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IGNORED

richiesta parere


Risposte migliori

bene cosi numa numa, vedo che le tue convinzioni non vengono scalfite minimamente, continua ad applicarti.......con un po più di umiltà

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X numa numa

per quanto riguarda il mercato di un certo livello dovresti sapere che tutte le case d'asta ed i venditori seri ti rilasciano una ricevuta fiscale ed un certificato di autenticità senza che tu debba richiederlo,quindi non so di quale livello tu parlassi se non hai mai ricevuto nulla di tutto ciò.A questo punto se prendi per falsa questa moneta che è stata acquistata presso una delle case internazionali più prestigiose (quindi già garantita dalla medesima casa a vita)e che periti di fama hanno giudicato buona mi fai preoccupare per te e mi spingi a consigliarti di far vedere ad un perito quelle che tu hai acquistato :(

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Gradirei chiedere al sig. Mirko se gentilmente mi dice in messaggio pvt il nome e l'indirizzo del suo negozio. Spero infatti di passare alcuni giorni di vacanza in Sicilia e proprio verso Ct, così magari lo passo a trovare...

:-D

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La prima impressione che ho avuto dalla moneta non e' stata positiva e questo mi ha indotto ad una considerazione di getto, per alcuni imprudente, sull'autenticita' del pezzo.

Successivamente ho provato ad approfondire e a dare una base razionale a queste sensazioni.

Mi rifaccio allo studio, fondamentale, del Boheringer sulle tetradracme di Siracusa:

Erich Boehringer, Die Muenzen von Syrakus, Berlino 1929

Il rovescio (nota: il rovescio e' quello con la testa di Aretusa che nella foto normalmente doverebbe essere riportato a dx.) si identifica con l'R78 dell'opera di Boehringer che pero' si trova accoppiato "solamente" con il diritto V51 (n. 113) e con V53 (n. 120E).

Invece,  il diritto della moneta postata non  si ritrova nel Boehringer, il che presume due cose, vista l'estrema cura dell'autore nell'elencare tutti i coni conosciuti:        o che sia un inedito oppure che sia inventato.

Se passiamo ad esaminare il pezzo da un punto di vista stilistico, nella rappresentazione dell'auriga  si nota una scarsissima cura nella realizzazione che contrasta ampiamente con il livello artistico riscontrabile nei tetradrammi coevi.

Questo stile 'scadente' si ritrova anche nella rappresentazione dei cavalli che appaiono alquanto tozzi e con una improbabile postura all'indietro che si differenzia notevolmente dagli altri coni conosciuti per questa moneta, con cavalli sempre molto aggraziati come e' riscontrabile dai link citati in un precedente messaggio (notate che nessuna quadriga evidenzia una postura all'indietro.

Le considerazioni stilistiche cui avevo accennato in un mio precedente post troverebbero conferma quindi nella diversita' di rappresentazione rispetto agli esemplari recensiti dal Boehringer.

Volutamente non aggiungo altro e soprattutto non voglio scendere in inutili e sterili polemiche che ultimamente abbondano un po' nel Forum.

Chi vede il pezzo autentico e' padronissimo di farlo, periti compresi, commercianti e collezionisti. 

Da parte mia ho solo cercato di motivare  piu' razionalmente i miei dubbi in merito a questo pezzo appoggiandomi allo strumento filologico e alle considerazioni stilistiche, strumenti, ambedue,  che trovo importanti per giudicare una moneta e che in questo caso hanno evidenziato diverse incongruenze con le quali si dovranno pure fare i conti (e' ovvio che se si usa il MOntenegro come opera di riferimento per classificare queste bmonete, tutte queste deduzioninon possono necessariamente saltare fuori..).

Infine una considerazione. In diversi anni di collezionismo ho acquistato molte monete antiche ma non ho 'mai' chiesto un certificato di autenticita'. Non ne ho mai sentito il bisogno. Normalmente in questo mercato, almeno ad un certo livello, non vi e' bisogno di certificati e perizie. La serieta' e il nome di chi vende o della casa d'aste attraverso cui si compra e' garanzia sufficiente (financo se si dovesse ritornare la moneta per un qualsiasi motivo), e almeno sinora, non ho mai avuto problemi di sorta.

