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La mia Laurea e la divulgazione


Tm_NPZ

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9 ore fa, Tm_NPZ dice:

Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà.
Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! :P Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici.
Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! :P ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani.
Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età.
Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori.
Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale.
Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo.
Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora.
Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale.
Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api  e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40).
Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6.
Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente :)
Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! :)

 

1.jpg.41e715b51d4f729a432abe0ca32ccac2.jpg

Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!)

 

 

2.jpg.695b0d685d7a0c7ca9fe63c332aa3736.jpg

Laureato e con la Tesi :)

 

 

                                                                                           3.jpg.d9efdb81f511489cc93a3db0e129f5db.jpg

Durante i festeggiamenti! :) Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra :) Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! :) Qualcuno noterà anche il vino! :D

Buona giornata

Non c'era bisogno di far notare la bottiglia di vino .... ;)

Bravo. Congratulazioni, restiamo quindi in attesa di leggere la tua ricerca.

saluti

luciano

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Grande Mirco conoscendoti sei veramente una gran bella persona e una bellissima coppia , complimenti ovviamente ma soprattutto vi auguro tutto il bene possibile per il vostro futuro, ve lo meritate veramente  !

Mario

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  • ADMIN
Staff

Bravo Mirco!

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Goliardicamente ti dedico il canto che fu intonato a me in occasione del mio funerale:

Dottore, Dottore, Dottore del buco del C..

congratulazioni!!!

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Awards

@Tm_NPZ

Complimenti per il risultato; arrivare a un obiettivo dopo un percorso travagliato è ancora più meritorio.

Interessante post, soprattutto (dal mio punto di vista) per le difficoltà nel rapporto con la scuola. La tua storia è un caso esemplare di potenziale che fatica ad esprimersi per via del mancato (o errato) orientamento nella scelta del percorso di studi, a vari livelli.

Grazie per la testimonianza.

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Grazie ancora a tutti gli amici che commentano questo mio post :)
Concordo con l'amico Gallienus; la scelta di una scuola è essenziale. L'attività di orientamento viene espletata, ma non sempre è sufficiente o ben svolta, oppure lo studente stesso non comprende bene cosa sia meglio per lui. Ricordo questo senso di ribellione alle scuole superiori, ricordo la sensazione che i professori di alcune materie su di me non avrebbero scommesso un Centesimo :P Infatti, ogni volta che superavo un esame universitario, pensavo: questo è per i docenti alle superiori che non credevano in me! Nessun professore me lo disse chiaramente, ma lo intuivo.
Capitava che alcuni ragazzi fossero "spronati" dall'insegnante che gli faceva, davanti agli altri in classe, il rimprovero a fin di bene che si trattava di uno studente molto intelligente, ma che poco si applicava. Questo, a me non fu mai detto, penso che un po' mi avrebbe aiutato.
Ricordo questo senso di frustrazione, la scuola (superiore) non prepara ai problemi personali di età come l'adolescenza, non invita alla realizzazione di sé o ad amare alcune materie. La scuola (superiore) spesso ostacola la creatività; la sentivo lontana anni luce dalle mie (piccole) passioni di allora. Probabilmente, si tratta di sensazioni tutte conseguenti al fatto del percorso sbagliato di studi... non nascondo che, durante le noiose (per me!) lezioni di materie tecniche, mi sarei alzato dalla sedia ed avrei urlato: che cavolo state facendo? A che serve questa roba? A me non arricchisce per niente! Non ci risolvo i miei problemi o trovo con questo un senso alla mia vita! :D Ovviamente, tutto il mio rispetto - ed un po' di ammirazione - per chi ama e comprende le materie di questo tipo :)
L'Università, diversamente e forse perché arriva in un periodo di maggiore maturità personale, non è più facile, ma se scelta bene può appassionare. Fin dai primi mesi di lezioni universitarie ripetevo un po' a tutti: avessi potuto scegliere, sarei nato all'Università!
Nemmeno per un attimo, nonostante i problemi personali, il lavoro ecc. ho pensato di interrompere gli studi. Mi sono però fermato alla triennale, visto il troppo tempo trascorso, e visto il fatto che al momento non aspiro a professioni tipiche della Laurea specialistica.
Voglio citarvi un altro aneddoto, che avevo stranamente tralasciato: avevo iniziato a raccogliere materiale per la Tesi ancora prima di presentarla ad un relatore, in quanto non sapevo cosa avrei reperito, visto il fatto che si trattava di un lavoro di ricerca diverso da molti altri. Vedendo poi che il materiale c'era, l'ho sottoposto ad un relatore, il quale però ha rifiutato, ritenendo più competente un docente di Storia del Diritto.
In quel momento mi sono sentito scoraggiato e temevo il mio lavoro non fosse accettato nemmeno dal relatore propostomi; si trattava di una questione a tratti delicata, di un periodo storico lontano ma che ha ancora la sua eco in molti ambiti, spesso politici; inoltre non era la classica Tesi in cui sarebbe bastato consultare libri, si trattava infatti di un lavoro proposto interamente da me, mentre moltissimi studenti solitamente accettano un argomento proposto dal Docente. Non avevo ancora contattato nessuno, quasi non ne avevo il coraggio e mi trovavo qui, proprio su Lamoneta. Pensavo proprio a tutti i miei dubbi, quando ho letto il post di un utente (di cui non ricordo il nick!) affermare che una persona aveva intrapreso uno studio connesso alla Numismatica, per sua scelta e sua proposta! Quel post mi ha dato forza, ed ho contattato il Professore... che si è dimostrato da subito molto disponibile! :) In un certo senso, questo Forum ha contribuito... un giorno mi metterò a cercare l'autore di quel post, che involontariamente ha fatto molto per me! :)
Sono infine molto contento per questo Destino di divulgazione... farò sempre il possibile per seguirlo! :)

