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Le legioni romane a Ponte Milvio


Scribonius

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Buongiorno. Apro la discussione per far fronte ad una mia mancanza storica inerente la Battaglia di Saxa Rubra, o di Ponte Milvio. La mia domanda è la seguente: durante quella battaglia, quali legioni combatterono con Costantino, e quali con Massenzio? Sto parlando dei nomi delle legioni. Se non vado errato vi era la II Italica.

Inoltre: all'epoca dei fatti le armature di questi imperatori (anche se Massenzio per alcuni non lo fu, ma per me si), com'erano? Così come dei legionari e degli ultimi pretoriani di Massenzio (immensi !!). 

So molto poco su armature ecc. Qualcuno potrebbe erudirmi in merito?

Un vivissimo grazie a tutti coloro che mi potranno aiutare.

Buona giornata 

Scribonius

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7 ore fa, Scribonius dice:

Buongiorno. Apro la discussione per far fronte ad una mia mancanza storica inerente la Battaglia di Saxa Rubra, o di Ponte Milvio. La mia domanda è la seguente: durante quella battaglia, quali legioni combatterono con Costantino, e quali con Massenzio? Sto parlando dei nomi delle legioni. Se non vado errato vi era la II Italica.

Inoltre: all'epoca dei fatti le armature di questi imperatori (anche se Massenzio per alcuni non lo fu, ma per me si), com'erano? Così come dei legionari e degli ultimi pretoriani di Massenzio (immensi !!). 

So molto poco su armature ecc. Qualcuno potrebbe erudirmi in merito?

Un vivissimo grazie a tutti coloro che mi potranno aiutare.

Buona giornata 

Scribonius

Ciao Scribonius , uno degli scrittori antichi che ha tramandato qualche notizia dettagliata sulle forze in campo di Costantino e Massenzio , fu Zosimo uno storico bizantino del VI secolo che scrisse la : Storia Nuova ; secondo questo storico , Costantino quando discese in Italia aveva un grande esercito formato in buona parte da barbari catturati in guerra , oltre a Germani , conteneva Celti e Britanni ; secondo Zosimo l' esercito ammontava a 90.000 fanti e 8.000 cavalieri .

Massenzio poteva invece contare su 170.000 fanti e 18.000 cavalieri , tra i quali vi erano 80.000 tra Romani , Italici e Tirreni (?) , forse Etruschi , poi 40.000 Africani oltre a Siculi , ma il nucleo principale dell' esercito di Massenzio era composto dai Pretoriani , che infatti morirono quasi tutti sul campo senza fuggire . Quelle fornite da Zosimo , sono cifre certamente esagerate , due eserciti cosi' numerosi non sarebbero neanche entrati nella sponda destra del Tevere all' altezza dei Saxa Rubra o comunque non avrebbero avuto modo e spazio per manovrare questa massa di uomini .

Per quanto riguarda la presenza alla battaglia della Legione II Italica , e' molto probabile la sua partecipazione alla battaglia in quanto questa Legione e' nota per avere fin dall' inizio appoggiato Costantino , ma nel caso fosse stata presente ai Saxa Rubra , lo fu in forma ridotta come Vexillationes , cioe' come Legio II Italica Divitensium , in quanto un suo distaccamento venne prelevato dal campo legionario di Divitia , attuale Deuts in Germania . Circa le armature del periodo di Costantino , la lorica hamata era quella piu' usata , scudo grande rotondo (clipeo) , lunga spada (spatha) , giavellotto ed elmo tipo Berkasovo .

800px-Roman_Legionaire_Carnuntum_2008_06.jpg

Roman_soldier_end_of_third_century_northern_province_-_cropped.jpg

Spatha_end_of_second_century_1.jpg

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10 ore fa, Scribonius dice:

Infinitamente grazie. Esaustivo :) 

riguardo alle armature, sugli scudi costantiniani compariva il Chi Rho?

Ciao Scribonius , occorre dire che tutta la questione della visione di Costantino nasce dal racconto che fece Costantino stesso , molti anni dopo la battaglia di Saxa Rubra , ad Eusebio di Cesarea , che scrisse poi la Vita di Costantino . In base a questo racconto , Costantino prima della battaglia fece aggiungere nel suo stendardo , il Labaro imperiale il simbolo del Chi Rho , simbolo che lui interpreto' come tale in base alla visione celeste o in base al sogno che fece la notte prima della battaglia , affinche' portasse alla vittoria tutto il suo esercito ; quindi sugli scudi dei suoi soldati sembra che non ci fosse alcun simbolo cristiano .

Oltre tutto non e' noto con certezza dove Costantino ebbe la famosa visione , infatti , da Wikipedia :

"Poiché Eusebio non specifica il luogo in cui sarebbe avvenuto il fenomeno miracoloso, sono sorte varie leggende che lo hanno collocato in diverse parti d'Italia dove Costantino sarebbe passato. Una di queste che affermava che la croce sarebbe apparsa a Costantino alla vigilia della battaglia di Torino, stagliandosi al disopra del Monte Musinè, ha fatto sì che nel 1901, sulla cima del monte stesso venisse eretta una gigantesca croce sulla quale vi è una piastra con la seguente scritta: IN HOC SIGNO VINCES - A PERPETUO RICORDO DELLA VITTORIA DEL CRISTIANESIMO CONTRO IL PAGANESIMO RIPORTATA IN VIRTÙ DELLA CROCE NELLA VALLE SOTTOSTANTE IN PRINCIPIO DEL SECOLO IV SUA MAESTÀ IL RE VITTORIO EMANUELE III MARCH. MEDICI SEN. DEL REGNO CONT. CARLO E CONT. GIULIA CAYS DI CASELETTE"

Croce_del_Monte_Musinè.jpg

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  • 3 settimane dopo...

È impossibile calcolare correttamente gli effettivi a disposizione dei due eserciti. Le altre cifre ricavabili dalle fonti, oltre a quelle riportate da Zosimo, ce le tramanda Nazario nel suo panegirico del 313 (3, 3; 5, 1), ovvero 40000 soldati per Costantino e 100000 per Massenzio. La cifre anche in questo caso restano alte, ma sono state giudicate più credibili di quelle del passo di Zosimo. Speculativamente, gli uomini agli ordini di Massenzio dovevano comunque essere il doppio di quelli di Costantino, tuttavia, come è stato correttamente osservato, le truppe a disposizione di Massenzio (italici ed africani) erano qualitativamente inferiori a quelle a disposizione di Costantino, giacché differentemente da quest'ultime, "allenate" in continue battaglia lungo il limes renano, si erano fiaccate nelle ricche e pacificate provincie italiche e nordafricane. L'inarrestabile e rapida conquista del nord Italia operata da Costantino, prima di giungere a Roma, è in parte spiegabile con la superiorità qualitativa e tattica delle truppe e dei generali posti sotto il suo comando.

Quanto alle legioni a disposizione di Massenzio, oltre ai pretoriani e agli equites singulares, si è congetturato che fossero al suo comando la legione XI Claudia e la XXX Ulpia, poiché il loro simbolo (il dio Nettuno, che comunque non era il  solo utilizzato da entrambe) è raffigurato sullo scudo di un trofeo presente sul fregio dell'arco di Costantino. Tra le due, la più papabile è comunque la XI Claudia,  poiché per il resto del IV sec. fu di servizio lungo il confine danubiano, e ciò ben si collega con la notizia che voleva i soldati che avevano combattuto per Massenzio ridistribuiti da Costantino, a scopo punitivo, lungo il confine renano e danubiano (Pan. Lat. del 321, 21, 2-3).

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