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Patina particolare 2 lire umberto I


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Buongiorno a tutti volevo condividere con voi questa moneta da 2 lire di Re Umberto I che ho da un po' che ha una patina molto particolare o strana (l'ho comprata gia così e non ho idea di come si sia formata). La moneta è in bassa conservazione e volevo sapere da qualcuno più esperto di me come è possibile che si formino patine così grazie. Nel momento in cui riflette direttamente la luce ha colori blu/viola molto accesi ma nel momento in cui non riflette la luce il colore sembra sul giallo spento.

 

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10 ore fa, Scacco Matto dice:

Buongiorno a tutti volevo condividere con voi questa moneta da 2 lire di Re Umberto I che ho da un po' che ha una patina molto particolare o strana (l'ho comprata gia così e non ho idea di come si sia formata). La moneta è in bassa conservazione e volevo sapere da qualcuno più esperto di me come è possibile che si formino patine così grazie. Nel momento in cui riflette direttamente la luce ha colori blu/viola molto accesi ma nel momento in cui non riflette la luce il colore sembra sul giallo spento.

 

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Ci sono varie discussioni sul forum che parlano di patine, ma secondo me quella con il più alto valore didattico è questa:

Quindi dovresti trovare (in pochi messaggi) la risposta alla tua curiosità del motivo per cui la patina appare di colori differente, e con sfumature diverse al cambiare dell'angolo di incidenza della luce.

Saluti!

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Staff

Buongiorno.
Quella che hai per le mani è una moneta con una bellissima patina "da collezione". 
Purtroppo se ne vedono sempre meno di monete con questa caratteristica così marcata, dal momento che vengono spesso lavate con appositi liquidi.
La differenza di tonalità che riscontri esaminando la moneta sotto una buona luce prima, e con luce ambientale poi altro non è che l'effetto che ha la luce sulla superficie del metallo. Le patine infatti (specie quelle "spesse" di vecchia raccolta formatesi in ambienti adatti, come monetieri di legno e velluto, oppure anche semplicemente non essendo mai state lavate e tenute lontano da luoghi umidi), esaminate sotto una buona luce, rendono al meglio lo spettacolo delle loro molteplici iridescenze.
Le tonalità bluette / violacee, sono quelle che si formano dopo un lungo "riposo" della moneta.
A mero titolo esemplificativo, ti allego una foto delle stessa moneta, scattata prima sotto una luce diretta, e poi sotto una luce diffusa.
Come vedi, la luce "accende" i vari riflessi e tonalità delle patine.
un'ultima cosa: prima parlavo di patina "spessa", intendendo dire che le patine "crescono" nel corso del tempo. Oggi come oggi è più facile vedere buone patine da collezione ma "relativamente giovani" (quindi, "sottili" per così dire) proprio perchè hanno avuto relativamente poco tempo per formarsi. 
Ovviamente, oggi ci sono diversi metodi per accelerarne la formazione, per cui dietro la "questione patina" c'è un vero e proprio mondo a parte...
Puoi vedere a titolo di esempio a tal riguardo, una mia discussione relativa a una tra le più belle monete del Regno d'Italia, facilmente reperibile come tipologia, ma decisamente rara con una patina di un certo tipo.

Spero di averti appassionato nel ricercare monete non solo patinate, ma che lo siano in maniera gradevole. Una patina gradevole infatti, aumenta esponenzialmente la gradevolezza dell'esemplare (e anche il suo valore economico).

2L-1905b.jpg

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52 minuti fa, ilnumismatico dice:

Buongiorno.
Quella che hai per le mani è una moneta con una bellissima patina "da collezione". 
Purtroppo se ne vedono sempre meno di monete con questa caratteristica così marcata, dal momento che vengono spesso lavate con appositi liquidi.
La differenza di tonalità che riscontri esaminando la moneta sotto una buona luce prima, e con luce ambientale poi altro non è che l'effetto che ha la luce sulla superficie del metallo. Le patine infatti (specie quelle "spesse" di vecchia raccolta formatesi in ambienti adatti, come monetieri di legno e velluto, oppure anche semplicemente non essendo mai state lavate e tenute lontano da luoghi umidi), esaminate sotto una buona luce, rendono al meglio lo spettacolo delle loro molteplici iridescenze.
Le tonalità bluette / violacee, sono quelle che si formano dopo un lungo "riposo" della moneta.
A mero titolo esemplificativo, ti allego una foto delle stessa moneta, scattata prima sotto una luce diretta, e poi sotto una luce diffusa.
Come vedi, la luce "accende" i vari riflessi e tonalità delle patine.
un'ultima cosa: prima parlavo di patina "spessa", intendendo dire che le patine "crescono" nel corso del tempo. Oggi come oggi è più facile vedere buone patine da collezione ma "relativamente giovani" (quindi, "sottili" per così dire) proprio perchè hanno avuto relativamente poco tempo per formarsi. 
Ovviamente, oggi ci sono diversi metodi per accelerarne la formazione, per cui dietro la "questione patina" c'è un vero e proprio mondo a parte...
Puoi vedere a titolo di esempio a tal riguardo, una mia discussione relativa a una tra le più belle monete del Regno d'Italia, facilmente reperibile come tipologia, ma decisamente rara con una patina di un certo tipo.