Nessuno nasce 'imparato' ma con un po' di applicazione e un po' di umilta' sono tante le cose che si possono  imparare..  B)

numa numa

245275[/snapback]

Credo che l'intervento di numa numa, che non reputo uno sprovveduto, sotto l'aspetto tecnico e scientifico, non faccia una piega e che brischetto abbia ricevuto una risposta quantomeno esauriente... ;)

A noi ora trarne le conclusioni. :)

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Da non esperto di monetazione greca, vorrei capire alcune cose:

- sarebbe opportuno costruire un falso con un rovescio conosciuto e un dritto inedito? Non sarebbe piuttosto piu' semplice partire da un esemplare autentico(specie se fuso) o falsificare entrambi?

- non ho sviluppato abbastanza occhio critico per riconoscere differenze stilistiche, ma personalmente confrontando l'esemplare in questione con altri tipo questi:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=213&Lot=13

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ID=152&Lot=5263

non riesco (indubbiamente limite mio, ma mi piacerebbe capire) a cogliere la differenza di grazia dei cavalli e di postura alla quale numa numa fa riferimento...

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X numa numa

per quanto riguarda il mercato di un certo livello dovresti sapere che tutte le case d'asta ed i venditori seri ti rilasciano una ricevuta fiscale ed un certificato di autenticità senza che tu debba richiederlo,quindi non so di quale livello tu parlassi se non hai mai ricevuto nulla di tutto ciò.A questo punto se prendi per falsa questa moneta che è stata acquistata presso una delle case internazionali più prestigiose (quindi già garantita dalla medesima casa a vita)e che periti di fama hanno giudicato buona mi fai preoccupare per te e mi spingi a consigliarti di far vedere ad un perito quelle che tu hai acquistato  :(

245313[/snapback]

Caro Mirko, non sempre i venditori per quanto seri rilasciano ricevute e certificati di loro sponte. Anche per colpa degli acquirenti, come me, sicuramente. Prendo a esempio il mio acquisto di un tetradracma arcaico di Siracusa (Boehr. 216) all'ultima Veronafil. Un pezzo che oscilla fra MB e BB, acquistato da un commerciante di assoluta fiducia, dopo una lunga trattativa , in cui mi ha aiutato l'amico Daniele (come sempre...). L'unico riferimento è il cartoncino con la descrizione della moneta e l'indicazione del negozio, lui non mi ha rilasciato certificati e io, in tutta sincerità, non ho neanche pensato a chiederlo... Una mia leggerezza senza dubbio, ma non penso che il rilascio di certificati sia così automatico. Forse se acquisti direttamente in negozio, la cosa può cambiare. Anche per le case d'asta, l'unica che mi ha rilasciato ricevuta con certificato fotografico è stata Varesi. Dalle altre si riceve al massimo una fattura con la semplice descrizione della moneta, al più, e in certi casi solo il numero dell'oggetto. Parlo per le case d'asta italiane, dalle straniere, nonostante qualche offerta, non ho ancora acquistato niente.

ciao

stefano

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ciao nightfly,

è già una cosa positiva che il negoziante ti rilasci la ricevuta che indichi il tipo di moneta,il certificato di autenticità lo rilasciano tutte le case d'asta che ho avuto modo ti provare( ovviamente per monete di un certo livello, non parlo di monete da 50€), comunque il consiglio che posso dare a tutti è pretendere la ricevuta sempre e comunque per le monete antiche,ne vale della vostra tranquillità

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X nightfly

...............dimenticavo, il negoziante che ti ha venduto la tetra al veronafil é obbligato a rilasciarti la ricevuta che indichi la moneta e il numero di registro di PS(il numero di ps io lo metto sempre,è una cosa in più che secondo me andrebbe fatta) dov'è caricata,se non lo ha fatto ti posso garantire che ha commesso un'irregolarità(a mio parere gravissima) che non dovrebbe farti stare tranquillo, devi pretendere tutto quello che ti spetta per LEGGE solo ed esclusivamente per la tua sicurezza,devi poter provare in qualsiasi momento la lecita provenienza(non finirò mai di ripeterlo) e non basta un biglietto da visita, ci vuole la ricevuta fiscale che indichi la moneta acquistata

saluti

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Supporter

E' interessante questa discussione, si scrive di certificato di autenticità rilasciato da grandi case d'asta.

Mi chiedo, essendo cliente di NAC, LEU, HESS, KUNKER, GORNY, LANZ, CNG se esistano case d'asta più importanti o se han sempre dimenticato di mandarmi questo certificato.

Magari si intende con certificato di autenticità la garanzia del nome della casa d'aste ?

