla discussione aperta da Rodolfo sui bei talleri per Pisa con i miei esemplari.

Questo 5931a6bfbaf10_ImageUploadedByLamoneta.itForum1496426173.147607.jpg.7dc75c0d3fde292d3bff2ab419f0ecc8.jpg5931a6d56c727_ImageUploadedByLamoneta.itForum1496426196.251662.jpg.caf666ad1a78b1abdfd0554182b33b18.jpg5931a6e039c84_ImageUploadedByLamoneta.itForum1496426207.098533.jpg.6e73b392f761cf53eb20d031891b2286.jpgtallero del 1611 ha la leggenda diversa e varia da MAGN a MAG.

Riporto la descrizione del Dr. Gustavo Di Giulio a pag. 73

 

 

Il ritratto del Granduca è del primo tipo con i lineamenti più giovanili.

Variante molto rara.

Modificato da dabbene
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Altri due esemplari molto rari e di conio diverso, sono quelli con il millesimo 1616.
La leggenda del R/ è diversa e il ritratto del Granduca è del tipo con i lineamenti più maturi.
PISA. INVETVSTAE. MAIESTATIS. MEMO
PISA. INVETVSTAE. MIESTTIS. MEMORIAMImageUploadedByLamoneta.it Forum1496428038.251374.jpgImageUploadedByLamoneta.it Forum1496428055.500815.jpgImageUploadedByLamoneta.it Forum1496428070.325751.jpgImageUploadedByLamoneta.it Forum1496428082.235819.jpg

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Supporter
12 ore fa, foti.l dice:

Voglio contribuire alla discussione aperta da Rodolfo sui bei talleri per Pisa con i miei esemplari.

Questo 5931a6bfbaf10_ImageUploadedByLamoneta.itForum1496426173.147607.jpg.7dc75c0d3fde292d3bff2ab419f0ecc8.jpg5931a6d56c727_ImageUploadedByLamoneta.itForum1496426196.251662.jpg.caf666ad1a78b1abdfd0554182b33b18.jpg5931a6e039c84_ImageUploadedByLamoneta.itForum1496426207.098533.jpg.6e73b392f761cf53eb20d031891b2286.jpgtallero del 1611 ha la leggenda diversa e varia da MAGN a MAG.

Riporto la descrizione del Dr. Gustavo Di Giulio a pag. 73

 

 

Il ritratto del Granduca è del primo tipo con i lineamenti più giovanili.

Variante molto rara.

Ciao!

Non mi pare che il tuo sia lo stesso riportato nella foto del catalogo; quindi il commento li riportato, che è l'unico esemplare conosciuto, non è più tale .... c'è anche il tuo, oppure ho visto male?

Complimenti.

saluti

luciano

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Ma che bellezza, tra l'altro di indubbia rarità, mi domandavo ma perché non provare a metterle queste meraviglie anche su carta sul Gazzettino di Quelli del Cordusio ? La butto lì , come spesso,  ma meriterebbe una pubblicazione una serie di questo tipo , un titolo tra " bellezza e rarita' " qualcosa del genere, già averle viste qui e' una grande divulgazione che può veramente coinvolgere, grazie, il forum vive anche di questi rapporti volontari e divulgativi,

Mario

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Buongiorno 417 Sonia

Per le tirature dei talleri per Pisa del 1611mancano dati certi nei libri della Zecca e la rarità è data dagli esemplari conosciuti all'epoca dello studio effettuato dal Dr. Di Giulio negli anni 1970/80.

Le pubblicazioni consultate dal Dr. Di Giulio sono il C.N.I, il Galeotti, la Collezione Ruchat, i cataloghi d'asta dell'epoca e la visione di materiale esposto nei Musei.

Dopo questo periodo nuovi rinvenimenti e studi sono stati effettuati e grazie alla divulgazione tecnologica siamo venuti a conoscenza di nuovi esemplari.

Nel Corpus di Andrea Pucci, Le monete della Zecca di Firenze volume di Cosimo II a pag. 48 viene riportato al 28b un tallaro con la stessa variante nella leggenda del D/ e dunque ad oggi la variante B n°66 a me conosciuta è di tre esemplari e la rarità è comunque rilevante.

 

Stesso discorso vale per il millesimo del 1616 dove era sconosciuto nel C.N.I. e nel Galeotti e l'unico esemplare era nella Collezione Ruchat.

In questi ultimi decenni sono apparsi sulle aste altri esemplari dovuti a nuovi rinvenimenti ma non più di 10 (compreso quello di Rodolfo) e i 6 illustrati sul Corpus del Pucci, di cui il 47f è della mia collezione con la variante MEMO. Altre varianti sulla leggenda del R/ sono MEMORIAM; MEMORIA; MEMOR.

 

A Voi altri commenti

Saluti

 

 

 

 

 

 

 

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Supporter

Hai proprio ragione; si dimostra, ancora una volta, quanto abbia prodotto e facilitato, la tecnologia informatica negli ultimi decenni.

