Augusto60 Posted May 7, 2020 Share #1 Posted May 7, 2020 Buonasera, le immagini sono di una gazzetta da due soldi Dalmat et Alban (1691 ?) 27 mm. 6.01 gr., volevo sapere innanzitutto dove posso approfondire questa monetazione e se si riesce a risalire al Doge che la ha emessa, inoltre secondo voi che stato di conservazione può avere questa moneta ? Vi ringrazio delle risposte Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 7, 2020 Author Share #2 Posted May 7, 2020 Trovato grazie: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANONLD/5 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 7, 2020 Author Share #3 Posted May 7, 2020 Quello che non riesco a capire quale sia tra quelle del link e soprattutto se tra E e la T cè un punto oppure no. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted May 8, 2020 Supporter Share #4 Posted May 8, 2020 Ciao Augusto60 La tua Gazzetta è ascrivibile, a mio avviso, al decreto di emissione del 16/02/1796. In questa emissione la legenda riporta - come nella tua - * SAN ° MARC ° VEN *, mentre in quella emessa a seguito del decreto del 10/02/1691 riporta * S ° MARC ° VEN *. Chiedi se tra la E e la T del rovescio c'è il punto ..... difficile a dirsi guardando la tua foto; si sa, le foto appiattiscono le immagini e poi c'è proprio in quel punto una ossidazione che copre l'eventuale esistenza del punto. Al tatto non senti nessun rilievo in quel punto? saluti luciano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 8, 2020 Author Share #5 Posted May 8, 2020 Ho provato il contatto in quel punto e mi pare che non ci sia, anche perchè i rilievi della moneta sono abbastanza evidenti e penso che si fosse stato il punto questo si sentirebbe al tatto. Grazie della risposta , per cui secondo il tuo parere quale è tra quelle classificate nel link postato all'inizio ? Grazie ancora Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted May 8, 2020 Supporter Share #6 Posted May 8, 2020 6 minuti fa, Augusto60 dice: Ho provato il contatto in quel punto e mi pare che non ci sia, anche perchè i rilievi della moneta sono abbastanza evidenti e penso che si fosse stato il punto questo si sentirebbe al tatto. Grazie della risposta , per cui secondo il tuo parere quale è tra quelle classificate nel link postato all'inizio ? Grazie ancora Come ti ho detto è afferente al decreto 16/02/1796 ma non c'è corrispondenza con le due elencate nel link sotto questa data (forse un errore?) dovrebbe esserci il tipo senza punto e con il punto tra E e T, mentre nel link sono uguali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 8, 2020 Author Share #7 Posted May 8, 2020 Si però in quelle del decreto del 1796 manca l'asterisco prima di SAN, la mia la dicitura è * SAN ° MARC ° VEN * allora mi viene a pensare che non sia afferente al 1796 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted May 8, 2020 Supporter Share #8 Posted May 8, 2020 6 minuti fa, Augusto60 dice: Si però in quelle del decreto del 1796 manca l'asterisco prima di SAN, la mia la dicitura è * SAN ° MARC ° VEN * allora mi viene a pensare che non sia afferente al 1796 Vero .... ed a maggior ragione che ti dico che probabilmente c'è un errore nella compilazione del catalogo di cui al precedente link; tieni anche conto che spesso tutte le variazioni riguardanti le interpunzioni non sono catalogate e capita di frequente trovare composizioni differenti e non censite. Punti al posto di stellette o rosette od anche l'assenza o presenza parziale delle stesse ci possono essere in alcune monete e non trovarle censite. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted May 8, 2020 Share #9 Posted May 8, 2020 Non è la mancanza della rosetta che cambia l'emissione. Concordo con @417sonia. Arka Diligite iustitiam Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 8, 2020 Author Share #10 Posted May 8, 2020 Dove posso trovare altre indicazioni sulla tipologia della moneta in questione, nel CIN sono presenti o nel Papadopoli ? Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gigetto13 Posted May 8, 2020 Share #11 Posted May 8, 2020 19 minuti fa, Augusto60 dice: Dove posso trovare altre indicazioni sulla tipologia della moneta in questione, nel CIN sono presenti o nel Papadopoli ? Grazie In tutti i testi che trattano le monete veneziane, quindi, CNI, Papadopoli (anche sul Papadopoli anonime), Montenegro ecc. e sul vecchio ma pur sempre utile Lazari che trovi anche online. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 8, 2020 Author Share #12 Posted May 8, 2020 Il Papadopoli l'ho trovato online anche il CNI è online il Lazari dove posso trovare il link per scaricarlo ? Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted May 8, 2020 Share #13 Posted May 8, 2020 Gardiakos. Per il punto si deve studiare la moneta. A prima vista direi no ma non è detto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
