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david12

Risposte migliori

Le officine della zecca di Costantinopoli erano segnate con le lettere dell'alfabeto. Alfa = prima, beta = seconda e così via... La tua è l'officina I (iota) = nona officina.

Arka

Diligite iustitiam

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@david12 che la zecca è Costantinopoli lo si capisce dalla scritta CONOB che c'è al rovescio. CON sta per Costantinopoli e OB è l'abbreviazione di obryzum, che significa oro puro raffinato. Quindi la scritta all'esergo significa oro puro di Costantinopoli ;)

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1 ora fa, Crine dice:

@david12 che la zecca è Costantinopoli lo si capisce dalla scritta CONOB che c'è al rovescio. CON sta per Costantinopoli e OB è l'abbreviazione di obryzum, che significa oro puro raffinato. Quindi la scritta all'esergo significa oro puro di Costantinopoli ;)

Non è proprio così. A partire dal 5 secolo la scritta Conob più che un segno distintivo di zecca era diventato un simbolo di qualità. In un certo senso Conob significava che lo standard qualitativo era quello ufficiale del mondo romano deciso a Costantinopoli. Non a caso quasi tutti solidi fino alla riforma di Leone III nell'ottavo secolo, sono stati coniati con il segno di zecca Conob, ivi compresi la quasi totalità degli esemplari Italiani dopo la riconquista di Giustiniano.

Persino i regni romano-barbarici emettevano solidi a nome dell'imperatore di Costantinopoli imitandone i tipi. La questione, sfortunatamente, è molto più complessa.

La zecca va quindi riconosciuta sulla base delle caratteristiche peculiari di ciascuna zecca. 

Modificato da azaad
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13 ore fa, Crine dice:

@david12 che la zecca è Costantinopoli lo si capisce dalla scritta CONOB che c'è al rovescio. CON sta per Costantinopoli e OB è l'abbreviazione di obryzum, che significa oro puro raffinato. Quindi la scritta all'esergo significa oro puro di Costantinopoli ;)

Ha detto bene @azaad

Questa è una versione semplificata e ampiamente scorretta dell'interpretazione di conob riferita a una zecca... 

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6 ore fa, Poemenius dice:

Ha detto bene @azaad

Questa è una versione semplificata e ampiamente scorretta dell'interpretazione di conob riferita a una zecca... 

Capisco. E sì che quello che ho scritto mica me lo sono inventato, l'ho letto.. Studi una cosa e poi scopri che non è vera. Vabbè, almeno ho imparato una cosa nuova, vi ringrazio ;)

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55 minuti fa, Crine dice:

Capisco. E sì che quello che ho scritto mica me lo sono inventato, l'ho letto.. Studi una cosa e poi scopri che non è vera. Vabbè, almeno ho imparato una cosa nuova, vi ringrazio ;)

Non è che non è vero, ma è una delle molte possibilità esistenti... Quindi 1 su 10 non è la norma... É vera una volta su 10... Leggi il DOC avrai belle risposte

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2 ore fa, Crine dice:

Capisco. E sì che quello che ho scritto mica me lo sono inventato, l'ho letto.. Studi una cosa e poi scopri che non è vera. Vabbè, almeno ho imparato una cosa nuova, vi ringrazio ;)

A titolo di esempio, posto 2 monete "quasi identiche", una zecca di Siracusa, una zecca di Costantinopoli, coniate a nome di Costante II e dei suoi 3 figli. 

Al di sopra Siracusa, di sotto Costantinopoli.

Tutte e due possiedono la scritta Conob, tutte e due sono molto simili stilisticamente, ma vi sono dei tratti che le differenziano.

Guardate il cerchio attorno alle figure, in quella di Siracusa è una sottile line, in quella di Costantinopoli è perlinato. La forma della A nel solido di Siracusa è allungata ed è diversa da quella di Costantinopoli.

 

 

Immagine1.png

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13 ore fa, azaad dice:

A titolo di esempio, posto 2 monete "quasi identiche", una zecca di Siracusa, una zecca di Costantinopoli, coniate a nome di Costante II e dei suoi 3 figli. 

Al di sopra Siracusa, di sotto Costantinopoli.

Tutte e due possiedono la scritta Conob, tutte e due sono molto simili stilisticamente, ma vi sono dei tratti che le differenziano.

