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La settimana scorsa ho vissuto uno di quei momenti che rendono il nostro hobby unico e particolare. Ho trascorso due ore a casa di @ilnumismatico ad ascoltare una lezione sulla serie del cinquantenario. Da quando mi son accostato a questo mondo ho sempre ricercato dimensioni che mescolassero emozioni, sapere, cultura, tecnica...
Nel mio collezionare VEIII e nel leggere i diversi libri considerati imprescindibili, ero sempre alla ricerca di un'analisi che permettesse di approfondire tecnica, storia, analisi dei dettagli della singola moneta. Questo finalmente l'ho trovato da Fabrizio!
Ho avuto chiaro per la prima volta l'importanza di analizzare la singola moneta non solo con gli strumenti generali, ad esempio i gradi qualitativi, ma di vederli applicati nello specifico e comprendere quali elementi esaminare nell'analisi complessiva e comparativa. È stato come andare a fare un vestito su misura e scoprire che è molto più articolato e complesso del vestito standard, ma anche più affascinante e coinvolgente! Spero che Fabrizio continui in questo suo studio e ci regali chiavi di lettura specifici per ogni moneta del regno, con quel valore aggiunto della sua passionalità che rende il tutto unico! Grazie Fabrizio!!!

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Inviato
15 ore fa, [email protected] dice:

La settimana scorsa ho vissuto uno di quei momenti che rendono il nostro hobby unico e particolare. Ho trascorso due ore a casa di @ilnumismatico ad ascoltare una lezione sulla serie del cinquantenario. Da quando mi son accostato a questo mondo ho sempre ricercato dimensioni che mescolassero emozioni, sapere, cultura, tecnica...
Nel mio collezionare VEIII e nel leggere i diversi libri considerati imprescindibili, ero sempre alla ricerca di un'analisi che permettesse di approfondire tecnica, storia, analisi dei dettagli della singola moneta. Questo finalmente l'ho trovato da Fabrizio!
Ho avuto chiaro per la prima volta l'importanza di analizzare la singola moneta non solo con gli strumenti generali, ad esempio i gradi qualitativi, ma di vederli applicati nello specifico e comprendere quali elementi esaminare nell'analisi complessiva e comparativa. È stato come andare a fare un vestito su misura e scoprire che è molto più articolato e complesso del vestito standard, ma anche più affascinante e coinvolgente! Spero che Fabrizio continui in questo suo studio e ci regali chiavi di lettura specifici per ogni moneta del regno, con quel valore aggiunto della sua passionalità che rende il tutto unico! Grazie Fabrizio!!!

Ciao,scusami ma interessandoti della monetazione di Vittorio Emanuele lll volevo chiederti se sulle monete d'oro ad essi riferite è facile trovare segni di difetti di conio o è una cosa rara da riscontrare. Grazie per l'eventuale risposta.                                Antonio 


Inviato
19 ore fa, [email protected] dice:

La settimana scorsa ho vissuto uno di quei momenti che rendono il nostro hobby unico e particolare. Ho trascorso due ore a casa di @ilnumismatico ad ascoltare una lezione sulla serie del cinquantenario. Da quando mi son accostato a questo mondo ho sempre ricercato dimensioni che mescolassero emozioni, sapere, cultura, tecnica...
Nel mio collezionare VEIII e nel leggere i diversi libri considerati imprescindibili, ero sempre alla ricerca di un'analisi che permettesse di approfondire tecnica, storia, analisi dei dettagli della singola moneta. Questo finalmente l'ho trovato da Fabrizio!
Ho avuto chiaro per la prima volta l'importanza di analizzare la singola moneta non solo con gli strumenti generali, ad esempio i gradi qualitativi, ma di vederli applicati nello specifico e comprendere quali elementi esaminare nell'analisi complessiva e comparativa. È stato come andare a fare un vestito su misura e scoprire che è molto più articolato e complesso del vestito standard, ma anche più affascinante e coinvolgente! Spero che Fabrizio continui in questo suo studio e ci regali chiavi di lettura specifici per ogni moneta del regno, con quel valore aggiunto della sua passionalità che rende il tutto unico! Grazie Fabrizio!!!

