Batistadany Posted June 14, 2020 Share #1 Posted June 14, 2020 Ciao a tutti sono nuovo sul forum , volevo chiedere agli esperti se cortesemente mi sapreste dire di più su questa moneta, vi posto l’immagine sotto grazie a chi mi risponderà un saluto a tutti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Batistadany Posted June 15, 2020 Author Share #2 Posted June 15, 2020 È una osella veneziana risalente al 1521 Antonio grimani rarissima in argento la stima del valore e attorno alle 1000 euro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gallienus Posted June 15, 2020 Share #3 Posted June 15, 2020 1 ora fa, Batistadany dice: È una osella veneziana risalente al 1521 Antonio grimani rarissima in argento la stima del valore e attorno alle 1000 euro Ciao, se vuoi avere opinioni devi postare foto leggibili e non quei microbi che hai messo... e possibilmente postare nella sezione che si occupa di quella tipologia di monete. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prtgzn Posted June 15, 2020 Share #4 Posted June 15, 2020 Meglio spostarla su Venezia. Vista così sono molto dubbioso sull'autenticità. Spero per te che sia autentica, ma tutto l'insieme..... mi puzza... Poi è difficile giudicare da foto. Sarebbe opportuno rifarle, prendendo solo la moneta, e tralasciando il tappettino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 15, 2020 Supporter Share #5 Posted June 15, 2020 1 ora fa, Batistadany dice: È una osella veneziana risalente al 1521 Antonio grimani rarissima in argento la stima del valore e attorno alle 1000 euro Buona giornata Ho provveduto a spostare la discussione nella corretta sezione; da quello che si può vedere dalle foto postate potrebbe trattarsi dell'osella a nome del Doge Marino Grimani. La sua è la prima osella che è stata coniata ed è pertanto molto rara. Sarebbe opportuno che ci comunicassi peso e diametro ed anche delle foto migliori, tagliando il tappetino sul quale è posata; solo così potremo darti qualche informazione. saluti luciano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 15, 2020 Supporter Share #6 Posted June 15, 2020 Allego immagine di una osella originale (Asta 4 Numismatica Ranieri) per effettuare un confronto. Una differenza salta subito all'occhio; il trono sul quale è assiso Cristo, poggia su una pedana ad un gradino, in quella che hai postato tu, sembra che di gradini ce ne siano tre. Altra particolarità presente nell'osella originale sono le iniziali ben chiare ° SM contrapposte alla bandiera, nella tua non sono chiare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted June 15, 2020 Share #7 Posted June 15, 2020 A guardare le foto attuali sembra proprio una brutta copia. Vediamo cosa si potrà dire con foto migliori. Arka Diligite iustitiam Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Batistadany Posted June 15, 2020 Author Share #8 Posted June 15, 2020 Ok grazie delle risposte appena riesco le rifaccio le foto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Batistadany Posted June 15, 2020 Author Share #9 Posted June 15, 2020 18 minuti fa, Batistadany dice: Ok grazie delle risposte appena riesco le rifaccio le foto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Batistadany Posted June 15, 2020 Author Share #10 Posted June 15, 2020 Purtroppo ho dovuto abbassare la risoluzione altrimenti non me le faceva caricare.... spero si possono vedere meglio di prima ragazzi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
