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Gli ultimi denari?


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Come sapete, l'origine del denario romano è collocata nel 214/213 a.C. da Pedroni e più o meno anche da Crawford, molto prima dai "tradizionalisti" e molto oltre dai "ribassisti". Ma gli ultimi denari quali sono?  Quelli certi e relativamente facili da reperire sono di Aureliano e della moglie Severina, e non contengono argento. Il ritratto dell'imperatore è laureato. Questo esemplare, di mediocre conservazione, pesa 2,2 g. e misura 19 mm. Al rovescio, VICTORIA AUG con un prigioniero ai piedi. In esergo, P (o D?). RIC 73.

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Modificato da gpittini
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Il denario di Severina si differenzia dall'antoniniano per il metallo (rame puro), per le dimensioni e perchè manca la falce lunare dietro al busto di Severina.  Questo esemplare pesa 2,4 g. e misura 20 mm. Al D, SEVERINA AUG. Al rovescio, VENUS FELIX: Venere in piedi a sinistra, forse con Cupido; in esergo, P (o D?) E' la RIC 6.

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Inviato (modificato)

Però, nella riforma di Diocleziano, l'argenteus si chiamava in realtà DENARIUS ARGENTEUS. Era un denario? Per modo di dire, perchè valeva ben 100 "denarii communes" (il follis valeva 20 denarii communes), e pesava 1/96 di libbra. L'argento era al 95%. Tutto questo ci viene specificato anche da un'iscrizione rinvenuta ad Afrodisia.  Quindi, gli ultimi veri denari sono quelli di Aureliano e Severina.

Eccovi un argenteus di Diocleziano, moneta che fu coniata in modesta quantità e venne ampiamente tesaurizzata:

_antioch_RIC_031.jpg

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4 minuti fa, gpittini dice:

Però, nella riforma di Diocleziano, l'argenteus si chiamava in realtà DENARIUS ARGENTEUS. Era un denario? Per modo di dire, perchè valeva ben 100 "denarii communes" (il follis valeva 20 denarii communes), e pesava 1/96 di libbra. L'argento era al 95%. Tutto questo ci viene specificato anche da un'iscrizione rinvenuta ad Afrodisia.  Quindi, gli ultimi veri denari sono quelli di Aureliano e Severina.

Eccovi un argenteus di Diocleziano, moneta che fu coniata in modesta quantità e venne ampiamente tesaurizzata:

_antioch_RIC_031.jpg

Che bella questa moneta! I tetrarchi qui raffigurati mi ricordano il gruppo di porfido rosso sullo spigolo SO della basilica di S.Marco.

800px-7949_-_Venezia_-_Tetrarchi_in_Piazza_San_Marco_-_Foto_Giovanni_Dall'Orto,_8-Aug-2007.jpg

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15 ore fa, gpittini dice:

Quindi, gli ultimi veri denari sono quelli di Aureliano e Severina.

scusa la domanda forse stupida, ma quelli di Probo, Carausio etc no?

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DE GREGE EPICURI

Devo ammettere di aver impostato una discussione abbastanza "semplificata" e non per specialisti. Ho lasciato da parte Carausio perchè la sua monetazione è veramente anomala e non molto inquadrabile nel contesto di quella imperiale: sicuramente ha coniato i cosiddetti "silver denarii", almeno nel primo periodo. 

Su Probo invece ho dei dubbi che sia dimostrabile con certezza l'emissione di denari, a meno che non si tratti di pezzi rarissimi o unici: ma forse sono in arretrato di notizie...

 

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parti dall'idea che il III secolo è per me a tratti nebuloso...

pensavo a questi... per i successori di Aureliano

sbaglio?

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DE GREGE EPICURI

Hai ragione quasi in tutto. Posso dire che alcune delle monete di Probo (ad es. le due che riporto sotto, considerate di solito dei quinari) non sono riportate nè dal Cohen nè dal RIC. Anche le monete di Allectus con la nave (con ritratto radiato) sono considerate dei quinari.

King_Quinarii_10.jpg

King_Quinarii_10A.jpg

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Invece per Carino e Numeriano alcuni dei rarissimi denari sono stati prodotti coi conii di un aureo. Questa ad esempio, che il RIC riporta solo come aureo, considerando evidentemente il denario una "coniazione impropria".

RIC_226E_denarius.jpg

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Il 10/7/2020 alle 21:26, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Hai ragione quasi in tutto. Posso dire che alcune delle monete di Probo (ad es. le due che riporto sotto, considerate di solito dei quinari) non sono riportate nè dal Cohen nè dal RIC. Anche le monete di Allectus con la nave (con ritratto radiato) sono considerate dei quinari.

 

King_Quinarii_10A.jpg

Su questa ho più di un dubbio a partire dallo stile.

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