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IGNORED

Identificazione Tornese Filippo III del 1618 coniatore Z


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Buongiorno, vorrei gentilmente delle informazioni riguardo la seguente moneta, in giro non riesco a reperirle poiché la lettera del coniatore è diversa dalla solite, infatti come si può vedere è una "Z".

Grazie

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3 ore fa, Notteg86 dice:

Buongiorno, vorrei gentilmente delle informazioni riguardo la seguente moneta, in giro non riesco a reperirle poiché la lettera del coniatore è diversa dalla solite, infatti come si può vedere è una "Z".

Grazie

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Buongiorno, guardando velocemente sul MIR la Z non viene catalogata tra i simboli e lettere dei coniatori, ma non è cosa rara trovare queste monete con simboli non censiti, anch'io ne posseggo alcuni... 

Complimenti, è un bel l'esemplare... 

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1 ora fa, gennydbmoney dice:

Buongiorno, guardando velocemente sul MIR la Z non viene catalogata tra i simboli e lettere dei coniatori, ma non è cosa rara trovare queste monete con simboli non censiti, anch'io ne posseggo alcuni... 

Complimenti, è un bel l'esemplare... 

Grazie per la delucidazione; quindi in questo caso è anche impossibile definire la rarità di questa moneta?

Secondo il tuo parere potrebbe essere un r3 o un r4?

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Salve @Notteg86, questo tornese con la lettera Z sotto l'ara è già noto: cfr. CNI XX, p. 204, n° 228. Non è una lettera inedita per questo tipo di moneta che tuttavia rimane un esemplare molto gradevole per il tipo. Come rarità probabilmente potremo considerarlo R.  

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40 minuti fa, Caio Ottavio dice:

Salve @Notteg86, questo tornese con la lettera Z sotto l'ara è già noto: cfr. CNI XX, p. 204, n° 228. Non è una lettera inedita per questo tipo di moneta che tuttavia rimane un esemplare molto gradevole per il tipo. Come rarità probabilmente potremo considerarlo R.  

Grazie per la spiegazione

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@Notteg86 ne ho viste di peggio conservate.Ho controllato sul libro di Cagiati e non è menzionata la moneta con lettera Z,tuttavia,come ti ha detto chi mi ha preceduto, la moneta è annoverata con la sua varietà sul CNI.Come rarità, secondo me, un R3 ci può stare.

Controlla il peso ,perchè (non penso sia il tuo caso,perchè dallo spessore della moneta non mi sembra ,ma non si può mai sapere)se ci avviciniamo ai gr.24-25 si può trattare di un multiplo di Tornese ed in quel caso avresti un R5

Salutoni

odjob   

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23 ore fa, Caio Ottavio dice:

Salve @Notteg86, questo tornese con la lettera Z sotto l'ara è già noto: cfr. CNI XX, p. 204, n° 228. Non è una lettera inedita per questo tipo di moneta che tuttavia rimane un esemplare molto gradevole per il tipo. Come rarità probabilmente potremo considerarlo R.  

Ciao Raf, intervegno perchè è il periodo che più mi sta a cuore, e sul quale sto studiando....molto; la moneta che hai portato a riferimento, non dovrebbe essere una Z, da come è trascritta nel Corpus, ma ho avuto anche conferma nel bollettino del Bovi; nell'elenco delle varianti, è riportata come una N coricata, credo che sia l'interpretazione corretta, anche perchè in questo perido, molti contrassegni erano incisi coricati.....

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Leggo anche di Rarità....bene: ai diversi contrassegni (varietà di conio) non può assolutamente attribuirsi un grado di rarità, per il perido dei vicerè a Napoli, in ordine alla moneta tipo.....perchè ? ... perchè per ogni tipo avremmo in sostanza e in pratica almeno 15/20/30 varietà R3/R4/R5.

Quelli che sono nel Corpus, poi trascritti dal Bovi e poi dal MIR, sono per ogni moneta tipo, contrassegni censiti (cioè che si sono visti e si conoscono), ma non pensate che poi di questi simboli (per ogni moneta ed anno), ve ne siano grandi numeri (si parla in ordine di uno/due/max tre pezzi con lo stesso contrassegno, ed ho abbondato). Se ragionassimo in questa maniera, tutte le monete vicereali, qualsiasi tipo, qualsiasi data (avente un contrassegno), sarebbero di un elevato grado di rarità; e comunque ci vorrebbe altro che Corpus.....

In questo caso dunque, annotiamo che la letetra Z su un Tornese con l'Ara, datazione 1618, non era tra i contrassegni censiti....tutto qui.

 

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Condivido quanto  detto da @odjob, ossia che possa trattarsi più probabilmente di una N coricata e, quindi, censita.

Come condivido quanto da detto Pietro, ossia, di una impossibilità di dare rarità alle sigle degli incisori.

Saluti Eliodoro

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