VENECIAS Posted June 15, 2020 Share #11 Posted June 15, 2020 una brutta copia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 15, 2020 Supporter Share #12 Posted June 15, 2020 Quell'ovale che si vede a lato di SVNT mi da l'impressione che sia un punzone moderno di un argentiere; se dentro c'è il numero 800 abbiamo fatto bingo ed in questo caso sarebbe una copia. 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Batistadany Posted June 16, 2020 Author Share #13 Posted June 16, 2020 9 ore fa, 417sonia dice: Quell'ovale che si vede a lato di SVNT mi da l'impressione che sia un punzone moderno di un argentiere; se dentro c'è il numero 800 abbiamo fatto bingo ed in questo caso sarebbe una copia. Per vedere se dentro c’è il numero 800 ci vorrebbe un telescopio spaziale ? 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted June 16, 2020 Share #14 Posted June 16, 2020 Anche per me copia. Non mi piaceva prima, ma ora..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ACERBONI GABRIELLA Posted June 17, 2020 Share #15 Posted June 17, 2020 Buona serata . Vorrei porvi una domanda. Visto il presumibile basso numero coniato di questa osella , è possibile che esista un solo conio , o ne erano comunque previsti di più , per far fronte ad eventuali emergenze nella produzione ? Saluto cordialmente . Gabriella. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 17, 2020 Supporter Share #16 Posted June 17, 2020 Buona serata Gabriella, questa è una domanda alla quale non so rispondere, né ho mai letto questa informazione. Antonio Grimani è assurto al dogato il 6 luglio 1521 ed è deceduto il 7 maggio 1523. Le oselle venivano consegnate ad ogni membro del Maggior Consiglio poco prima di Natale di ogni anno e ritengo che, quindi, venissero predisposte qualche tempo prima; considerato che i componenti del Maggior Consiglio erano di numero variabile da 1500 a 2200 (se non ricordo male), differente di anno in anno, possiamo ipotizzare che, a quel tempo, ci potesse essere una media di ca. 1800 unità e quindi stimare che in 2/3 mesi le oselle potevano essere predisposte. Io credo che per questo numero di esemplari potesse bastare un unico conio di incudine e martello. C'è un però! Giacché questa fu la prima osella emessa a nome di questo Doge, mancano i riferimenti che, invece, nelle successive oselle sono diventati una costante, e cioè l'anno del dogato e successivamente le iniziali del Massaro. Il Montenegro la censisce come "ANNO I" ed è stata decisa la sua emessione nel giugno 1521, consegnata poi a dicembre, ma non è riportato sulla moneta ..... ed il II anno? Quella del 1522 dov'è? Il Montenegro scrive nel suo volume che con questa iconografia esistono due tipi: il primo vede il doge alla medesima altezza di san Marco, nell'altra è differente; in una poi manca nella legenda l'interpunzione. Stando alle date di "regno" il Grimani avrebbe dovuto donare l'osella a dicembre del 1521 e del 1522; quindi due oselle. Può essere che le varianti indichino i due anni? Non so! In ogni caso, fermo ed impregiudicato quanto riferisce il Montenegro, devono essere stati approntati due tipi di conii. saluti luciano 2 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted June 17, 2020 Share #17 Posted June 17, 2020 Concordo sui due conii. Si deve considerare che con 1 conio si battevano dalle 10 alle 15.000 monete. Anche se il conio di martello aveva un usura maggiore. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ACERBONI GABRIELLA Posted June 18, 2020 Share #18 Posted June 18, 2020 Buon giorno e grazie per le risposte. Si potrebbe quindi ipotizzare che qualunque minima differenza di conio , rispetto ai 2 tipi descritti dal Montenegro , sia indice di falsità , oppure potevano esserci comunque interventi sui punzoni per eventuali rotture ? In attesa di un vostro parere porgo i più cordiali saluti. Gabriella. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 18, 2020 Supporter Share #19 Posted June 18, 2020 3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice: Buon giorno e grazie per le risposte. Si potrebbe quindi ipotizzare che qualunque minima differenza di conio , rispetto ai 2 tipi descritti dal Montenegro , sia indice di falsità , oppure potevano esserci comunque interventi sui punzoni per eventuali rotture ? In attesa di un vostro parere porgo i più cordiali saluti. Gabriella. Buona giornata Non necessariamente; la rottura di un conio era un evento possibile, quando accadeva si doveva necessariamente ripararlo o sostituirlo. Ciò accadeva non solo a seguito di una rottura, ma anche perché dopo tanto uso il conio si "esauriva", perdeva di profondità e la conseguenza era una produzione di monete con poco rilievo (conio stanco). Il rifacimento di un conio si rifletteva sulle monete, che certamente risultavano con delle differenze. Nelle oselle, che avevano una tiratura limitata, la rottura del conio era un evento improbabile, ma non impossibile; differente la situazione per delle monete che venivano coniate in milioni di pezzi; per queste ultime credo proprio che ci fossero più linee di produzione e quindi più conii che venivano usati contemporaneamente, con relative scorte. saluti luciano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
