Matteo91 Posted Monday at 03:54 PM Share #1 Posted Monday at 03:54 PM (edited) Incurante della scaramanzia (la moneta non mi è ancora arrivata), colgo l'occasione per presentarvi questa moneta e per parlarvi, più in generale, di questa tipologia. ANCIENT INDIA: SHAKYA: Anonymous, ca. 600-500 BC, AR 5 shana (6.53g), Ra-538var, as type #538 but with five dotted crescents around central pellet (instead of four), rectangular flan, VF, R. With about 6 secondary punches, including sunface, crisscross, and triplet of pellets. Ex Stephen Album, asta 50, lotto 2353. Erano anni che attendevo l'occasione giusta e, per fortuna, ultimamente se ne vedono con maggior frequenza (forse complice anche la dismissione di alcune importanti collezioni, tra cui quella di Pieper). Si tratta, con ogni probabilità, di una delle monete più antiche di area indiana. Lo si può desumere dallo stile "primitivo", dal peso elevato e dai simboli prevalentemente astratti. La sua attribuzione, però, è controversa; tuttavia è spesso attribuita al Janapada di Shakya o, più genericamente, alla monetazione della regione di Narhan, che sembra essere la classificazione preferibile (nella stessa asta 50 di Stephen Album, per esempio, ci sono altre monete simili che recano la descrizione "Narhan"). I ritrovamenti si concentrano nel Nord Est dell'attuale India (Ganga Valley): vengono citati ripostigli nei pressi di Muzaffarpur, Katra e Gorakhpur, mentre altre località come Narhan e Uziarghat non mi sono facilmente individuabili su Google Maps. Dall'analisi dei ripostigli è possibile affermare che queste monete circolassero insieme alle prime emissioni imperiali di Magadha (Serie 0) e che fossero antecedenti ad esse. Con ogni probabilità l'impero Magadha deve aver conquistato il regno emittente queste monete durante il suo processo di espansione. Esistono, inoltre, due diverse serie, caratterizzate da pesi medi differenti: 6,5/7g vs 5,5g. La mia monete dovrebbe appartenere alla prima serie. Per concludere, allo stato attuale, non è possibile indicare una datazione precisa, ma ciò riguarda più in generale tutta la monetazione arcaica indiana (Cribb, Dating Earliest Indian's Coins). La fonte di quanto scritto sopra è il libro di T. Hardaker (2019), Punchmarked Coinage of The Indian Subcontinent - Non Imperial Series North of the Deccan, pp. 209-218. Edited Tuesday at 09:30 AM by Matteo91 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Matteo91 Posted Monday at 06:46 PM Author Share #2 Posted Monday at 06:46 PM Nel volume di Hardaker é presente anche un sintetico catalogo di queste emissioni. Non di facilissima fruibilità, ma con un po'di sforzo penso che la moneta della discussione possa essere simile a quelle di cui alla sigle NH 24 e 31. A prima visto, avrei detto NH 25, ma se notate nella foto del catalogo una delle mezzalune è priva di puntino. I testi di riferimento comunque dovrebbero essere Hirano (2007), The Ghanghara-Ghandak River Region: Archaic Silver Punchmarked Coinage e Gupta (1996), Narhan Hoard of Silver Punchmarked Coins. Li cercherò... 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
gpittini Posted Monday at 07:18 PM Share #3 Posted Monday at 07:18 PM DE GREGE EPICURI In effetti appaiono come assolutamente arcaiche: più dei "lingotti contromarcati" che delle monete nel senso pieno del termine; un po' come l'AES SIGNATUM romano (ramo secco, elefante, gladio, ecc.) Molto interessanti oltre che assai affascinanti, sicuramente un campo di ricerca ancora aperto. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ART Posted yesterday at 01:10 AM Share #4 Posted yesterday at 01:10 AM (edited) Molto bella, affascinante nella sua rudimentalità. Edited yesterday at 01:12 AM by ART 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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