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Apertura PIVA in paesi UE anche se azienda in Italia


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Inviato (modificato)

Se si superano determinati volumi di vendita in ciascun Paese UE, tali paesi richiedono apertura PIVA nella loro nazione per versamento diretto IVA e fiscalità varia.
Dovrebbe essere una legge a cui dovrebbero arrivare tutti nel 2021, ma nel mentre alcuni paesi come la Germania, Francia e Spagna si son portati avanti e da quest'anno rendono operativa la cosa.

Insomma, un post ad hoc per Michele @bizerba62 che spero si metterà a "cercar tartufi" in merito a questa cosa e ci illumini per quanto può.

(Non ringraziarmi così tanto Michele per averti pensato...) :D :D :D :D

 

Modificato da Monetaio
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Inviato

Ciao Pino.

Tranquillo....non Ti ringrazio...?.

Per quel poco che ne so, per poter richiedere la partita iva di uno Stato estero, l'Operatore italiano deve avere residenza, o domicilio (per una società parleremo invece di "sede legale") o comunque avere una stabile organizzazione nello Stato estero.

Questi, almeno, sono i requisiti che richiede la nostra normativa sull'IVA all'Operatore straniero che vuole operare in Italia con partita IVA italiana:

https://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme e Tributi/2010/07/risoluzione-369E-2008.pdf?uuid=095ae3bc-90f3-11df-9417-7bd3f11a14b7?uuid=AY5WTL8B

Non mi risulta, invece, che in mancanza dei suddetti requisiti, il superamento di determinati volumi d'affari nello Stato estero comporti tout court l'obbligo di richiedere la partita iva di quello Stato.

Saluti.

Michele

 

 


Inviato (modificato)
30 minuti fa, bizerba62 dice:

Ciao Pino.

Tranquillo....non Ti ringrazio...?.

Per quel poco che ne so, per poter richiedere la partita iva di uno Stato estero, l'Operatore italiano deve avere residenza, o domicilio (per una società parleremo invece di "sede legale") o comunque avere una stabile organizzazione nello Stato estero.

Questi, almeno, sono i requisiti che richiede la nostra normativa sull'IVA all'Operatore straniero che vuole operare in Italia con partita IVA italiana:

https://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme e Tributi/2010/07/risoluzione-369E-2008.pdf?uuid=095ae3bc-90f3-11df-9417-7bd3f11a14b7?uuid=AY5WTL8B

Non mi risulta, invece, che in mancanza dei suddetti requisiti, il superamento di determinati volumi d'affari nello Stato estero comporti tout court l'obbligo di richiedere la partita iva di quello Stato.

Saluti.

Michele

 

 

Purtroppo Michele, ho la sensazione che ancora tu non sappia dei cambiamenti in essere.

La mia domanda non é per necessità imprenditortiali o volontà, ma per OBBLIGO di LEGGI.

Dal 1 ottobre 2019 per esempio, in Germania, se proprietario di azienda in paese UE diverso da Germania, e se vendi a PRIVATI in Germania più di 100.000€ sei OBBLIGATO ad aprire PIVA in Germania e li versarci l'IVA.
I servizi Amazon, Ebay, ecc ecc si stanno già adeguando con tutte le problematiche del caso, richiedendo ai venditori professionali di fornire tale iscrizione ove necessario.
Pare che arrivi in sordina, ma arriva...

Speravo in qualche informazione in più, ma pare che si sia un po' tutti ancora allo stato embrionale delle informazioni.

 

Modificato da Monetaio
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Inviato

Ciao Pino.

In Italia dovrà allora essere cambiata la normativa interna (che, al momento, non è ancora cambiata), perchè nessuno può oggi richiedere ad un Operatore professionale straniero che vende in Italia di munirsi di partita iva italiana se non ha domicilio, residente o una stabile organizzazione in Italia.

Semplicemente, in mancanza di tali requisiti, l'Agenzia delle Entrate non può assegnarti una partita iva italiana.

Saluti.

Michele


Inviato
12 minuti fa, bizerba62 dice:

Ciao Pino.

In Italia dovrà allora essere cambiata la normativa interna (che, al momento, non è ancora cambiata), perchè nessuno può oggi richiedere ad un Operatore professionale straniero che vende in Italia di munirsi di partita iva italiana se non ha domicilio, residente o una stabile organizzazione in Italia.

Semplicemente, in mancanza di tali requisiti, l'Agenzia delle Entrate non può assegnarti una partita iva italiana.

Saluti.

Michele

Si, pare che l'adeguamento lo debbano fare tutti appunto entro il 2021, mentre altri Stati son già partiti. Ma essendo questi già partiti, operativamente riguarda già molte aziende italiane.
Se non vi sono esenzioni previste, per esempio, per tipologia di esercizio, sicuramente anche alcuni di noi rientreranno nelle maglie di cui sopra già da quest'anno...
In Germania c'é un ufficio apposta in Baviera per le aziende italiane che rientrano o rientreranno in tale casistica che pare sia da poco operativo per questa questione.