DOGE82 Posted June 18, 2020 Share #20 Posted June 18, 2020 Buongiorno! Diciamo che con monete di grande rarità, differenze importanti dagli esemplari conosciuti spesso significa che sono falsi o imitazioni. Poi non è sempre detto. Saluti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ottone Posted June 18, 2020 Share #21 Posted June 18, 2020 Quindi, nella zecca c'era uno zecchiere e un certo numero di battitori, almeno nelle zecche di un certo peso e che coniavano un certo numero di esemplari. Probabilmente ogni battitore aveva a disposizione il " proprio" conio, che usava fino alla rottura dello stesso, quindi dalla zecca potevano uscire in contemporanea monete con piccole varianti tra di loro..I punti nel campo erano fatti dallo zecchiere, per distinguerne le varie emissioni ?... supposizioni personali. Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 18, 2020 Supporter Share #22 Posted June 18, 2020 Ciao! Si decise di marcare talune monete con un segno e successivamente le iniziali che identificassero il Massaro responsabile in un dato periodo (quindena), proprio per poter controllare la produzione ed eventualmente poter identificare il responsabile di turno se c'erano difetti, mancanze e eventuali malversazioni. saluti luciano 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted June 18, 2020 Share #23 Posted June 18, 2020 2 ore fa, ottone dice: Quindi, nella zecca c'era uno zecchiere e un certo numero di battitori, almeno nelle zecche di un certo peso e che coniavano un certo numero di esemplari. Probabilmente ogni battitore aveva a disposizione il " proprio" conio, che usava fino alla rottura dello stesso, quindi dalla zecca potevano uscire in contemporanea monete con piccole varianti tra di loro..I punti nel campo erano fatti dallo zecchiere, per distinguerne le varie emissioni ?... supposizioni personali. Grazie Preferisco definirlo l'incisione dei conii, che collaborava con il massaro per la creazione del conio con i segni del massaro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ottone Posted June 18, 2020 Share #24 Posted June 18, 2020 1 ora fa, fabry61 dice: Preferisco definirlo l'incisione dei conii, che collaborava con il massaro per la creazione del conio con i segni del massaro. Quindi era il massaro che stabiliva i vari segni da apporre sul conio creato dall'incisore del conio stesso ? Susate l'ignoranza, ma questo e' un passaggio che mi interessa. Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fabry61 Posted June 18, 2020 Share #25 Posted June 18, 2020 Si i vari segni identificano un massaro. La consuetudine dei segni anonimi per i massari finisce con Andrea Dandolo quando si inizia a mettere l'iniziale nei soldini e sui mezzanini. Infatti per il Dandolo abbiamo 2 tipologie di soldino con o senza iniziale. I mezzanini invece hanno tutti l'iniziale del massaro, salvo rare dimenticanze. Per Andrea Contarini esistono anche soldini senza iniziale, perchè nella prima parte questa veniva messa in parte al leone rampante e poi nel passaggio ai soldini con il leone in moeca venne probabilmente dimenticato. Per i grossi invece si continuano a battere le monete con i segni anonimi fino al doge Andrea Contarini quando dopo la sospensione si iniziano a battere monete con la stella e l'iniziale del Massaro. Esistono grossi del Venier che hanno addirittura 2 segni, iniziale e segno segreto. Ciao Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
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