Vai al contenuto
IGNORED

Consigli per una collezione di buon livello


Lando Griffin

Risposte migliori

8 ore fa, matteo95 dice:

Purtroppo rispondere a domande come questa è sempre difficile, non soltanto per la natura stessa della domanda ma anche perché chi risponde sarà sempre influenzato dai propri gusti e interessi. 

Personalmente posso dire che da qualche tempo cerco di studiare il più possibile il mercato Numismatico e dell'arte in generale, giusto in questi giorni è stato pubblicato un importante report contenente un mio piccolissimo contributo. Io direi che ad oggi ma pensando anche in chiave futuro, eviterei le monete del regno d'Italia e mi orienterei più su altro. La monetazione americana è certamente quella interessante con un mercato alle spalle più sviluppato e solido. Segue la monetazione inglese, probabilmente un po' più volatile nei prezzi ma con diversi pezzi molto interessanti e alcune monetazioni ancora poco scoperte. Certamente anche le monete classiche hanno un grande mercato ma come già detto sono molto più complesse e richiedono uno studio approfondito alle spalle. 

Se uno volesse andare sulle italiane personalmente consiglierei le monete di bel modulo, soprattutto argentee, in alta conservazione coniate in diverse zecche fra XVI sec. e fine XVIII, magari con pedigree così da darne surplus aggiuntivo e renderle uniche. Ci sono tipologie bellissime, autentiche opere d'arte come le piastre papali per esempio, che saranno sempre apprezzate ed  ammirate nel mondo.

Interessante anche perché la monetazione del Regno è relativamente giovane, voglio dire, si è conclusa 80 anni fa ed i primi collezionisti sono stati forse forse i nostri bisnonni e nonni. Se nei prossimi 20-30 anni l interesse si dovesse esaurire sarebbe quasi alla stregua di una moda passeggera (ho un po' esagerato per essere provocatorio)... 

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Personalmente, non sono molto d'accordo con la teoria per cui la numismatica sia destinata all'inevitabile declino perché, ad oggi, pochi giovani se ne interessano. Questo per diverse ragioni: 
1. E' un argomento di cui si sente parlare da decenni, eppure, pur essendo cambiate le generazioni, la numismatica gode sempre di buona salute. Uno potrebbe dire: "Sì, ma oggi sono tutti presi con Instagram, TikTok e Netflix". Allo stesso modo (circa) gli adulti degli anni '70 criticavano i giovani dicendo: "Sono dei fannulloni drogati, che ascoltano della pessima musica. Poveri noi!"
2. Quanti dei collezionisti di più lunga data a 18-20 anni si dedicavano già anima e corpo alla numismatica?
Magari quando si è più giovani si hanno altri pensieri per la testa ma non è detto che se uno non si appassiona entro i 20 anni (per esempio), allora non potrà mai diventare un collezionista...
Questo perché si tratta di un percorso estremamente personale: c'è chi ha un parente numismatico (nonno, padre, zio) e quindi è facile che si appassioni fin da piccolo; c'è chi magari inizia da giovane, poi smette (per una serie di ragioni) e poi riprende in seguito; c'è chi si appassiona quando va in pensione perché ha più tempo libero a disposizione, ecc.
Insomma, il "colpo di fulmine" può giungere in qualunque momento! 
3. Siamo sicuri che siano veramente così pochi? Sul forum, ad esempio, mi sembra di vedere sempre più iscritti di giovane età.
Di seguito ripropongo i risultati di un questionario risalente a poco più di un anno fa. Anzi, ne approfitto anche per chiedere ad @incuso se fosse possibile organizzare un nuovo questionario per vedere come sta evolvendo la situazione. 
Ebbene, la fascia tra i 20 e 30 anni non mi sembra poi così scarna. Questo perché, a mio avviso, Internet ha permesso alle nuove generazioni di approcciarsi più facilmente ad un mondo che, fino a qualche tempo fa, non era particolarmente accessibile. 
Basta solo vedere la mole di informazioni che si riescono ad ottenere su una singola moneta facendo una rapida ricerca su Google. 

 

Modificato da lorluke
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Ad esempio, volendo iniziare a dare un taglio temporale, non sarebbe male la monetazione a partire dalla rivoluzione francese, anche perché a cavallo del secolo è nato il marengo, che è sempre un taglio di interesse, oltre ad argenti interessanti. Un marengo dei primi 800' mi piacerebbe molto... 

