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N.I.A. Elenco Periti Numismatici


bizerba62

Risposte migliori

@Pugliese50

Professionista è colui che esercita una professione e per esercitarla, che questa richieda o meno un titolo di studio, si deve ottenere una "licenza" (commerciale nel nostro caso o sotto forma di esame di abilitazione alla Professione in altri casi). Questa licenza fa la differenza fra chi è Professionista e chi no.

Va da sè che non sia un "titolo" autoreferenziale, in quanto rilasciato dallo Stato.

Non ho mai negato che, fra i periti "non professionisti" vi possano essere persone capaci, anche  e forse più di tanti professionisti.

Quello che a me non va giù è che vi siano periti che hanno una PIVA ed altri ai quali è concesso svolgere qualsiasi altra attività (o anche nulla).

La concorrenza è sana e buona quando gli attori devono sottostare alle stesse regole e non mi pare questo il caso.

@bizerba62

"quando si trattò di far esaminare da un Perito la famosa moneta da 20 Lire oro "dei Marescialli" in odore di essere una "patacca" (si era alle prime fasi dell'Indagine della G.d.F. che riguardava il Monetiere del Museo nazionale Romano, e su questo potrà intervenire a ragion veduta @elledi) la Procura della Repubblica di Roma nominò come Perito.....non un Professionista numismatico e nemmeno un Perito numismatico-commerciante......bensì andò a nominare il Prof. Enrico Piras di Sassari, esimio studioso di Numismatica (all'epoca, credo, già in pensione dal suo incarico di professore di Scuola media), nonché Perito numismatico della CCIAA e del Tribunale di Sassari.
Beh, questa designazione qualche riflessione la dovrebbe suggerire, anche all'interno di questa discussione."

Non vedo quale riflessione dovrebbe suggerire, non sapendo come e perchè sia stato designato l'amico Piras. Magari il Procuratore ha volutamente cercato qualcuno fuori Roma, magari era compagno di scuola del Piras o, magari, questo nome gli è stato suggerito.....chissà !

Per contro Moruzzi fu tra quanti esaminarono altri falsi della Collezione Reale; dovrebbe quindi suggerirci altro ?

 

Modificato da Alberto Varesi
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5 ore fa, Sirlad dice:

@numa numa conosco diversi antiquari, ma non mi parlano di questa florida situazione del mercato dell'arte, di cui tu hai contezza...

Invece mi parlano di un settore che sta attraversando una profonda crisi.

Sirlad

- e qui la chiudo altrimenti andiamo fuori topic - come sottolineavo : la discussione con l’operatore marginale puo ‘ dare informazioni parziali e di trend errati. 

Mi spiego: se parlo con il taxista di turno posso avere un quadro molto parziale rispetto alla realtà che mi viene rappresentata dalle statistiche/ dati di mercato. 

Non voglio smentire quello che riporta l’antiquario ma se devo analizzare l’andamento di un settore mi devo per forza rifare ai volumi  dei maggiori operatori ( e quindi  considero i risultati delle vendite delle case d’asta maggiori : Cristie’s, Sotheby’s etc  e di quelle numismatiche ) a livello consolidato mondiale questi sono in crescita - non c’e nulla da fare - per i settori quadri/ monete indicati. Chiaramente la situazione particolare del mercato italiano puo essere diversa e ancora diversa tra operatori singoli ( antiquari o commercianti di monete) e chi opera attraverso case d’asta i cui risultati ( sono pubblicati) sono come dicevo in crescita o addirittura in forte Crescita.

sorry ma l’analisi si fa   cosi se si vuole studiare un mercato...

Modificato da numa numa
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1 ora fa, Alberto Varesi dice:

Non vedo quale riflessione dovrebbe suggerire, non sapendo come e perchè sia stato designato l'amico Piras. Magari il Procuratore ha volutamente cercato qualcuno fuori Roma, magari era compagno di scuola del Piras o, magari, questo nome gli è stato suggerito.....chissà !

Ciao Alberto.

La riflessione voleva solo suggerire che il non possesso di partita IVA come Perito numismatico o il non essere esercenti di un'attività commerciale numismatica non osta acchè un soggetto iscritto nell'Elenco delle CCIAA o all'Albo dei Periti del Tribunale, possa comunque essere ritenuto adeguato all'incarico ed essere quindi nominato quale Perito (anzi, in quel caso la designazione esatta è quella di "Consulente Tecnico della Procura") in un caso particolarmente "delicato", come fu quello della moneta in questione.

Neppure io so quali possano essere stati i motivi che hanno indotto la Procura ad operare quella scelta: mi limito solo a constatare che è stata fatta quella scelta.

Sulla scorta di ciò, non vedrei validi motivi per non dare visibilità, oltre ai Periti-commercianti, anche ai Periti non commercianti.

Sarà poi la Loro preparazione (e la Loro autorevolezza) a fare la differenza.

1 ora fa, Alberto Varesi dice:

Quello che a me non va giù è che vi siano periti che hanno una PIVA ed altri ai quali è concesso svolgere qualsiasi altra attività (o anche nulla).

La concorrenza è sana e buona quando gli attori devono sottostare alle stesse regole e non mi pare questo il caso.

Sono d'accordo con Te che questa sia un'anomalia del sistema, ma:

1. non è certo un'anomalia imputabile ai Periti che non hanno la partita IVA. Le "regole del gioco" non le hanno scritte i Periti non commercianti, ma è l'Ordinamento che ha sempre (almeno finora) organizzato il settore in questo modo;

2. l'anomalia che lamenti mi pare che operi più sul piano fiscale che non su quello prettamente numismatico. Pertanto, potrà ben esistere un bravo Perito numismatico che di mestiere fa il professore di disegno alla Scuole Medie (ma che per tutta la vita ha studiato la monetazione punica), anche se non potrà mai fatturare una sua prestazione peritale con tanto di partita iva (potrà però, all'occorrenza, emettere una ricevuta per prestazioni occasionali, almeno fino ad un certo importo).

saluti.

M

 

Modificato da bizerba62
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2 ore fa, numa numa dice:

Sirlad

- e qui la chiudo altrimenti andiamo fuori topic - come sottolineavo : la discusdione con l’operatore mRginale puo ‘ dare informazioni parziali e di trend errati. 

Mi spiego: se parlo con il taxista di turno posso avere un quadro molto parziale rispetto alla realtà che mi viene rappresentata dalle statistiche/ dati di mercato. 