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11 ore fa, Tm_NPZ dice:

Concordo con l'amico Gallienus; la scelta di una scuola è essenziale. L'attività di orientamento viene espletata, ma non sempre è sufficiente o ben svolta, oppure lo studente stesso non comprende bene cosa sia meglio per lui. Ricordo questo senso di ribellione alle scuole superiori, ricordo la sensazione che i professori di alcune materie su di me non avrebbero scommesso un Centesimo :P Infatti, ogni volta che superavo un esame universitario, pensavo: questo è per i docenti alle superiori che non credevano in me! Nessun professore me lo disse chiaramente, ma lo intuivo.
Capitava che alcuni ragazzi fossero "spronati" dall'insegnante che gli faceva, davanti agli altri in classe, il rimprovero a fin di bene che si trattava di uno studente molto intelligente, ma che poco si applicava. Questo, a me non fu mai detto, penso che un po' mi avrebbe aiutato.
Ricordo questo senso di frustrazione, la scuola (superiore) non prepara ai problemi personali di età come l'adolescenza, non invita alla realizzazione di sé o ad amare alcune materie. La scuola (superiore) spesso ostacola la creatività; la sentivo lontana anni luce dalle mie (piccole) passioni di allora. Probabilmente, si tratta di sensazioni tutte conseguenti al fatto del percorso sbagliato di studi... non nascondo che, durante le noiose (per me!) lezioni di materie tecniche, mi sarei alzato dalla sedia ed avrei urlato: che cavolo state facendo? A che serve questa roba? A me non arricchisce per niente! Non ci risolvo i miei problemi o trovo con questo un senso alla mia vita! :D Ovviamente, tutto il mio rispetto - ed un po' di ammirazione - per chi ama e comprende le materie di questo tipo :)
L'Università, diversamente e forse perché arriva in un periodo di maggiore maturità personale, non è più facile, ma se scelta bene può appassionare. Fin dai primi mesi di lezioni universitarie ripetevo un po' a tutti: avessi potuto scegliere, sarei nato all'Università!
Nemmeno per un attimo, nonostante i problemi personali, il lavoro ecc. ho pensato di interrompere gli studi. Mi sono però fermato alla triennale, visto il troppo tempo trascorso, e visto il fatto che al momento non aspiro a professioni tipiche della Laurea specialistica.
Voglio citarvi un altro aneddoto, che avevo stranamente tralasciato: avevo iniziato a raccogliere materiale per la Tesi ancora prima di presentarla ad un relatore, in quanto non sapevo cosa avrei reperito, visto il fatto che si trattava di un lavoro di ricerca diverso da molti altri. Vedendo poi che il materiale c'era, l'ho sottoposto ad un relatore, il quale però ha rifiutato, ritenendo più competente un docente di Storia del Diritto.
In quel momento mi sono sentito scoraggiato e temevo il mio lavoro non fosse accettato nemmeno dal relatore propostomi; si trattava di una questione a tratti delicata, di un periodo storico lontano ma che ha ancora la sua eco in molti ambiti, spesso politici; inoltre non era la classica Tesi in cui sarebbe bastato consultare libri, si trattava infatti di un lavoro proposto interamente da me, mentre moltissimi studenti solitamente accettano un argomento proposto dal Docente. Non avevo ancora contattato nessuno, quasi non ne avevo il coraggio e mi trovavo qui, proprio su Lamoneta. Pensavo proprio a tutti i miei dubbi, quando ho letto il post di un utente (di cui non ricordo il nick!) affermare che una persona aveva intrapreso uno studio connesso alla Numismatica, per sua scelta e sua proposta! Quel post mi ha dato forza, ed ho contattato il Professore... che si è dimostrato da subito molto disponibile! :) In un certo senso, questo Forum ha contribuito... un giorno mi metterò a cercare l'autore di quel post, che involontariamente ha fatto molto per me! :)
Sono infine molto contento per questo Destino di divulgazione... farò sempre il possibile per seguirlo! :)

