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IGNORED

LA SCOMPARSA DEI COLLEZIONISTI.


Oppiano

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E dopo quasi cent'anni com'è la situazione ?

Di collezionisti ce ne sono sempre, non so se di più o di meno. Ci sono, mi pare, più "raccoglitori" e "investitori".  Nel 1930 si era, credo, più attenti a spendere e si preferiva risparmiare "per la vecchiaia". Le conservazioni nelle collezioni del primo novecento erano in maggioranza BB se non peggio perchè le monete si studiavano. E non ci voleva, per studiare, il FDC. Bastava che la moneta fosse "leggibile". E si investiva in Buoni Postali o in Buoni del Tesoro 5% quinquennali a premio. 

40 anni dopo (1970) si faceva più attenzione alla conservazione. Ai convegni c'era il meglio dei commercianti. Ratto, Crippa, Toderi, De Falco, Baranowski, Clelio Varesi e i prezzi erano "giusti". Non c'erano Aste (le prime rare e distanziate furono quelle di Varesi)

Apro una parentesi. Oggi i prezzi dei commercianti sono giusti ? Io vado a vedere su maShop se per caso c'è qualche moneta da aggiungere alla collezione e ne vedo molte di ogni epoca a prezzi gonfiati. Monete che si possono trovare in asta a max 100 , offerte al doppio o peggio. Che dopo anni sono sempre lì, invendute.

Torniamo al nòcciolo. Di collezionisti ce ne sono e ce ne saranno, ma devono e dovranno sempre più faticare perché di collezionisti è pieno il mondo e mi pare che gli altri dispongano di più denaro da spendere di noi.  

 

 

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Ah ah se uno legge l’incipit senza andare s vedere la data in basso avrebbe potuto tranquillamente pensare ad uno dei ricorrenti lamenti ( e’ finita la numismatica; stanno scomparendo i collezionisti; numismatica cenerentola del collezionismo () che fino a poco tempo fa riempivano con regolarità le discussioni del forum 

oggi - complice un mercato che e’ proprio impossibile definire in crisi - tali voci si sono fatte per fortuna piu rade 

interessante notare che 100 anni fa si lamentava il fatto che troppo poco venisse fatto per incoraggiare i giovani e nuovi collezionisti verso la numismatica - ecco almeno su questo punto credo non abbiamo assistito purtroppo a  troppi cambiamenti ..☺️

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Buongiorno,

sostituendo solo la parola cinematografo con smartphone, l'articolo può essere pubblicato su Cronaca Numismatica e nessuno si accorgerebbe che il testo risale a quasi 100 anni fa

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Mi sembra di aver letto della mancanza di giovani collezionisti, ma scritta da Ambrosoli o Gnecchi alla fine dell'ottocento.

Non è che i giovani collezionisti abbiano sempre la tendenza a restare nell'ombra? 🤔

Arka 😁

Diligite iustitiam

 

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I giovani solitamente e direi anche giustamente, pensano ad altro... a meno che non si tratti di una tradizione di famiglia.

Poi quando accumulano due soldini e sovviene l'età della ragione, si affacciano all'investimento e o numismatica. Parere mio fino ai 30 anni d'età è abbastanza normale trovare un buco generazionale. Poi adesso si colleziona di tutto e con risultati economici talvolta migliori di quelli della numismatica. 

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Ritengo, mia personale opinione, che ad oggi la principale minaccia per la numismatica sia la moneta elettronica. Se soppianterà del tutto il contante, potrebbe essere che le generazioni che non avranno mai usato una moneta nella vita quotidiana non subiscano il fascino delle monete. 

1 minuto fa, Ernestina dice:

I giovani solitamente e direi anche giustamente, pensano ad altro... a meno che non si tratti di una tradizione di famiglia.

Poi quando accumulano due soldini e sovviene l'età della ragione, si affacciano all'investimento e o numismatica. Parere mio fino ai 30 anni d'età è abbastanza normale trovare un buco generazionale. Poi adesso si colleziona di tutto e con risultati economici talvolta migliori di quelli della numismatica. 

