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Pandosia


Risposte migliori

Cari amici lamonetiani, 

sto ultimando un lavoro sulle monete di Pandosia che spero di poter inserire al più presto in questa sezione e nell'Antologia numismatica. Allo stato attuale attraverso ricerche sul web e dalla consultazione di cataloghi d'asta, collezioni museali, ecc., la documentazione raccolta ammonta a 23 esemplari (stateri, dracme, trioboli), di cui circa la metà è costituita dalla serie Crotone-Pandosia (tripode/toro) e la restante parte dalle emissioni autonome con testa di ninfa/divinità fluviale (unicum) o con Era/Pan seduto su roccia.

Considerata pertanto la rarità dei pezzi sarei vivamente grato a chiunque volesse contribuire a questo lavoro attraverso la segnalazione (anche tramite messaggio privato) di eventuali esemplari in proprio possesso al fine di integrare e implementare la documentazione.

Ringraziando anticipatamente auguro a tutti una buona giornata.

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Complimenti Dracma

questo significa fare ricerca attiva - sfruttando e coinvolgendo gli appassionati e gli esperti del Forum. Conoscendo la tua competenza e scrupolosità non potra’ che essere un lavoro degno di nota e soprattutto utilizsiml per una zecca oltremodo rsra e trattata pochissimo…

  • Grazie 1
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Grazie Valteri

il peso e’ in grani ??

e il diametro in frazioni di pollice .. giusto? 
 

Cu sono foto recenti disponibili nel database del British? 

Modificato da numa numa
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Ho scritto 'allora censito' , perchè il bronzetto allora pensato per Pandosia, è di controversa attribuzione, diversamente interpretata per Panormo in Sicilia ed anche per Paphos in Cipro .

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Un dubbio.

Leggendo il contributo della Taliercio su Pandosia negli Atti del XXXVI Convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto 1996), Taranto 1998, pp. 357-365, ho notato che la studiosa annovera, tra gli esemplari emessi dalla zecca (p. 363, nota 8), lo statere Napoli, Santangelo 6848 e la dracma della coll. Hirsch facendo riferimento per quest'ultima al catalogo redatto da Paul Naster (p. 238).

Per quanto concerne il primo pezzo deve trattarsi di un errore, in quanto nel catalogo della coll. Santangelo (consultabile anche in rete) redatto da Fiorelli la moneta n. 6848 corrisponde ad un esemplare epirota.

Qualcuno ha per caso modo di verificare se nel catalogo di Naster della coll. Hirsch è presente una dracma di Pandosia a p. 238?

Grazie a chiunque vorrà spendere un po' del suo tempo.

 

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16 ore fa, dracma dice:

redatto da Fiorelli la moneta n. 6848 corrisponde ad un esemplare epirota.

Dracma 

non vorrei che anche Fiorelli, al pari di quanto si legge nel database del British Museum , avesse considerato Pandosia ( erroneamente) come poleis epirota. Converrebbe contattare il museo di Napoli ( d.ssa Giove se non e’ andata in pensione) per sciogliere il dubbio. . E’ molto plausibile che una collezione vasta  come la Santangelo avesse uno statere della rara emissione

nel frattempo ho scritto al British per segnalare l’incongruenza dell’attribuzione epirota per questa emissione  

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Grazie Numa,

in effetti mi ero posto lo stesso problema, tuttavia nel catalogo di Fiorelli la moneta in esame presenta tipi del tutto diversi da quelli di Pandosia e mi sembra inquadrata correttamente.

image.png

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Da " Choix de monnaies et medailles du cabinet de France - monnaies d' Italie et de Sicile " di Rollin e Feuardent ( Parigi 1913 ) la dracma di Pandosia illustrata al n. 102 .

111.jpg

222.jpg

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Il British mi ha risposto

si sono accorti dell’errata descrizione e correggeranno s breve la scheda per Pandosia

grazie Valteri per la segnalazione dell’esemplare Rollin & Feuerdent

chiedo a Dracma se era un esemplare gia’ tra quelli noti per l’emissione 

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2 ore fa, numa numa dice:

chiedo a Dracma se era un esemplare gia’ tra quelli noti per l’emissione 

Confermo che l'esemplare è tra quelli censiti. Si tratta del pezzo custodito a Parigi, BN, FG 1943.

