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Inviato

Buon pomeriggio a tutti, oggi riordinando le mie monete ho trovato queste due monete albanesi, una dell'occupazione italiana del 1939 e una del 1927 zecca di Roma, leggendo sul krause ho visto che in alcune condizioni potrebbero avere un qualche valore numismatico, per me hanno un'enorme valore storico però mi piacerebbe sapere a che grado di conservazione possono arrivare così da determinarne un valore economico. Cortesemente qualcuno di voi potrebbe indicarmi a che grado possono arrivare le mie monete, e se secondo voi hanno un plusvalore numismatico oltre che quello storico. Grazie in anticipo a chi mi aiuterà. Mario98

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Inviato

Salve. A mio parere si tratta di monete circolate con evidenti segni di usura. Darei ad entrambe una conservazione BB con conseguente valore di pochi euro.


Inviato
11 minuti fa, faina dice:

Salve. A mio parere si tratta di monete circolate con evidenti segni di usura. Darei ad entrambe una conservazione BB con conseguente valore di pochi euro.

Grazie mille per la risposta. Mario98


Inviato

Anche secondo me siamo intorno al BB. Sono comunque monete dall'alto valore storico, inoltre per quanto riguarda la prima leggo dalle risorse del forum che viene catalogata come rara nel caso fosse amagnetica (anche se resterebbe del valore di pochi euro in ogni caso).

Saluti!


Inviato
1 ora fa, QuintoSertorio dice:

Anche secondo me siamo intorno al BB. Sono comunque monete dall'alto valore storico, inoltre per quanto riguarda la prima leggo dalle risorse del forum che viene catalogata come rara nel caso fosse amagnetica (anche se resterebbe del valore di pochi euro in ogni caso).

Saluti!

Grazie mille per la risposta

Ho controllato la mia moneta è magnetica. Mario98


Inviato (modificato)

LA calamitabilità di una moneta è variabile... Dipende dalla quantità di nichel in essa contenuta. In pratica, sia il nichel (Ni) che il ferro (Fe) sono materiali con campo magnetico, ma il cromo - per dirla semplice - inibisce il nichel. Per cui, una moneta in nichel è altamente magnetica come lo è una con alto contenuto di ferro. Quando, però, nella lega è presente il cromo, questo tende a "smorzare" il nichel. Nei Lek e nelle Lire del 1939, quando per motivi legati ai preparativi per la guerra, il nichel è stato un po' alla volta soppiantato dal ferro, si è passati da monete totalmente (o quasi) non calamitabili a monete con calamitabilità più o meno intensa dovuta alla sempre maggiore presenza di ferro non influenzabile dal cromo. Per avere solo due classi di monete (calamitabili e non) io parlerei di monete "magnetiche" solo per quelle prive di nichel (riconoscibili per essere FORTEMENTE calamitabili (4), in pratica la moneta si stacca a fatica dalla calamita) e di "amagnetiche" di grado variabile tutte le altre. In altra discussione, avevo individuato 4 classi per queste ultime: totalmente non calamitabili (0), debolissimamente calamitabili (1), debolmente calamitabili (2) e calamitabili (3). Qui sotto la tabella esplicativa fatta per le 2 Lire (ovviamente 1939 a. XVII e XVIII), ma applicabile anche alla Lira, ai 50 e 20 centesimi, così come ai 2 Lek, al Lek e ai 0,50 e 0,20 Lek (per i Lek il 1940 è solamente fortemente magnetico).

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Modificato da El Chupacabra
  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, El Chupacabra dice:

LA calamitabilità di una moneta è variabile... Dipende dalla quantità di nichel in essa contenuta. In pratica, sia il nichel (Ni) che il ferro (Fe) sono materiali con campo magnetico, ma il cromo - per dirla semplice - inibisce il nichel. Per cui, una moneta in nichel è altamente magnetica come lo è una con alto contenuto di ferro. Quando, però, nella lega è presente il cromo, questo tende a "smorzare" il nichel. Nei Lek e nelle Lire del 1939, quando per motivi legati ai preparativi per la guerra, il nichel è stato un po' alla volta soppiantato dal ferro, si è passati da monete totalmente (o quasi) non calamitabili a monete con calamitabilità più o meno intensa dovuta alla sempre maggiore presenza di ferro non influenzabile dal cromo. Per avere solo due classi di monete (calamitabili e non) io parlerei di monete "magnetiche" solo per quelle prive di nichel (riconoscibili per essere FORTEMENTE calamitabili (4), in pratica la moneta si stacca a fatica dalla calamita) e di "amagnetiche" di grado variabile tutte le altre. In altra discussione, avevo individuato 4 classi per queste ultime: totalmente non calamitabili (0), debolissimamente calamitabili (1), debolmente calamitabili (2) e calamitabili (3). Qui sotto la tabella esplicativa fatta per le 2 Lire (ovviamente 1939 a. XVII e XVIII), ma applicabile anche alla Lira, ai 50 e 20 centesimi, così come ai 2 Lek, al Lek e ai 0,50 e 0,20 Lek (per i Lek il 1940 è solamente fortemente magnetico).

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Grazie mille per la risposta, non conoscevo questi dettagli, molto istruttivo. Mario98


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)
Il 26/8/2020 alle 13:39, mario98 dice:

Buon pomeriggio a tutti, oggi riordinando le mie monete ho trovato queste due monete albanesi, una dell'occupazione italiana del 1939 e una del 1927 zecca di Roma, leggendo sul krause ho visto che in alcune condizioni potrebbero avere un qualche valore numismatico, per me hanno un'enorme valore storico però mi piacerebbe sapere a che grado di conservazione possono arrivare così da determinarne un valore economico. Cortesemente qualcuno di voi potrebbe indicarmi a che grado possono arrivare le mie monete, e se secondo voi hanno un plusvalore numismatico oltre che quello storico. Grazie in anticipo a chi mi aiuterà. Mario98

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Buongiorno

La moneta da 1/4 di leku 1927 Roma è considerata rara, coniata in soli 755.698 esemplari (la riporta il Montenegro , non il Gigante) in nickel 990

Normalmente si trova in commercio nella conservazione come la tua, cioè circolata, ma non è facilissimo trovarla. Chi la conosce la vende tra i 5 / 10 euro; altri la confondono con monete serbe , jugoslave, greche e per questo la gettano nelle ciotole (dove trovai le mie...) a 50 centesimi/1 euro.

La moneta valeva un quarto di lek, ossia  0,05 franchi oro (che era la moneta albanese del periodo di Zog, presidente e poi monarca dell'Albania).

Per fare un franco-oro ci volevano 5 lek.

Da segnalare che fino al 1926 l'Albania non aveva monetazione propria, su serviva delle valute degli Stati confinanti ; in quell'anno abbiamo le prime monete albanesi coniate nella zecca di Roma, denominate in lek. Successivamente alcune monete da 1 lek e da mezzo lek furono coniate otre  a Roma, anche nelle zecche di Vienna e Londra.

saluti

 

Modificato da Saturno

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