Son d’accordo, anche io ho “sospeso” la numismatica dai 16 ai 35..

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Premesso che le ragioni della vicinanza al collezionismo da parte giovanile o è insita o è difficile da creare in un mondo così tecnologico, dove i ragazzi nella quasi totalità pensano, direi anche giustamente, al divertimento, quello che frena un ragazzo è sicuramente il lato economico. 

Infatti se non si ha un genitore che ti aiuta nel poter acquistare qualche moneta o qualche volume, il giovane non avrà la possibilità di essere affascinato da questo mondo, se in lui poi la passione invece è viva è insita, allora in un futuro con condizioni economiche più stabili potrebbe diventare un collezionista o studioso.

La parte economica in gioventù deve avere dei sostegni, se manca questo il giovane sarà sempre più lontano dalla numismatica.

Ricordo con piacere l’iniziativa di Quelli del Cordusio, “una moneta per i giovani” e prima ancora “un libro per i giovani”, ottima iniziativa per avvicinare le nuove leve al mondo numismatico, o le iniziative della NIP per con convegni e la pubblicazione di un volume a fumetti per i ragazzi, la speranza è che queste iniziative siano riprese e ampliate, anche se oggi i problemi principali sono solo i guadagni e le diatribe Tra collezionisti, commercianti e accademici.

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2 ore fa, Arka dice:

Mi sembra di aver letto della mancanza di giovani collezionisti, ma scritta da Ambrosoli o Gnecchi alla fine dell'ottocento.

Perdonatemi, non sto capendo.

L'articolo riportato da @Oppiano è a firma Ambrosoli ? Gnecchi? Da chi è stato scritto?

Grazie. Buona domenica!

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Supporter

 Ciao @sdy82,

quello che ho riportato è lo stralcio di un editoriale a firma LA RASSEGNA NUMISMATICA (fascicolo n. 5 maggio 1930) - cfr. foto.

Grazie,

Domenico

IMG_1503.jpeg

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53 minuti fa, 4mori dice:

Premesso che le ragioni della vicinanza al collezionismo da parte giovanile o è insita o è difficile da creare in un mondo così tecnologico, dove i ragazzi nella quasi totalità pensano, direi anche giustamente, al divertimento, quello che frena un ragazzo è sicuramente il lato economico. 

Infatti se non si ha un genitore che ti aiuta nel poter acquistare qualche moneta o qualche volume, il giovane non avrà la possibilità di essere affascinato da questo mondo, se in lui poi la passione invece è viva è insita, allora in un futuro con condizioni economiche più stabili potrebbe diventare un collezionista o studioso.

La parte economica in gioventù deve avere dei sostegni, se manca questo il giovane sarà sempre più lontano dalla numismatica.

Ricordo con piacere l’iniziativa di Quelli del Cordusio, “una moneta per i giovani” e prima ancora “un libro per i giovani”, ottima iniziativa per avvicinare le nuove leve al mondo numismatico, o le iniziative della NIP per con convegni e la pubblicazione di un volume a fumetti per i ragazzi, la speranza è che queste iniziative siano riprese e ampliate, anche se oggi i problemi principali sono solo i guadagni e le diatribe Tra collezionisti, commercianti e accademici.

 

Per quanto ci riguarda abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo per gli appassionati ancora e per i giovani…il futuro numero 10 del Gazzettino di Quelli  del Cordusio, sarà’ un numero Speciale con tanti giovani che hanno scritto e che sarà’ al momento opportuno sempre donato a chi ci segue.

Rimane poi sempre anche il recente Catalogo numero 2 delle monete presenti e visibili a tutti in Ambrosiana, anch’esso dono per la comunità culturale da parte di Quelli del Cordusio.

