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Uno sceat (pl. sceattas) era una moneta d'argento piccola e spessa coniata in Inghilterra, Frisia e Jutland durante il periodo anglosassone. Figlie delle "silique" di V sec. d. C. è probabile che le monete fossero più spesso conosciute dai contemporanei come "penny" (inglese antico: peningas), proprio come le loro monete d'argento successive. Sono molto diversi, organizzati in classificazioni alfabetiche più ampie stabilite dal numismatico britannico Stuart Rigold negli anni '70. Un lavoro successivo significativo è stato pubblicato da Tony Abramson.

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Ce ne sono carrettate di tipi/sottotipi e varianti differenti. Ho trovato in giro queste risorse che permettono una "catalogazione" a grandissime linee.

POi c'è il sito di Tony Abramson dove lui fa identificazioni gratuitamente

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Inoltre c'è il solito coinarchives

Ci sono diverse risorse anche su facebook (IN INGLESE)
Saxon Coins Sceats And Thrymsas
English Hammered and Early Milled Coin Collectors
Hammered Coinage Identification Group
British Hammered & Milled Coins - Buy, Sell & Auction
Discussion of Modern Sceat Replicas

 

Se poi qualcuno necessita di carta e di maggiori informazioni:

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https://www.amazon.co.uk/s?i=stripbooks&rh=p_27%3ATony+Abramson&_encoding=UTF8&ref=ntt_athr_dp_sr_1

L'enorme volume di reperti realizzati negli ultimi trent'anni utilizzando i metal detector ha radicalmente alterato la comprensione di questa monetazione e, mentre ora è chiaro che queste monete erano di uso quotidiano nell'Inghilterra orientale e meridionale all'inizio dell'VIII secolo. Gli Sceatta raramente portano leggende di qualsiasi tipo, anche se un piccolo numero nomina la zecca di Londra e altri portano brevi leggende runiche come "Aethiliraed" e "Efe", che probabilmente si riferiscono a soldi piuttosto che a re.
Sebbene gli sceatta presentino molti problemi di organizzazione, attribuzione e datazione, portano anche una varietà mozzafiato di disegni che parlano di estese influenze celtiche, classiche e germaniche. Si è ipotizzato, sulla base dell'iconografia di alcune sceattas, che fossero emanate da autorità ecclesiastiche.
Associare gli sceatta a zecche o regni particolari è molto difficile e deve basarsi principalmente sullo studio dei ritrovamenti. In questo modo è stato possibile attribuire con notevole sicurezza alcune tipologie, come la serie H al Wessex (ed in particolare al Southampton) e la serie S all'Essex. In Danimarca, la serie X è stata plausibilmente associata al primo centro commerciale di Ribe.

Anche la cronologia delle sceatta è molto difficile da districare. Alcune delle prime serie utilizzano gli stessi disegni dei thrymsas in oro pallido e, per analogia con le monete del materiale franco meglio compreso, possono essere datate al 680. È noto che gli sceatta furono coniati nella città frisone di Dorestad (appena a sud di Utrecht nei Paesi Bassi); erano una valuta comunemente circolante nel regno franco fino alla riforma monetaria di Pipino il Breve istituita a Ver nel 755.
I trenta o quarant'anni successivi al 680 videro la produzione e la circolazione delle 'serie primarie' di sceattas, generalmente di buona qualità metallica e peso (circa 1-1,3 grammi). Furono in gran parte coniati nel Kent e nell'estuario del Tamigi, sebbene alcuni furono prodotti in Northumbria con il nome del re Aldfrith (r. 685–704). La 'serie secondaria', colpita da c. 710 a c. 750, vide una massiccia espansione del conio in tutta l'Inghilterra meridionale e orientale in tutti i principali regni anglosassoni. Uno o più tipi possono essere attribuiti con maggiore o minore sicurezza a Wessex, Mercia, Sussex, Essex, Kent, Northumbria e East Anglia.
C'erano molte copie e svilimento e il peso poteva variare notevolmente (circa 0,8–1,3 grammi). Ci sono relativamente pochi tesori di questo periodo con cui costruire anche una cronologia relativa, e qualsiasi nuova scoperta potrebbe alterare radicalmente la nostra attuale comprensione. La fine delle sceattas è particolarmente difficile da individuare, ed è probabile che ci sia stato un periodo di alcuni decenni a metà dell'VIII secolo in cui in Inghilterra venivano prodotte pochissime o nessuna moneta. (Wikipedia).

 

 

Modificato da Vel Saties
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  • Vel Saties ha rinominato il titolo in Sceatta anglosassoni. Risorse on line e Strumenti base per l'dentificazione
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@grigioviola eri tu interessato a questo argomento anni fa?


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Monetazione che mi ha sempre affascinato!

Dovrei anche avere un paio di esemplari in collezione!

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1 ora fa, grigioviola dice:

Dovrei anche avere un paio di esemplari in collezione!

Wella... mostra mostra


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Un'altra risorsa che ho trovato leggendo la pagina fb di Abramson è la guida semplificata alla complessa serie continentale E, la più numerosa come ritrovamenti. NB trattasi di un documento word.


Inviato (modificato)

 

la mia unica sceatta…

ANGLO-SAXON, Primary Sceattas. Circa 715-720. AR Sceatt (12mm, 1.16 g, 6h). Series Z, type 66a(i). Mint in East Anglia or Mercia. Facing head of Christ with curled mustache and forked beard; |- ••• -| above, XL to left, UV to right / Quadruped standing right, tail between legs; (L retrograde)ΛI+ above, retrograde L between legs, retrograde Γ to lower right. Abramson 102.20; Metcalf 142; SCBI –; North 145; SCBC 782. EF, toned. Exceptional. Rare.