gigetto13 Posted May 8, 2020 Share #14 Posted May 8, 2020 http://incuso.altervista.org/docs/monete-possedimenti-veneziani.pdf per esempio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 8, 2020 Author Share #15 Posted May 8, 2020 Cambiando argomento , dove posso documentarmi per quanto riguarda le monete che venivano usate in terraferma ? Sarei interessato a capire se erano le stesse che circolavano in laguna. Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted May 9, 2020 Share #16 Posted May 9, 2020 Il Papadopoli è sicuramente una fonte enorme di notizie riguardanti la circolazione. Poi c'è tutta la letteratura successiva che puoi trovare in una biblioteca numismatica. Se abiti vicino a Padova consiglio quella del Museo Bottacin. Arka Diligite iustitiam Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted May 9, 2020 Supporter Share #17 Posted May 9, 2020 10 ore fa, Augusto60 dice: Cambiando argomento , dove posso documentarmi per quanto riguarda le monete che venivano usate in terraferma ? Sarei interessato a capire se erano le stesse che circolavano in laguna. Grazie Ciao! Il Link che ti ha suggerito @gigetto13 nel post precedente, relativo al libro di Lazari, è più che esaustivo, anche se il testo è datato. Valgono ovviamente anche i testi che hai trovato in rete. saluti luciano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 9, 2020 Author Share #18 Posted May 9, 2020 Scusate se riapro la discussione, guardando la moneta nel retro la parte dove dovrebbe esserci il punto è fortemente usurata per cui anche se non si vede il punto e non si sente al tatto non è da escludere che ci sia stato e qui si aprono numerose possibilità, voi che ne pensate ? Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted May 9, 2020 Supporter Share #19 Posted May 9, 2020 18 minuti fa, Augusto60 dice: Scusate se riapro la discussione, guardando la moneta nel retro la parte dove dovrebbe esserci il punto è fortemente usurata per cui anche se non si vede il punto e non si sente al tatto non è da escludere che ci sia stato e qui si aprono numerose possibilità, voi che ne pensate ? Grazie Ciao! Che ti devo dire carissimo? Le possibilità sono 2: o c'è o non c'è il punto .... visivamente, dalla foto, non si vede e se anche non si avverte al tatto, probabilmente, non c'è. Attenzione però, è solo una probabilità .... quindi resteremo nell'incertezza. Non è un problema comunque, con o senza punto non c'è differenza dal punto di vista del valore pecuniario. E' uno dei tantissimi casi nei quali l'identificazione è incerta a causa della consunzione della moneta; ti capiterà spesso, vedrai. Monete consumate, schiacciate, mancanti di porzioni di metallo, ecc. ecc. sono difficili (se non impossibili) da catalogare e costituiscono il cruccio di tanti appassionati che collezionano monete di queste epoche. saluti luciano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 9, 2020 Author Share #20 Posted May 9, 2020 (edited) Allora mi conviene catalogarla come moneta del levante senza indicare i riferimenti precisi. Ultima cosa dove si può vedere il valore approssimativo di una moneta di Venezia ? Grazie di tutto siete stati gentilissimi. Edited May 9, 2020 by Augusto60 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted May 9, 2020 Supporter Share #21 Posted May 9, 2020 Riguardo ai cataloghi, tra i più recenti, c'è il Montenegro (ca. €. 200,00) o Zub-Luciani (ca. €. 20,00 ma più sintetico). Ovviamente i prezzi contenuti sono indicativi, a volte molto indicativi .... c'è da farci la tara a seconda del tipo di moneta. Più agevole è controllare i prezzi di aggiudicazione nelle varie aste avvenute o quelli riportati nel nostro catalogo (se inseriti) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Augusto60 Posted May 9, 2020 Author Share #22 Posted May 9, 2020 Grazie mille Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted May 9, 2020 Share #23 Posted May 9, 2020 21 ore fa, Augusto60 dice: Cambiando argomento , dove posso documentarmi per quanto riguarda le monete che venivano usate in terraferma ? Sarei interessato a capire se erano le stesse che circolavano in laguna. Grazie Nessuna moneta studiata per i territori o de Tera o da Mar poteva circolare a Venezia. Ci sono però delle eccezioni Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Augusto60 Posted May 9, 2020 Author Share #24 Posted May 9, 2020 MI spieghi meglio grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted May 11, 2020 Share #25 Posted May 11, 2020 Il caso più eclatante è quello dei sesini. Fatti per i territori di confine (Brescia Bergamo Verona) erano così ben accetti che lo stato decise di farli coniare anche per Venezia. Altro caso è il quattrino per la terraferma, fatto appunto per la terraferma. Però si giuse al punto che ne circolavano talmente tanti e falsi anche a Venezia che il Cosiglio dei X dovette madare esperti della zecca in tutti i capoluoghi provinciali per esaminarli (ovvio anche a Venezia). Alla fine dovetter ritirarli. Di esempi ce ne sono molti. Devi considerare la differenza di valuta. A Brescia e Bergamo si usava la lira imperiale che valeva il doppio. La lira veronese aveva un valore differente (1/3 in più). Stò scrivendo a getto e quindi potrei sbagliarmi, ma il succo è questo. Ci sono libri molto precisi che ti potranno chiarire le idee. Ciao Fabry Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
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