Modificato da dabbene
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Supporter

Ci manca qualche “influencer” di grido che invece dei Rolex faccia vedere la sua collezione di monete e parli di quanti soldi sta’ guadagnando con le stesse…scherzo (ma non troppo)

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1 ora fa, zelig dice:

Ci manca qualche “influencer” di grido che invece dei Rolex faccia vedere la sua collezione di monete e parli di quanti soldi sta’ guadagnando con le stesse…scherzo (ma non troppo)

 

Sarebbe una trovata mega

se scoppiasse una mania delle monete aiuto 😄

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3 ore fa, zelig dice:

Ci manca qualche “influencer” di grido che invece dei Rolex faccia vedere la sua collezione di monete e parli di quanti soldi sta’ guadagnando con le stesse…scherzo (ma non troppo)

 

No, per carità, in quel modo si che sarebbe la fine, per lo meno di un collezionismo possibile per quasi tutti... In effetti se collezionare monete è ancora qualcosa di fattibile economicamente per quasi tutte le tasche è proprio perchè i numeri delle persone coinvolte pur essendo in espansione sono comunque ancora limitati, ma se scattasse una frenesia speculativa in stile oro californiano, si salvi chi può 😅... schizzerebbero tutte le valutazioni, gli oggetti più rari e importanti sparirebbero dal mercato tipo antichi dipinti rinascimentali, il collezionismo di monete si assimilerebbe a quello d'arte diventando inarrivabile per la maggior parte delle persone, l'industria della frode e del patacchismo di ogni forma raggiungerebbe dimensioni "stupefacenti", i poveri commercianti così come forum e gruppi di numismatica sarebbero assediati e invasi da immani e terrificanti orde di esseri con la bava alla bocca che biascicano: quanto valeeeeee!!!... Quindi fanculo gli influenzer dalla numismatica (almeno qui no, cacchio!), per carità, che dopo ci si ritrova tutti con l'influenza numismatica oltre i 40 gradi 🤒 ...meglio lasciare le cose come stanno che tutto sommato mi paiono andare bene 😅  😁 (Ovviamente anche io scherzo, ma non troppo 😋)

Modificato da talpa
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20 ore fa, Oppiano dice:

LA SCOMPARSA DEI COLLEZIONISTI.

Uno degli aspetti più significativi e più malinconici della crisi che sta attraversando in Italia la numismatica, è senza dubbio quello della diminuzione numerica dei collezionisti di monete.

Nè si dica che il numero dei collezionisti possa anche non aver rapporto con lo sviluppo degli studi, e non aver riflessi anche nelle attività ufficiali in questo campo; sarebbe superfluo, crediamo, dimostrare che l'interessamento dei collezionisti privati aumenta la conoscenza del materiale, promuove le ricerche e le scoperte piccole e grandi su questa materia, sprona anche lo Stato a custodire, a sorvegliare i suoi tesori numismatici, senza tener presente che, quasi sempre, da un collezionista scaturisce uno studioso. La storia della nostra scienza è ricca di casi in cui collezioni di privati hanno offerto la base per opere scientifiche di primissimo ordine e perfino cataloghi di commercianti sono assurti all'onore di libri di testo indispensabili per gli studi.

La diminuzione dei collezionisti è, dunque, un indice di regresso ed anche un ammonimento per il futuro: se si continuasse di questo passo, la nuova generazione non avrebbe che un numero insignificante di collezionisti di monete, e poiché il gusto della collezione si sviluppa quasi sempre dalla imitazione, non saremmo troppo pessimisti nel dire che, più tardi, essi scomparirebbero del tutto.