Guardate il cerchio attorno alle figure, in quella di Siracusa è una sottile line, in quella di Costantinopoli è perlinato. La forma della A nel solido di Siracusa è allungata ed è diversa da quella di Costantinopoli.

 

 

Immagine1.png

Grazie a entrambi! Una domanda: quello del bordo perlinato (e spesso) nei solidi di Costantinopoli mentre no perline (e bordo sottile) in quello di altre zecche è quasi una regola? Io ne ho presente qualcun'altro  di Costantinopoli e ce l'hanno tutti... Anche il solido qui in cima. Fosse così, sarebbe un nell'aiuto.. Grazie 

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55 minuti fa, Crine dice:

Grazie a entrambi! Una domanda: quello del bordo perlinato (e spesso) nei solidi di Costantinopoli mentre no perline (e bordo sottile) in quello di altre zecche è quasi una regola? Io ne ho presente qualcun'altro  di Costantinopoli e ce l'hanno tutti... Anche il solido qui in cima. Fosse così, sarebbe un nell'aiuto.. Grazie 

Purtroppo non è una regola. Per esempio per Siracusa è una regola dal regno di Costante II fino ai primissimi imperatori del 700 (quindi per solo un'ottantina di anni). Da Leone III vanno poi fatte considerazioni stilistiche e di peso della moneta.

Per ogni zecca ci sono linee guida da seguire. A titolo di ulteriore esempio posto un solido di Giustiniano per Ravenna (in alto ) e uno per Costantinopoli (in basso). In questo caso le somiglianze sono maggiori e le differenze meno difficili da individuare, tuttavia si comincia ad osservare una forma più idealizzata e rigida del viso nella moneta di Ravenna e anche il bordo comincia ad avere caratteristiche diverse da quelle di Costantinopoli. Queste caratteristiche diventeranno più marcate coi successori di Giustiniano.

 

 

Immagine1.jpg

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In ogni caso per le zecche principali, basta che ci si faccia un pò l'occhio, e i vari solidi si riconoscono facilmente.

Per esempio Siracusa e Ravenna sono zecche abbastanza facili da riconoscere. La cosa diventa difficile per le emissioni di transizione o per le zecche itineranti dietro l'esercito. 

Una delle emissioni più interessanti ed enigmatiche, e da poco scoperta grazie ad un tesoretto trovato in Sicilia, è un'emissione, forse di qualche zecca locale, forse di zecca itinerante con l'esercito bizantino, di solidi Siciliani di Giustiniano. In questo caso le differenze sono minime, e sono note in quanto tutte le monete trovare in un tesoretto avevano le stesse caratteristiche distintive. 

https://www.numismaticavaresina.it/impero-bizantino/37985/giustiniano-i-527-565-d-c-solido-zecca-siciliana-sear-328d.html

Se vuoi approfondire ti consiglio il Byzantine coinage in Italy Volume I. Costa relativamente poco (io l'ho trovato a 45 Euro). E tratta le emissioni italiane da Giustiniano a Focas. Il fatto che un solo libro descriva solo meno di 80 anni e solo l'Italia può far comprendere la complessità dell'argomento. 

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Grazie. Il solido di numismatica varesina che hai linkato ha in vari punti una colorazione che tende al verdino, che non è normale per l'oro, sai come si spiega questa cosa? (e se fa parte di un ripostiglio rinvenuto in italia, come può essere venduta scusa? La legge lo vieta..) 

È un libro molto specifico quello che indichi.. Io sono alle basi per ora, ho letto byzantine Coinage di Grierson (che è piccolo ma dà una infarinatura generale completa secondo me) e ora ho comprato e sto leggendo il mitico Sear.. :)

 

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4 ore fa, Crine dice:

Grazie. Il solido di numismatica varesina che hai linkato ha in vari punti una colorazione che tende al verdino, che non è normale per l'oro, sai come si spiega questa cosa? (e se fa parte di un ripostiglio rinvenuto in italia, come può essere venduta scusa? La legge lo vieta..) 

È un libro molto specifico quello che indichi.. Io sono alle basi per ora, ho letto byzantine Coinage di Grierson (che è piccolo ma dà una infarinatura generale completa secondo me) e ora ho comprato e sto leggendo il mitico Sear.. :)

 

Non sono in grado di entrare nel merito della colorazione, immagino sia dovuto sostanzialmente a una questione di foto. Tutte le caratteristiche sono coerenti con la tipologia, il colore un pò strano, se confermato dal vivo potrebbe essere dovuto ad una lega di oro non completamente pura, cosa ragionevole per una emissione di necessità o di zecca militare. Ma si parla di supposizioni.

