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Un esemplare delle non comuni dracme di alta epoca di Siracusa, con cavaliere / testa di Aretusa, classificato in descrizione Boehringer 54 .

Sarà il 6 Marzo in vendita Gorny&Mosch 293 al n. 103 .

Unisco dalla rete un esemplare da SNG Munchen 926, classificato anche questo Boehringer 54 ma di tipologia diversa .

001 Gorny&Mosch 293 n. 103.jpg

002 Gorny&Mosch 293 n. 103.jpg

003 Magna Graecia Coins.jpg

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Inviato

Buongiorno @VALTERI,

Dovrebbe trattarsi della prima emissione di dracme per la zecca di Siracusa.

Emissione che viene attribuita al periodo della tirannide di Gelone e che potrebbe essere stata di ispirazione per l’introduzione di questo nominale nella città di origine della dinastia Dinomenide, Gela.

Anche se verosimilmente si può guardare all’introduzione di questi frazionali come ad un’espressione unitaria della politica economica nel dominio Dinomenide per i suoi due centri principali di potere, bisogna tuttavia evidenziare che, seguendo le datazioni oggi attribuite alle prime dracme siracusane ed a quelle geloe, le prime parrebero avere preceduto di poco le seconde. Queste ultime del resto non ne mutuano pedissequamente la raffigurazione del dritto, il cavaliere assumendo sulle dracme di Gela una posizione da apobate, che ben si allinea al dinamismo del dritto dei didrammi di questo periodo tra l’altro.

 

Due cose che mi colpiscono particolarmente di queste dracme siracusane sono: la curiosa disposizione dell’etnico al rovescio che si può notare meglio nell’immagine che allego e l’espressione che l’incisore ha ottenuto nel rendere il volto di Aretusa. In merito a quest’ultimo aspetto cito quanto notava il catalogo della Nomos 20 per la dracma al lotto 65: “La testa di Aretusa é particolarmente attraente: il suo sorriso arcaico la fa apparire notevolmente amichevole e gentile.”

E riflettendo su questi due aggettivi mi chiedo se non siano oltremodo adatti a descrivere una possibile immagine del nuovo governo di Gelone così come la si percepiva nelle fonti storiche (Erodoto, Diodoro Siculo, Aristotele), che tramandano come egli con il carisma e ponendo fine al conflitto interno alla società siracusana prese il potere e non con la forza.

Chissà il volto di Aretusa non richiami in qualche modo la memoria dei fatti del 485 a.C. .. ma ovviamente siamo al limite delle illazioni.


Ex NAC 25/102

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Sulle dracme di Gela qui una serie di immagini da una passata discussione:


 

Anche se non direttamente inerente la presa di potere di Gelone, sulla sua figura e sui tratti positivi della sua tirannide invece credo possa essere di grande interesse lo scritto della professoressa Maria Stella Trifirò:

https://www.unipa.it/dipartimenti/cultureesocieta/riviste/hormos/.content/documenti_Hormos_1/9.-Maria-StellaTrifir-Hormos-6_2014.pdf

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