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter
1 ora fa, Lando Griffin dice:

Ad esempio, volendo iniziare a dare un taglio temporale, non sarebbe male la monetazione a partire dalla rivoluzione francese, anche perché a cavallo del secolo è nato il marengo, che è sempre un taglio di interesse, oltre ad argenti interessanti. Un marengo dei primi 800' mi piacerebbe molto... 

Collezionando monete del periodo napoleonico sarò certamente di parte nel mio giudizio ma trovo che le monete coniate all'inizio del XIX secolo siano straordinariamente affascinanti per Storia e gusto estetico: monetazioni dove ancora non si era compiuta totalmente la transizione verso il sistema decimale, dove l'abilità incisoria raggiunse vette altissime (vedasi Napoli con Murat), dove il processo industriale applicato alla coniazione era ancora agli albori (e, infatti, in molte zecche le monete uscivano non di rado con difetti, fratture, esuberi, ecc.). 
Un periodo che segnò il futuro delle nazioni europee e la fine di molte monarchie secolari.
Certamente ha tutto il fascino di una monetazione da noi temporalmente distante ma, dopotutto, non così lontana e di difficile approccio, come può, invece, essere quella medievale o dell'antica Roma. 

Link al commento
Condividi su altri siti


@QuintoSertorio @Lando Griffin visto che mi avete citato in alcuni messaggi cerco di dare una risposta unica.

Allora il report a cui facevo riferimento è questo ma non tratta nello specifico gli argomenti trattati, era più per dare un'idea sul mio approccio Il Mercato dell'Arte. Deloitte, Report 2021. - Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo .

Le considerazioni sulle monetazioni da me citate sono per lo più maturate dalla visione negli ultimi anni di molte aste a livello globale e pareri scambiati con altri collezionisti e/o commercianti.  Diciamo che personalmente non credo molto nella monetazione di Vittorio Emanuele III (salvo grandi rarità) per il fatto che mentre negli anni passati era la collezione per eccellenza in Italia ora mi sembra che abbia perso un po' di interesse, forse per il fatto che per un collezionista degli anni 80 poteva rappresentare anche un ricordo personale. La diffusione all'estero inoltre è molto limitata rendendo quindì il mercato di queste monete quasi esclusivamente di carattere nazionale

Le monete inglesi e americane hanno invece, realizzi alla mano, subito un netto incremento negli anni passati. Certamente grazie alla lingua parlata quasi ovunque i libri su tali monetazioni possono contare su di una diffusione quasi globale , oltre al fatto che il fenomeno degli slab (soprattutto per le americane) ha permesso di limitare le problematiche relative agli acquisti a distanza.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

1 ora fa, matteo95 dice:

@QuintoSertorio @Lando Griffin visto che mi avete citato in alcuni messaggi cerco di dare una risposta unica.

Allora il report a cui facevo riferimento è questo ma non tratta nello specifico gli argomenti trattati, era più per dare un'idea sul mio approccio Il Mercato dell'Arte. Deloitte, Report 2021. - Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo .

Le considerazioni sulle monetazioni da me citate sono per lo più maturate dalla visione negli ultimi anni di molte aste a livello globale e pareri scambiati con altri collezionisti e/o commercianti.  Diciamo che personalmente non credo molto nella monetazione di Vittorio Emanuele III (salvo grandi rarità) per il fatto che mentre negli anni passati era la collezione per eccellenza in Italia ora mi sembra che abbia perso un po' di interesse, forse per il fatto che per un collezionista degli anni 80 poteva rappresentare anche un ricordo personale. La diffusione all'estero inoltre è molto limitata rendendo quindì il mercato di queste monete quasi esclusivamente di carattere nazionale

Le monete inglesi e americane hanno invece, realizzi alla mano, subito un netto incremento negli anni passati. Certamente grazie alla lingua parlata quasi ovunque i libri su tali monetazioni possono contare su di una diffusione quasi globale , oltre al fatto che il fenomeno degli slab (soprattutto per le americane) ha permesso di limitare le problematiche relative agli acquisti a distanza.

 

Il ragionamento fatto su VE III lo estenderesti anche alla monetazione napoleonica e pre unitaria in generale, visto che se ne stava parlando? 

