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La moneta d'oro di Arthur Schopenhauer


Rob_erto

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Si racconta che l'eccentrico il filosofo Tedesco durante il suo soggiorno a Francoforte era solito pasteggiare in un ristorante inglese, l'Englischer Hof, frequentato fra gli altri da ufficiali Inglesi. Prima di mangiare poneva dinnanzi a se una moneta d'oro che lasciava in bella vista sul tavolo, per rimettersela poi in tasca una volta terminato. Quando un cameriere chiese il motivo dello strano rituale, Schopenhauer rispose che la moneta era per la cassetta dei poveri, a cui l'avrebbe donata il giorno in cui avesse sentito gli ufficiali inglesi parlare di qualcosa che non fosse la caccia, i cavalli o le donne. Vi sono diverse fonti al riguardo e l'aneddoto fa ormai parte della vita biografica del filosofo.

Di quale moneta d'oro potrebbe trattarsi?

Mi rendo conto che identificare esattamente il tipo di moneta è pressoche impossibile,anche per i divesi "tagli" delle monete d'oro, però mi piacerebbe saperne di più al riguardo o al limite restringere il campo delle possibili "candidate".

L'episodio viene fatto risalire negli ultimi anni di vita del filosofo quando si stabilii a Francoforte, quindi dopo il 1833, e vi rimase fino alla sua morte, 1860.

Dal mio atlante storico DEagostini la Germania dell'epoca risulta composta da una confederazione di 39 stati di cui la Prussia dominante e l'Austria che lotta per porsi come Stato-guida sulla "nazione Tedesca"; non so se ogni stato batteva una sua moneta, in che modo circolavano, e che ruolo avesse in tutto cio l'Austria!

Insomma la matassa è piuttosto imbrigliata! :D :D :D C'è qualche esperto di monete tedesche che vuole farsi avanti a sbrigliarla? Si vince un pasto completo all' Englischer Hof!! :lol: :lol:

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Se il filosofo risiedeva a Francoforte probabilmente si tratta del ducato d'oro (986°°° 3,50 gr.) coniato nella zecca di quella città nel 1853 e 1856.

All'epoca Francoforte aveva lo status di libera città, poi nella guerra austro-prussiana del 1866 si buttò dalla parte sbagliata (quella austriaca) e fu assorbita dalla Prussia vittoriosa.

Ma un bel ristorante italiano, nella Francoforte del 1860, non c'era? che cavolo ci andava a fare Schopenhauer in un ristorante inglese? :P

ciao.

petronius :)

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Se il filosofo risiedeva a Francoforte probabilmente si tratta del ducato d'oro (986°°° 3,50 gr.) coniato nella zecca di quella città nel 1853 e 1856.

Ma un bel ristorante italiano, nella Francoforte del 1860, non c'era? che cavolo ci andava a fare Schopenhauer in un ristorante inglese? :P

201678[/snapback]

Non so, ma a forza di pudding e gelatine varie...sfido io che era sempre così di cattivo umore! :D

Grazie!

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Sono d'accordo con petronius per il ducato di Francoforte. Ciò che restringe molto il campo di ricerca della moneta di cui parliamo è la proverbiale pigrizia del nostro filosofo, per cui difficilmente si sarebbe mai azzardato ad avere in tasca altro denaro se non quello del posto in cui aveva scelto di vivere (ne sarebbe potuta risultare, nello spendere tale denaro, una disputa con i "bipedi".....no possible, no possible!!!!!) .

Sono invece in disaccordo con Roberto quando dice che Schopenhauer aveva un cattivo carattere. Secondo me, conosceva semplicemente troppo bene i "bipedi" per permettersi la benchè minima nota di allegria. Ti invito a leggere un leggerissimo e delizioso libro di Schopenhauer "l'arte di essere felici"...forse cambierai idea sul suo carattere.

ciao

Massimo

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Ciao Massimo, ho gia letto con enorme piacere il libro che mi consigli, insieme ad altri, di questo che è al momento il mio autore preferito; motivo per cui mi piace indagare sugli aspetti se vogliamo secondari della sua vita.

Ricordo che nell'introduzione degli "aforismi di vita saggia" edito dalla Fabbri (un cospicuo riassunto dei suoi Parerga e paralipomena) il filosofo non viene presentato come un pessimista (che è l'opinione più comune) ma come un "ottimista bene informato", personalmente mi sonon sempre trovato d'accordo su questa definizione.

La mia era una battuta piu sulla cucina inglese che sull'umore (e non il carattere) del filosofo!

Comunque di tanto in tanto qualche luna di traverso, come tutti i filosofi, l'aveva anche lui! :) (ricordi quando scaraventò giu dalle scale la vicina di casa che col baccano che faceva disturbava i suoi pensieri?) :lol:

un saluto

roberto

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Accidenti si. Sai che per quella sua "performance" fu condannato a pagare alla vicina una pensione vitalizia?...

Sai che alcuni negozianti regolavano i loro orologi quando passava il Nostro per la passeggiata pomeridiana??? sempre alla solita ora, sempre sul solito tragitto.

Un saluto a te

Massimo

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Accidenti si. Sai che per quella sua "performance" fu condannato a pagare alla vicina una pensione vitalizia?...

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E' vero! quando la poveretta morì (di cause naturali) sui suoi diari annotò qualcosa come: "Il debito è finalmente estinto". :lol: :lol:

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