Spero di averti appassionato nel ricercare monete non solo patinate, ma che lo siano in maniera gradevole. Una patina gradevole infatti, aumenta esponenzialmente la gradevolezza dell'esemplare (e anche il suo valore economico).

2L-1905b.jpg

Ciao grazie della risposta. Bellissima la tua 5 lire cinquantenario. Quindi la mia moneta diciamo da semplice 2 lire di umberto I in bassa conservazione direi mb al massimo grazie alla patina acquista un valore numismatico più alto? o la patina incide solo su conservazioni maggiori? sicuramente non me ne separerò perchè è molto particolare come patina e mi piace molto. Io ho iniziato a collezionare da circa un paio di anni e infatti non mi sono quasi mai imbattuto in monete patinate cosi a parte questa che ho subito preso tra l'altro pagandola poco (si vede che il venditore non ne capiva molto, ma quando l'ho acquistata nemmeno io ero un esperto e anche ora non lo sono).

Affascinante comunque il fatto che il luogo, il legno magari diverso e il velluto facciano formare patine differenti tra le varie monete. Io per ora ho un semplice vassoio in velluto della masterphil.

Modificato da Scacco Matto
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52 minuti fa, ilnumismatico dice:

Buongiorno.
Quella che hai per le mani è una moneta con una bellissima patina "da collezione". 
Purtroppo se ne vedono sempre meno di monete con questa caratteristica così marcata, dal momento che vengono spesso lavate con appositi liquidi.
La differenza di tonalità che riscontri esaminando la moneta sotto una buona luce prima, e con luce ambientale poi altro non è che l'effetto che ha la luce sulla superficie del metallo. Le patine infatti (specie quelle "spesse" di vecchia raccolta formatesi in ambienti adatti, come monetieri di legno e velluto, oppure anche semplicemente non essendo mai state lavate e tenute lontano da luoghi umidi), esaminate sotto una buona luce, rendono al meglio lo spettacolo delle loro molteplici iridescenze.
Le tonalità bluette / violacee, sono quelle che si formano dopo un lungo "riposo" della moneta.
A mero titolo esemplificativo, ti allego una foto delle stessa moneta, scattata prima sotto una luce diretta, e poi sotto una luce diffusa.
Come vedi, la luce "accende" i vari riflessi e tonalità delle patine.
un'ultima cosa: prima parlavo di patina "spessa", intendendo dire che le patine "crescono" nel corso del tempo. Oggi come oggi è più facile vedere buone patine da collezione ma "relativamente giovani" (quindi, "sottili" per così dire) proprio perchè hanno avuto relativamente poco tempo per formarsi. 
Ovviamente, oggi ci sono diversi metodi per accelerarne la formazione, per cui dietro la "questione patina" c'è un vero e proprio mondo a parte...
Puoi vedere a titolo di esempio a tal riguardo, una mia discussione relativa a una tra le più belle monete del Regno d'Italia, facilmente reperibile come tipologia, ma decisamente rara con una patina di un certo tipo.

Spero di averti appassionato nel ricercare monete non solo patinate, ma che lo siano in maniera gradevole. Una patina gradevole infatti, aumenta esponenzialmente la gradevolezza dell'esemplare (e anche il suo valore economico).