Buongiorno

queste penso siano esperienze significative per la nostra passione, forse anche più di riuscire a trovare quella particolare moneta che ci manca. Una leggera sana invidia per l'opportunità che ha avuto. Sarebbe bello, in questi tempi tecnologici, organizzare delle video conferenze su questo o altri argomenti

Buona giornata

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6 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao,scusami ma interessandoti della monetazione di Vittorio Emanuele lll volevo chiederti se sulle monete d'oro ad essi riferite è facile trovare segni di difetti di conio o è una cosa rara da riscontrare. Grazie per l'eventuale risposta.                                Antonio 

Dovrebbe essere Fabrizio a risponderti, perché il maestro è lui. Da quello che ho appreso sulla serie cinquantenario il conio è debole anche per la 50 lire. Cosa diversa per altre monete d'oro di VEIII, ulteriore motivo per studiare le caratteristiche della singola moneta per definire il grading.

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Staff
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3 ore fa, [email protected] dice:

Dovrebbe essere Fabrizio a risponderti, perché il maestro è lui. Da quello che ho appreso sulla serie cinquantenario il conio è debole anche per la 50 lire. Cosa diversa per altre monete d'oro di VEIII, ulteriore motivo per studiare le caratteristiche della singola moneta per definire il grading.

Caro Luca, 

grazie molte per la stima, ti confermo che sono state due ore molto piacevoli anche per me. È stato bello poter esaminare e confrontare i diversi aspetti tecnici di questa tipologia. :) 
Raccolgo il tuo invito nel rispondere a @Pxacaesar ma non in qualità di maestro, che non sono, ma come semplice studente;
Mi sforzo di capire leggendo quello che riesco e confrontando quel che vedo. 
Per cui, la "tavola conviviale" è aperta a chiunque possa arricchire queste mie personali disquisizioni.

10 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao,scusami ma interessandoti della monetazione di Vittorio Emanuele lll volevo chiederti se sulle monete d'oro ad essi riferite è facile trovare segni di difetti di conio o è una cosa rara da riscontrare. Grazie per l'eventuale risposta.                                Antonio 

Ciao anche a te :)  

diciamo che posta in questo modo, la domanda è un po vaga.
Potrei rispondere con una risposta breve e una più articolata:
Risposta breve: "NI".

Una risposta più articolata invece, finalizzata alla comprensione anche a una valutazione (e comprensione) qualitativa delle tipologie, deve necessariamente prendere in esame l'ampio arco temporale delle emissioni auree di questo regnante (una 40na di anni, dall’inizio del secolo fino agli inizi degli anni ‘40) perchè risulta fattore dirimente relativamente al risultato tecnico prodotto: non solo i grandi moduli spariscono verso la fine del Regno (se escludiamo le emissioni celebrative del tipo “Fascione” e “Vetta d’Italia” e la ristampa della serie "Aratrice" ), ma lo stesso conio diventa assai più "povero" dopo le ricche grazie dello sfavillante stile "Liberty di inizio '900 (vedi appunto la serie Aratrice e Cinquantenario). 
Questo secondo aspetto anche se "facilita" la produzione tecnica, non è di per se un sinonimo di scontata qualità per ogni esemplare prodotto (come piccolo esempio, cito velocemente il ginocchio intatto nelle 5 Lire "Fecondità").
Per le prime emissioni invece, rimane preponderante la problematica insita nella qualità di rilievi e dei dettagli, compromessi non solo rispetto alle debolezze di coniazione, e, cito a mero esempio, proprio il caso del 2 Lire "Cinquantenario" (per approfondimento, vedi questa discussione aperta tempo fa)



(problematica che in linea di principio troviamo presente in buona parte delle tipologie monetali almeno fino alle emissioni del 1917).

