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Monete in elettro con legenda


Risposte migliori

Per quanto ne so, questo è uno tra i tanti dilemmi della monetazione arcaica a non essere ancora stato risolto: cosa significavano le legende  sulle prime monete in elettro dell'Asia Minore? 

Potrebbe essere opportuno suddividerle in due gruppi: il primo, quello su cui mi soffermerei, riguarda le monete coniate in Lidia; il secondo, riguarda le monete di Efeso.

Sul primo gruppo di monete le legende note fino a qualche anno fa erano essenzialmente WALWET e KUKALIM (probabilmente con qualche variante...).

Ecco qualche esempio di legenda WALWET (o WALWEL). 

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Cita

 

Classical Numismatic Group, Inc., Auction 99, lot 249, 13 May 2015
KINGS of LYDIA. Alyattes. Circa 620/10-564/53 BC. Lot of four (4) EL Trites. KINGS of LYDIA. Alyattes. Circa 620/10-564/53 BC. EL Trite (12mm, 4.73 g). Sardes mint. Head of roaring lion right, “sun” on forehead; WALWEL (in Lydian) downward on right, read from outside-in; all on plain background / Two square punches. Weidauer Group XVII, 91–2. Good VF, a little die rust. Very rare, especially with full type and legend clearly visible. 


KINGS of LYDIA. Alyattes. Circa 620/10-564/53 BC. EL Trite (12mm, 4.73 g). Sardes mint. Head of roaring lion left, “sun” on forehead; WALWEL (in Lydian) downward on left, read from inside-out; all on plain background / Two square punches. Weidauer Group XVII, 93–4. Good VF, a little die rust. Very rare, especially with full type and legend clearly visible. 

KINGS of LYDIA. Alyattes. Circa 620/10-564/53 BC. EL Trite (12mm, 4.65 g). Sardes mint. Head of roaring lion right, “sun” on forehead; WALWEL (in retrograde Lydian) downward on right, read from inside-out; all on stippled background / Two square punches. Weidauer Group XVII, 91–2 var. (plain background and different legend orientation). Near EF. Extremely rare with stippled background. 

KINGS of LYDIA. Alyattes. Circa 620/10-564/53 BC. EL Trite (12mm, 4.71 g). Sardes mint. Head of roaring lion left, “sun” on forehead; WALWEL (in retrograde Lydian) downward on left, read from outside-in; all on stippled background / Two square punches. Weidauer Group XVII, 93–4 var. (plain background and different legend orientation). Good VF, a touch of die rust. Extremely rare with stippled background. . .
Four (4) coins in lot.

The lion head/incuse coinage is among the earliest firmly attributed to the Lydian kingdom, and its origins date to the time of Alyattes, who ruled circa 620/10-564/53 BC. While most of the coins are anepigraphic, a small number of them bear the inscription Walwel or Kukalim in Lydian. Although these names likely equate to Alyattes and Gyges, respectively, hoard studies have shown that these coins were not only contemprary with one another, but also with the anepigraphic issues. Thus, while Walwel may refer to the king, Kukalim most likely refers to another member of the royal family or some other high official.

All trites and hektes with the inscription Walwel or Kukalim are struck from obverse dies that are much larger than the respective denominations require. These dies contain two opposing lion heads with the Lydian inscription between, and the coin blanks were struck off-center, in such a way that only one of the lion heads would be visible with the inscription. The coins above are examples of this method, with each pair being struck from the same die, but on opposite sides. It is uncertain whether the dies were originally intended for a larger denomination, or whether the dies were designed so that coins could be struck with either facing lion head.

 

 

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Una soluzione all'enigma potrebbe essere contenuta nell'articolo di Alexander Dale, che allego. In sostanza Dale ritiene che sia WALWET che KUKALIM facciano riferimento ad Aliatte II. Walwet sarebbe il nome proprio di Aliatte II, mentre Kukalim significherebbe "discendente di Gige", ossia lo  stesso Aliatte II. Dale evidenzia anche un problema cronologico in questa sua ricostruzione: la sua tesi, in sostanza, reggerebbe soltanto se si retrodata il regno di Aliatte II al 635 a.C.

Ecco l'abstract del suo articolo.

Cita

This paper examines the walwet and kukalim legends appearing on early electrum coinage from Lydia. After a survey of previous interpretations, it is argued that the appurtenance suffix in kukalim functions as a patronymic, ‘I am a son/descendant of Gyges’, referring to Alyattes, whose name is now generally and correctly seen in walwet. Building on this, the chronological implications that this reading poses for the dates of Alyattes are then considered in relation to the revised dating of coins from the Artemisium deposit. It is suggested that Alyattes was already on the Lydian throne by ca. 635 BC, a dating which has further implications for the chronology of other rulers of the Mermnad dynasty.

 

WALWET_and_KUKALIM_Lydian_coin_legends_d.pdf

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Come anticipato, la datazione del deposito dell'Artemision, tuttavia, crea alcune perplessità, che lo stesso Dale comunque ha riscontrato. La cronologia della dinastia dei Mermnadi vuole che Aliatte II abbia governato tra il 605 e 560 a.C.; ma nel ripostiglio dell'Artemision, chiuso tra il 650-625 a.C. e, quindi, antecedentemente al regno di Aliatte II, sono ricomprese almeno 4 monete con l'iscrizione WALWEL! 