Monete che venivano censite, nel secolo scorso, dagli studiosi che facevano uno screening delle collezioni museali (e delle poche collezioni private accessibili), andando di persona nei musei, oppure scrivendo per ottenere foto, non potevano che essere ricerche limitate per oggettive difficoltà.

Complimenti ancora per aver condiviso queste "chicche"!

saluti

luciano

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post-40880-0-89720400-1461519694.jpg

Questo mio Cosimo II del 1615 viene classificato R4 e R5 nella monetazione Pisana Medicea, è in alta conservazione, al diritto presenta l escrescenza di metallo dovuta alla rottura del conio. 

Il ritratto al diritto accenna a una maggiore maturità dal 1611/12/13.

 

Il rovescio riporta in legenda solo MEMORIA invece di MEMORIAM, credo sia R5 @foti.l?

post-40880-0-24840300-1461157129.jpg

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Supporter

Magari @fofo avessi tanta esperienza da potervi aiutare circa questa monetazione .... :pardon:

Certo che a queste monete non manca la "fisicità"; sono monetone ..... e non c'è da stupirsi che il conio potesse danneggiarsi dopo un po' di battute; immagino che venissero coniate col torchio, o sbaglio?

Non vedo tracce di coniazione a martello, quelle tipiche angolazioni che si vedono spesso sulle superfici degli scudi e ducati veneziani del medesimo periodo.

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Che meraviglie! Non conosco assolutamente queste monetone  (e le medicee in generale) ma le belle cose si apprezzano sempre. Non mi riferisco solo alle conservazioni ma proprio allo stile artistico, nella loro ripetitività mai banale mi ricordano le serie di scudi e ducatoni milanesi che conosco meglio di queste emissioni.

Vi seguo come interessantissimo spettatore :)

Buona serata,

Antonio 

Modificato da anto R
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2 ore fa, 417sonia dice:

Magari @fofo avessi tanta esperienza da potervi aiutare circa questa monetazione .... :pardon:

Certo che a queste monete non manca la "fisicità"; sono monetone ..... e non c'è da stupirsi che il conio potesse danneggiarsi dopo un po' di battute; immagino che venissero coniate col torchio, o sbaglio?

Non vedo tracce di coniazione a martello, quelle tipiche angolazioni che si vedono spesso sulle superfici degli scudi e ducati veneziani del medesimo periodo.

Si queste sono coniate a torchio o a molino d acqua.

Grazie, mi fa piacere che vi piacciono, aldilà del R3/R4/R5 questi sono indubbiamente i talleri di Pisa più rari.

Saluti

Rodolfo

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Da notare la diversità del conio con il mio esemplare 1601 con il busto leggermente più piccolo e la posizione più eretta.

Inoltre nell'esemplare di Rodolfo manca il punto DUX III

Il rovescio è dello stesso tipo.

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Supporter
16 ore fa, fofo dice:

Nel 24 Luglio 1595 arriva il bando dell emissione delle monete nella zecca di Pisa.

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IMG_20170605_195646_resized_20170605_075846048.jpg

IMG_20170605_195620_resized_20170605_075845570.jpg

Ciao!

Grazie!

Interessante la premessa che riguarda il calo di emissioni di monete d'oro anche da parte di Venezia e Genova in questo periodo .... sarà senz'altro vero, ma non ricordo.

Provo a controllare per la zecca di Venezia.

saluti

luciano

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Partecipiamo :P con quello che ho...tallero Ferdinando I anno 1595 ritenuto dall'asta da cui proviene Negrini R , per il Mir NC, lascio a voi i commenti che sicuramente saranno interessanti

P1160023.JPG

P1160027.JPG

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Ciao Mario, questo è il primo tallaro per Pisa, la prima data, stile grossolano e data in basso.(vedo che non disdegni le medicee!)

 

La variante rara è quella con le punte della corona senza i gigli e con la legenda con lettere più piccole.

 

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Supporter

Buona serata

Ho verificato sull' "opera magna" del Papadopoli in epoca precedente la data del bando; quindi mi sono letto le informazioni che riguardano la zecca nel periodo di dogato di Pasquale Cicogna (1585-1595) e non ho trovato nessun accenno alla riduzione di emissione di monete d'oro; ho trovato invece informazioni circa l'aumento del valore dello zecchino da L. 9:12 fino a L. 10:14 da cui .... crescendo a soldi 2 per volta e vedendo il Senato esser gran danno e disordine che il Zecchino così crescesse poi perché non era più portato argento in Zecca per far monede prese parte a 15 Dicembre 1593 che niun ardisca spender più il Zecchino se non per L. 10 .....

Sembrerebbe quindi che la penuria riguardasse l'argento e non l'oro; azzardo un mio pensiero: non è che lo zecchino si vedesse poco nelle trattazioni a causa di speculazione, più che della mancata coniazione?

Mi è facile pensare che se il suo valore cresceva così in fretta, chi li aveva se li teneva per specularci e spenderli al valore più alto.

Bisognerebbe avere ora qualche informazione per Genova ......

saluti

luciano

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