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IGNORED

La zecca di Perugia ai tempi di Giustiniano


Barba.85

Risposte migliori

Grazie mille per questi preziosi articoli.

... in linea di massima, da quello che capisco, la zecca di Perugia resta un'ipotesi... o forse si tratta di una zecca itinerante che segue l'esercito.

Sto osservando un decanummo con tanto di P coniato nel XXVI° anno del regno di Giustiniano. Se le ipotesi hanno fondamento si tratterebbe di una moneta coniata da una zecca italica nata ai tempi in cui l'armata di Narsete sconfisse Totila e Teia.

MOLTO AFFASCINANTE

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  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Finalmente dopo tanta attesa e un'asta serrata, e' arrivato il decanummo della presunta zecca di Perugia. 

Metallo AE

Peso 2,91g

Dimensioni 18,50mm

Mi spiace per le foto di mediocre qualita'.

La particolarita' di questo decanummo sta nel busto rivolto a sinistra e della didascalia anch'essa rivolta nel senso opposto al consueto. Il che la rende, a quanto ne so, una moneta molto rara.

Personalmente trovo questa monetina molto bella e di grande rilevanza storica.

https://postimg.cc/vDrZ0sCQ

https://postimg.cc/CzMJ1Fg5 

Che ne pensate?

Saluti!

Modificato da Barba.85
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il busto è indubbiamente a sinistra e non ne ricordo, almeno a memoria. la legenda andrebbe vista bene perchè a mio avviso non è retrograda ... la foto è troppo sfuocata 

è sempre scritta in un modo particolare e qua può ingannare il fatto che ci sia il busto a SX ... controlla le monete simili per un paragone....

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segnalo che nel volume di D'Andrea sulle bizantine coniate in Italia c'è una moneta con busto a sinistra come la tua e con stesso conio di rovescio al numero 129

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Inviato (modificato)

Allora...

Ecco la foto del busto con ciò che resta della leggenda.

https://i.postimg.cc/X7NDZ00Q/IMG-3473.jpg

La foto questa volta è stata scattata con una fotocamera e ovviamente la differenza si nota. Le scritte si vedono molto meglio anche rispetto all'immagine fornita dalla casa d'aste ed ora ho dei grossi dubbi che siano in senso retrogrado...  però con la mia scarsa esperienza non riesco a dargli un senso.

Inizialmente credevo vi fosse scritto "partendo da destra verso sinistra": DNIU "S" la s al contrario TI.

Ma da questa foto noto che quello che credevo TI retrogrado è con ogni probabilità NA poi SV e qui inizio a non capire più, magari è scritto PPVG. 

Ho guardato qualche esempio di decanummo coniato in questa zecca ma è arduo trovare leggende abbastanza integre.

Modificato da Barba.85
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bella foto

infatti ti avevo detto anche io che a mio avviso la legenda non era retrograda e confermo

manda anche il rovescio, così posso dirti se ha lo stesso conio di quella conservata in vaticano al monetiere

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ti confermo che la moneta ha il medesimo conio di rovescio della moneta del medagliere vaticano

il dritto è difficile da giudicare, è certamente da stessa mano, ma potrebbe probabilmente essere un conio differente

grazie

bella moneta

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  • 2 anni dopo...

Per non aprire una nuova discussione sulla ipotetica zecca bizantina di Perugia , mi accodo a questo passato post con interessantissima discussione , articolo di cui ho letto i vari passaggi riguardanti la presunta zecca bizantina di Perugia .

Continuo la discussione in quanto ho recentemente acquistato un’ altro esemplare , in foto , di Decanummo , a nome di Giustiniano I con al rovescio nell’ esergo , sotto il simbolo del valore , la lettera P .

La differenza del mio esemplare rispetto all’ altro esemplare postato nell’ articolo e’ nella diversa postura del busto di Giustiniano che nel mio esemplare e’ rivolto verso destra anziche’ a sinistra , per i rimanenti caratteri e legende del rovescio i due esemplari di Decanummi sono uguali , praticamente anche nel peso , 2,89 grammi nel mio secondo esemplare , 2,91 grammi nel primo .

Come giustamente gia’ esplicato , anche questo secondo Decanummo venne emesso nel XXVI anno di Giustiniano I , siamo quindi negli anni 552-553 , che coincidono anche con l’ ultimo anno della guerra gotica in Italia e con la sconfitta conclusiva di Teia ai Monti Lattari .

Sarebbe interessante immaginare , infatti quanto segue sono solo supposizioni personali , che la zecca di Perugia , sempre se la lettera P rappresenti Perugia , fosse stata aperta a seguito della pesante , ma ancora non risolutiva , sconfitta e morte di Totila nella battaglia di Tagina del 552 , apertura della zecca che avrebbe potuto dimostrare una sopraggiunta tranquillita’ e stabilita’ del dominio bizantino nel centro Italia a seguito della recente vittoria di Narsete in localita’ Tagina , poco distante da Perugia .