Link al commento
Condividi su altri siti


Il 22/3/2021 alle 16:19, lorluke dice:

Collezionando monete del periodo napoleonico sarò certamente di parte nel mio giudizio ma trovo che le monete coniate all'inizio del XIX secolo siano straordinariamente affascinanti per Storia e gusto estetico: monetazioni dove ancora non si era compiuta totalmente la transizione verso il sistema decimale, dove l'abilità incisoria raggiunse vette altissime (vedasi Napoli con Murat), dove il processo industriale applicato alla coniazione era ancora agli albori (e, infatti, in molte zecche le monete uscivano non di rado con difetti, fratture, esuberi, ecc.). 
Un periodo che segnò il futuro delle nazioni europee e la fine di molte monarchie secolari.
Certamente ha tutto il fascino di una monetazione da noi temporalmente distante ma, dopotutto, non così lontana e di difficile approccio, come può, invece, essere quella medievale o dell'antica Roma. 

Effettivamente anche a me affascina più la monetazione pre Regno, molto diversificata, dal sapore artistico più vario, anche solo i nomi delle monete sono affascinanti. Forse (la sparo, non me ne vogliate), la monetazione del Regno rischierà di diventare un po' troppo inflazionata in futuro perché appunto è quella che di solito va per la maggiore fra i non espertissimi? Mentre la monetazione fra il XVI e metà XIX, diciamo fra fine Medioevo e Regno, ha già la giusta anzianità per rimanere più "solida"? 

Link al commento
Condividi su altri siti


Personalmente sto cercando di mandare di pari passo le due strade, ossia collezionismo e "investimento".

 

Da un lato sto acquistando monete esclusivamente come "oro da investimento" spaziando da Krugerrand a Marenghi, Sterline, Canguri ecc, facendo in questo caso, nessuna attenzione alla conservazione delle monete, essendo puramente acquistato come oro sotto forma di moneta.

 

Parallelamente mi sto dedicando alla collezione del Regno VE III, e quindi alla ricerca numismatica del pezzo in conservazioni migliore a seconda del budget momentaneo, dello studio della moneta/e del periodo, spaziando recentemente anche sulla Monetazione asburgica diciamo post congresso di Vienna, per restringere po il campo.

Nasco come "filatelico"; oggi ho 45 anni, colleziono francobolli da quando avevo 10 circa, grazie alla passione che mi ha trasmesso mio nonno per la filatelia prima che per la numismatica poi, ma che ho iniziato ad apprezzare "invecchiando".. La filatelia oggi vive una "crisi nera" dovuta a molteplici fattori che sarebbe pleonastico elencare ora.. Quello che ho però potuto notare è una differenza sostanziale tra francobolli e moneta tale da rendere la numismatica, ovviamente a mio giudizio, meno a rischio" rispetto alla filatelia, ossia i ragazzini di oggi diciamo fascia di eta 15-20 anni, ma forse anche 25 anni, difficilmente sanno cosa sia un francobollo fisicamente e dubito ne abbiano mai attaccato uno, cosa diversa è la consapevolezza di cosa sia una moneta, anche per il sol fatto di maneggiarla/e ogni giorno.

 

Inoltre gestisco due gruppi numismatici su Facebook ed 1 di filatelia, e il numero delle richieste di iscrizione a quelli numismatici e piu o meno 10 a 1 rispetto a quello filatelico, sintomo che comunque la numismatica è più "viva" della filatelia e lo dico comunque con la morte nel cuore amando la filatelia profondamente..

 

Poi ovvio tra 30 anni cosa succederà nessuno può saperlo ma possiamo avere delle idee ad oggi studiando gli andamenti di mercato e le tendenze.

 

Ma il polso della situazione credo , ce la possano dare le case d'asta, e tranne che in Italia dove queste stanno morendo, per la filatelia, per la Numismatica invece mi sembra siano ben solide, all' estero la situazione è ben diversa.. In Germania , Austria ecc spuntano nuove case d'asta filateliche e numismatiche che realizzano sempre ottimi risultati e percentuali di venduti

 

Saluti

 