 

zoom-image

Modificato da numa numa
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Quando vedo queste affascinanti monete, in qualche modo anche comparabili alle emissioni Merovingie di oltre Manica, mi sorgono queste domande..

quando è avvenuto il passaggio dalla sceatta al 'penny' ?

E soprattutto tale passaggio è successivo a quello in Francia tra i denari Merovingi e i primi denari di Pipino, precursori di quelli Carolingi?  
La metrologia dei primi 'pennies' è comparabile a quella delle prime emissioni carolingie ? 


  • 2 settimane dopo...
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Ho trovato un altro bel sito web estremamente dettagliato su questo tema relativo agli sceatta di serie R. tipo, per intenderci quello che allego qui sotto:
image.png.6df4845efe18f098ef0cf45fb5af58ad.png

http://www.r8sceattatypes.website/

Modificato da Vel Saties

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Il 4/4/2023 alle 12:43, numa numa dice:

quando è avvenuto il passaggio dalla sceatta al 'penny' ?

Ciao @numa numa. Ho girato la tua domanda ad Abramson che mi ha risposto: "There's no short answer. Try Rory Naismith's Medieval European Coinage volume 8 or or Derek Chick's The Coinage of Offa and his Contemporaries." cioé Non c'è una risposta breve. Prova Medieval European Coinage volume 8 di Rory Naismith o The Coinage of Offa and his Contemporaries di Derek Chick.

 


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Grazie Vel

si e’ un tema ancora moltissimo dibattuto tuttora tra gli studiosi inglesi.

rori Naismith , da noi non molto noto, e’ uno dei migliori studiosi inglesi per questa monetazione. E’ giovane e brillante, ho avuto occasione d’in contrarlobal Congresso di Varsavia

 


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Entrambi i volumi sono abbastanza costosini. Inarrivabile Derek Chick's The Coinage of Offa and his Contemporaries
 


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2 ore fa, numa numa dice:

Grazie Vel

si e’ un tema ancora moltissimo dibattuto tuttora tra gli studiosi inglesi.

rori Naismith , da noi non molto noto, e’ uno dei migliori studiosi inglesi per questa monetazione. E’ giovane e brillante, ho avuto occasione d’in contrarlobal Congresso di Varsavia

 

 

Hai mai provato a parlarne con Robert Tye?

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@numa numa. Tony mi ha risposto ancora:
"Hi, While out running this morning I recalled that the answer lies with Pepin III and the emergence of the Carolingians. Offa and his contemporaries emulated their move to a larger flan penny."
e cioé, più o meno "Ciao, Stamattina mentre correvo mi sono ricordato che la risposta sta in Pipino III e nell'emergere dei Carolingi. Offa ei suoi contemporanei hanno emulato il loro passaggio a un penny più grande."


Inviato

Grazie Vel

credo questo sia un passaggio importante. Dato che la questione riguarda - in apparenza - i sistemi monetari francese e inglese da noi se ne parla poco ma questa transizione al denaro/penny sara’ di capitale importanza per tutta l’evoluzione monetaria occidentale successiva 


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Inviato

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@Vel Saties se ti interessano le sceattas ti segnalo il catalogo pubblicato da Kuenker della collezione de Wit. questa parte della collezione non fu venduta per volere di de Wit ma kuenker fece comunque un catalogo data l’importanza del suo insieme.

la sterminata   collezione di monete medievali messa insieme dal professore olandese De Wit furono invece esitate in tre successive vendite 

 

Kunker The De Wit Collection of Medieval Coins. ... - Bertolami ...Kunker The De Wit Collection of Medieval Coins. ... - Bertolami ...

 
 
 
 

 


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Inviato
1 ora fa, numa numa dice:

@Vel Saties se ti interessano le sceattas ti segnalo il catalogo pubblicato da Kuenker della collezione de Wit. questa parte della collezione non fu venduta per volere di de Wit ma kuenker fece comunque un catalogo data l’importanza del suo insieme.

la sterminata   collezione di monete medievali messa insieme dal professore olandese De Wit furono invece esitate in tre successive vendite 

 

Kunker The De Wit Collection of Medieval Coins. ... - Bertolami ...Kunker The De Wit Collection of Medieval Coins. ... - Bertolami ...

 

Uh, che meraviglia. Grazie mille, @numa numa. Gentilissimo come sempre…

più vado avanti e più trovo cose affascinanti da studiare. Mannaggia, non mi basteranno 3 vite…

  • Haha 1

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Inviato

Dietro suggestione di @numa numa segnalo che il catalogo da lui citato, in mancanza del cartaceo, può essere sfogliato qui:

 

 


Inviato

L'argomento è molto complesso, e sul MEC diviso tra 1 e 8, a loro volta divisi da 30 anni...

in Italia la cosa ha purtroppo poca presa, ... peccato perché, come tutte le monetazioni più oscure, a mio avviso è una di quelle che offrono i maggiori stimoli nello studio. Peraltro esiste una enorme bibliografia e sarebbe molto bello leggere in italiano quantomeno uno status quaestionis della dimensione di un articolo

  • Mi piace 1

Inviato

dalla mia biblioteca, mi sento di citare anche:

Gannon 2003 The iconography of early Anglo-Saxon coinage

libro veramente interessante e piacevole

 

  • Mi piace 1

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