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Salve. Il capolavoro è il tetradramma di Agrigento firmato dall’incisore Myron circa nel 410-406 a. C., battuto nel 2023 alla Numismatica Ars Classica, Auction 138, lot 49 (https://www.arsclassicacoins.com/biddr/#!/auction/lot?a=3461&l=49&s=49).

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Sicily, Agrigentum.
Tetradrachm signed by engraver Myron circa 410-406, AR 17.33 g. Fast quadriga driven r. by charioteer holding kentron and reins; above, Nike flying l., holding wreath and below, MYP. In exergue, Scylla r. Rev. [AKPAΓ – ANTINON] Two eagles, one raising head and screaming, the other with head lowered, both perched on dead hare which lies upon a rock; in l. field, cicada. BMC 54 (this coin). Seltman 2b (this coin). Rizzo pl. 2, 5 (this coin). Forrer, RBN 1905, p. 299 (this coin illustrated). Dewing 560 (these dies). SNG Lloyd 820 (these dies). Westermark, Akragas 584.1 (this coin illustrated).
Extremely rare and in exceptional condition for this important and fascinating issue and the finest specimen in private hands. A coin of enchanting beauty, work of a talented master engraver. Superb old cabinet tone and good extremely fine.

Ex Hess-Leu sale 24 March 1959, 53. From the duplicates of the British Museum and Exceptional Collection assembled between the early 70s and late 90s.

Estimate 150'000 CHF. Realized: 260'000 CHF.

 

Al dritto una quadriga veloce guidata a destra da un auriga che tiene in mano un pungolo e le redini; sopra, Nike in volo a sinistra, con in mano una corona e sotto, MYP. In esergo, il mostro marino Scilla a destra. Al rovescio due aquile, una che alza la testa e stride, l'altra con la testa abbassata, entrambe posate su una lepre morta che giace su una roccia; nel campo a sinistra, una cicala.

apollonia

  • Grazie 1

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Bellissimo e rarissimo...certo 260k non sono pochi è andato parecchio sopra la stima.


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15 minuti fa, didrachm dice:

Bellissimo e rarissimo...certo 260k non sono pochi è andato parecchio sopra la stima.

 

Vedrai il prossimo!

apollonia


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Il bellissimo tetradramma di Agrigento presentato appartiene al periodo di grande fioritura artistica in Sicilia, noto come l'età degli artisti firmatari. Questo periodo fu stimolato da un'invasione di argento nella Sicilia occidentale, preso come bottino dai Siracusani dagli assedianti ateniesi sconfitti nel 413 a. C. Gran parte di questo argento fu coniato come tetradrammi siracusani e abili artisti sperimentarono l’inserimento di un nuovo dinamismo nei loro tipi. Orgogliosi del loro lavoro, questi artisti firmavano spesso le loro matrici, in modo che la zecca e gli utilizzatori delle monete finite sapessero chi le aveva incise. Agrigento, la città più orientale, seguì da vicino gli sviluppi artistici di Siracusa, nonostante le due città avessero un rapporto difficile che sfociò in una guerra aperta nel 461 a. C. e che impedì ad Agrigento di aiutare Siracusa durante l'assedio ateniese. Qui l'artista agrigentino che si firma Myr(on) ha dato la sua interpretazione del tipo di dritto a quadriga sperimentato da Euainetos a Siracusa. Tuttavia, al posto del trofeo normalmente presente nell'esergo delle emissioni siracusane, sul tetradramma agrigentino compare il mostro marino Scilla. Il drammatico rovescio, che raffigura due aquile che trionfano sul corpo della loro preda, fungeva da emblema per la città ed è un brillante studio della natura eseguito con grande abilità artistica. È singolare che l'incisore responsabile non abbia cercato l'immortalità e non abbia firmato la matrice.