Si legga in proposito l'articolo di Fischer-Bossert, nota 9, che allego: 

Electrum_Coinage_of_the_Seventh_Century.pdf

Infine, a complicare ulteriormente la questione, è stata la comparsa della nota moneta con legenda "ALYA", ancora non oggetto di uno studio approfondito, di cui si è discusso in questa discussione: 

 

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A oggi questo penso sia il "punto della situazione", ma penso che non appena Fischer Bossert avrà completato  il proprio lavoro su queste emissioni avremo nuove informazioni su queste interessanti e enigmatiche emissioni ;)

Ps: se avete segnalazioni sull'argomento non esitate a condividerle.

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Condivido ma forse è già stato rilevato o è superfluo.

Dal British Museum https://www.britishmuseum.org/explore/themes/money/the_origins_of_coinage.aspx

Names on electrum coins

Some of the earliest Lydian electrum coins are inscribed with names in ancient Lydian script. Two individuals are known: Walwel and Kalil. It is unclear whether these are names of kings or just rich men who produced the earliest coins.

The earliest legend in Greek on an electrum coin reads 'I am the badge of Phanes'. We cannot be certain who this Phanes was, but it seems that he was placing his badge on coins as a guarantee of their quality.

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Nel riferimento al British Museum si trova l’immagine di una moneta d’elettro con un cervo al pascolo e l’iscrizione di un nome che si legge meglio in questa foto:

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Da destra a sinistra ΦΑNOΣ EMI ΣEMA (io sono il degno di Fanes). 

L’emissione è datata al 640/630 a. C. dagli scavi nell’Artemision di Efeso, in Asia Minore, e Fanes è il nome dell’autorità emittente che poteva essere il sacerdote del tempio di Artemide autorizzato a battere queste monete, oppure un ricco e facoltoso mercante che per accelerare le transazioni, pesava e “marchiava” il suo metallo, come garanzia del peso e della composizione.

Il valore di questa moneta era di uno statere ma venne battuto anche un sottomultiplo, il tríte (la terza parte dello statere), che aveva una legenda abbreviata.

Da https://www.inroots.net/dal-baratto-alle-prime-monete-pt-1/

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@danielealberti

L’autore al quale ti riferisci dev’essere quello dell'articolo dal titolo The Lydian Word for “lion” pubblicato nel 1986 su “Die Welt des Orients”, un annuario che trasmette i risultati delle ricerche attuali degli studi orientali con le sue aree periferiche, riguarda proprio questo aspetto.

Se può interessare posto ciascuna delle cinque pagine.

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Si apollonia, il riferimento principale è The Lydian Word for “lion” pubblicato nel 1986

mentre gli approfondimenti sono: Walwe and KALI  pubblicato da Wallace nel 1988  e  KUKALIM, WALVET and the Artemision deposit,  pubblicato sempre dal Wallace nel 2006

Dany

 

 
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Il 19/8/2019 alle 00:35, apollonia dice:

Nel riferimento al British Museum si trova l’immagine di una moneta d’elettro con un cervo al pascolo e l’iscrizione di un nome che si legge meglio in questa foto:

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Per curiosità, uno statere di questa famosa tipologia è stato battuto dalla casa d'aste Numismatik Lanz nel 2014 realizzando  280.000 Euro,  la prima fotografia,

mentre il sottomultiplo trite ha realizzato 55.000 euro, la seconda fotografia.

 

Emy sema.jpg

trite.jpg

Modificato da danielealberti
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Proseguo con l'articolo

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Qui si può prendere visione degli stateri e dei trite con il cervo pascente passati nelle aste

https://www.acsearch.info/search.html?similar=562284

Ci sono anche gli elettrotipi del diritto e del rovescio dello statere battuti all’Electronic Auction 378 della CNG.

Uniface Electrotypes of the Obverse and Reverse of a Phanes EL Stater.

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ELECTROTYPES, Ionia. Ephesus. Phanes. Circa 625-600 BC. “EL Stater” (22mm, 10.30 g total). British Museum electrotype by Robert Ready or his sons. Uniface of obverse: ΦANEOS (in retrograde archaic Greek), stag grazing right, its dappled coat indicated by indentations on the body / Uniface of reverse: Two incuse punches, each with raised intersecting lines. Head, Guide, Period I.A., 7; cf. Kraay & Hirmer 585 (for prototype). As made, toned.

378, Lot: 720. Estimate $150. Sold for $170. 

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  • 3 mesi dopo...
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Segnalo questo esemplare della Nomos 19

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Starting price: 20.000 CHF
Estimate: 25.000 CHF
Result: 44.000 CHF
 
Lot 138. IONIA. Ephesos. Phanes, circa 625-600 BC. Trite (Electrum, 14X10.5 mm, 4.71 g). ΦΑΝΕΟΣ (retrograde in archaic letters) Stag grazing to right, with its body ornamented with a lozenge pattern reminiscent of the filling ornaments found on contemporary East Greek painted pottery. Rev. Two irregular square incuses, each ornamented with raised intersecting lines. ACGC 54. Kraay & Hirmer 585. SNG München 14. Weidauer 40. Very rare. Clearly struck and most pleasing. Good very fine.
Apparently once in the collection of a connoisseur from Chicago (private information from S. Schmidt).

This electrum third stater comes from the first series of coins ever to bear a personal name – here that of an otherwise unknown Phanes. The stag was the totem animal of Artemis, the great goddess of Ephesos: whether Phanes was an actual official of the sanctuary, or just a prominent merchant or banker who was responsible for the coins and who, out of piety, honored the goddess by using her familiar animal as the type, is unknown.
 
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