Marco 

Modificato da Arditiroma
Link al commento
Condividi su altri siti


A mio parere un punto centrale di cui tenere conto nel progettare una collezione, soprattutto se finalizzata ad obiettivi di conservazione o incremento del valore economico, è il tempo da dedicare alla stessa, in quanto più si va indietro cronologicamente più la complessità delle monetazioni si approfondisce, è stato fatto l'esempio dei grandi moduli argentei italiani dal cinquecento al settecento, in particolare le bellissime piastre papali, ebbene si tratta di un campo che richiede una grande dedizione, dove l'investimento non è solo in denaro (e ce ne vuole tanto) ma anche e soprattutto di tempo ed energie da dedicare allo studio, alla ricerca e visualizzazione costante di esemplari, il campo delle piastre papali ad esempio è pieno zeppo di monete forate, manipolate, restaurate che richiedono un'esperienza notevole per poterne riconoscere le problematiche, tanto più che la tendenza dominante del mercato vede solo le alte conservazioni in una posizione tale da trovare acquirenti ad un prezzo importante, si tratta di monete non facili da reperire in una conservazione adeguata, e anche quando si trovano in tale conservazione hanno prezzi davvero molto elevati e la loro rivendita non è propriamente immediata, necessitano dell'amatore con disponibilità notevoli...

Insomma credo che la domanda da porsi sia questa, quanto tempo ed energie si è disposti a dedicare alla propria collezione? Quasi sempre quando si è disposti ad investire tanta dedizione nello studio e ricerca delle monete, un investimento simile spodesta nell'attenzione e nei propositi quello orientato agli aspetti economici, non è detto che quest'ultimo scompaia, ma diventa secondario, la collezione diventa un investimento culturale più che un investimento economico... 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Il 22/3/2021 alle 23:54, Lando Griffin dice:

Il ragionamento fatto su VE III lo estenderesti anche alla monetazione napoleonica e pre unitaria in generale, visto che se ne stava parlando? 

eccomi , scusa il ritardo :) 

Secondo me la monetazione napoleonica potrebbe essere interessante, specialmente per le monete con impresso il ritratto di Napoleone. Questo perchè si tratta di un personaggio storico conosciuto in tutto il mondo e che soprattutto può riscuotere l'interesse di molti più collezionisti, già il fatto che molte sue monete siano "comuni" per Francia e Italia raddoppia il numero di potenziali interessati.

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Buongiorno a tutti.

Mi sembra ovvio che un personaggio come Napoleone attiri un interesse quasi mondiale e sicuramente europeo poiché tutte le Nazioni ebbero a che fare con lui, subendone le invasioni o combattendole (italiani, inglesi, francesi, spagnoli, olandesi, belgi, russi, tedeschi e via dicendo...). In termini di mero rapporto tra "cultura" e "finanza" rappresenta senz'altro una delle migliori Raccolte possibili...

Anche in questo caso, tuttavia, salvo che tra di noi non ci sia Rockfeller, vale il consiglio di delimitare l'ambito d'interesse al fine di assemblare una Raccolta omogenea e che non diventi un mero accumulo di pezzi. Per rimanere su Napoleone, pertanto, ritengo occorra scegliere se dedicarsi a lui oppure ai Napoleonidi oppure a entrambi ma entro un confine geografico preciso. Altrimenti si rischia di spendere tanto e non concludere nulla.

Per quanto mi riguarda, non amo il personaggio poiché credo che i frutti migliori li diede da morto (tanti che combatterono con lui diedero poi avvio ai Moti carbonari e con essi al nostro Risorgimento) e mi riuscirebbe difficile apprezzarlo in moneta o in medaglia. Ma questa è una considerazione personale, che scrivo solo per "contorno"...

P.S. se la monetazione di Vittorio Emanuele III dovesse "passare di moda" e i prezzi scendere sarei egoisticamente molto contento.... ma mi permetto di dubitarne (almeno per le monete rare o in alta conservazione)...:)

Link al commento
Condividi su altri siti


41 minuti fa, viganò dice:

Per quanto mi riguarda, non amo il personaggio poiché credo che i frutti migliori li diede da morto

Sicuri?

Codice civile, Regno d' Italia, limitazione del potere Papale, il primo abbozzo di progetto Europeo.... E si potrebbe continuare. 

Scudi Napoleonidi dallo SPL in sù, é una collezione bellissima ed appagante, ma altrettanto economicamente impegnativa per comuni mortali. 

Modificato da b8b8
Link al commento
Condividi su altri siti


46 minuti fa, b8b8 dice:

Sicuri?

