andrea78ts Posted June 23, 2020 Share #1 Posted June 23, 2020 Per gli appassionati di tondelli, segnalo la scoperta di tre diverse varianti di tondello da 500 lire Quirinale che dipendono dai diversi sistemi di aggraffaggio utilizzati dalla Zecca italiana per unire il tondello interno in bronzital con l’anello esterno in acmonital. In particolare, il primo tipo di tondello presenta otto dentini di metallo posti nell’anello di calettamento a 45° e che penetravano nel tondello interno in fase di assemblaggio. I dentini si possono quindi apprezzare solo nell’anello non assemblato. Questo tondello risulta essere stato utilizzato dalla Zecca nei primi anni ’80. Intorno al 1985/1986 è stato modificato il metodo di aggraffaggio e sono stati introdotti gli slot o cavette, vale a dire delle piccole scanalature poste lungo l’anello di calettamento. Si conosco due tipologie di tondelli con slot/cavette: tondello con tre slot posti a 120° e tondello con due slot posti a 180°. Nelle monete con uno spazio tra i due tondelli si possono vedere gli slot (cfr. immagine) 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sandokan Posted June 23, 2020 Supporter Share #2 Posted June 23, 2020 Ciao Andrea, a suo tempo, mi ritrovai in tasca uno di questi tondelli che avevo ricevuto di resto. Quando m ne accorsi lo confrontai con una moneta da 500 lire e mi sembrò di fattura identica, comunque nell'impossibilità di spenderlo lo riposi in una scatola dove conservavo gettoni, medagliette, gadget vari. La domanda è questa : Come potevano circolare ? Come erano usciti dalla Zecca ? Non si trattava di falsi, evidentemente...ma come mai giravano ? Il mio ce l'ho ancora. Grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
andrea78ts Posted June 23, 2020 Author Share #3 Posted June 23, 2020 (edited) 3 ore fa, sandokan dice: Ciao Andrea, a suo tempo, mi ritrovai in tasca uno di questi tondelli che avevo ricevuto di resto. Quando m ne accorsi lo confrontai con una moneta da 500 lire e mi sembrò di fattura identica, comunque nell'impossibilità di spenderlo lo riposi in una scatola dove conservavo gettoni, medagliette, gadget vari. La domanda è questa : Come potevano circolare ? Come erano usciti dalla Zecca ? Non si trattava di falsi, evidentemente...ma come mai giravano ? Il mio ce l'ho ancora. Grazie. I tondelli non potevano circolare e non avevano di certo corso legale. La gran parte dei tondelli uscivano (in modo non proprio regolare) direttamente dalle aziende che li producevano o dalla Zecca. Nel caso delle 500 lire i due tondelli (tondello interno in bronzital e anello esterno in acmonital) arrivavano separati in Zecca dove venivano assemblati). Pertanto, la stragrande maggioranza dei tondelli delle 500 lire assemblati che si trovano oggi nel mercato sono quindi usciti in modo irregolare dalla Zecca. In rarissimi casi poteva astrattamente capitare che un tondello non coniato (per determinati motivi) non entrava nella virola e finiva nel cassettone delle monete coniate e quindi entrava (per errore) in circolazione. Ripeto si tratta di casi estremamente rari e difficilmente dimostrabili. Edited June 23, 2020 by andrea78ts Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sandokan Posted June 23, 2020 Supporter Share #4 Posted June 23, 2020 5 minuti fa, andrea78ts dice: I tondelli non potevano circolare e non avevano di certo corso legale. La gran parte dei tondelli uscivano (in modo non proprio regolare) direttamente dalle aziende che li producevano o dalla Zecca. Nel caso delle 500 lire i due tondelli (tondello interno in bronzital e anello esterno in acmonital) arrivavano separati in Zecca dove venivano assemblati. Pertanto, la stragrande maggioranza dei tondelli delle 500 lire assemblati che si trovano oggi nel mercato sono quindi usciti in modo irregolare dalla Zecca. In rarissimi casi poteva astrattamente capitare che un tondello non coniato (per determinati motivi) non entrava nella virola e finiva nel cassettone delle monete coniate e quindi entrava (per errore) in circolazione. Ripeto si tratta di casi estremamente rari e difficilmente dimostrabili. "in modo non proprio regolare" ; cioè, un furto di materiale della Zecca che un suo costo lo avrà avuto, e con uno scopo evidente..... Grazie per l'informazione, un saluto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
andrea78ts Posted June 23, 2020 Author Share #5 Posted June 23, 2020 45 minuti fa, sandokan dice: "in modo non proprio regolare" ; cioè, un furto di materiale della Zecca che un suo costo lo avrà avuto, e con uno scopo evidente..... Grazie per l'informazione, un saluto. Penso che ci siamo capiti ed è una cosa risaputa ed oggetto di un'indagine della Gdf fatta in passato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sandokan Posted June 23, 2020 Supporter Share #6 Posted June 23, 2020 3 ore fa, andrea78ts dice: Penso che ci siamo capiti ed è una cosa risaputa ed oggetto di un'indagine della Gdf fatta in passato Come ripeteva spesso l'attore bolognese Patrizio Roversi : "Ah v'è v'è che schifo".........🤢🤢🤢 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Burkhard Posted June 29, 2020 Share #7 Posted June 29, 2020 Molto interessante, non ci avevo mai pensato ma, guardando bene soprattutto monete degli anni 1987-1990 direi che lo spazio tra i due tondelli è spesso abbastanza largo da lasciare intravvedere se ci sono due o tre slot! Grazie dell'informazione! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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