Le ragioni di questa crisi sono varie e complesso, di ordine generale e di ordine particolare. In quelle generali metteremo la vivacità, il nervosismo del mondo moderno, le preoccupazioni per le esigenze aumentate della vita, lo sport, il cinematografo, e tutto quello che può distogliere apparentemente dal raccoglimento, necessario ai nostri studi. Diciamo apparentemente perchè non siamo (tutt'altro!) lontani dal comprendere il respiro vibrante del mondo moderno, e non crediamo che non si possa essere, nello stesso tempo, automobilista o sciatore e collezionista di monete. In quelle particolari metteremo la neghittosita’ della « numismatica ufficiale», la disorganizzazione delle nostre società, periodici, attività numismatiche in generale, che tutto hanno fatto, o meglio non fatto, per non incoraggiare i principianti, per non promuovere nuovi adepti….”

 

da: Rassegna numismatica. Maggio, 1930.

 

I “Collezionisti “si sono , in effetti, rarefatti , a favore dei collezionisti…

il mercato, i convegni, gli studi e le conferenze, tengono conto di questo cambio di marcia ….e lo seguono, non “ lo provocano” cerchiamo di ricordarci che il ciuco si attacca dove vuole il padrone  

 

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5 ore fa, dabbene dice:

Per quanto ci riguarda abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo per gli appassionati ancora e per i giovani…il futuro numero 10 del Gazzettino di Quelli  del Cordusio, sarà’ un numero Speciale con tanti giovani che hanno scritto e che sarà’ al momento opportuno sempre donato a chi ci segue.

Rimane poi sempre anche il recente Catalogo numero 2 delle monete presenti e visibili a tutti in Ambrosiana, anch’esso dono per la comunità culturale da parte di Quelli del Cordusio.

 

Il Gruppo ha fatto tanto e continua a fare tanto, le belle scene con i giovani che ricevono le monete nelle loro mani non può che far sperare in un futuro di numismatici sempre più appassionati e prodighi verso questa scienza.

Speriamo che questi nuovi e probabili futuri numismatici siano anche sostenuti economicamente dalle loro famiglie per iniziare possibilmente un viaggio di cultura, passione e studio, così da formare il nuovo volto della numismatica italiana.

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44 minuti fa, 4mori dice:

Il Gruppo ha fatto tanto e continua a fare tanto, le belle scene con i giovani che ricevono le monete nelle loro mani non può che far sperare in un futuro di numismatici sempre più appassionati e prodighi verso questa scienza.

Speriamo che questi nuovi e probabili futuri numismatici siano anche sostenuti economicamente dalle loro famiglie per iniziare possibilmente un viaggio di cultura, passione e studio, così da formare il nuovo volto della numismatica italiana.

 

Però sarebbe ancora meglio da una parte incoraggiare i comportamenti virtuosi( va di moda dirlo”) e contemporaneamente disincentivare la marmaglia infestante i convegni.

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Piccolo aneddoto se così si può definire…sono stato a Londra un fine settimana poco tempo fa’ e non ho praticamente mai usato contante…addirittura i suonatori di strada avevano quasi tutti la macchinetta per ricevere le offerte con carta di credito, io penso che, come per i francobolli,  tra non molto le nuove generazioni non useranno più moneta, con tutte le possibili conseguenze del caso per la numismatica…

Che potrebbero anche non essere negative, ma temo di sì 

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5 minuti fa, zelig dice:

Piccolo aneddoto se così si può definire…sono stato a Londra un fine settimana poco tempo fa’ e non ho praticamente mai usato contante…addirittura i suonatori di strada avevano quasi tutti la macchinetta per ricevere le offerte con carta di credito, io penso che, come per i francobolli,  tra non molto le nuove generazioni non useranno più moneta, con tutte le possibili conseguenze del caso per la numismatica…

 

Concordo. È ciò che penso anche io. Il principale rischio futuro per la numismatica è proprio la totale digitalizzazione dei pagamenti. La direzione è quella. Ci vorrà tempo, ma secondo me ci arriveremo. Dopo molti millenni, le monete fisiche scompariranno. E la numismatica si ridimensionerà notevolmente. Mi piange il cuore, ma temo sarà così 

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Supporter

Magari mi sbaglio…in USA le monete circolano poco, pero’ la numismatica sembra sempre viva…