Codice civile, Regno d' Italia, limitazione del potere Papale, il primo abbozzo di progetto Europeo.... E si potrebbe continuare. 

Scudi Napoleonidi dallo SPL in sù, é una collezione bellissima ed appagante, ma altrettanto economicamente impegnativa per comuni mortali. 

Mi stava ronzano in testa in questi giorni l idea degli scudi... 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, b8b8 dice:

Sicuri?

Codice civile, Regno d' Italia, limitazione del potere Papale, il primo abbozzo di progetto Europeo.... E si potrebbe continuare. 

Scudi Napoleonidi dallo SPL in sù, é una collezione bellissima ed appagante, ma altrettanto economicamente impegnativa per comuni mortali. 

Sicuri. 

Gli Stati con sistema di Common Law beneficiano di una maggiore certezza e uniformità del diritto e della sua applicazione. Noi di Civil Law può capitare che, nello stesso tempo, diamo una risposta diversa alla medesima fattispecie, dipende da chi giudica...

Le Armate napoleoniche saccheggiarono in lungo e in largo dove passarono. Chiese e Palazzi depredati e a volte distrutti o ridotti ad alloggio per la truppa, non credo siano grandi meriti del piccolo Corso. Specie per noi italiani che i saccheggi li abbiamo subiti...

L'abbozzo di progetto Europeo in realtà era un abbozzo di egemonia francese sull'Europa. Mai nella Storia si è visto un usurpatore issare su così tanti Troni i propri congiunti.

La questione papale per me è molto complessa. Per rimanere a Napoleone mi sembra si possa affermare che il suo attacco alla Chiesa era volto principalmente ad incamerarne i notevoli beni e a costringerla a dare allo stesso una investitura "divina" della quale evidentemente sentiva la mancanza...

Poi è chiaro che in circa vent'anni di potere nulla può essere completamente negativo: ho citato prima i reduci napoleonici che costituirono il primo nucleo carbonaro e, per tornare alla numismatica, posso aggiungere la monetazione con il sistema decimale (che infatti parecchi Sovrani della Restaurazione non si sognarono di abolire o comunque ripristinarono in pochi anni).

Comunque bella discussione... grazie a tutti!!!

Modificato da viganò
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Personalmente, sono dell'avviso che qualunque grande personaggio della Storia abbia dietro di sé dei lati positivi e degli altri negativi. Perfino il grande imperatore Costantino, venerato dalla Chiesa Ortodossa, non fu propriamente uno stinco di santo, stando anche ai racconti di Alessandro Barbero...

https://www.lastampa.it/cultura/2016/05/12/news/enigma-costantino-santo-uxoricida-1.34997931

A mio avviso, Napoleone resta un grande uomo, che partendo praticamente da zero è arrivato a dominare mezza Europa. Un generale geniale, capace di rivoluzionare l'arte della guerra, portandola alla modernità. Un leader carismatico che per tutta la vita ha dovuto combattere contro nemici più potenti di lui. Infatti, al primo grande errore bellico (l'invasione della Russia) perse tutto, vanificando gli anni di sudate conquiste contro le forze della Coalizione. 
Saccheggiò l'Italia? E' vero, ma quanti conquistatori non hanno saccheggiato le nazioni che occupavano? Perché ricordiamo sempre Napoleone ma difficilmente pensiamo agli inglesi in Grecia?
Era un distruttore? Certamente, ma anche un costruttore d'infrastrutture, ponti, acquedotti, strade, piazze, ecc. Era un despota liberticida? E' ovvio, ma a quel tempo quale regime monarchico (specie in tempo di guerra) garantiva libertà di parola e opinione?
Rimane, comunque, un personaggio grandioso, che ha segnato la Storia e che, come è ovvio, porta con sé delle contraddizioni, come Cesare, Costantino, Carlo Magno, ecc. Nessuno di questi, se andiamo a guardare fino in fondo, è senza macchia...

Modificato da lorluke
  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti


Complimenti per la bella discussione e per i molti interventi interessanti e condivisibili.

Dal mio punto di vista, pur non volendo dare l'impressione del “purista”, lascerei da parte la “collezione di monete da investimento”. L'investimento non ha nulla a che fare con la numismatica e/o la passione.