Non voglio smentire quello che riporta l’antiquario ma se devo analizzare l’andamento di un settore mi devo per forza rifare ai volumi  dei maggiori operatori ( e quindi  considero i risultati delle vendite delle case d’asta maggiori : Cristie’s, Sotheby’s etc  e di quelle numismatiche ) a livello consolidato mondiale e questi sono in crescita - non c’e nulla da fare - per i settori quadri/ monete indicati. Chiaramente la situazione particolare del mercato italiano puo essere diversa e ancora diversa tra operatori singoli ( antiquari o commercianti di monete) e chi opera attraverso case d’asta i cui risultati ( sono pubblicati) sono come dicevo in crescita o addirittura in forte Crescita.

sorry ma l’analisi si fa   cosi se si vuole studiare un mercato...

Grazie per la tua "lectio magistralis" in tema di analisi di mercato..., mi sa che è proprio meglio chiuderla qui.

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Scusa non comprendo la tua ironia. Ho fatto delle affermazioni - nessuna lectio magistralis - che sono suffragate da dati di mercato ( se vuoi posso citarti anche le fonti). Per mestiere sono abituato a ragionare in primis su dati e circostanze - 

le impressioni sono molto importanti ma se vogliamo discutere dei trend di mercato non  credo si possa fare a meno di analizzare dati oggettivi.

che poi certe inferenze non piacciano ci puo’ stare ma l’oggettivita’ andrebbe almeno preservata, non criticata...:hi:

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7 ore fa, Pugliese50 dice:

Potrei sostenere nella ugual misura che i Numismatici Professionisti sono gli accademici con un titolo di studio ben definito e non i commercianti. 

 

Gli esempi di dilettanti(cioè senza titoli accademici specifici del settore) o grandi collezionisti che hanno fornito un notevole contributo alla scienza numismatica sono passati di moda? Sono piene le pagine di questo forum su tale punto.

 

GLI ACCADEMICI????...mi metto a ridere ora e smetto a Natale 2018....

Magari i privati si, che hanno costituito e avviato la grande età del collezionismo e delle collezioni poi musealizzate, oltre che degli studi numismatici, ma gli accademici, via, per favore..non sono stati neanche capaci di censire quello con cui avevano a che fare tutti i giorni in un paio di secoli di accumulazioni, regalie e appropriazioni, il più delle volte indebite...cerchiamo di essere seri..

In ogni caso sento puzza di talebano..l'accanimento contro la professione, e soprattutto quello contro l'iniziativa privata mi fanno temere un déjà-vu...non vorrei che dietro lo pseudonimo ( probabilmente di comodo) appena apparso ci fosse la stessa mano che è già stata espulsa una volta in prima persona dal forum  e una seconda per interposta persona ,dico bene?....

Modificato da Tinia Numismatica
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@bizerba62

la colpa della stortura non è certo dei periti non professionisti, ovviamente, ma se stortura è, e a quanto leggo mi dai ragione, non vedo perchè ignorare che esista o, peggio, appoggiarla.

certo, la nia non è una associazione composta unicamente da professionisti, quindi le esigenze sono forse differenti, ma credo che si dovrebbe lavorare per raddrizzare le storture, non per farle proprie.

vi sono poi alcuni aspetti finora ignorati:

1) l'elenco non riporterà TUTTI i periti iscritti alle cciaa, ma solo quanti di loro si iscriveranno alla nia. Si otterrà quindi di "avvallare" in qualche modo questi ultimi, dandogli una maggiore visibilità, a discapito degli altri. Mi sembra poco coerente con quanto letto finora in tema di libera concorrenza e di uguali chances. 

2) i periti eseguono anche stime ed in questo caso il professionista avrebbe una concorrenza sleale da parte del non professionista. Il primo deve applicare all'importo dovuto l'iva al 22% (il privato non può e non deve applicarla non essendo sostituto di imposta). Inoltre quanto percepito dal professionista mediante emissione di fattura verrebbe poi abbondantemente decurtato dalle tasse. Il non professionista dovrebbe mettere nella dichiarazione dei redditi quanto percepito come attività occasionale (e se non dico una fesseria fino ad un importo, credo 5000 euro l'anno, non verrebbe nemmeno tassato) ma chi va a vedere se l'idraulico ha percepito dei soldi come perito numismatico ? L'agenzia delle entrate manco lo sa....

E se poi il proprietario decidesse di vendere la collezione cosa credi, che il perito chiamato non sarebbe il primo a cui verrebbe proposta ? Sarebbe una semplice transazione tra privati ;)

come vedi non è una questione "solamente" fiscale.

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16 ore fa, Alberto Varesi dice:

la colpa della stortura non è certo dei periti non professionisti, ovviamente, ma se stortura è, e a quanto leggo mi dai ragione, non vedo perchè ignorare che esista o, peggio, appoggiarla.

Non ignoro affatto che vi sia una "stortura" (infatti l'ho scritto e Ti ho dato ragione), ma nell'attesa che il R.D. del 1941 sull'Albo dei Periti del Tribunale e le altre norme sui Ruoli dei Periti delle CCIAA vengano modificate per rendere l'accesso più selettivo - sempre che ci sia la volontà politica di modificarle - mi sembra doveroso attenersi (non "appoggiare") alla situazione vigente e provare a "tirare avanti".

Non è che si possa dire: visto che le normative di accesso ai Ruoli e Albi dei Periti sono attualmente troppo generose, allora, in attesa che il vento cambi, boicottiamo quei "poveracci" dei Periti che, seguendo quel percorso obbligato, ottengono l'iscrizione ai Ruoli delle CCIAA e agli Albi dei Tribunali.

Non so. Dovrei fare "il Giustiziere della Notte" (anzi ....."dei Periti numismatici senza partita IVA",...:)) perché lo Stato italiano non ha finora allestito un sistema meritocratico di accesso a tali qualifiche?

Scusa, ma mi sembra francamente eccessivo, anche se ho condiviso con Te la necessità di un cambiamento di tipo meritocratico del sistema.

16 ore fa, Alberto Varesi dice:

vi sono poi alcuni aspetti finora ignorati:

1) l'elenco non riporterà TUTTI i periti iscritti alle cciaa, ma solo quanti di loro si iscriveranno alla nia. Si otterrà quindi di "avvallare" in qualche modo questi ultimi, dandogli una maggiore visibilità, a discapito degli altri. Mi sembra poco coerente con quanto letto finora in tema di libera concorrenza e di uguali chances

Poiché la N.I.A. è un'Associazione, il "servizio" fornito (cioè la visibilità dei Periti numismatici, siano essi muniti di P.IVA che sforniti) è riservato agli Associati. Anche la N.I.P. non pubblica i nominativi di tutte le Aziende numismatiche ma solo quelli degli iscritti. Quindi anche la N.I.P. non sarebbe coerente in tema di libera concorrenza e di uguali chanches delle aziende numismatiche?