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52 minuti fa, Ptr79 dice:

Io passo tanto tempo libero coi miei figli tra francobolli e monete. E li incentivo nella collezione numismatica. Il mio più piccolo (12 anni) ha iniziato una collezione di  monete (ovviamente io ci metto i soldi, ma cerco di far scegliere e contrattare lui). Gli ho fatto fare una ricerca sul re, gli farò fare una ricerca sulla monetazione sotto quel re; poi gli farò preparare una scheda per ogni moneta con foto. Poi andremo a stampare il libricino a colori della collezione. Sceglieremo un bel monetiere che la contenga. Penso che sia un bel modo di impiegare il tempo in famiglia. Mio nonno fece così con me, anche se era più difficile reperire materiale negli anni 80.

per gli eventi di figli di amici (cresime, comunioni, etc) regalo sempre una bella monetina. Un giorno potranno essere lo spunto di una nuova passione. 

Condivido quanto sopra perché pensò che tutti gli appassionati debbano fare qualcosa per tramandare e diffondere questa passione. Noi siamo i primi ambasciatori dei nostri hobby. 

 

Bbbellissimo( con 3b) tutto ciò!

Complimenti

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Personalmente, ho iniziato a dedicarmi alla numismatica in modo serio pochi anni fa, quando avevo circa 21/22 anni. In famiglia nessuno aveva mai collezionato monete, ma in casa ve ne sono alcune che giacciono in cassaforte essendo principalmente marenghi d'oro (qualcosa del Regno d'Italia, ma niente di eccezionale) tramandati più per il loro valore venale che per vero collezionismo e che io in tutta la mia vita avrò visto 3 o 4 volte.

Non essendo stato instradato nella numismatica da familiari, io mi sono avvicinato a questa disciplina coltivando un'altra mia passione, la storia. Secondo me tale materia riveste un ruolo cruciale nel cercare di avvicinare nuovi giovani (come se io non lo fossi più 😆) alla numismatica, posto che insegnandola adeguatamente - soffermandosi anche sui risvolti economici e politici di determinati eventi storici -, passare ad osservazioni numismatiche è un attimo. Mi riferisco, ad esempio, al simbolismo presente in moltissime monete antiche, medievali e moderne, a cui si può arrivare (o partire) da semplici argomentazioni storiche. Io, infatti, quando ne ho occasione, faccio vedere le mie monete ai più piccoli (nipoti o figli di amici) cercando di contestualizzare la moneta con racconti ed immagini più o meno semplici in base all'età del mio interlocutore (con riferimenti al potere di un determinato signore locale, a cosa volesse rappresentare coniando quella figura o legenda nella moneta, al perché lo abbia fatto etc.). Per la mia esperienza personale - direi quasi da autodidatta - tutto questo rappresenta un grande veicolo per avvicinare i più giovani alla numismatica.

L'aspetto economico ricordato in precedenti interventi è importante, ma secondo me deve essere "calibrato", nel senso che la numismatica comporta l'esborso di determinate somme, più o meno cospicue, ma al livello iniziale si può contenere nei limiti di un altro hobby o altra passione. Alcuni volumi e molte monete sono costosi, ma si possono reperire numerosissime informazioni digitalmente - in primis sul nostro forum - da cui partire a costo 0, scegliendo poi bene che cosa acquistare (io do sempre la precedenza ai libri, perché ritengo siano soldi sempre spesi bene, a differenza di monete che magari - con il tempo - possono non piacere o affascinare più) con il giusto compromesso, al fine di non pentirsi dell'acquisto. Scegliendo una monetazione """normale""", che racconti una storia e che piaccia, si riesce a spendere per un libro o una moneta la stessa somma che si spenderebbe per una cena fuori oppure un paio di aperitivi (parola di un ex studente universitario e che ad oggi continua a comprare grazie ai guadagni di sporadici rimborsi spese 🙃). Per acquisti più importanti, come ho già detto in un altro mio intervento, si può sempre aspettare qualche anno quando, si spera, la situazione finanziaria sarà migliorata - tenuto conto che la fretta e il collezionismo numismatico non vanno molto d'accordo -, dedicando quel tempo allo studio.