Caro amico, mi sento stuzzicato su vari fronti dal tuo intervento. Io insegno alle superiori e gestire i problemi legati all'orientamento, sia in entrata che in uscita, è un problema centrale. Non sai quante, quante situazioni da far mettere le mani nei capelli per le scelte sbagliate ci troviamo di fronte, spesso per le famiglie che vogliono un figlio "che fa il Liceo" senza alcuna considerazione delle ambizioni personali... ma capita anche il contrario. Due anni fa in terza liceo ho fatto l'esame di ammissione di latino a una ragazza che dopo le medie era stata costretta dai genitori a iscriversi a un tecnico "perché ti dà un lavoro mentre con un liceo non hai in mano niente"... ha preparato il programma del biennio da autodidatta (con pieno successo) pur di inseguire quello che era il suo desiderio.

Questo è stato un caso fortunato, ma nella gran parte delle situazioni l'errore nell'orientamento si conclude con bocciature, frustrazione, abbandono e disamore verso la scuola. Tu hai avuto un grande riscatto con l'università, e mi fa assai piacere. Magari son pure io quello di cui parli... avevo raccontato in passato della mia tesi in numismatica basata su una scoperta che avevo fatto sul materiale di mia proprietà del tizio di cui porto il nome :D

E per la specialistica non è mai troppo tardi... io ho fatto una seconda laurea quando già lavoravo, ed è un'esperienza immensamente gratificante che consiglierei a chiunque.

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  • 2 mesi dopo...

Amici, vi segnalo per ora la citazione della mia Tesi di Laurea su un recente testo di Storia locale veneta: Adria e il Delta dalla distruzione alla ricostruzione : settembre 1943-dicembre 1945, a cura di L. Zerbinati.
In esso, lo Storico locale Vittorio Tomasin analizza l'attività del gruppo partigiano che commise l'eccidio, esponendo i propri dubbi e il proprio parere anche sul lato processuale da me analizzato.
Ulteriori informazioni su questo link, che non è commerciale ma è la scheda in OPAC del saggio in questione: http://bibliofe.unife.it/SebinaOpac/.do?idopac=UFE1565193#3

A presto! :)

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  • 1 mese dopo...

Amici, segnalo la pubblicazione del mio articolo dal titolo Il miele negato come motivo di vendetta: l'eccidio Gaffarelli sul numero di novembre della rivista di apicoltura Apitalia; in tale mio contributo, racconto il fatto in sintesi e un "aneddoto" che riguarda la pubblicazione del nome del capofamiglia delle vittime in un'edizione del mensile degli anni '40.

Grazie :)

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  • 1 anno dopo...
  • 1 anno dopo...

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