Come già precisato in altri interventi, non si tratta di "avvallare" nulla o qualcuno in particolare (sarà pubblicato a giorni un disclaimer che chiarirà - si spera una volta per tutte - le finalità dell'Elenco dei Periti numismatici che sarà allestito dalla N.I.A.). Chi vorrà, avendone i titoli, potrà iscriversi, come accade in qualunque altra Associazione privata. Non vedo dove sia l'incoerenza con la libera concorrenza né dove si penalizzino le chanches di altri Periti che, se lo desidereranno, potranno senz'altro iscriversi all'Elenco (previa iscrizione all'Associazione).

16 ore fa, Alberto Varesi dice:

2) i periti eseguono anche stime ed in questo caso il professionista avrebbe una concorrenza sleale da parte del non professionista. Il primo deve applicare all'importo dovuto l'iva al 22% (il privato non può e non deve applicarla non essendo sostituto di imposta). Inoltre quanto percepito dal professionista mediante emissione di fattura verrebbe poi abbondantemente decurtato dalle tasse. Il non professionista dovrebbe mettere nella dichiarazione dei redditi quanto percepito come attività occasionale (e se non dico una fesseria fino ad un importo, credo 5000 euro l'anno, non verrebbe nemmeno tassato) ma chi va a vedere se l'idraulico ha percepito dei soldi come perito numismatico ? L'agenzia delle entrate manco lo sa

Il problema della concorrenza sleale, se esiste, non è creato dall'Elenco dei Periti che predisporrà la N.I.A., ma è insito nel sistema.

Non è che non pubblicando l'Elenco, i Periti "non esistono".

Quindi questa obiezione, sempre che sia fondata, andrebbe rivolta al sistema che consente di svolgere legalmente attività peritali (non solo in numismatica) a soggetti che non hanno partita IVA e svolgono altri mestieri; non alla N.I.A. (o a chiunque altro) intendesse pubblicare quei nominativi.

Per gli aspetti dell'I.V.A., tasse ecc. ho già detto. Ciascuno è responsabile del trattamento fiscale delle proprie prestazioni professionali, anche chi non ha p. IVA e che, in certi limiti, è comunque autorizzato dallo Stato a svolgere attività remunerate.

16 ore fa, Alberto Varesi dice:

E se poi il proprietario decidesse di vendere la collezione cosa credi, che il perito chiamato non sarebbe il primo a cui verrebbe proposta ? Sarebbe una semplice transazione tra privati ;)

come vedi non è una questione "solamente" fiscale.

Scusa, ma a me continua a sembrare, alla resa dei conti, sempre e solo una questione prevalentemente "fiscale".

L'impressione è che si voglia mettere sotto il tappeto, come qualcuno fa con la sporcizia di casa, un'intera categoria di soggetti la cui unica colpa è quella di aver ottenuto l'iscrizione di Perito numismatico senza avere anche la partita IVA.

Peccato che sia lo stesso Stato a consentirlo.

Saluti.

Michele

 

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1 ora fa, bizerba62 dice:

Non ignoro affatto che vi sia una "stortura" (infatti l'ho scritto e Ti ho dato ragione), ma nell'attesa che il R.D. del 1941 sull'Albo dei Periti del Tribunale e le altre norme sui Ruoli dei Periti delle CCIAA vengano modificate per rendere l'accesso più selettivo - sempre che ci sia la volontà politica di modificarle - mi sembra doveroso attenersi (non "appoggiare") alla situazione vigente e provare a "tirare avanti".

Non è che si possa dire: visto che le normative di accesso ai Ruoli e Albi dei Periti sono attualmente troppo generose, allora, in attesa che il vento cambi, boicottiamo quei "poveracci" dei Periti che, seguendo quel percorso obbligato, ottengono l'iscrizione ai Ruoli delle CCIAA e agli Albi dei Tribunali.

Non so. Dovrei fare "il Giustiziere della Notte" (anzi ....."dei Periti numismatici senza partita IVA",...:)) perché lo Stato italiano non ha finora allestito un sistema meritocratico di accesso a tali qualifiche?

Scusa, ma mi sembra francamente eccessivo, anche se ho condiviso con Te la necessità di un cambiamento di tipo meritocratico del sistema.

Poiché la N.I.A. è un'Associazione, il "servizio" fornito (cioè la visibilità dei Periti numismatici, siano essi muniti di P.IVA che sforniti) è riservato agli Associati. Anche la N.I.P. non pubblica i nominativi di tutte le Aziende numismatiche ma solo quelli degli iscritti. Quindi anche la N.I.P. non sarebbe coerente in tema di libera concorrenza e di uguali chanches delle aziende numismatiche?

Come già precisato in altri interventi, non si tratta di "avvallare" nulla o qualcuno in particolare (sarà pubblicato a giorni un disclaimer che chiarirà - si spera una volta per tutte - le finalità dell'Elenco dei Periti numismatici che sarà allestito dalla N.I.A.). Chi vorrà, avendone i titoli, potrà iscriversi, come accade in qualunque altra Associazione privata. Non vedo dove sia l'incoerenza con la libera concorrenza né dove si penalizzino le chanches di altri Periti che, se lo desidereranno, potranno senz'altro iscriversi all'Elenco (previa iscrizione all'Associazione).

Il problema della concorrenza sleale, se esiste, non è creato dall'Elenco dei Periti che predisporrà la N.I.A., ma è insito nel sistema.

Non è che non pubblicando l'Elenco, i Periti "non esistono".

Quindi questa obiezione, sempre che sia fondata, andrebbe rivolta al sistema che consente di svolgere legalmente attività peritali (non solo in numismatica) a soggetti che non hanno partita IVA e svolgono altri mestieri; non alla N.I.A. (o a chiunque altro) intendesse pubblicare quei nominativi.

Per gli aspetti dell'I.V.A., tasse ecc. ho già detto. Ciascuno è responsabile del trattamento fiscale delle proprie prestazioni professionali, anche chi non ha p. IVA e che, in certi limiti, è comunque autorizzato dallo Stato a svolgere attività remunerate.