Il ripostiglio di cui ho scritto in precedenza, quello di monte Iudica, ha permesso di associare caratteristiche peculiari di una data tipologia monetaria ad un luogo. In altre parole, aver scoperto un intero gruzzolo di monete tutte con le stesse caratteristiche a Monte Iudica, permette di presumere che tutte le monete con quelle caratteristiche siano state coniate in Sicilia. Il pezzo di Varesina non viene ovviamente da quel gruzzolo. Sarà stata venduta e acquistata per anni come moneta di Ravenna, zecca incerta,  o altro, fino a quando qualcuno non si è reso conto che le sue caratteristiche coincidevano con quelle della tipologia Siciliana, pubblicata in vari articoli numismatici.... e ne ha raddoppiato il prezzo di vendita.

Plate 7-8 di questo link trovi una pubblicazione degli esemplari del tesoretto di Monte Iudica.

http://numismatics.org/digitallibrary/ark:/53695/nnan92935

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4 ore fa, Crine dice:

Grazie. Il solido di numismatica varesina che hai linkato ha in vari punti una colorazione che tende al verdino, che non è normale per l'oro, sai come si spiega questa cosa? (e se fa parte di un ripostiglio rinvenuto in italia, come può essere venduta scusa? La legge lo vieta..) 

È un libro molto specifico quello che indichi.. Io sono alle basi per ora, ho letto byzantine Coinage di Grierson (che è piccolo ma dà una infarinatura generale completa secondo me) e ora ho comprato e sto leggendo il mitico Sear.. :)

 

Il fatto che un ripostiglio abbia gettato una piccola luce su una emissione, non significa che ogni moneta simile appartenga a quel tesoretto... Queste monete erano note prima che il tesoretto aiutasse, forse (! ) ad attribuirle

Il verde qua mi pare un problema di foto, ma il colore dei solidi dipende dal contenuto di altri metalli... Come ovvio per qualsiasi lega di oro più altro. 

Il sear ha a volte intuizioni notevoli, ma è un testo di classificazione che probabilmente ti aiuterà poco per le molte domande che hai gia

Una bella letta al DOC gratuito che ho linkato vale la pena di certo, soprattutto volumi 2 e 3... L'uno è scarno da quel punto di vista

Per la serie bizantina Italica e non solo i testi di D'Andrea per me sono molto utili... È una serie ancora in corso di conclusione... Credo entro 3 o 4 anni, ma i testi delle zecche italiane,africane e spagnole sono completi

  • Grazie 1
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57 minuti fa, Poemenius dice:

Il fatto che un ripostiglio abbia gettato una piccola luce su una emissione, non significa che ogni moneta simile appartenga a quel tesoretto... Queste monete erano note prima che il tesoretto aiutasse, forse (! ) ad attribuirle

Il verde qua mi pare un problema di foto, ma il colore dei solidi dipende dal contenuto di altri metalli... Come ovvio per qualsiasi lega di oro più altro. 

Il sear ha a volte intuizioni notevoli, ma è un testo di classificazione che probabilmente ti aiuterà poco per le molte domande che hai gia

Una bella letta al DOC gratuito che ho linkato vale la pena di certo, soprattutto volumi 2 e 3... L'uno è scarno da quel punto di vista

Per la serie bizantina Italica e non solo i testi di D'Andrea per me sono molto utili... È una serie ancora in corso di conclusione... Credo entro 3 o 4 anni, ma i testi delle zecche italiane,africane e spagnole sono completi

Leggerò certamente il doc gratuito che hai postato sopra e quello tuo @azaad :) trovo affascinante la storia e la monetazione Bizantina (anche se non mi piace chiamarla così, è un nome posticcio dato qui in occidente per "screditarne" la loro autentica romanità, di cui erano gli unici continuatori.. Ma non saprei come altro chiamarli ed essere capito.. Romani d'oriente forse?)

Tra poco più di 2 mesi per il mio compleanno ho intenzione di comprare il mio primo solido :)

Grazie mille a entrambi! 

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