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80 aste in 38 giorni


dux-sab

Risposte migliori

credo che si sia stabilito un nuovo record, 80 aste nei prossimi 38 giorni. il fatto che trovo strano è che più aumentano e più sembrano aumentare le vendite. forse la risposta sta nel fatto che le case d'asta si stanno sostituendo ai negozi?

Modificato da dux-sab
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3 minuti fa, dux-sab dice:

credo che si sia stabilito un nuovo record, 80 aste nei prossimi 48 giorni. il fatto che trovo strano è che più aumentano e più sembrano aumentare le vendite. forse la risposta sta nel fatto che le case d'asta si stanno sostituendo ai negozi?

Ciao @dux-sab

Già non ho mai visto tanta offerta in così poco tempo e a scandagliare tutte le aste c'è da uscire pazzi:silly:!

Ma forse è meglio per chi compra! con tanta offerta ci sarà meno battaglia con le offerte e magari qualche bel pezzo viene meno notato...Io ci spero:D

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ho rettificato 80 in 38 giorni non in 48. per le feste di fine anno forse ci sarà una tregua.

Modificato da dux-sab
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  • dux-sab ha rinominato il titolo in 80 aste in 38 giorni
57 minutes ago, dux-sab said:

il fatto che trovo strano è che più aumentano e più sembrano aumentare le vendite. forse la risposta sta nel fatto che le case d'asta si stanno sostituendo ai negozi?

Si credo che la risposta sia questa in massima parte. Le aste stanno diventanto il canale di vendita preponderante ormai sostituendosi sempre più a negozi e convegni.

E' anche il motivo per il quale nei convegni la qualità del materiale è sempre più bassa dato che appena una moneta rientra in un range medio/alto di interesse ormai si pensa unicamente a metterla in asta per venderla. Anche i collezionisti per dismettere pensano primariamente alle aste, nonostante i diritti d'asta. I commercianti a loro volta comprano alle aste per rifornire lo stock, in parte anche perchè non riescono più ad acquisire materiale di qualità tramite acquisto diretto dai collezionisti.

Rimane il materiale di medio/basso livello che non riesce ad arrivare alle aste per mancanza di mercato per questo tipo di materiale, materiale di cui sono pieni i convegni purtroppo.

Modificato da cliff
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18 minuti fa, cliff dice:

Si credo che la risposta sia questa in massima parte. Le aste stanno diventanto il canale di vendita preponderante ormai sostituendosi sempre più a negozi e convegni.

E' anche il motivo per il quale nei convegni la qualità del materiale è sempre più bassa dato che appena una moneta rientra in un range medio/alto di interesse ormai si pensa unicamente a metterla in asta per venderla. Anche i collezionisti per dismettere pensano primariamente alle aste, nonostante i diritti d'asta. I commercianti a loro volta comprano alle aste per rifornire lo stock, in parte anche perchè non riescono più ad acquisire materiale di qualità tramite acquisto diretto dai collezionisti.

Rimane il materiale di medio/basso livello che non riesce ad arrivare alle aste per mancanza di mercato per questo tipo di materiale, di questo tipo di materiale sono pieni i convegni purtroppo.

Sarebbe interessante capire come mai, oggi, i pezzi di livello medio/basso non abbiano più grande mercato, a volte nemmeno se sono rarità

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In effetti in questi ultimi tempi le vendite tramite asta  sembrano moltiplicarsi.

Non penso che il mercato stia sostituendo quello dei negozi con le aste, peraltro  cosa già avvenuta, se si paragona il panorama attuale rispetto anche solo a quello di 10/15 anni fa.

Mi ricordo cosa erano i vari convegni numismatici degli anni '70/80, uno su tutti quello di Torino, dove vi erano "tavolate" color oro..... ora se va bene ci sono tavolini con resti di collezioni in scarsa qualità che nessuno più vuole, o peggio può acquistare.

Bisogna considerate che la "materia prima"  cioè nel nostro caso, le monete, non sono una merce "producibile"  quelle che sono sono, una tale abbondanza di vendite potrebbe far pensare, che in questi ultimi anni, collezionisti "storici" o chi per esso (eredi) abbiano deciso di alienare le collezioni, in un momento ancora tutto sommato favorevole.

Sicuramente  la recessione economica generale, ma ancor di più la nostra italiana, dal 2008 ad oggi, ha influenzato pesantemente il piccolo collezionismo in media/bassa conservazione. Le monete che fino qualche tempo fa, in conservazione buona, trovavano  largo mercato, ora faticano... ( e i prezzi ne risentono) solo le conservazioni eccelse riescono rispondere alle richieste del mercato, che per altro sono di  appannaggio di pochissimi, e viaggiano per altri lidi ( estero).

Di una cosa si è certi, le leggi di mercato  sia per le monete che per le patate sono sempre le stesse, se c'è uno che vende ci deve essere uno che acquista, se si è in tanti a vendere, andrà bene  finchè saranno tanti ad acquistare, altrimenti......

saluti

TIBERIVS

 

Modificato da TIBERIVS
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A proposito di aste: che servizio mi consigliate per tenere sotto controllo i vari risultati delle aste e poter fare ricerche sullo storico del venduto? 

Deamoneta offre il servizio a 10€ annuali

Acsearch offre 1 settimana   a 15€ oppure  1 anno a 85€.

Ne conoscete altri?

Saluti

Simone

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5 minutes ago, uzifox said:

A proposito di aste: che servizio mi consigliate per tenere sotto controllo i vari risultati delle aste e poter fare ricerche sullo storico del venduto? 

Deamoneta offre il servizio a 10€ annuali

Acsearch offre 1 settimana   a 15€ oppure  1 anno a 85€.

Ne conoscete altri?

Saluti

Simone

C'è Coinarchives Pro che offre un anno a circa 400 euro. E' il migliore e il piu' ricco di dati ma anche il più caro, i professionisti usano tutti questo ma per il collezionista il costo è forse eccessivo.

Acsearch potrebbe essere un buon compromesso.

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altro aspetto di come è cambiata la vita del collezionista odierno, rispetto a quella del collezionista degli anni 60-70 è che, soldi permettendo, con internet è possibile finire il 90 % della collezione nel giro di un anno, invece di cercare una vita.

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Poi sotto Natale.. quante monete da mettere sotto L albero..

Natale.... caspita siamo già arrivati, non so a voi ma quest anno a me è volato...

skuby

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Il materiale numismatico, come già detto da Tiberius, non è figlio di una produzione continua, quindi quello che c'è.....è lì, punto.

Quello che cambia è il sistema di vendita e se oggi assistiamo a decine di aste l'anno è grazie ad internet che ce le mostra.

Sono aumentate le vendite all'incanto, vero, non il materiale in vendita. Un tempo, per vedere tutta questa massa di monete, bisognava girare una decina di convegni ed altrettanti negozi mentre ora accendiamo il PC e...il gioco è fatto.

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46 minuti fa, dux-sab dice:

altro aspetto di come è cambiata la vita del collezionista odierno, rispetto a quella del collezionista degli anni 60-70 è che, soldi permettendo, con internet è possibile finire il 90 % della collezione nel giro di un anno, invece di cercare una vita.

Per VE III è così ( o quasi ) idem Repubblica, Euri e poco altro.  Ma nell'antico proprio no. E' più facile cercare ma quanto a trovare ......

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9 minuti fa, rorey36 dice:

Per VE III è così ( o quasi ) idem Repubblica, Euri e poco altro.  Ma nell'antico proprio no. E' più facile cercare ma quanto a trovare ......

mi riferivo anche al periodo 1500- 1800.

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