Scusa, ma a me continua a sembrare, alla resa dei conti, sempre e solo una questione prevalentemente "fiscale".

L'impressione è che si voglia mettere sotto il tappeto, come qualcuno fa con la sporcizia di casa, un'intera categoria di soggetti la cui unica colpa è quella di aver ottenuto l'iscrizione di Perito numismatico senza avere anche la partita IVA.

Peccato che sia lo stesso Stato a consentirlo.

Saluti.

Michele

 

quindi: sed lex dura lex....e tanto deve bastare?....come è che in questo caso siamo così accondiscendenti e, per esempio sulle norme sul possesso e sulla definizione di oggetto di interesse e sulla età di riferimento, altrettanto cretine, invece non lo siamo?...forse perché alcune ci toccano in prima persona e altre ci fanno comodo, clientelarmente, che restino così?....

Due pesi e due misure non mi è mai piaciuto...

 

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37 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

quindi: sed lex dura lex....e tanto deve bastare?....come è che in questo caso siamo così accondiscendenti e, per esempio sulle norme sul possesso e sulla definizione di oggetto di interesse e sulla età di riferimento, altrettanto cretine, invece non lo siamo?...forse perché alcune ci toccano in prima persona e altre ci fanno comodo, clientelarmente, che restino così?....

Due pesi e due misure non mi è mai piaciuto...

 

Non capisco verso cosa o verso chi saremo "accondiscendenti".

Personalmente e in linea di principio non sono affatto accondiscendente verso normative anacronistiche o illogiche o "cretine"....solo che, finché, esistono....tocca rispettarle (come tutti sanno).

Quindi, non capisco in che senso parli di "due pesi e due misure"...????

A che proposito? Abbiamo forse proposto di disobbedire e trasgredire a certe normative (che non ci piacciono..) mentre ci battiamo per salvare quelle sui Periti (fra l'altro, dopo aver ripetutamente precisato che saremo anche favorevoli a cambiarle in senso più meritocratico e selettivo)?

Qualcuno, oltre Te, ha percepito un nostro asserito "dualismo" nella presente idiscussione o persino in qualunque altra discussione che si è svolta in questo Forum o altrove?

Sarebbe interessante farcelo notare con precisione e non con generiche allusioni (a che cosa poi...boh).... 

Quindi, chi avesse notato che applichiamo due pesi e due misure è pregato di farcelo notare, indicandoci dove ci saremo espressi in tal senso...

Altrimenti, ad accuse così generiche, non è neppure possibile replicare.

M. 

 

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1 ora fa, bizerba62 dice:

Non capisco verso cosa o verso chi saremo "accondiscendenti".

Personalmente e in linea di principio non sono affatto accondiscendente verso normative anacronistiche o illogiche o "cretine"....solo che, finché, esistono....tocca rispettarle (come tutti sanno).

Quindi, non capisco in che senso parli di "due pesi e due misure"...????

A che proposito? Abbiamo forse proposto di disobbedire e trasgredire a certe normative (che non ci piacciono..) mentre ci battiamo per salvare quelle sui Periti (fra l'altro, dopo aver ripetutamente precisato che saremo anche favorevoli a cambiarle in senso più meritocratico e selettivo)?

Qualcuno, oltre Te, ha percepito un nostro asserito "dualismo" nella presente idiscussione o persino in qualunque altra discussione che si è svolta in questo Forum o altrove?

Sarebbe interessante farcelo notare con precisione e non con generiche allusioni (a che cosa poi...boh).... 

Quindi, chi avesse notato che applichiamo due pesi e due misure è pregato di farcelo notare, indicandoci dove ci saremo espressi in tal senso...

Altrimenti, ad accuse così generiche, non è neppure possibile replicare.

M. 

 

Sto parlando del tuo "salomonico" atteggiamento nei confronti della questione della mancanza di richiesta di requisiti , anche minimi a seconda della zona geografica, per accedere alle qualifiche di perito CCIAA o Tribunalizio a discapito di chi, invece, risponde tutti i giorni in solido di quel che fa e scrive, e la tua " salomonica" mancanza di critica nei confronti dell'innegabile " aiuto" che gliene verrebbe dall'iniziativa targata NIA, di cui sei un associato della prima ora se non promotore tu stesso, e che è nata in un ambiente a te molto vicino e amichevole, mentre la stessa " salomonica" equità non te l'ho vista né in occasione delle discussioni sui termini temporali adottati dalla regolamentazione sui BBCC né quando si ipotizzò( anzi, TU sostenesti fortemente) di creare una cesura tra chi trattava post 1800 e chi trattava ante1800....anzi, in quei casi, che ti toccavano piuttosto da vicino, eri tutt'altro che "salomonico" ,  eri molto determinato e deciso a salvaguardare o far salvaguardare la categoria post1800 a cui ti senti più vicino per passione e amicizie, anche se questo avrebbe creato una sorta di numismatici di serie A, liberi da problemi e lacciuoli, e un a di serie B ( i pre1800) che avrebbero sopportato ancora maggiori attenzioni da parte delle FFOO.

Questo ,intendo con due pesi e due misure e col tuo dualismo di convenienza personale e amicale....ora sono stato abbastanza chiaro?

 

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8 ore fa, Tinia Numismatica dice:

Sto parlando del tuo "salomonico" atteggiamento nei confronti della questione della mancanza di richiesta di requisiti , anche minimi a seconda della zona geografica, per accedere alle qualifiche di perito CCIAA o Tribunalizio a discapito di chi, invece, risponde tutti i giorni in solido di quel che fa e scrive....

Ma di quale "salomonico" atteggiamento vai cianciando?

Ho ribadito più volte e se vuoi lo faccio ancora una volta, che l'accesso agli Albi ed ai Ruoli dei Periti dovrebbe essere più rigoroso....in che lingua lo devo ancora scrivere? In toscano?

Ma, di grazia, dove avrei scritto che privilegerei i Periti senza partita IVA a discapito di coloro che, avendola, risponderebbero delle loro azioni?

Vabbè che la Toscana è terra di santi e di mistici, ma credo Tu abbia avuto "le visioni" se hai interpretato il mio pensiero in questo modo.

Premesso che è tutto da dimostrare che un Perito privo di partita IVA sia meno responsabile (e patrimonialmente meno capiente, in caso di errore) di un altro che invece ce l'ha, non vedo dove tu abbia potuto leggere che mi sarei schierato a favore dei primi e a discapito degli altri, visto che ho più volte precisato che l'Elenco che vogliamo presentare sarà aperto a tutti i Periti, con partita iva e senza.....dunque non vedo l'endorsement che avrei compiuto a favore di un gruppo di Periti e, addirittura, a scapito di un altro gruppo...