Se da un lato il tetradramma è un grande esempio dell'alta arte numismatica della Sicilia dell'ultimo decennio del V secolo a. C., dall'altro l'impulso alla sua produzione è anche un potente promemoria delle piccole rivalità e dei pericoli che affliggevano le città greche dell'isola nello stesso periodo. A causa degli odi etnici, quando la vicina città di Sileno fu sconfitta dai Cartaginesi nel 410 a. C., gli Agrigentini non mossero un dito per aiutare i Selenuntini nella loro difesa, anche se accolsero i rifugiati quando i Cartaginesi saccheggiarono Sileno l'anno successivo. Solo troppo tardi, con la distruzione di Sileno, gli Agrigentini si resero conto che la loro città sarebbe stata la prossima sulla lista dei bersagli punici e che poco sostegno sarebbe arrivato loro da altre parti. Di fronte a questa prospettiva, si cercò di riparare le fortificazioni di Agrigento e di assoldare mercenari per la difesa, entrambe operazioni che richiedevano denaro come il tetradramma presentato. Quando i Cartaginesi ritornarono nel 406 a. C., Agrigento resistette a un terribile assedio di otto lunghi mesi prima che la città cadesse definitivamente. Molti abitanti cercarono di fuggire nelle città di Gela e Leontini, ma furono catturati e messi a ferro e fuoco dal vittorioso esercito punico. I Cartaginesi rimasero ad Agrigento durante l'inverno del 406/5 a. C. e poi distrussero la città prima di prendere la nave e tornare alle loro case in Nord Africa.

apollonia

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Da questo esemplare la cicala dev’esser volata via!

Peccato, perché probabilmente è il migliore dei tre noti (Numismatica Ars Classica, Auction 120, lot 247, 06.10.2020).

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Greek Coins
Agrigentum
Tetradrachm signed by engraver Myron circa 410-406, AR 17.08 g. Fast quadriga driven r. by charioteer holding kentron and reins; above, Nike flying l., holding wreath and below, MYP. In exergue, Scylla r. Rev. [AKP]AΓ – ANTINON Two eagles, one raising head and screaming, the other with head lowered, both perched on dead hare which lies upon a rock. BMC 53 (these dies). Seltman 3b (this coin). Forrer p. 246 (this coin listed). Gillet 343 (this coin). Rizzo pl. 2, 6 and pl. 4, 3 (this coin). Wealth of Ancient World 76 (this coin). Westermark 583.2 (this coin).
 

Of the highest rarity, possibly the best of only three specimens known. One of the finest tetradrachms of Agrigentum in existence and undoubtedly the most elegant and finely executed reverse die of the entire series. A coin of enchanting beauty struck on a large flan and with a wonderful old cabinet tone. Unobtrusive scratch on obverse, otherwise extremely fine.

Ex Hamburger 2nd April 1894, 135; Sotheby, Wilkinson & Hodge 28th May 1900, Rothschild, 83; Leu-MM 28, 1974, Kunstfreud, 80 and Sothebys 19th June 1990, Hunt part I, 76 sales. From the Charles Gillet collection.

Estimate: 250 000 CHF. Price realized: 425 000 CHF.

apollonia


Inviato
4 minuti fa, apollonia dice:

Da questo esemplare la cicala dev’esser volata via!

Peccato, perché probabilmente è il migliore dei tre noti (Numismatica Ars Classica, Auction 120, lot 247, 06.10.2020).

TetradrammaNACAgrigentonocicala.thumb.jpg.378e63c69aef86946e8ee18783f5f6fc.jpg

Greek Coins

Hai ragione, la centratura del dritto qui è ottima e ben inciso (spl+ nel complesso)... e questo lo ripaga dai 260k ai 425k (piu spese).


Inviato

Per la nitidezza dei dettagli su entrambi i lati delle monete io preferisco la moneta con la cicala rispetto all'altra.


Inviato

U.Westermark-Akragas.jpg.79bab2991719737c937e4fe2479db3c4.jpg

Ulla Westermark - Akragas tav.38

 

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  • Grazie 1

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