Riccardo

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Non riesco al momento ad immaginare una correlazione diretta tra denaro elettronico e sparizione graduale della numismatica, forse un contraccolpo potrebbe esserci per i vari 2 euro commemorativi ed altre emissioni senza storia intrinseca. Se devo immaginare un marengo raro invece, che è correlato al 70-80-90% dal valore dell'oro, penso che invece acquisirà sempre più valore numismatico e commerciale, in assenza di denaro contante. 

Certo che se invece parliamo di monete in argento o altro materiale con sottostante di metallo pari a zero o quasi, beh potrebbero avere dei saliscendi come la filatelia; questo forse tra 1-2 generazioni, non domani. Però, per chi inizia e può ancora scegliere il settore di numismatica a cui dedicarsi, una riflessione penso sia doverosa. 

Una riflessione sui giovani; i giovani amano collezionare in senso generale, non è vero che la tecnologia li distoglie da questo tipo di "mania" insita nell'essere umano. Amano collezionare ciò che li fa appartenere ad un gruppo, come senso di appartenenza. Come alcuni di voi collezionavano le biglie, le figurine, le tessere telefoniche (io) da bambini, anni fa andava di moda collezionare le carte dei Pokemon (tra l'altro valutazioni notevoli per alcune rare mi pare). Quindi nel giovane non va secondo me instillata per forza la cultura del collezionismo numismatico, piuttosto un ordine mentale, economico, di collezionismo in senso generico. A me è stato utile collezionare schede telefoniche tra gli 11 e 13 anni per capire, per esempio, che non esiste una collezione fatta solo di acquisti ma anche di vendite per tastare il mercato, per trovare nuovi collezionisti, per passare il tempo ecc. Da quella collezione (strapagata dai miei e che adesso vale zero, ho capito un po' di sbagli fatti, rimane comunque un piacevole ricordo della pre adolescenza)

Ricordo che a Verona c'era un'importante sezione fatta di schede telefoniche e che i miei mi portarono lì per fare qualche acquisto (ovvio i commercianti avevano tutto l'interesse nel vendere ed introitare, però ricordo che facevano anche scambi). Ecco, ad esempio a Verona ad oggi non ci sono commercianti con tematiche collezionistiche per giovani (figurine pokemon ad esempio) quindi come può l'evento in teoria più importante in Italia, attirare nuove leve?

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53 minuti fa, Ernestina dice:

nel giovane non va secondo me instillata per forza la cultura del collezionismo numismatico, piuttosto un ordine mentale, economico, di collezionismo in senso generico. A me è stato utile collezionare schede telefoniche tra gli 11 e 13 anni per capire, per esempio, che non esiste una collezione fatta solo di acquisti ma anche di vendite per tastare il mercato, per trovare nuovi collezionisti, per passare il tempo ecc. Da quella collezione (strapagata dai miei e che adesso vale zero, ho capito un po' di sbagli fatti, rimane comunque un piacevole ricordo della pre adolescenza)

Ricordo che a Verona c'era un'importante sezione fatta di schede telefoniche e che i miei mi portarono lì per fare qualche acquisto (ovvio i commercianti avevano tutto l'interesse nel vendere ed introitare, però ricordo che facevano anche scambi). Ecco, ad esempio a Verona ad oggi non ci sono commercianti con tematiche collezionistiche per giovani (figurine pokemon ad esempio) quindi come può l'evento in teoria più importante in Italia, attirare nuove leve?

A me sembra importantissimo ciò che dici. Sono assolutamente d'accordo. Spero tu abbia la possibilità di dirlo anche in contesti reali e non solo virtuali, come il nostro beneamato Forum.

Modificato da sdy82
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