8 ore fa, Tinia Numismatica dice:

....e la tua " salomonica" mancanza di critica nei confronti dell'innegabile " aiuto" che gliene verrebbe dall'iniziativa targata NIA, di cui sei un associato della prima ora se non promotore tu stesso, e che è nata in un ambiente a te molto vicino e amichevole

Mi sono associato alla N.I.A. (che esiste dal 2002), nel 2011.......e sarei un associato "della prima ora"?.....se non addirittura...un promotore io stesso...???? Bah.

E' questo è il "parlare toscano" a cui si riferisce numa numa?,....spero proprio di no. Ma...informarsi...prima di scrivere certe cose...no?

L'iniziativa dell'Elenco, come penso potrà testimoniare l'Utente del Forum che me l'ha suggerita e che segue questa discussione,  è nata da un M.P. che mi è stato inviato il 16 novembre 2017, nel quale mi è stato chiesto se la N.I.A. avrebbe potuto creare un Elenco che comprendesse i Periti numismatici che non possono iscriversi alla N.I.P. per la mancanza della partita IVA.

E non si tratta, tanto per smentirTi ancora un'altra volta, di una iniziativa "nata in un ambiente a me molto vicino e amichevole" (ma chi è il Tuo consigliere?...Cambialo che è meglio..) dal momento che non conosco affatto l'Utente che me l'ha suggerita. Certo, avevo notato in precedenza il suo nick sul Forum, ma non avevo e non ho neppure adesso la minima idea di chi Egli sia.

"L'innegabile aiuto" per la N.I.A.?, Che non ho ben capito in cosa consisterebbe....forse recuperare, se tutto va bene, qualche decina (ma arriveremo almeno a 20?) di tessere in più fra i Periti numismatici desiderosi di apparire in un Elenco....? Alla faccia dell'innegabile aiuto.

Invece la mia "salomonica" mancanza di critica verso l'iniziativa è davvero imperdonabile. Questo è vero.

Sono stato tanto salomonicamente mancante di critica, che anziché procedere a creare l'Elenco e mettere Te e tutti gli altri dinanzi al fatto compiuto (cosa che, ripensandoci, avrei potuto benissimo fare), ho persino aperto una discussione sul Forum per sentire le opinioni di tutti ed esponendomi al contraddittorio.... Che insensibile che sono. E anche mancante di critica!  

Per inciso, la tanto vituperata iniziativa dell'Elenco, considerata "un innegabile aiuto" per la N.I.A., verrà attivata a distanza di 15 anni dalla costituzione dell'Associazione.

Ma cosa stavamo aspettando ad attivarla? Forse avevamo bisogno di un pretesto? Ad esempio, ricevere un messaggio privato su laMoneta da un Utente sconosciuto che ci chiedeva di farlo? Ma come: Si poteva cogliere un "innegabile vantaggio" creando un semplice Elenco di Periti, e ci sono voluti ben 15 anni per realizzarlo?

Siamo proprio dei fessacchiotti ritardatari. Lo ammetto.

"mentre la stessa " salomonica" equità non te l'ho vista né in occasione delle discussioni sui termini temporali adottati dalla regolamentazione sui BBCC né quando si ipotizzò( anzi, TU sostenesti fortemente) di creare una cesura tra chi trattava post 1800 e chi trattava ante1800....anzi, in quei casi, che ti toccavano piuttosto da vicino, eri tutt'altro che "salomonico" ,  eri molto determinato e deciso a salvaguardare o far salvaguardare la categoria post1800 a cui ti senti più vicino per passione e amicizie, anche se questo avrebbe creato una sorta di numismatici di serie A, liberi da problemi e lacciuoli, e un a di serie B ( i pre1800) che avrebbero sopportato ancora maggiori attenzioni da parte delle FFOO."

Bene. Qui cambiamo completamente argomento e passiamo ad un altro tema, che non c'entra nulla con l'Elenco dei Periti.

A mio avviso questo argomento è utilizzato strumentalmente per creare confusione, ma non mi sottraggo ugualmente alla risposta.

Sono sempre convinto, così come lo ero a suo tempo, che le monete coniate post 1800 (ma possiamo anche abbassare il periodo a quello dell'avvio delle coniazioni con modalità "industriali") debbano essere totalmente liberalizzate, salvo per quei rarissimi esemplari che rivestono un particolare interesse numismatico.

Questa opinione non si fonda, come erroneamente sostieni, su considerazioni puramente utilitaristiche mie personali o delle mie amicizie (fra l'altro, ho amicizie anche fra coloro che collezionano monete antiche...e dunque il discorso "amicizie" è abbastanza ridicolo) ma su un dato di fatto oggettivo, che è quello secondo il quale la monetazione "moderna" non ha per sua natura attitudine archeologica (è il caso di spiegare cosa significa?) e dunque è insensibile alle rigide normative che mirano a tutelare e salvaguardare proprio e specialmente la "moneta archeologica".

Quindi sottoporre le monete dell'800 (ma anche del '700) alle stesse normative a cui sono sottoposte le monete greche o romane, continuo a pensare che sia un errore "storico-numismatico" prima ancora che giuridico.

Si può essere d'accordo o meno con questa mia tesi, ma non vedo cosa c'entri questa mia posizione con la "salomonica equità" e tanto meno, con la questione dell'Elenco dei Periti.

Che sia un tentativo in extremis di confondere le carte, quando ormai non si dispone più di argomenti seri sul tema oggetto della discussione?

Lo decideranno i Lettori che vorranno farsi un'opinione in merito, leggendo gli ultimi interventi.

saluti.

Michele 

 

 

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l’espressione ‘parlare toscano’  viene utilizzata generalmente per evidenziare la schiettezza nell’esporre il proprio pensiero e le proprie idee.

Che resta una variabile indipendente invece dalla fondatezza o esattezza delle idee espresse. 

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Come scritto da Michele, il suggerimento dell'elenco  è una mia idea,

io e Michele non ci conosciamo di persona,

sono iscritto alla NIA dal 2014, 

sono STUFO di leggere scemenze varie,  e OFFESE infondate .

