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A breve in asta uno statere incuso a tondello stretto di Crotone:

Roma Numismatics, E-sale 107, 16.3.2023, 66

https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=6592&lot=66

Bruttium, Kroton AR Stater. Circa 480-430 BC. Tripod-lebes, legs terminating in lion's paws, with ornaments on the bowl; heron standing to right on left, ϘPO to right / Incuse tripod-lebes, legs terminating in lion's paws, ornaments in relief. SNG ANS 260; HN Italy 2102; HGC 1, 1449. 7.61g, 21mm, 2h.

Near Very Fine; overstruck on an issue of Tarentum, the outline of a dolphin being visible in the rev. right field.

image.png

 

Il confronto con SNG ANS 260 appare alquanto generico in quanto i conii sembrerebbero identificabili, piuttosto, con quelli che hanno battuto gli esemplari indicati di seguito:

CGB.fr, Internet Auction April 2021, 636499

https://www.acsearch.info/search.html?id=8095777

image.png

 

CNG, Electronic Auction 477, 2020, 23 (Whetstone Coll.)

image.png

 

CNG, Electronic Auction 266, 2011, 26 (Deyo Coll. Ex Coin Galleries, 10.4.1985, 49)

image.png

 

Tuttavia l’elemento che più mi lascia perplesso è la notazione relativa alla presunta riconiazione dell’esemplare su una moneta di Taranto, desumibile dal contorno del delfino (?) visibile al rovescio. A prescindere che le riconiazioni attestate nel corso della fase incusa a tondello stretto di Crotone sono pressoché interamente effettuate su numerario siceliota (Agrigento, Gela, Leontinoi, Siracusa), come ben rilevato dagli studi di Garraffo, avrei non poche difficoltà nel riconoscere al rovescio tracce del sottotipo tarantino e mi piacerebbe sentire altri pareri in proposito.

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Inviato

Ciao @dracma,

Concordo che non sia la scelta più credibile individuare nel sottotipo un’emissione di Taranto.

La Sicilia sembra, ancora una volta, l’origine della moneta su cui hanno riconiato gli zeccherei crotoniati.

E direi più precisamente Gela. Propongo a scopo puramente esemplificativo un confronto tra il particolare dell’esemplare che verrà esitato da Roma Numismatics, citato nella nota al lotto 66, ed un dettaglio del rovescio di un didrammo geloo (nello specifico conio R20 del Jenkins):

55A9C1B4-0DD8-44E6-8E39-224CDC6E6809.jpeg.5fe3292902f8a817fc2e2d66d5b985bb.jpeg

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Non un delfino ma la zampa destra piegata di un toro androprosopo.

 

 

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Inviato

Grazie @Archestrato, direi proprio che il sottotipo è un didrammo geloo. Un ulteriore e importante tassello che gradualmente consente di delineare un fenomeno - le riconiazioni di Crotone su numerario siceliota - di ampia portata e significatività.

 

 

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Inviato

Complimenti @Archestrato per l' identificazione del sottotipo ribattuto, che altrimenti non avrei riconosciuto .

Una buona giornata

  • Grazie 1

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