Preferirei parlare di acquisti oculati e/o di monete che tengano il prezzo per non avere in futuro il rimpianto di aver sprecato i soldi. Ma anche questo motivo, qualche volta, passa giustamente in secondo piano, perchè manca quel millesimo o quella tipologia di moneta che piace, ti attira e quindi, pur valendo 70 sei disposto a pagarla 100 e se la venderai sarà già tanto recuperare il 50%. Comunque, in questo caso, la moneta ti avrà dato soddisfazione e questo ripagherà il prezzo sostenuto.

Sicuramente chi ha possibilità economiche e la pretesa di recuperare in futuro i soldi, dovrà orientarsi sulle alte conservazioni e possibilmente sulle monete rare, semplicemente perchè l'offerta è ( e sarà ) scarsa oggi come domani, e la forbice si allargherà una volta di più ( BB vs qFDC ).

Per il Collezionista medio, il mio consiglio è quello di trovare un Settore o una Tipologia che dia soddisfazione, senza tante preoccupazioni per il futuro. L'importante è studiare ed essere aggiornati con il mercato ( passaggi in Asta, vendite sul Web, contatti con altri collezionisti o professionisti).

Un'ultima considerazione: trarre esempio in campo numismatico da quello che è successo in passato. Ad esempio le Serie della Repubblica, San Marino e Vaticano degli anni 70-80 che tutti comperavano a prezzi alti ( per il valore intrinseco ) ed adesso le puoi solo regalare. Certe monete del Regno, ad esempio il 20 L. Littore 1927-28 ed il 20 L. Elmetto che negli anni '70 erano monete ricercate e costose ed adesso te le tirano dietro a 100-200 Euro. Non consiglierei mai di intraprendere la Collezione degli Euro o ancor peggio delle monete Ag FS di Palau o delle Isole Cayman.

Considerazioni personali ovviamente, ma ricavate da una certa esperienza,

Saluti a Tutti e Complimenti per gli interventi,

  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti


16 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

Complimenti per la bella discussione e per i molti interventi interessanti e condivisibili.

Dal mio punto di vista, pur non volendo dare l'impressione del “purista”, lascerei da parte la “collezione di monete da investimento”. L'investimento non ha nulla a che fare con la numismatica e/o la passione.

Preferirei parlare di acquisti oculati e/o di monete che tengano il prezzo per non avere in futuro il rimpianto di aver sprecato i soldi. Ma anche questo motivo, qualche volta, passa giustamente in secondo piano, perchè manca quel millesimo o quella tipologia di moneta che piace, ti attira e quindi, pur valendo 70 sei disposto a pagarla 100 e se la venderai sarà già tanto recuperare il 50%. Comunque, in questo caso, la moneta ti avrà dato soddisfazione e questo ripagherà il prezzo sostenuto.

Sicuramente chi ha possibilità economiche e la pretesa di recuperare in futuro i soldi, dovrà orientarsi sulle alte conservazioni e possibilmente sulle monete rare, semplicemente perchè l'offerta è ( e sarà ) scarsa oggi come domani, e la forbice si allargherà una volta di più ( BB vs qFDC ).

Per il Collezionista medio, il mio consiglio è quello di trovare un Settore o una Tipologia che dia soddisfazione, senza tante preoccupazioni per il futuro. L'importante è studiare ed essere aggiornati con il mercato ( passaggi in Asta, vendite sul Web, contatti con altri collezionisti o professionisti).

Un'ultima considerazione: trarre esempio in campo numismatico da quello che è successo in passato. Ad esempio le Serie della Repubblica, San Marino e Vaticano degli anni 70-80 che tutti comperavano a prezzi alti ( per il valore intrinseco ) ed adesso le puoi solo regalare. Certe monete del Regno, ad esempio il 20 L. Littore 1927-28 ed il 20 L. Elmetto che negli anni '70 erano monete ricercate e costose ed adesso te le tirano dietro a 100-200 Euro. Non consiglierei mai di intraprendere la Collezione degli Euro o ancor peggio delle monete Ag FS di Palau o delle Isole Cayman.

Considerazioni personali ovviamente, ma ricavate da una certa esperienza,

Saluti a Tutti e Complimenti per gli interventi,

A quali serie anni 70 80 di San Marino ti riferisci? Quelle d argento normali e fondo specchio? 

Io di San Marino faccio vecchia monetazione e scudi d oro come monete da investimento... 