Non vi piacciono i criteri delle iscrizioni alle CCIAA ma allora CHE VI SIETE ISCRITTI  A FARE ? NESSUNO VI HA OBBLIGATO !!!!!!!

e volete criticare altri iscritti solo perchè non hanno P. IVA  o commercianti ???

poi si parla tanto di ESAMI , ma vorrei sapere Voi che criticate  QUALI ESAMI AVETE SOSTENUTO ?  DOVE ?  ESAMINATORI ?????????????????????????????????????????????????????

Modificato da santone
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39 minuti fa, santone dice:

Come scritto da Michele, il suggerimento dell'elenco  è una mia idea,

io e Michele non ci conosciamo di persona,

sono iscritto alla NIA dal 2014, 

sono STUFO di leggere scemenze varie,  e OFFESE infondate .

Non vi piacciono i criteri delle iscrizioni alle CCIAA ma allora CHE VI SIETE ISCRITTI  A FARE ? NESSUNO VI HA OBBLIGATO !!!!!!!

e volete criticare altri iscritti solo perchè non hanno P. IVA  o commercianti ???

poi si parla tanto di ESAMI , ma vorrei sapere Voi che criticate  QUALI ESAMI AVETE SOSTENUTO ?  DOVE ?  ESAMINATORI ?????????????????????????????????????????????????????

Il problema non è NOI ( noi chi, NIP, AINP, ANA????) quali esami abbiamo sostenuto....il problema è che per entrare a far parte delle liste dei periti CCIA o Tribunalizi, che poi daranno pareri anche legali in sede giudiziaria, NON è richiesta alcuna preparazione specifica...con i disastrosi effetti immaginabili e verificabili sul campo....e proprio perché anche io mi ci sono iscritto, convinto che mi facessero sostenere un esame specifico come a tutti gli iscritti ,posso dire che i criteri sono ridicolmente assenti e che nelle liste c'è pieno di Periti da Burletta...proprio in conseguenza....

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6 ore fa, bizerba62 dice:

Ma di quale "salomonico" atteggiamento vai cianciando?

Ho ribadito più volte e se vuoi lo faccio ancora una volta, che l'accesso agli Albi ed ai Ruoli dei Periti dovrebbe essere più rigoroso....in che lingua lo devo ancora scrivere? In toscano?

Ma, di grazia, dove avrei scritto che privilegerei i Periti senza partita IVA a discapito di coloro che, avendola, risponderebbero delle loro azioni?

Vabbè che la Toscana è terra di santi e di mistici, ma credo Tu abbia avuto "le visioni" se hai interpretato il mio pensiero in questo modo.

Premesso che è tutto da dimostrare che un Perito privo di partita IVA sia meno responsabile (e patrimonialmente meno capiente, in caso di errore) di un altro che invece ce l'ha, non vedo dove tu abbia potuto leggere che mi sarei schierato a favore dei primi e a discapito degli altri, visto che ho più volte precisato che l'Elenco che vogliamo presentare sarà aperto a tutti i Periti, con partita iva e senza.....dunque non vedo l'endorsement che avrei compiuto a favore di un gruppo di Periti e, addirittura, a scapito di un altro gruppo...

Mi sono associato alla N.I.A. (che esiste dal 2002), nel 2011.......e sarei un associato "della prima ora"?.....se non addirittura...un promotore io stesso...???? Bah.

E' questo è il "parlare toscano" a cui si riferisce numa numa?,....spero proprio di no. Ma...informarsi...prima di scrivere certe cose...no?

L'iniziativa dell'Elenco, come penso potrà testimoniare l'Utente del Forum che me l'ha suggerita e che segue questa discussione,  è nata da un M.P. che mi è stato inviato il 16 novembre 2017, nel quale mi è stato chiesto se la N.I.A. avrebbe potuto creare un Elenco che comprendesse i Periti numismatici che non possono iscriversi alla N.I.P. per la mancanza della partita IVA.

E non si tratta, tanto per smentirTi ancora un'altra volta, di una iniziativa "nata in un ambiente a me molto vicino e amichevole" (ma chi è il Tuo consigliere?...Cambialo che è meglio..) dal momento che non conosco affatto l'Utente che me l'ha suggerita. Certo, avevo notato in precedenza il suo nick sul Forum, ma non avevo e non ho neppure adesso la minima idea di chi Egli sia.

"L'innegabile aiuto" per la N.I.A.?, Che non ho ben capito in cosa consisterebbe....forse recuperare, se tutto va bene, qualche decina (ma arriveremo almeno a 20?) di tessere in più fra i Periti numismatici desiderosi di apparire in un Elenco....? Alla faccia dell'innegabile aiuto.

Invece la mia "salomonica" mancanza di critica verso l'iniziativa è davvero imperdonabile. Questo è vero.

Sono stato tanto salomonicamente mancante di critica, che anziché procedere a creare l'Elenco e mettere Te e tutti gli altri dinanzi al fatto compiuto (cosa che, ripensandoci, avrei potuto benissimo fare), ho persino aperto una discussione sul Forum per sentire le opinioni di tutti ed esponendomi al contraddittorio.... Che insensibile che sono. E anche mancante di critica!  

Per inciso, la tanto vituperata iniziativa dell'Elenco, considerata "un innegabile aiuto" per la N.I.A., verrà attivata a distanza di 15 anni dalla costituzione dell'Associazione.

Ma cosa stavamo aspettando ad attivarla? Forse avevamo bisogno di un pretesto? Ad esempio, ricevere un messaggio privato su laMoneta da un Utente sconosciuto che ci chiedeva di farlo? Ma come: Si poteva cogliere un "innegabile vantaggio" creando un semplice Elenco di Periti, e ci sono voluti ben 15 anni per realizzarlo?

Siamo proprio dei fessacchiotti ritardatari. Lo ammetto.

"mentre la stessa " salomonica" equità non te l'ho vista né in occasione delle discussioni sui termini temporali adottati dalla regolamentazione sui BBCC né quando si ipotizzò( anzi, TU sostenesti fortemente) di creare una cesura tra chi trattava post 1800 e chi trattava ante1800....anzi, in quei casi, che ti toccavano piuttosto da vicino, eri tutt'altro che "salomonico" ,  eri molto determinato e deciso a salvaguardare o far salvaguardare la categoria post1800 a cui ti senti più vicino per passione e amicizie, anche se questo avrebbe creato una sorta di numismatici di serie A, liberi da problemi e lacciuoli, e un a di serie B ( i pre1800) che avrebbero sopportato ancora maggiori attenzioni da parte delle FFOO."

Bene. Qui cambiamo completamente argomento e passiamo ad un altro tema, che non c'entra nulla con l'Elenco dei Periti.