2L-1905b.jpg

ciao Fabrizio, scusami ma io ho una opinione diversa sull'origine della patina del 2 lire... abbiamo a che fare con una moneta che ha circolato parecchio... c'è parecchia usura... mi aspetterei di trovare una moneta sudicia tipo questa per intenderci 

DVcz9QF.jpg

invece i campi hanno uno strato di patina abbastanza sottile.. in sostanza la mia idea è che sia una patina che si è formata successivamente ad un lavaggio.. ovviamente potrei anche sbagliarmi.. la mia prima impressione quando l'ho vista è stata questa... magari interpreto male la lettura della foto

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26 minuti fa, Scacco Matto dice:

Quindi la mia moneta diciamo da semplice 2 lire di umberto I in bassa conservazione direi mb al massimo grazie alla patina acquista un valore numismatico più alto? o la patina incide solo su conservazioni maggiori?

Ciao, 

la patina non aumenta la conservazione, ma invece ne migliora l’appeal, rendendola particolare è più attraente (ovviamente, per coloro che hanno un gusto nella ricerca di monete patinate). Come detto, può influire sul valore economico. Chiaramente non aumenta il valore di chissà quanto, ma questo dipende anche da altri pregi della moneta; nel caso di una moneta come il 5 lire 1911, sicuramente influisce di più sul valore economico anche perché il valore di questa tipologia è di una certa entità. Ma comunque, tutto dipende dalla volontà dell’acquirente nell’investire o meno la cifra richiesta. 

21 minuti fa, tonycamp1978 dice:

abbiamo a che fare con una moneta che ha circolato parecchio... c'è parecchia usura... mi aspetterei di trovare una moneta sudicia tipo questa per intenderci 

Potrebbe anche essere! Tieni presente che anche una moneta circolata può avere una patina come quella in oggetto, e non necessariamente debba presentarsi annerita e sudicia. Gli ambienti e la storia di ciascuna moneta sono infinitamente eterogenei, per cui sarebbe un errore partire da certi presupposti. 
Certo, da una foto come quelle proposte dall’utente, è impossibile stabilire con certezza la genuinità coeva di una patina, ma rimango convinto che le tonalità qui visibili (ottimi gli interventi di @apollonia sugli effetti della rifrazione della luce sull’osso d’azione del metallo) siano un buon indicatore sul riposo di questa moneta o in un ambiente ideale, oppure in un accumulo di monete scevro da umidità. 
Diverse monete appartenenti a mio papà, circolatissime, presentano iridescenze proprio come quelle, dopo che le ho inserite nel monetiere. Inoltre, mi sembrano tonalità “meno elettriche” di quelle che si presentano dopo i ben noti lavaggi. 
Tutto questo mi lascerebbe dedurre quanto ho precedentemente evidenziato. Ma torno a ripete, è pienamente opinabile. 

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6 minuti fa, ilnumismatico dice:

Ciao, 

la patina non aumenta la conservazione, ma invece ne migliora l’appeal, rendendola particolare è più attraente (ovviamente, per coloro che hanno un gusto nella ricerca di monete patinate). Come detto, può influire sul valore economico. Chiaramente non aumenta il valore di chissà quanto, ma questo dipende anche da altri pregi della moneta; nel caso di una moneta come il 5 lire 1911, sicuramente influisce di più sul valore economico anche perché il valore di questa tipologia è di una certa entità. Ma comunque, tutto dipende dalla volontà dell’acquirente nell’investire o meno la cifra richiesta. 

Potrebbe anche essere! Tieni presente che anche una moneta circolata può avere una patina come quella in oggetto, e non necessariamente debba presentarsi annerita e sudicia. Gli ambienti e la storia di ciascuna moneta sono infinitamente eterogenei, per cui sarebbe un errore partire da certi presupposti. 
Certo, da una foto come quelle proposte dall’utente, è impossibile stabilire con certezza la genuinità coeva di una patina, ma rimango convinto che le tonalità qui visibili (ottimi gli interventi di @apollonia sugli effetti della rifrazione della luce sull’osso d’azione del metallo) siano un buon indicatore sul riposo di questa moneta o in un ambiente ideale, oppure in un accumulo di monete scevro da umidità. 
Diverse monete appartenenti a mio papà, circolatissime, presentano iridescenze proprio come quelle, dopo che le ho inserite nel monetiere. Inoltre, mi sembrano tonalità “meno elettriche” di quelle che si presentano dopo i ben noti lavaggi. 
Tutto questo mi lascerebbe dedurre quanto ho precedentemente evidenziato. Ma torno a ripete, è pienamente opinabile. 

Se vi servono altre foto per approfondire meglio io sono solo contento di saperne di più. Ditemi di preciso come le devo fare.

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