In tutto questo, il fattore discriminante della valutazione qualitativa rimane la profondità della propria sensibilità di giudizio .
Mi spiego: mentre per alcuni basta misurare la qualità semplicemente rapportandola con un grading, per altri, la semplice conservazione non è l'unico parametro qualitativo. Se collezioni (o comunque ti interessi di monetazione classica) magari per te è più facile capire cosa intendo far rientrare sotto questi altri aspetti: modulo, coniazione, stile, patina e via dicendo... 
Qui mi fermo perchè l'argomento è decisamente ampio, e il rischio di sconfinare nella noia è elevato (sperando di  non averlo già fatto)

Un saluto a tutti,

Fabrizio



 

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Inviato
11 minuti fa, ilnumismatico dice:

Caro Luca, 

grazie molte per la stima, ti confermo che sono state due ore molto piacevoli anche per me. È stato bello poter esaminare e confrontare i diversi aspetti tecnici di questa tipologia. :) 
Raccolgo il tuo invito nel rispondere a @Pxacaesar ma non in qualità di maestro, che non sono, ma come semplice studente;
Mi sforzo di capire leggendo quello che riesco e confrontando quel che vedo. 
Per cui, la "tavola conviviale" è aperta a chiunque possa arricchire queste mie personali disquisizioni.

Ciao anche a te :)  

diciamo che posta in questo modo, la domanda è un po vaga.
Potrei rispondere con una risposta breve e una più articolata:
Risposta breve: "NI".

Una risposta più articolata invece, finalizzata alla comprensione anche a una valutazione (e comprensione) qualitativa delle tipologie, deve necessariamente prendere in esame l'ampio arco temporale delle emissioni auree di questo regnante (una 40na di anni, dall’inizio del secolo fino agli inizi degli anni ‘40) perchè risulta fattore dirimente relativamente al risultato tecnico prodotto: non solo i grandi moduli spariscono verso la fine del Regno (se escludiamo le emissioni celebrative del tipo “Fascione” e “Vetta d’Italia” e la ristampa della serie "Aratrice" ), ma lo stesso conio diventa assai più "povero" dopo le ricche grazie dello sfavillante stile "Liberty di inizio '900 (vedi appunto la serie Aratrice e Cinquantenario). 
Questo secondo aspetto anche se "facilita" la produzione tecnica, non è di per se un sinonimo di scontata qualità per ogni esemplare prodotto (come piccolo esempio, cito velocemente il ginocchio intatto nelle 5 Lire "Fecondità").
Per le prime emissioni invece, rimane preponderante la problematica insita nella qualità di rilievi e dei dettagli, compromessi non solo rispetto alle debolezze di coniazione, e, cito a mero esempio, proprio il caso del 2 Lire "Cinquantenario" (per approfondimento, vedi questa discussione aperta tempo fa)



(problematica che in linea di principio troviamo presente in buona parte delle tipologie monetali almeno fino alle emissioni del 1917).

In tutto questo, il fattore discriminante della valutazione qualitativa rimane la profondità della propria sensibilità di giudizio .
Mi spiego: mentre per alcuni basta misurare la qualità semplicemente rapportandola con un grading, per altri, la semplice conservazione non è l'unico parametro qualitativo. Se collezioni (o comunque ti interessi di monetazione classica) magari per te è più facile capire cosa intendo far rientrare sotto questi altri aspetti: modulo, coniazione, stile, patina e via dicendo... 
Qui mi fermo perchè l'argomento è decisamente ampio, e il rischio di sconfinare nella noia è elevato (sperando di  non averlo già fatto)

Un saluto a tutti,

Fabrizio



 

Ciao, ti ringrazio per la tua spiegazione e per il tempo che mi hai dedicato. Per me tutto molto didattico. Alla prossima                          ANTONIO 


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