Probabile zecca che forse ebbe breve vita , almeno fino all’ invasione longobarda in Italia , o piu' tardi all' arrivo dei Franchi , rispetto alle piu’ grandi zecche bizantine di Ravenna e Roma .

Perugia effettivamente negli anni del 570 rimase abbastanza protetta nel territorio dell’ Esercato , cioe’ all’ interno del famoso e stretto “corridoio bizantino” (Ducato di Perugia) , corridoio che univa territorialmente come appartenente ai Bizantini , Ravenna a Roma , mentre tutto intorno il territorio era conquistato dai Longobardi i quali erano divisi da questo corridoio dai Longobardi del Nord Italia rispetto a quelli del centro-sud d’ Italia .

Se Perugia ebbe una zecca bizantina forse venne chiusa in questo pericoloso periodo a favore delle piu’ grandi e meglio protette zecche di Ravenna e Roma .

Probabile anche che la zecca venisse chiusa verso la fine dell’ VIII secolo all’ arrivo dei Franchi , quando questi cacciarono i Bizantini dall’ Italia del centro – nord rendendo libero l’ Esarcato , per cui il corridoio bizantino cesso’ di esistere .

Zecca perugina che poi riapri’ solo verso la seconda meta’ del XIII secolo e successivi secoli , quando ricompare impressa nelle monete la lettera P ma in forme piu’ elaborate rispetto al passato bizantino , in foto alcune monete della zecca di Perugia della seconda meta’ del XIII secolo .

Solo ipotesi riguardanti la zecca bizantina di Perugia in quanto al momento mancano prove e documenti certi , ma che potrebbero dare spunto di discussione ben piu’ elaborata della mia da parte di numismatici e storici professionisti del calibro di @Poemenius o di altri utenti del nostro Forum e probabilmente anche di @Barba.85 , l’ autore dell’ articolo .

In foto il mio esemplare di cui chiederei gentilmente l’ esatta classificazione , due monete della zecca di Perugia con la grande P al centro e una cartina del cosi detto “corridoio bizantino”

4597D.webp

4597R.webp

Inedito_perugia-1.jpg

Mappa dell' italia bizantina e longobarda.jpg

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4 ore fa, Cremuzio dice:

In foto il mio esemplare di cui chiederei gentilmente l’ esatta classificazione

DOC 357

purtroppo non ho molto da aggiungere allo stato attuale delle mie conoscenze...

saluti

Alain

Immagine.jpg

  • Grazie 1
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45 minuti fa, Poemenius dice:

DOC 357

Grazie mille Alain per le foto degli altri esemplari , solo una domanda in quanto non conosco questa particolare monetazione : DOC sta per ?

Saluti

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La collezione di monete bizantine del Dumbarton oaks . Che e uno dei maggiori cataloghi di riferimento delle monete bizantine. 

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12 ore fa, Poemenius dice:

La collezione di monete bizantine del Dumbarton oaks . Che e uno dei maggiori cataloghi di riferimento delle monete bizantine. 

 

Grazie , non conoscevo questo importante catalogo . 

Non essendoci al momento nessuna prova storica che la P rappresenti la zecca di Perugia , potrebbe forse lo stile , forse di maestranze locali o bizantine , del conio del primo esemplare del post e del mio secondo esemplare riprodotto sopra , aiutare un giorno a capire l' origine della zecca .

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Salve @Poemenius , Ieri riflettevo sul mio secondo esemplare di Decanummo con la P in esergo , naturalmente anche sul primo esemplare di apertura post , circa i loro pesi piuttosto bassi , 2,9 grammi per dei Decanummi = 10 nummi . Forse e' ipotizzabile che questa serie di Decanummi a nome di Giustiniano I siano stati emessi per un breve periodo di tempo , probabilmente per un circa un anno , da qualche zecca militare o provvisoria per la paga dei soldati in mancanza o carenza di approvvigionamento dalle zecche principali di Ravenna o Roma a causa di problemi o incertezze sulla viabilita' in centro Italia dovute alla guerra contro i Goti .

Infatti riflettendo con piu’ attenzione , la probabile emissione di questi Decanummi a nome di Giustiniano I , non dovrebbe essere andata oltre l’ anno 553 , questo per due motivi : 1° perche’ credo non siano note emissioni di Giustiniano con la lettera P posteriori all’ anno XXVI del suo regno , 2° perche’ credo non siano note altre emissioni con la P in esergo di altri Imperatori bizantini posteriori a Giustiniano I .

Se cosi' fosse la P per Perugia avrebbe maggior credito .

Questo comporterebbe che Perugia nel XXVI anno di Giustiniano I (552-553) fosse tenuta dai Bizantini di Narsete , dopo essere stata tolta ai Goti di Totila .

