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IGNORED

Buoni fruttiferi postali del 1936


Faberius

Risposte migliori

Buongiorno a tutti ragazzi,

innanzitutto vi ringrazio con anticipo a tutti quelli che mi risponderanno.

Qaulche giorno fa, rovistando tra le tasche di vecchi cappotti, ho rinvenuto i due buoni postali di cui vi allego le foto.

Volevo appunto chiedere a voi che sicuramente ne capite più di me, se questi titoli, hanno un certo valore a livello numismatico o se è possibile, tramite vie legali, comunque ottenere un rimborso.

 

 

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Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti ragazzi,

innanzitutto vi ringrazio con anticipo a tutti quelli che mi risponderanno.

Qaulche giorno fa, rovistando tra le tasche di vecchi cappotti, ho rinvenuto i due buoni postali di cui vi allego le foto.

Volevo appunto chiedere a voi che sicuramente ne capite più di me, se questi titoli, hanno un certo valore a livello numismatico o se è possibile, tramite vie legali, comunque ottenere un rimborso.

Chiedo scusa agli amministratori se ho postato nella sezione sbagliata

fronte.jpg

Modificato da Faberius
mancanza della foto
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Avevo letto alcuni articoli di giornal che parlavano di person che se li trovano in casa e le poste fanno orecchie da mercante....e poi tramite i loro legali sono riuscite nell'impresa....

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32 minuti fa, Bradi dice:

Avevo letto alcuni articoli di giornal che parlavano di person che se li trovano in casa e le poste fanno orecchie da mercante....e poi tramite i loro legali sono riuscite nell'impresa....

Non sicuramente questa tipologia di buoni emessi nel 1936 durante il Regno d'Italia. Si prescrivono dopo trent'anni dalla loro emissione e ciò è chiaramente riportato sul retro del buono: "il credito è prescritto dopo trent'anni dalla data di emissione del buono, qualora nessun atto di richiesta o di diffida sia avvenuto entro il trentennio "

Per quanto riguarda il loro valore sul mercato collezionistico, a mio parere non andiamo oltre una trentina di euro, sempre che trovi qualcuno disposto ad acquistarli. Stiamo parlando di un collezionismo di nicchia, nicchia...

Esiste anche un catalogo che riporta tutti i buoni postali emessi in lire dal 1925 al 2000. Scritto da Gavello - Boasso ed edito da Alfa,  oltre alle foto a colori, descrive e quota le varie emissioni. Approposito delle quotazioni riportate, è l'unica cosa da non guardare visto che definirle fuori mercato è quasi un eufemismo. :rolleyes:

Saluti.

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4 minuti fa, PriamoB dice:

Non sicuramente questa tipologia di buoni emessi nel 1936 durante il Regno d'Italia. Si prescrivono dopo trent'anni dalla loro emissione e ciò è chiaramente riportato sul retro del buono: "il credito è prescritto dopo trent'anni dalla data di emissione del buono, qualora nessun atto di richiesta o di diffida sia avvenuto entro il trentennio "

Per quanto riguarda il loro valore sul mercato collezionistico, a mio parere non andiamo oltre una trentina di euro, sempre che trovi qualcuno disposto ad acquistarli. Stiamo parlando di un collezionismo di nicchia, nicchia...

Esiste anche un catalogo che riporta tutti i buoni postali emessi in lire dal 1925 al 2000. Scritto da Gavello - Boasso ed edito da Alfa,  oltre alle foto a colori, descrive e quota le varie emissioni. Approposito delle quotazioni riportate, è l'unica cosa da non guardare visto che definirle fuori mercato è quasi un eufemismo. :rolleyes:

Saluti.

avevo letto un articolo proprio di buoni emessi in quel periodo ed alla signora hanno dovuto pagarglieli ( tt tramite avvocati e tribunale ) se ritrovo l'articolo lo posto

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Confermo quanto detto da @PriamoB dopo 30 anni scatta la prescrizione, di articoli che affermano il contrario ne ho letti anch'io, ma sono bufale, e comunque, se anche fossero rimborsabili la cifra non sarebbe certo quella, in genere enorme, promessa, perché non verrebbe affatto riconosciuta la rivalutazione della lira in base all'inflazione (come sostengono questi articoli), ma semplicemente gli interessi nella percentuale prevista, e poiché il capitale di partenza rispetto a oggi è di solito minimo (nel caso in questione circa 3 euro), gli interessi, anche composti, non possono che essere di conseguenza.  

@Bradi se lo ritrovi, sarei comunque curioso di leggere quell'articolo.

petronius :)

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2 ore fa, petronius arbiter dice:

Confermo quanto detto da @PriamoB dopo 30 anni scatta la prescrizione, di articoli che affermano il contrario ne ho letti anch'io, ma sono bufale, e comunque, se anche fossero rimborsabili la cifra non sarebbe certo quella, in genere enorme, promessa, perché non verrebbe affatto riconosciuta la rivalutazione della lira in base all'inflazione (come sostengono questi articoli), ma semplicemente gli interessi nella percentuale prevista, e poiché il capitale di partenza rispetto a oggi è di solito minimo (nel caso in questione circa 3 euro), gli interessi, anche composti, non possono che essere di conseguenza.  

@Bradi se lo ritrovi, sarei comunque curioso di leggere quell'articolo.

petronius :)

@petronius arbiter lo stavo giusto cercando e lo stavo per postare che è arrivata la tua richiesta : https://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/buoni-postali-1.2643185

Modificato da Bradi
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Supporter

i titoli in questione non sono affatto prescritti. Infatti al termine “naturale” di trenta anni stabilito per il rimborso, vanno aggiunti i dieci anni di prescrizione ordinaria.I dieci anni, inoltre, non decorrono immediatamente dal giorno successivo alla scadenza del trentesimo anno ma da quando il titolare è in grado di far valere il proprio diritto.

Maxi bufala al quadrato!

ma da un pò non si usa più "bufala" ma....

bud.jpg.fd152fc00b34d547762ff66987ebc754.jpg

 

Modificato da nikita_
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Awards

21 ore fa, nikita_ dice:

I dieci anni, inoltre, non decorrono immediatamente dal giorno successivo alla scadenza del trentesimo anno ma da quando il titolare è in grado di far valere il proprio diritto.

Stessa tesi (cioè bufala) di quelli che dicono di aver trovato milioni di vecchie lire dopo la loro definitiva prescrizione, e pretendono che questa decorra dalla data del ritrovamento :rofl:

Tra l'altro l'articolo non dice affatto che la signora è stata rimborsata, ma soltanto che ha presentato diffida alle poste che avrebbero dovuto pagare dopo 60 giorni... o respingere e contestare la diffida stessa :rolleyes:

L'articolo risale al 2016, si sa se la vicenda ha avuto un seguito?

petronius oo)

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Supporter

Salve, io sono un collezionista anche di questa nicchia e posso dirle che quanto stato detto corrisponde alla realtà. 

Di buoni postali non riscossi del Regno se ne trovano a centinaia, specialmente dopo l'uscita del catalogo di qualche anno fa. 

All'inizio ci fu una ricerca con valutazioni anche alte, poi, quando la quantità superò il numero dei collezionisti c'è stato una caduta verticale dei prezzi (es. i suoi pezzi 7 anni fa circa si compravano a 50€ l'uno adesso 5 € sono già troppi). 

Solo la seria G emessa durante la RSI continua ad avere un alto valore di mercato in quanto ne furono emessi in piccola quantità. 

Saluti

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