A mio avviso questo argomento è utilizzato strumentalmente per creare confusione, ma non mi sottraggo ugualmente alla risposta.

Sono sempre convinto, così come lo ero a suo tempo, che le monete coniate post 1800 (ma possiamo anche abbassare il periodo a quello dell'avvio delle coniazioni con modalità "industriali") debbano essere totalmente liberalizzate, salvo per quei rarissimi esemplari che rivestono un particolare interesse numismatico.

Questa opinione non si fonda, come erroneamente sostieni, su considerazioni puramente utilitaristiche mie personali o delle mie amicizie (fra l'altro, ho amicizie anche fra coloro che collezionano monete antiche...e dunque il discorso "amicizie" è abbastanza ridicolo) ma su un dato di fatto oggettivo, che è quello secondo il quale la monetazione "moderna" non ha per sua natura attitudine archeologica (è il caso di spiegare cosa significa?) e dunque è insensibile alle rigide normative che mirano a tutelare e salvaguardare proprio e specialmente la "moneta archeologica".

Quindi sottoporre le monete dell'800 (ma anche del '700) alle stesse normative a cui sono sottoposte le monete greche o romane, continuo a pensare che sia un errore "storico-numismatico" prima ancora che giuridico.

Si può essere d'accordo o meno con questa mia tesi, ma non vedo cosa c'entri questa mia posizione con la "salomonica equità" e tanto meno, con la questione dell'Elenco dei Periti.

Che sia un tentativo in extremis di confondere le carte, quando ormai non si dispone più di argomenti seri sul tema oggetto della discussione?

Lo decideranno i Lettori che vorranno farsi un'opinione in merito, leggendo gli ultimi interventi.

saluti.

Michele 

 

 

Bel tentativo di "dribbling" ma negli ultimi post, stavamo( stavo) stigmatizzando il tuo comportamento " duale" e non il merito della questione....comunque, andiamo pure avanti con la tua traccia....

Che la compilazione di un elenco di Periti( CCIA o Tribunalizi) visti i requisiti ( assenti) richiesti per entrare a far parte della categoria, da parte di un organismo associativo quale è la NIA , ma se non ti piace che scriva NIA, posso scrivere NIP o AINP, la sostanza non cambia di una virgola, in modo acritico serva solo a dare una vernice di autorevolezza a quanti tra quelli sono null'altro che "Periti da burletta" quasi totalmente incompetenti nonostante il titolo, non credo sia contestabile.....e a rimetterci saranno proprio quelli, tra di loro, che nelle tue intenzioni vorresti favorire, ovvero quei pochi che invece , pur non esercitando, una preparazione ce l'hanno davvero, che si vedranno mettere e pubblicare nello stesso elenco e piano di quelli da Burletta.....un perfetto esempio di buona intenzione e disastrosa applicazione....

Datevi ( come NIA) dei criteri di ammissione e allora la faccenda cambierà...fino ad allora sarà solo un appiattimento verso la mediocrità anziché un innalzamento verso la qualità.

 

Invece , relativamente a quanto hai scritto sopra per la cesura tra epoche di emissione, la tua frase

"ma su un dato di fatto oggettivo, che è quello secondo il quale la monetazione "moderna" non ha per sua natura attitudine archeologica (è il caso di spiegare cosa significa?) e dunque è insensibile alle rigide normative che mirano a tutelare e salvaguardare proprio e specialmente la "moneta archeologica", è estremamente esemplificativa ed esplicativa di quello che è la tua considerazione della parte di commercianti e colelzionisti che si occupa di monete antiche.

Intanto, dato che neanche per la legislazione le monete, fatto salvo che non siano in giacitura, NON HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO E NON SONO OGGETTI ARCHEOLOGICI,ed è chiaramente espresso nei vari testi delle susseguentesi regolamentazioni dei BBCC, direi che sarebbe decisamente il caso che tu facessi un ripasso della materia che ti chiarisca di cosa stai parlando, perché mi pare tu abbia le idee un po' confuse....forse servirebbe a te qualcuno che ti spiegasse cosa è la moneta archeologica a questo punto.

Altro aspetto ad non tralasciare è che, dato che la cesura legislativa è tra "Monete di interesse culturale e storico, eccezionale" ( non Archeologico, mi spiace) e monete senza detto  interesse, con il solo limite temporale dei settanta anni attuale, direi che ci rientrano a pieno titolo, TUTTE le monete che rivestano quel tipo di interesse, tra le quali anche alcune emissioni particolari di vicina emissione...a tal proposito, mi pare che il ,da te, citato elledi, abbia avuto proprio l'onere e l'onore di cercare di recuperare pezzi appartenenti più alla TUA epoca( 1800) che alla MIA ( pre 1800) con alterne fortune, per i quali si ipotizzava o si era dichiarata la valenza storica e culturale...o mi sbaglio...mi pare che uno dei pezzi più importanti in questo senso non sia stato neanche possibile recuperarlo per cavilli legali...e non era una tetradracma di siracusa...giusto?

In ultimo, ti ringrazio da parte di tutti i miei colleghi e tutti i collezionisti di monete classiche , perché inserendo le monete da noi trattate nella tua personale e inventata categoria delle "monete di natura archeologica", hai fatto come Arlecchino che burlando si confessò , stabilendo chiaramente, che consideri i suddetti come personaggi a rischio che manipolano monete di provenienza ipoteticamente illecita, in veste di scavatori o ricettatori o contigui agli stessi, perpetrando un sillogismo moneta antica= moneta di scavo= moneta illecita, contro il quale la tua stessa categoria avvocatizia e le associazioni professionali e collezionistiche si battono da sempre...Congratulazioni!.....direi che ci sia ben poco altro da aggiungere se non parafrasarti:"

Che sia un tentativo in extremis di confondere le carte, quando ormai non si dispone più di argomenti seri sul tema oggetto della discussione?Lo decideranno i Lettori che vorranno farsi un'opinione in merito, leggendo gli ultimi interventi.

 

Precisamente, spero che si facciano la loro idea.....sul tuo grado di prevenzione e sulla tua opinione nei loro confronti.

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2 minuti fa, Sirlad dice:

Scusate ma oltre i "periti burletta", a me risultano anche "commercianti burletta".

Sarebbe interessante capire chi fa più danni, voi che dite?

Si, argomento da approfondire in una nuova discussione...