Continuando le mie ricerche mi sono letto nuovamente Procopio , iniziando pero’ solo dalla venuta di Narsete in Italia , per cercare eventuali notizie , dimenticate nel tempo , su qualche evento storico e/o militare riguardante Perugia , ho infatti trovato questo passo che narra come Perugia dai Goti passo’ nuovamente ai Bizantini nel 552/3 : “…….Narsete (contro i Goti) arrivato in Toscana prese Narni per capitolazione e a quelli di Spoleto che erano sprovvisti di mura (abbattute dai Goti) lascio’ un presidio con l’ ordine di riedificare al piu’ presto tutte le parti della cinta muraria che i Goti avevano distrutte . Mando’ anche una schiera a tentare la resa del presidiodi Perugia di cui stavano a capo due disertori romani : Meligidio e Ulifo , il quale quando era lancia spezzata di Cipriano erasi lasciato indurre dietro larghe promesse di Totila ad uccidere dolosamente Cipriano , che allora comandava quella guarnigione . Meligidio accettando la proposta di Narsete voleva insieme con i suoi arrendere la citta (Perugia) ai Romani , Ulifo con la sua gente , inteso di cosa si trattava , si levarono in aperta rivolta , ma egli con i suoi venne ivi trucidato e Meligidio subito arrese Perugia ai Romani …...”

Ho rintracciato oltre al passo direttamente trattato da Procopio , un secondo passo indiretto , scritto da Papa Gregorio Magno in Dialoghi , libro III - 13 , nel quale si dichiara che Perugia venne presa dai Goti nel settimo anno del regno di Baduila-Totila , cioe’ nel 548 . Passo di Gregorio Magno che ho sotto riprodotto in foto .

A questo punto della storia vorrebbe dire che i Goti tennero Perugia per 4/5 anni in quanto la moneta di Giustiniano porta la data inequivocabile del 552/3

Naturalmente tutto questo non dimostra nulla circa la lettera P interpretata come emissione di Perugia , pero’ getta diversi punti a favore di questa ipotesi , semplicemente anche supponendo emissioni eccezionali della Citta' per commemorare la ripresa di questa importante roccaforte della Toscana (secondo Procopio) situata in prossimita’ della trafficata e importante militarmente , anche nel prossimo futuro , Via Amerina .

N.B. purtroppo la seconda parte del testo di Gregorio Magno e' troppo grande e il sistema non lo accetta , ho provato a ridurlo ma e' inutile .

DSCN4743.png

Modificato da Cremuzio
N.B.
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Noto con rammarico che questa importante Sezione del Forum non richiama molto interesse e disponibilita' a discussioni seppur teoriche , ma comunque costruttive per l' indagine storica - numismatica .

Probabilmente tutto e' dovuto ai pochi collezionisti e studiosi di monete bizantine , ritenute forse secondarie rispetto alla monetazione romana repubblicana e imperiale , nonostante che la storia della parte orientale dell' Impero dei Cesari sia durata oltre dieci secoli , contro i quasi dodici secoli della parte occidentale .

P.S. sono riuscito ad allegare in forma ridotta la seconda parte del testo di Gregorio Magno , Dialoghi , libro III - 13 , in cui si parla della presa di Perugia da parte dei Goti di Totila durante il suo settimo anno .

DSCN4745.png

Modificato da Cremuzio
P.S.
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38 minuti fa, Cremuzio dice:

Noto con rammarico che questa importante Sezione del Forum non richiama molto interesse e disponibilita' a discussioni seppur teoriche , ma comunque costruttive per l' indagine storica - numismatica .

Probabilmente tutto e' dovuto ai pochi collezionisti e studiosi di monete bizantine , ritenute forse secondarie rispetto alla monetazione romana repubblicana e imperiale , nonostante che la storia della parte orientale dell' Impero dei Cesari sia durata oltre dieci secoli , contro i quasi dodici secoli della parte occidentale .

P.S. sono riuscito ad allegare in forma ridotta la seconda parte del testo di Gregorio Magno , Dialoghi , libro III - 13 , in cui si parla della presa di Perugia da parte dei Goti di Totila durante il suo settimo anno .

DSCN4745.png

 

ti sto leggendo con interesse e oggettivamente, quando si entra così tanto nella speculazione, per non dire castronerie mi sarebbe necessario studiare la cosa in modo analitico.

l'unica cosa che mi sento di consigliarti, come primo spunto è di partire dai ritrovamenti.

non è per forza una regola, ma avere un quadro di dove si trovano queste monete, potrebbe aiutare.... perchè potrebbe darci indicazioni anche se i ritrovamenti seguissero le tratte dell'esercito, ....

insomma, non è disinteresse, anzi, ma nell'approfondimento mi sembra sempre inopportuno "spararla" e per non spararla bisogna studiare la cosa analiticamente, e ti risponderei tra 3 mesi almeno :D

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La discussione è molto interessante. Vivendo in provincia di Perugia più volte mi sono chiesto se i mezzi follis ed i decanummi di Giustiniano con la P possano essere ricondotti ad una zecca ipotetica come quella di Perugia. Mi chiedo e chiedo soprattutto ad altri se le indagini archeologiche, i ritrovamenti in zona riportino questa tipologia di reperti. Non ho mai sentito niente in proposito ma non è detto che non ci siano stati. 

  • Grazie 1
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