  • Grazie 1
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Un ulteriore esemplare, di cui non sono riuscito a rintracciare la foto, viene segnalato da Giorgia Gargano nel seguente articolo alle pp. 89-90:

https://www.academia.edu/37065592/Alla_ricerca_dellantica_Pandosia_in_Storie_di_Calabria_II_n_3_2018_pp_89_94

Secondo la studiosa il pezzo, custodito nell'Antiquarium di Cropani (CZ), farebbe parte di un (probabile) ripostiglio monetale, in parte forse disperso, rinvenuto nel corso di scavi condotti presso il santuario di Acqua di Friso e recentemente [quindi ante 2018, data di edizione dello studio] messo all'asta sul mercato antiquario.

 

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Uno statere di Pandosia, del quale, però, ignoro tutti i dati numismatici .

L'esemplare, da Masterpieces di Seltman, dovrebbe essere custodito in Boston ed essere di mano di Frigillos .

Chissà @dracma se è già nel Tuo archivio .

Pandosia 001D.jpg

Pandosia 002R.jpg

Modificato da VALTERI
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Grazie @VALTERI

si tratta di uno dei pezzi in migliore stato di conservazione ed anche l’unico esemplare superstite di un ripostiglio disperso scoperto in una ignota località della Calabria nel 1864 (IGCH 1908). Fino al museo di Boston dopo vari passaggi di mano.

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Relativamente alla collezione Santangelo/de luynes e Museo Britannico, Salinas in "Sul tipo de tetradrammi si Segesta e su alcune rappresentazioni numismatiche di pane agreo" dedica un paragrafo a Pandosia e ne illustra le monete (disegni da calchi).

FECCE9DA-2595-4F61-86DD-462BBD9EB3FE.thumb.jpeg.236de71e32969893c088262c2e8af219.jpeg

 

Modificato da skubydu
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Credo di aver risolto il mistero. Ho commesso un errore quando dicevo che nel catalogo della coll Santangelo la moneta n. 6848 corrisponde ad un esemplare epirota. Non mi ero infatti reso conto che la numerazione di Fiorelli non è progressiva bensì riparte ad ogni cambiamento di area geografica.

La moneta è quindi attestata nel catalogo e secondo la descrizione fornita si tratterebbe di un esemplare  pubblicato dallo stesso Fiorelli nel primo volume degli Annali di Numismatica del 1846 a p. 5. 

image.png

Fortunatamente sono riuscito a consultare il volume online. La moneta sarebbe stata donata dal Principe di S. Giorgio al museo napoletano e ne viene fornito un disegno nella prima pagina di copertina. Tuttavia qualcosa non quadra. La moneta viene definita didramma ma il peso indicato (gr. 16) risulta anomalo per questo nominale.

image.png

image.png

Fiorelli attribuisce a Pandosia anche gli esemplari nn. 6849-6850 ma anche qui qualcosa non torna, in quanto al R/ si descrivono due cani in corsa che non risultano mai attestati sulle monete emesse dalla città.

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31 minuti fa, dracma dice:

Credo di aver risolto il mistero. Ho commesso un errore quando dicevo che nel catalogo della coll Santangelo la moneta n. 6848 corrisponde ad un esemplare epirota. Non mi ero infatti reso conto che la numerazione di Fiorelli non è progressiva bensì riparte ad ogni cambiamento di area geografica.

La moneta è quindi attestata nel catalogo e secondo la descrizione fornita si tratterebbe di un esemplare  pubblicato dallo stesso Fiorelli nel primo volume degli Annali di Numismatica del 1846 a p. 5. 

image.png

Fortunatamente sono riuscito a consultare il volume online. La moneta sarebbe stata donata dal Principe di S. Giorgio al museo napoletano e ne viene fornito un disegno nella prima pagina di copertina. Tuttavia qualcosa non quadra. La moneta viene definita didramma ma il peso indicato (gr. 16) risulta anomalo per questo nominale.

image.png

image.png

Fiorelli attribuisce a Pandosia anche gli esemplari nn. 6849-6850 ma anche qui qualcosa non torna, in quanto al R/ si descrivono due cani in corsa che non risultano mai attestati sulle monete emesse dalla città.

 

Quindi torna il tutto, come ha scritto anche Salinas 

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