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1 ora fa, santone dice:

Come scritto da Michele, il suggerimento dell'elenco  è una mia idea,

io e Michele non ci conosciamo di persona,

sono iscritto alla NIA dal 2014, 

sono STUFO di leggere scemenze varie,  e OFFESE infondate .

Non vi piacciono i criteri delle iscrizioni alle CCIAA ma allora CHE VI SIETE ISCRITTI  A FARE ? NESSUNO VI HA OBBLIGATO !!!!!!!

e volete criticare altri iscritti solo perchè non hanno P. IVA  o commercianti ???

poi si parla tanto di ESAMI , ma vorrei sapere Voi che criticate  QUALI ESAMI AVETE SOSTENUTO ?  DOVE ?  ESAMINATORI ?????????????????????????????????????????????????????

Grazie di essere intervenuto e di aver confermato quanto ho scritto.

Probabilmente qualcuno penserà che in realtà siamo imparentati o abbiamo fatto le scuole elementari seduti nello stesso banco....ma non Ti preoccupare.....la verità (e non le balle che qualcuno racconta) alla fine vince sempre.

18 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Bel tentativo di "dribbling" ma negli ultimi post, stavamo( stavo) stigmatizzando il tuo comportamento " duale" e non il merito della questione....comunque, andiamo pure avanti con la tua traccia....

Comportamento "duale" che ancora non hai dimostrato, avendo invece pienamente dimostrato che Tu (o i Tuoi informatori) siete completamente fuori strada e non solo sul merito della questione ma anche su semplici ed innocui "dati di fatto", su cui hai costruito dei teoremi di pura fantasia.

"Datevi ( come NIA) dei criteri di ammissione e allora la faccenda cambierà...fino ad allora sarà solo un appiattimento verso la mediocrità anziché un innalzamento verso la qualità."

Non possiamo farlo (e dovresti saperlo) giacché non siamo un'Associazione professionale e non abbiamo alcun titolo e/o struttura per selezionare dei soggetti che hanno già delle credenziali di Perito numismatico rilasciate da Uffici Pubblici e che noi ci limitiamo a recepire, così come ci vengono presentate.

"Intanto, dato che neanche per la legislazione le monete, fatto salvo che non siano in giacitura, NON HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO E NON SONO OGGETTI ARCHEOLOGICI,ed è chiaramente espresso nei vari testi delle susseguentesi regolamentazioni dei BBCC, direi che sarebbe decisamente il caso che tu facessi un ripasso della materia che ti chiarisca di cosa stai parlando, perché mi pare tu abbia le idee un po' confuse....forse servirebbe a te qualcuno che ti spiegasse cosa è la moneta archeologica a questo punto.

Altro aspetto ad non tralasciare è che, dato che la cesura legislativa è tra "Monete di interesse culturale e storico, eccezionale" ( non Archeologico, mi spiace) e monete senza detto  interesse, con il solo limite temporale dei settanta anni attuale, direi che ci rientrano a pieno titolo, TUTTE le monete che rivestano quel tipo di interesse, tra le quali anche alcune emissioni particolari di vicina emissione...a tal proposito, mi pare che il ,da te, citato elledi, abbia avuto proprio l'onere e l'onore di cercare di recuperare pezzi appartenenti più alla TUA epoca( 1800) che alla MIA ( pre 1800) con alterne fortune, per i quali si ipotizzava o si era dichiarata la valenza storica e culturale...o mi sbaglio...mi pare che uno dei pezzi più importanti in questo senso non sia stato neanche possibile recuperarlo per cavilli legali...e non era una tetradracma di siracusa...giusto?

In ultimo, ti ringrazio da parte di tutti i miei colleghi e tutti i collezionisti di monete classiche , perché inserendo le monete da noi trattate nella tua personale e inventata categoria delle "monete di natura archeologica", hai fatto come Arlecchino che burlando si confessò , stabilendo chiaramente, che consideri i suddetti come personaggi a rischio che manipolano monete di provenienza ipoteticamente illecita, in veste di scavatori o ricettatori o contigui agli stessi, perpetrando un sillogismo moneta antica= moneta di scavo= moneta illecita, contro il quale la tua stessa categoria avvocatizia e le associazioni professionali e collezionistiche si battono da sempre...Congratulazioni!.....direi che ci sia ben poco altro da aggiungere se non parafrasarti:"

Che sia un tentativo in extremis di confondere le carte, quando ormai non si dispone più di argomenti seri sul tema oggetto della discussione?Lo decideranno i Lettori che vorranno farsi un'opinione in merito, leggendo gli ultimi interventi."

Sono pronto a confrontarmi con Te o con chiunque altro sul Forum o altrove su questo argomento, ma non in questa discussione, che strumentalmente vorresti buttare in caciara e far deragliare verso altre tematiche, sfruttando la mia precedente sintesi di otto righe su una questione che sai benissimo essere ben più complessa.

Non abbocco alla Tua esca, ma se vorrai, mi trovi pronto alla replica in altra discussione o dovunque Tu ritenga.

Quindi, se vuoi che risponda, aprine un'altra e non mi sottrarrò al confronto.

Non mi sottraggo mai a nessun confronto, qui o altrove...e dovresTi ormai saperlo, anche se non parlo toscano!

Per quanto riguarda l'Elenco dei Periti, confermo a @santone e agli altri due Utenti che mi hanno contattato in MP nei giorni scorsi che la N.I.A. lo pubblicherà a partire da Gennaio 2018.

A breve pubblicherò anche sul Forum una Comunicazione e un modello di domanda che i Periti numismatici che vorranno iscriversi dovranno inviare alla Segreteria.

La Comunicazione ed il modulo saranno naturalmente pubblicati anche sul sito della N.I.A.

Grazie a tutti per gli interventi, suggerimenti e, soprattutto, per le critiche e buona giornata.

Michele

 

 

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11 minuti fa, rorey36 dice:

Chissà perchè tutte le discussioni cui partecipa assiduamente un certo "operatore" finiscono "in vacca"....:agree:

Perché nessun moderatore/direttore del sito con tale "operatore" interviene come si converrebbe e come avviene puntualmente con altri utenti.

Approvo il messaggio conclusivo di Bizerba. L'elenco si farà. Punto.

D'altronde, chi ha stabilito che l'esame alla Camera di Commercio sia fasullo? Loro.

Chi ha stabilito che gli esami universitari non valgano nulla? Loro.

Chi ha stabilito che il loro esame e solo il loro esame sia di livello consono? Loro.

Auto-referenzialità. E conservatorismo di parte.

 

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