 

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Inviato

non ho capito se per vendere in Germania sia sufficiente richiedere la P. IVA o anche sia necessario un domicilio o residenza.


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25 minuti fa, dux-sab dice:

non ho capito se per vendere in Germania sia sufficiente richiedere la P. IVA o anche sia necessario un domicilio o residenza.

Solo PIVA, emessa in un certificato apposito per questi scenari. Quindi niente residenza o domicilio.
Vogliono tenersi l'IVA delle vendite online/corrispondenza che altrimenti si "papperebbe" solo il paese UE di provenienza/residenza delle varie società venditrici, penso che la sostanza sia questa.
 

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Inviato
22 minuti fa, Monetaio dice:

Solo PIVA, emessa in un certificato apposito per questi scenari. Quindi niente residenza o domicilio.
Vogliono tenersi l'IVA delle vendite online/corrispondenza che altrimenti si "papperebbe" solo il paese UE di provenienza/residenza delle varie società venditrici, penso che la sostanza sia questa.
 

e non sarebbe meglio che lo facessimo subito anche in Italia invece di aspettare 2 anni?


Inviato
1 minuto fa, dux-sab dice:

e non sarebbe meglio che lo facessimo subito anche in Italia invece di aspettare 2 anni?

Dipende dal punto di vista.

Da quello per le entrate dello Stato forse si, non fosse altro per non regalare 1 anno o due agli altri messo in bilancia .
Ma se ho capito bene come andrà a finire, dal punto di vista del consumatore finale, forse anche no. :)

 

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Spero che si arrivi presto all'IVA unica per tutta l'Unione Europea. Così queste dannose complicazioni non avrebbero più senso.

Arka

Diligite iustitiam


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Ho visto qualcosa, ma  si riferisce solo al commercio online, elettronico. Serve a far pagare le tasse ai vari amazon, ebay, etc.

E' la famosa tassa su internet.

 

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2 ore fa, giulira dice:

Ho visto qualcosa, ma  si riferisce solo al commercio online, elettronico. Serve a far pagare le tasse ai vari amazon, ebay, etc.

E' la famosa tassa su internet.

 

Sai, con 100.000€ di tetto massimo, dubito che siano solo quelli che vogliono prendere nella rete.
;)

 

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Dal poco che ho capito pero', il motivo dell'iniziativa e' far pagare l'iva a chi non paga proprio niente, nascondendosi dietro i vari portali di vendita online. Non dovrebbe andare a colpire chi gia lavora in proprio col sito web di e-commerce e rilascia regolare fattura con relativo ricarico dell'iva anche in un altro stato UE.

L'obbligo che scatta dal 1 ottobre 2019 'dovrebbe' essere relativo ai portali di e-commerce: devono comunicare la partita iva dei venditori che si appoggiano a loro.

Mi sembra una palese violazione dei trattati richiedere a un commericante europeo di aprire una partita iva separata (sia pure legata a un massimale) in ogni nazione europea dove vende. Sarebbe una tegola micidiale alla libera circolazione delle merci e dei capitali.

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Inviato

E beh, ma se per esempio la ditta X italiana vende tramite amazon.it a clienti tedeschi più di 100.000€ all'anno é costretta ad aprirsela...

Io scommetto che questo é anche se vende tramite suo sito, o via ASTA, o portali d'asta o solo per corrispondenza.

Anche perchè non vedo come si possa giustificare che amazon si, e altro sito come sixbid no.

E infine anocora anche perchè altri metodi che non siano questi per vendere all'estero non penso ce ne siano... Sempre vendita "remota" a privato rimane, e sempre IVA pagano ad altro Paese.

 

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Inviato

Boh, io aspetterei comunque ad aprirmi la partita iva tedesca.

Non vorrei che poi arrivasse l'agenzia delle entrate italiana a chiederti conto del mancato versamento dell'iva in patria.

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Il 28/2/2019 alle 15:03, Monetaio dice:

Vogliono tenersi l'IVA delle vendite online/corrispondenza che altrimenti si "papperebbe" solo il paese UE di provenienza/residenza delle varie società venditrici, penso che la sostanza sia questa.
 

Ma non e' gia' cosi' da qualche anno? In passato ha acquistato piu' volte da amazon.de per usufruire dell'iva tedesca (piu' bassa della nostra) ma da tempo ormai al momento del pagamento applicano quella del paese di destinazione della merce. E questo vale per tutti i negozi online con vendite superiori ad una cifra che varia per altro da paese a paese...

https://europa.eu/youreurope/citizens/consumers/shopping/vat/index_it.htm

va da se' che per poter assolvere al pagamento dell'IVA nel paese di destinazione occorre una P.IVA locale...

e poi ci lamentiamo delle storture burocratiche italiane...

 

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