Peccato allora che solo una garantisca le sue monete autentiche "per sempre" e che le altre garantiscano le loro monete "a tempo".

Casomai se ne sentisse il bisogno, ricordo che solo un perito iscritto all'albo rilascia "perizie" il resto è semplicemente garanzia descrittiva che tutti i commercianti numismatici sono obbligati a dare. ;)

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ciao luigi,

l'ultima tetra che ho acquistato da KUNKER mi è arrivata con cartellino fotografico. Per le altre case che hai citato alcune in passato mi hanno avuto come cliente,magari poichè commerciante mi hanno fatto la cortesia (su mia richiesta) di inviare qualcosa in più oltre la fattura, io penso che ogni compratore può richiedere un cartellino fotografico,chiedere è lecito e sarà cortesia della casa risponderti,il compratore deve prendere l'abitudine di chiedere,magari riceverà quello che chiede anche pagando 20-30€ in più,ma quando hai speso 500-1000€ per una moneta importante ne aggiungi 30 e hai la perizia fotografica,

basta chiedere

saluti

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.........alcune delle mie monete le ha periziate il noto numismatico e perito del tribunale di Roma, in effetti è difficoltoso trovare in Italia periti che chiudano monete greche e romane,non so se ce ne siano altri oltre il sopracitato perito di Roma

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pur non avendo il cartellino fotografico o la perizia, per le monete acquistate alle aste non è già importante che la moneta è fotografata sul catalogo d'asta ed ho la fattura di acquisto?

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Supporter

Se io compro una moneta x dalla casa d'astey, questa è normale che mi garantisca la moneta, ma nondimeno la stessa è garantita autentica "a meno che " un perito ( alcune addirittura ne vogliono tre) legalmente riconosciuto non ne accerti la falsità.

Quindi vabbè che comprare da queste case d'asta è una "sicurezza" ma resta il fatto che rilasciano una garanzia e non una perizia.

Che poi ci siano periti che organizzino aste mi sta bene, ma se questo perito non mi chiude la moneta e non mi da un documento scritto con tanto di numero e fotografia, tutto il materiale che manda resta esclusivamente garantito e non periziato.

Non è un puntiglio ma non mi piacciono i giochi di parole.

Non so quante delle case d'asta da me citate prima possano periziare "legalmente" le monete.

Che poi chi spende x euro non debba esitare ad aggiungere un qualcosa per avere una perizia è normale, ancora più normale che sia una perizia e non una garanzia.

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se chi ti vende la moneta ti rilascia il cartellino fotografico della medesima dove dichiara che è autentica con firma del perito ecco che hai la tua perizia, non è necessario che vengano chiuse. Sul valore legale in Italia delle perizie di case estere non saprei dirti molto,tu sai niente luigi78?

X legionario

ciao, secondo me puoi stare tranquillo,il catalogo fotografico e la fattura sono già una garanzia ,se poi vuoi qulcosa in più dipende da te,come compratore mi accontenterei,come venditore cerco di dare qualcosa in più

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Nessuna delle monete antiche che ho visto, in diversi anni di attivita', in vendita in diverse aste estere ed italiane, era 'chiusa' dentro la bustina sigillata con il nome e il sigillo del perito (per fortuna..). Nessun serio collezionista di monete antiche (diversamente dai collezionisti delle monete del Regno) accetterebbe un trattamento simile per le proprie monete. Una moneta antica deve 'vivere' poter essere liberamente esaminata e passare di mano, guai a costringerla in angusti spazi che non le competono :lol:

Tantomeno ho visto monete sigillate nei plateau collezioni pubbliche o musei.

Per questo che, come sosteneva Legionario, fa testo la descrizione e la riproduzione fotografica della moneta nel catalogo di vendita per garantirne l'autenticita' e impegnare la casa d'aste che la mette invendita (naturalmente salvo contestazioni gravi ove l'autenticita' della moneta venga impugnata e contestata alla casa d'aste - succede con una discreta frequenza e le vertenze vengono risolte normalmente tra l'aquirente e la casa d'aste, o il commerciante).

So che la pratica di rinchiudere monete in bustine sigillate sta divenendo molto in voga per le monete del Regno, ma per le antiche speriamo non accada mai..

numa numa

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Comunque io penso che una fattura ho qualche attestato debba essere rilasciato per qualsiasi tipo di moneta anche quelle da 50 euro, per la tranquillità di tutti e la salvaguardia del nostro patrimonio archeologico.

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