Link al commento
Condividi su altri siti


6 minuti fa, Lando Griffin dice:

A quali serie anni 70 80 di San Marino ti riferisci? Quelle d argento normali e fondo specchio? 

Ciao @Lando Griffin, mi riferisco alle Divisionali dal 1972 in poi che mi risulta siano state coniate in FDC. Per quanto riguarda le monete in oro non le conosco quindi non ti so dire. Della Vecchia Monetazione ( 1864 - 1938 ) le ho ( Ag e Rame ) ed esteticamente sono molto belle. Non hanno però avuto una rivalutazione a quanto pare. Il 20 L. 1938 il più raro della serie, considerata l'inflazione si pagava di più negli anni '80. 

Ciao Beppe 

Link al commento
Condividi su altri siti


34 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

Dal mio punto di vista, pur non volendo dare l'impressione del “purista”, lascerei da parte la “collezione di monete da investimento”. L'investimento non ha nulla a che fare con la numismatica e/o la passione.

Concordo 100 % Peppe

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti


6 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

Ciao @Lando Griffin, mi riferisco alle Divisionali dal 1972 in poi che mi risulta siano state coniate in FDC. Per quanto riguarda le monete in oro non le conosco quindi non ti so dire. Della Vecchia Monetazione ( 1864 - 1938 ) le ho ( Ag e Rame ) ed esteticamente sono molto belle. Non hanno però avuto una rivalutazione a quanto pare. Il 20 L. 1938 il più raro della serie, considerata l'inflazione si pagava di più negli anni '80. 

Ciao Beppe 

Il più raro è il 20 lire oro del 1925, che spesso forma coppia col 10 lire nelle aste. Vero per il 1938, una volta valeva un sacco. Rimane cmq una moneta che perfetta richiede pur sempre 7-800 euro. Io ce l ho FDC con super patina. È una monetazione molto bella. 

Link al commento
Condividi su altri siti


Non vorrei essere frainteso. Con "investimento" non intendevo nulla di speculativo ma semplicemente unire numismatica ad acquisti oculati e di livello per cercare di spendere soldi in modo intelligente, con tutte le ovvie incognite del futuro. 

Link al commento
Condividi su altri siti


1 minuto fa, Lando Griffin dice:

Non vorrei essere frainteso. Con "investimento" non intendevo nulla di speculativo ma semplicemente unire numismatica ad acquisti oculati e di livello per cercare di spendere soldi in modo intelligente, con tutte le ovvie incognite del futuro. 

Mi sembra simile come discorso( personale visione per caritá).

Io la penso senza sfumature?,se acquisto monete perchè appassionato della materia,non mi preoccupo di nulla,mi piace? Presa....si svaluta? E vabbe....tanto un domani chissá se chi viene dopo di noi apprezzerá il tutto o meno...e poi ripeto personalmente non mi faccio problemi,ne domande,forse anche perchè le mie monete sono molto modeste parlando di costi.?

Saluti

Link al commento
Condividi su altri siti


5 minuti fa, Lando Griffin dice:

Non vorrei essere frainteso. Con "investimento" non intendevo nulla di speculativo ma semplicemente unire numismatica ad acquisti oculati e di livello per cercare di spendere soldi in modo intelligente, con tutte le ovvie incognite del futuro. 

il problema è che per fare acquisti oculati bisogna conoscere la moneta nelle sue varie conservazioni, questo richiede competenza, studio, ricerca, e tempo da dedicare... certamente la perizia fatta da un professionista può essere un punto di riferimento sulla conservazione attribuita.. ma non sempre è così.. e questo è un problema... perché passare da uno  spl/fdc a un qfdc possono ballare parecchi soldi... quindi poi altro che investimento per il futuro.... io vedo la numismatica come una passione, ovviamente sono sempre vigile sui di prezzi di vendita.. ma non sono proiettato nell'ottica dell'investimento... un domani quello che si riuscirà a recuperare dalla vendita, lo accetterò senza rimpianti.. sempre che mi venga voglia di vendere... perché per il momento questa esigenza non c'è.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

 

Non consiglierei mai di intraprendere la Collezione degli Euro o ancor peggio delle monete

Considerazioni personali ovviamente, ma ricavate da una certa esperienza,

Saluti a Tutti e Complimenti per gli interventi.

 

Per quale motivo non la consiglieresti? Ti riferisci alle divisionali o anche ai solo 2 € ?

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.